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Autore: Guami    05/01/2006    2 recensioni
La strana storia tra Miriam e Cris. Due ragazzi innamorati alla follia ma nn ancora pronti per stare insieme...lei piange ancora per il suo ex ma decide di accettare la vacanza con Cris, poichè è il suo "amichetto preferito"... N.B.:quando leggete questa storia immaginate che sia una parte di me... P.S.: lasciate le recensioni!!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Lo so… anch’io non me ne voglio andare, ma prima o poi sapevi che dovevo tornare a casa… >>. << Sì, ma quel giorno è arrivato troppo presto… >>. Cris ha perfettamente ragione… Sono passate tre settimane da quando… beh, comunque è quasi settembre e prima o poi dovevo tornare a casa… << Mi mancherai tantissimo, lo sai?? >> gli chiedo con la mia voce a gattino abbandonato. << Tu mi mancherai di più… certo la mia schiena invece sta per festeggiare… >>. << Perché?? >>. << Indovina?? Le tue cavalcate tra poco mi costeranno un ernia nel disco… >>. << Vabbè, comunque non ci vedremo per un po’, perciò avrà modo di riposarsi… >>. Stiamo per salire sul treno, le mie valigie si sono moltiplicate (oltre al troller grande, allo zaino Seven, alla borsa da spiaggia molto grande e alla borsettina piccola sulle spalle, si è aggiunto un altro troller e un’altra borsa molto grande. << Miry, ti posso fare una domanda?? >>. << Sicuro!! >>. << Ma se io, cioè, se tu vuoi, se per caso, potessi e volessi, cioè naturalmente se tu vuoi… >>. << Cris, dici un’altra volta “se tu vuoi” e boccerò la tua idea all’istante, senza neanche sentirla!! >>. << Ti dispiacerebbe se venissi a vivere nel tuo paese?? >> chiede d’improvviso, con gli occhi lucidi dall’emozione. << Cosa?? >>. << Lo sapevo… scusami… l’avevo detto tanto per dire… tanto per stare più vicino alla mia università e più vicino a te… comunque non ti preoccupare… >>. << Cris!! >> lo zittisco mettendogli un dito sulle labbra << È magnifico!! Perché me lo dici solo adesso?? >>. << Veramente non ti dispiace?? >>. << Non avresti potuto dirmi una cosa più bella… >>. Gli do un bacio… mi piace anche perché è imprevedibile… << Mi dispiace solo per la tua schiena… ne hai parlato con lei?? >>. << Sì, ma è anch’essa talmente innamorata che il dolore non è niente in confronto alla lontananza dal suo amore… >>. Com’è dolce… << Solo un problema, Miry… ai tuoi non darà fastidio?? Soprattutto dopo… >>. << No no… anzi, così sanno sempre dove sono?? >>. << Glielo diciamo… >>. << Comunque lo capiranno… >>. << E gli altri?? >>. << Li porteremo a casa tua quando l’avremo sistemata… >>. << Non glielo diciamo prima?? >>. << Perché affrettarsi?? >>. << Vabbè… >>. << Come vuoi… non devo decidere sempre tutto io, Cris! >>. << Lo so, ma… la città è tua… >>. << Non sapevo di essere sindaco di una città!! >>. << Vabbè, gli amici sono i tuoi… >>. << Cris, sono anche i tuoi amici… E poi, comunque glielo devi dire tu, perciò… decidi tu quando… >>. << Glielo devo dire io?? Quando l’abbiamo deciso?? >>. << Pensavo fosse ovvio!! >>. << No, grazie… precedenza alle donne… >>. << Ormai c’è la parità dei sessi… >>. << Sì ma io sono rimasto alla cavalleria… >>. << Crì, la cavalleria è morta… >>. << Vabbè io sono gentiluomo… >>. << E io gentildonna… >>. << Alla fine vinci tu, vero?? >>. << Ovvio!! >>. Il passo più importante della nostra vita, sembra ieri e invece sono passate già tre settimane... …………… << Miry… >> dice abbracciandomi forte, facendomi sentire protetta, come solo lui sa fare << Hai fatto la cosa giusta… >>. << Lo so… Ma perché la scelta giusta deve essere sempre la più difficile?? >> dico scoppiando finalmente in un silenzioso pianto. Rimaniamo così… stretti stretti… senza muoverci… senza parlare… il nostro amore va al di là delle parole… In quel momento capii perché avevo aspettato tanto tempo. Tutti i ragazzi che si erano mai innamorati di me, al massimo riuscivano a sopportarmi per un paio di mesi, poi si scocciavano e finivamo in un rapporto senza amore. E invece con Cris era diverso… …DOVEVA essere diverso… …non poteva finire come tutte le altre storie sennò il mio principe azzurro si sarebbe rivelato un maggiordomo qualunque… Ormai il mio cuore era pronto e, così, anche la mia testa. Avevo accettato quest’amore da tempo sognato. Lo abbracciai ancora più stretto per poi dargli quel bacio da tempo sognato. Lui inizialmente spalancagli occhi: << Sto mai sognando? >>. …………… << Ciao Cris!!! Ci vediamo!!! >>. << Ciao Miry… ti voglio bene… >>. E così sono già arrivata a casa e il mio dolce principe azzurro torna al suo castello. Purtroppo si torna alla vita di tutti i giorni, fatta di litigi con Nick, di battibecchi con Giusi e di pettegolezzi con Anga… …………… BBBBBBBBBRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!! La vibrazione del cellulare fa tremare tutto il letto. E’ un numero anonimo, chi sarà mai alle tre di notte??? << Pronto >>. << Miriam? >> chiede una voce sommersa di una donna. << Sì, lei chi è?? >>. << Ciao Miriam, io sono la madre di Cristian… >>. << Salve signora >>. << Scusa se ti chiamo a quest’ora >> sussurra quasi sull’orlo di un pianto. << Ma si figuri, è successo qualcosa?? >>. Ecco. Come al solito non mi sto mai zitta. Ad una persona sulla crisi di un pianto non si fanno certe domande. << Scusami >> mormora piangendo << se ti passiamo a prendere ci sono problemi per te?? >>. << No no, si figuri, i miei capiranno. Ma è qualcosa di grave?? >>. << Poi ti spiego. Il tempo di arrivare e sono da te. >> I miei non si lamentano di questa chiamata improvvisa e, soprattutto non mi ostacolano anzi, visto che sto tutta assonnata, mi aiutano a prepararmi. …………… << Salve signora, tutto bene?? Dov’è Cris?? >>. << Dopo saprai tutto >>. E così dura tutta la mezz’ora di viaggio: in un silenzio totale. La meta?? << Perché siamo venuti qui?? >>. << Silenzio e seguimi! >>. Percorriamo tutti i tre piani fino ad arrivare al reparto rianimazione. Sto per domandare se è successo qualcosa al mio Cris, finché non lo vedo sdraiato su un letto, con gli occhi chiusi, le flebo e un cardiografo che non dà nessun segno positivo. Mi precipito subito nella stanza, gli prendo la mano. << Ehi, ciao Cris, ora ci sono io, non ti devi più preoccupare di niente… >> gli sussurro. Nessun segno di vita. Sento la madre e il padre che piangono in silenzio dietro di me. << Ha avuto un incidente >> borbotta il padre, con l’ultimo alito di fiato che aveva in corpo. << Cris… >>. Non voglio piangere. Devo essere forte. Una lacrima mi riga il viso. <>. All’improvviso il cuore inizia a battere più forte e gli occhi si dischiudono, guardandomi. << Ti amo >> mormora prima che il suo cuore si fermi definitivamente. * * * * * Perché??? E’ la prima domanda che imparano i bambini ed è l’ultima domanda che riecheggia nella testa degli anziani prima di morire. Sicuramente ora Cris potrà farmi effettivamente da angelo custode, magari per camorra ruberà il posto al mio vecchio angelo. Perché??? Me lo sono chiesto almeno diecimila volte. Perché proprio lui? Perché io non ero con lui? Perché non a me? Perché ora? Perché in questo modo? Perché dovevano essere quelle le sue ultime parole? Perché non è ora qui con me? Perché???Io a tutti questi perché non so rispondere… Forse, perché la risposta a tutti questi perché non esiste… ……………… << Amore >> grida una voce familiare che mi desta dai miei pensieri. << Dimmi Gigi >>. << Sei pronta?? >>. << Sì, arrivo subito >>. Con molta calma, prendo la borsa per poi scendere le scale con una sola domanda nella testa. Perché non riesco a riempire il vuoto lasciatomi da Cris??
  
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