Can You Hear My Heart Beats?


Non è possibile. Spero di aver capito male.
“Lo so Tomi, ma come credi che mi senta? Non è colpa mia se adesso è in questa condizione!!”
“Non stiamo parlando di questo Bill!!Tu, non avevi il diritto di innamorarti di lei!”
“Una persona non decide di chi innamorarsi! Vuoi capirlo o no Tomi!”
“Smettila di chiamarmi Tomi! Cazzo Bill, cresci, abbiamo trentotto anni! Non puoi continuare a comportarti come un ragazzino undicenne!”
“Non dirmi quello che devo fare Tom..”
“Lei, ha scelto me!”
“E tu le hai detto che non la ami più!”
“E’ tutta colpa tua.. Se non fosse stato per te, non l’avrei mai fatto!”
Non ho la forza, né la voglia necessaria di continuare ad ascoltare.
Ancora non riesco a crederci, Bill è innamorato di me.. Oddio, perché tutto deve essere così stramaledettamente complicato? Cazzo, Bill non può essere innamorato di me, non può, non può! Insomma, sono la moglie di suo fratello..
C’è solo una cosa che mi rassicura, Tom mi ama ancora..
Tutto prende improvvisamente senso. I ricordi mi vorticano davanti agli occhi come quando si è in punto di morte e, chissà, magari la mia ora è arrivata.
Bill che mi trascina in camera sua, la prima notte che ho dormito in casa Kaulitz.
Il viso triste di Bill mentre gli spiegavo la situazione con Tom.
I suoi occhi felici, quando mi ha visto apparire alla riunione TH e Hearts, che tentavano di perforami la schiena.
I segnali c’erano tutti, perché diavolo non ho saputo coglierli???
Mi sento una stupida, tutte le volte che mi ero confidata con lui, chissà come era stato male, forse l’avevo ferito davvero tanto..
E’ innamorato di me da diciassette anni..
O mio Dio..
Non riesco ancora a crederci..
Bill, innamorato di me..
Voglio aprire gli occhi, voglio fissare i quattro volti più importanti della mia vita. Sì, perché anche Ed e Rose sono nella stanza, silenziosi, ascoltano la conversazione tra il loro padre e loro zio.
Anche loro sono sconvolti, lo capisco dal respiro affannoso di Rosalie, e da Edward che muove incessantemente la gamba, sbattendola contro la gamba della sedia.
“Basta!” La voce autorevole di Ed risuona nella piccola stanza della clinica privata in cui sono ricoverata. “Non avete il diritto di stare qui, nessuno dei due! Avete solo fatto soffrire mamma per diciassette anni! Non avete idea di quello che lei ha passato per voi, non potete immaginarlo! Siete così concentrati su voi stessi da fregarvene se mamma sta male! Fuori, tutti e due.”
“Subito!” aggiunge Rose.
Bill esce strascicando i piedi, è deluso. Sento qualcuno sistemare una sedia accanto al letto e stringermi la mano. La sua è grande, calda.. Tom..
Sento altri passi dirigersi verso la porta, molto probabilmente Rose e Ed.
Tom si porta la mia mano al viso,  e la bacia.
“Dio Liz, mi dispiace così tanto.. Tutto questo non sarebbe mai dovuto succedere, Bill non avrebbe dovuto..” Sento gocce calde scivolarmi lungo la mano.
Lacrime.
Tom sta piangendo.
Tom non ha mai pianto, almeno da quando lo conosco io.
Stringe la mia mano con forza, credo che quando mi alzerò da qui mi ci ritroverò dei lividi sopra..
Sono felice, dopo tanto tempo sono felice. Mio marito mi ama, ho dei figli fantastici, delle amiche stupende, il lavoro che tutti sognano, un conto in banca ben fornito.. Potrebbe essere una favola no?
L’unica nota stonata è Bill.
Non ho davvero la minima idea di come comportarmi con lui.
Forse dovrei essere come sempre.. Me stessa.
                                                            
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Non so quanto tempo è passato dal pianto liberatorio di Tom. So solo che mi sento pesante, come se mi avessero tirato un masso in testa.
Apro gli occhi. La stanza inizialmente gira attorno a me, e la luce mi ferisce gli occhi, c’è troppo bianco. Volto la testa verso Tom. Dorme, mezzo steso sul mio letto, che stringe forte la mia mano destra.
Sorrido, sembra un angelo..
Mi distraggo. Chissà che giorno è. Allungo la mano verso il comodino accanto al letto, per prendere il cellulare che c’è sopra. Premo un tasto a caso per fare illuminare lo schermo.
Ventiquattro dicembre. Mmm, ho dormito otto mesi? Poi guardo l’anno. Duemilatrentuno.
Non è possibile, non possono essere passati quattro anni!!!
Guardo nuovamente il cellulare. Sono le tre e diciotto. Di notte forse, visto che Tomi dorme. Non voglio svegliarlo, quindi osservo la stanza.
C’è un altro letto, sul quale ci sono due persone. Una ragazza dai capelli biondi e un ragazzo moro, molto carino. Dormono insieme, abbracciati. Che dolci. (n.d.a. **).
Mi volto nuovamente verso Tom, che mi fissa. Quando si è svegliato?
“Liz..” La sua voce è roca e bassa, gli occhi non brillano, tristi come lui.
“Tom..” Ho pochissima voce, e mi fa male la gola. “Ti amo” gli dico tutto d’un fiato, non voglio che se lo dimentichi.. Mai..
“Anch’io Liz..” Mi sorride. Un sorriso dolce, innamorato.
“Chi sono?” gli chiedo indicando i due ragazzi sul letto accanto al mio.
“Edward e Rosalie”. Inarco un sopracciglio. Chi diavolo sono??
“Perché sono qui? Non ricordo di averli mai conosciuti, sono amici tuoi?”
Tom sbianca.
“Ho detto qualcosa che non dovevo dire?” 
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_-*Angolino dell'Autrice*-_
Salve a tutti!
Scusate per l'assenza, ma ho avuto parecchi problemi in famiglia e, sinceramente, la ff non è stato il primo dei miei pensieri..
Comunque, mi avete fatto felice ** tre recenzioni!!!
*me felice!* ^.^
memy881 
Veri_995 
_Nat_91  
grazie di aver recensito u.u mi avete fatto tornare la voglia di scrivere!!
Ci vediamo al prossimo chappy che, non si farà attendere come questo xD
Baci a tutti
Rose & Liz.