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Autore: Zafry    16/02/2011    3 recensioni
"Stava accadendo un’altra volta.
Ci ricascava sempre, incurante del dolore che si auto infliggeva, incurante di tutto e di tutti. [...]
Ora era lì, inchiodato alla sedia, senza possibilità di fuga."

Un Draco distrutto, alle prese con ricordi dolorosi e un amico pronto a sorreggerlo.
Fic arrivata sesta al contest "Pensatoio" su Fb, finalmente mi sono decisa a postarla!
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Theodore Nott
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Pensatoio

Un’altra volta

 

 

 

 

Fic che ha partecipato al primo contest “Pensatoio” di una pagina di Facebook classificandosi sesta! Bisognava scrivere una Shot con un qualsiasi personaggio, l’unico limite era che bisognava far utilizzare al protagonista un pensatoio. Ecco qua quel che è uscito fuori dalla mia testolina bacata ;D

 

 - Personaggi principali: Draco Malfoy, Theodore Nott

- Eventuali personaggi secondari (non compaiono in più di 7 righe): Narcissa Malfoy, Lucius   Malfoy, Bellatrix Lestrage.

- Genere: Triste, Introspettivo

- Rating:Giallo

-Avvertimenti: Missing Moment

- Titolo: Un’altra volta

 

Giudizio finale:

Sesto posto: "Un'altra volta"
Grammatica: 8.5/10
Stile: 8/10
Sviluppo della trama: 8/10
Originalità: 9.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Gradimento personale: 8/10
Totale: 51/60

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora.

Stava accadendo un’altra volta.

Ci ricascava sempre, incurante del dolore che si auto infliggeva, incurante di tutto e di tutti.

Di sua madre, che angosciata lo osservava spegnersi giorno dopo giorno senza sapere cosa fare, come intervenire.

Di suo padre, che, perso nei suoi problemi, cercava unicamente di trovare la rivalsa sui suoi compagni e il perdono del suo Signore. Annegava sempre di più, sommerso dai suoi errori e dalla sua vigliaccheria, non curandosi delle sofferenze di un sedicenne e di sua moglie, ossessionato unicamente dalla riabilitazione del nome della famiglia agli occhi del Signore Oscuro.

Di sua zia, che, ormai impazzita del tutto, seguiva ciecamente un solo individuo, alimentando la sua devozione con una buona dose di cattiveria e pazzia.

Dei suoi amici, che l’avevano abbandonato. Dotati dell’istinto di sopravvivenza che ogni buono Slytherin si porta appresso, avevano fiutato il pericolo e l’avevano abbandonato al suo destino senza nemmeno preoccuparsi di non darlo troppo a vedere.

Ora era lì, inchiodato alla sedia, senza possibilità di fuga.

Un’altra volta.

Si osservava. Si guardava mentre, terrorizzato, manteneva la testa alta mentre osservava il suo aguzzino avvicinarsi a lui stesso.

Sarebbe accaduto a momenti.

Infatti, eccola, la bacchetta che da settimane sognava e vedeva ovunque levarsi contro il suo corpo.

Un’antica formula magica. Un lampo nero. Un urlo.

Si sentì trascinare via, come trasportato da un vortice che lo sballottava qua e là. Sempre nella sua vita si era fatto trascinare dagli eventi, senza mai prendere realmente una decisione, anche allora non lottò. Si sottomise a quella forza che lo strappò verso l’alto.

Atterrò con un tonfo sulle ginocchia. Gli sarebbero venuti due bei lividi.

Un’altra volta.

-Draco… non può andare avanti così.-

Rimase in ginocchio stringendo i pugni delle mani attorno al bordo del pensatoio.

-Vattene.-

-Devi andare oltre.-

-Vattene!-

-Devi reagire!-

-VATTENE!-L’urlo si propagò per la stanza insonorizzata. -Non voglio sentire una parola di quello che hai da dirmi! Devi solo stare zitto! Chi è che è marcato come una vacca o uno schifoso babbano per colpa dei suoi, eh? Chi è costretto a uccidere uno dei più grandi maghi che il mondo magico abbia mai visto, eh? Chi a soli fottutissimi sedici anni deve provare una maledetta impresa che nemmeno l’Oscuro è mai riuscito a compiere, eh? Non puoi dirmi assolutamente cosa devo fare!-.

Si fermò col petto ansante e la gola secca per le urla. Erano giorni che non parlava e continuava a rivivere quei momenti attraverso il pensatoio.

-Almeno tu, non puoi dirmi cosa devo fare.- sussurrò come sfinito, accasciandosi ancora di più al suolo.

I passi che risuonarono per la stanza lo avvisarono del suo avvicinamento e un abbraccio delicato ma virile lo circondò.

-Non ti lascio solo, lo sai.-

Un singhiozzo mal celato squarciò il petto del giovane Malfoy mentre si lasciava stringere per la prima volta dopo molti anni da un abbraccio sincero e non dettato dalle circostanze o dall’etichetta.

Theodore Nott rimase in silenzio a sorreggere l’amico, consapevole che non sarebbe mai riuscito a comprendere a fondo il dolore e la disperazione del ragazzo che giaceva tra le sue braccia. Lui era scampato al marchio solo per una questione di fortuna.

Mentre il silenzio gravava su di loro, Draco si ritrovò a pensare che forse qualcuno di cui curarsi ce l’aveva.

Magari non ci sarebbe stata un’altra volta, magari sarebbe riuscito a venirne fuori.

Mentre l’amico lo aiutava ad alzarsi buttò un’occhiata al pensatoio, dove si intravedeva una figura a terra contorcersi mentre un’altra le puntava contro la bacchetta.

Falsità.

Ci sarebbero state ancora mille di quegli episodi. Avrebbe continuato a rivivere quel momento un’altra volta, e un’altra ancora.

Un’altra volta avrebbe guardato la sua morte, consapevole di non poter più fare null’altro.

Un’altra volta si sarebbe fatto aiutare da Theodore  per alzarsi e allontanarsi dalla fonte.

Un’altra volta sarebbe scappato dalle sue cure e si sarebbe intrufolato nella stanza per rivivere quel momento.

Ma non gli avrebbe più urlato contro.

Mai più avrebbe condannato un altro per un errore non suo.

Mai più si sarebbe comportato come suo padre.

Il suo aguzzino.

 

 

 

 

Un po’ azzardata come Shot, spero di non avervi fatto perdere cinque minuti inutilmente ;D

Solo una precisazione: la presenza di Nott come “migliore amico” di Malfoy è stato un azzardo secondo me. Il problema fondamentale era che né Tiger né Goyle, che nella saga sembrano essere gli unici amici di  Draco, mi convincevano nei panni dei consolatori e non mi veniva in mente nessun altro Serpeverde maschio (Zabini l’ho escluso a priori, considerando che secondo quel poco che ci lascia scritto la Rowling tra lui e Malfoy non scorre buon sangue). Quindi, azzardo o non azzardo, l’ho fatto u.u

Grazie a chi ha letto fin qui e un grazie speciale alla mia insostituibile Be(t)a che ha fatto mille acrobazie per riuscire a betare la Fic :D

 

 

 

Silvia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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