Albus, come sempre, non c’era. Il mio santo fratello non c’era. Ho sentito dei rumori, la voce di mia madre che tentava di calmarti. Ho salito le scale, come avevo già fatto mille altre volte. Pensavo sarebbe stato relativamente facile calmarti. Come sempre. Poi un urlo, che non aveva nulla di umano. Un tonfo pesante, come di un corpo che cade. E una voce che balbetta. Una bambina che scoppia in lacrime. Apro la porta. Tu, a terra, sul corpo senza vita di nostra madre. Io smetto di respirare, il mio cuore di battere. E Albus, come sempre, non c’era.