Siamo noi quelli che devono pagare gli atti impuri degli adulti.
Quando un marito tradisce la propria moglie e ingravida l’amante, quando una moglie diventa un’amante e partorisce un bastardo.
Mogli, madri, amanti, donne.
Noi siamo i bastardi, gli orfani della vergogna.
Appena nati veniamo rinchiusi in un orfanotrofio.
Ci abbandonano, genitori sciagurati.
Loro sbagliano e noi paghiamo per i loro errori.
E’ proprio vero, le colpe dei padri ricadono sui figli.
Il mio nome è Beatrix, ho 17 anni, e questa è la mia storia.
Ho vissuto dai 0 ai quasi 17 anni in questo orfanotrofio, “La casa della gioia”.
Mai nome meno appropriato è stato dato ad un orfanotrofio.
Non ho avuto un infanzia felice alla casa della gioia.
La direttrice non si curava affatto dei bambini, spesso infatti i suddetti venivano trattati come elfi domestici.
Io sono stata trattata come un elfo domestico per tutta la mia infanzia.
Pulivo, cucinavo, rassettavo, stiravo, lavavo..
L’unica cosa che mi differenziava dagli elfi domestici era il poter dormire su di un letto, mangiare a tavola, studiare e praticare magia.
Non mi hanno mai svelato l’identità dei miei genitori, mi hanno solo detto che mia madre era una poco di buono morta durante il parto.
All’età di 13 anni fui adottata, ma dopo due settimane venni restituita all’ orfanotrofio con l’accusa di aver sedotto quel maiale del signor Gray.
La signora Gray era furente, non dimenticherò mai il suo sguardo colmo d’odio quando vide il suo caro maritino provarci spudoratamente con una bambina.
Ovviamente la colpa ricadde su di me, la sgualdrinella appena adottata.
Perché ormai mi chiamavano così!
La verità è che alle nobil donne non piace pensare che i mariti siano dei gran maiali molestatori, cosa che sfortunatamente il più delle volte risulta vera.
Non potendo sciogliere il sacro vincolo del matrimonio accusano le figliastre, povere disgraziate che come me hanno avuto la sfortuna di nascere sole.
Povere donne illuse, credono di poter cambiare il proprio uomo.
Sono accecate dai propri ideali per accorgersi che i cari maritini, il più delle volte, dopo aver ricevuto un erede legittimo si danno alla pazza gioia con prostitute e cameriere. L’ho potuto costatare io stessa, quando mi adottarono i Moon.
Apparentemente sembrava una coppia molto unita, ma l’apparenza inganna.
Il signor Moon aveva rapporti sessuali con tutte le sue cameriere, questo spiegava l’assenza di elfi domestici.
La signora Moon invece aveva una relazione di tipo sessuale con il giardiniere, il quale veniva alla villa tre volte a settimana e guarda caso in quei giorni il signor Moon non era mai in casa.
Ho vissuto con i Moon per circa un mese, fino a quando la signora Moon non si tolse la vita tagliandosi le vene durante il bagno.
Ovviamente anche per questa disgrazia venne accusata la sottoscritta, secondo il signor Moon avevo spinto sua moglie al suicidio, assurdo.
Quando feci ritorno in orfanotrofio rimpiangevo la mia permanenza con i Gray, credo di aver reso l’idea.
Dopo i Moon non venni più adottata, ero troppo grande, 16 anni.
Sconveniente per una signora avere carne fresca che gira per casa.
Quando la direttrice capì che nessun altro mi avrebbe adottata, pensò bene di mettere all’asta la mia verginità per guadagnare quel che le spettava.
Le era costato troppo mantenermi in tutti quegli anni.
Dopo aver donato la mia verginità ad uno sconosciuto decisi di andarmene, per sempre. Non aveva importanza il dove, l’importante era andarmene il più lontano possibile da quel posto che ormai mi aveva rubato tutto.
Ed ora eccomi quì, ho 17 anni, una casa, la libertà e si spera un futuro migliore.
Poi quel che sarà, sarà…


 

Spazio Autrice} ... ehm... non so proprio che dire, un commentino?XD.. Baci,Hela!