Unione
-Sookie? Sookie!-
La ragazza bionda, intenta a spolverare un mobile,
sentendosi chiamare corse alla porta. La sua casa, così piena di ricordi, in
quei giorni era stata quasi distrutta, ma ce la stava mettendo tutta per farla
tornare come prima.
Indossava pantaloncini corti e maglietta, quando andò ad
aprire la porta.
-Oh ciao Asia…-
All’improvviso, l’umana si bloccò.
Davanti la sua porta c’era una ragazza sorridente, bella, con
i capelli castani e la pelle che sembrava ancora più pallida al sole.
Sole.
-Allora, mi inviti ad entrare?-
-Entra- riuscì miracolosamente ad articolare Sookie.
La vampira entrò e senza troppe cerimonie raggiunse la
cucina.
-Ma come’è possibile?- sussurrò l’umana.
Asia la guardo con un sorriso.
Sookie le si avvicinò per afferrarla dalle spalle. –Ma è
assurdo!- esclamò.
-Lo so, è giorno- tagliò corto la vampira, facendo
spallucce.
-Ma…-
-Sookie- La fermò Asia. –Bill ti ha detto
cosa sei?-
Sookie fece un passo indietro. –Sì-
-E non hai mai pensato che poteva essere la stesa cosa?-
L’umana inarcò le sopracciglia. –Sì, cioè no. voglio dire,
sei una fata?-
-Ovvio!-
-Okay, ma sei anche un vampiro-
Asia allargò le braccia e guardò il sole oltre le
finestre. –Ecco i vantaggi della mia doppia natura-
Le due si sedettero al tavolo ed Asia le raccontò del suo
incontro con Claudine e di Mike e Tamara che avevano dato origine alla famiglia
di Sookie e a quella della vampira.
-Quindi siamo cugine?- ipotizzò Sookie.
-Con un secolo di altri parenti di mezzo!-
Sookie rise. –Perciò quando ci tocchiamo il nostro sangue
di fata si risveglia aumentando i nostri poteri?-
Asia fece spallucce. –Così sembra-
Sookie parve rifletterci. –Da umana eri come me, giusto?-
-Sì, mezza umana, mezza fata. Ora sono una fata-vampiro-
Sookie sorrise. –Quali altri vantaggi ha questa cosa?-
-Non lo so-
Sookie si alzò e sparì in una stanza, quando tornò aveva
in mano un cofanetto grigio.
-L’argento?- chiese alla vampira.
-Mi fa male!- scattò Asia, indietreggiando. –Già
sperimentato-
Asia non poteva certo scordare quegli umani che l’avevano
incatenata come un salame, era stata malissimo per l’argento, fortuna che era
intervento Eric.
-Okay- Fece Sookie, posando il cofanetto.
L’umana parve pensarci qualche secondo prima di parlare.
–Cosa ti succede se mangi cibo umano?-
-Eric dice che vengono fortissimi
crampi allo stomaco. I miei organi non lavorano più, quindi non digeriscono
nulla-
-Ci hai mai provato?-
Asia indietreggiò ancora. –Mi sono ubriacata, e sono stata
malissimo!-
-Forse l’alcol fa male alle fate-
-L’alcol fa male hai vampiri!-
Sookie si fermò a riflettere ancora.
-Davvero Sookie, non posso mangiare-
L’umana non si perse d’animo. –Altre differenze?-
Asia parve contenta della domanda. –Posso stare sveglia di
giorno senza problemi, come vedi. Se un altro vampiro beve il mio sangue può
esporsi al sole e penso basta così-
Sookie spalancò gli occhi. –Il mio sangue non rende i
vampiri immuni al sole, vero?-
-No, il mio è più forte dato che sono un vampiro. Per
questo ci riesce-
Sookie parve persa nei suoi pensieri e si lasciò cadere
sulla sedia.
Asia fece un sorriso furbo e le si avvicinò. –Cosa c’è?
Stai pensando che essere un vampiro diurno come me non è poi così male?-
-Non dire sciocchezze- sbottò Sookie. –Mi piace avere la
pelle abbronzata e non voglio uccidere la gente per il sangue-
-Io avevo la carnagione leggermente abbronzata e guardami!
Sono pallida, ma rimango comunque più scura degli altri!-
Sookie non disse nulla.
-In oltre- disse Asia. –Io non uccido, vivo di true blood. Per gli altri vampiri
è terribile, ma se sei determinata a non voler ferire la gente, ti abitui e
vivi benissimo-
Sookie abbassò lo sguardo.
-Oh, andiamo!- esclamò la vampira. –Tu e Bill non potete
rimanere così, tu morirai! Pensaci, vivresti di giorno e anche lui!-
-Non credo sarà questa la mia scelta-
-Okay. Adesso parliamo di cose più serie-
-Cioè?-
-Russell-
Sookie fece una smorfia, in un misto di rabbia e disgusto.
-Lui ti vuole perché sa cosa sei. Non sa che sono come te,
altrimenti sarei in pericolo anch’io. A dire il vero siamo tutti in pericolo,
vuole uccidere Eric e potrebbe farlo con chiunque-
-Ha già tentato di uccidere Bill-
-Se Russel ti prende, Bill
tenterà di salvarti e potrebbe farsi male sul serio. Non possiamo stare a
guardare mentre sconvolge il mondo!-
-Cosa possiamo fare, Asia? Bill dice che ha più di 3 mila
anni, cosa ci rimane?-
Asia fece un sorriso furbo. –Unire le forze!-
-Che vuoi dire?-
-Pensaci! Siamo in cinque: Bill, Eric, Pam, io e perfino
Jessica. Potremo bloccarlo-
-E in più, potremo intercettare ogni sua mossa, io
sentieri i suoi pensieri e tu potresti prevedere le sue scelte- disse Sookie,
pensando ad alta voce.
-Esatto! E poi saremo tutti salvi e liberi. Non dirmi che
non vuoi aiutare Bill!-
-Certo che voglio!- esclamò l’umana. –Ma parlarne è facile,
e metterlo in pratica?-
-Ecco perché dobbiamo discuterne tutti insieme. Sta sera
al FangTasia, vieni insieme a Bill-
Stava scendendo la sera quando Asia tornò al FangTasia, raggiunse
l’ufficio di Eric ed entrò, trovando il vampiro comodamente seduto dietro la
sua scrivania.
Asia sorrise e gli si avvicinò, aggirando il mobile e
sedendosi su di esso proprio accanto ad Eric.
-Il mio sangue ha smesso di fare effetto?- chiese la
vampira, costando che Eric si era chiuso al sicuro del suo locale.
-Dura per una giornata scarsa-
Asia sorrise. –Fortuna che sono la tua riserva di luce…-
Eric ghignò girandosi leggermente con la sedia per
sistemarsi fa le ginocchia della ragazza, accarezzandole i fianchi. –Questo mi
autorizza a morderti-
Asia fece un sorriso astuto, per nascondere il brivido che
le aveva attraversato tutto il corpo.
-Dove sei stata?- le chiese tornando serio per un attimo.
-Da Sookie-
Eric la guardò con un sopracciglio alzato.
-Andiamo! Pensavi davvero che fossi tornata senza
un’idea?-
-E in cosa consiste quest’idea?-
-Fra qualche ora verranno qui, intendo Sookie e Bill-
-Perché?-
-Dobbiamo parlare-
Eric guardò altrove, perso nei suoi pensieri, dopo poco si
alzò abbracciando la ragazza e posandole un bacio sulla fronte.
Asia chiuse gli occhi contro il petto scolpito del
ragazzo.
-Ho pensato parecchio, oggi-
-A cosa?-
-Alla tua condizione-
-Cioè?-
Eric abbassò lo sguardo sfiorandole il collo con il naso,
teneva entrambe le mani sul suo viso per accarezzarla e giocare con i suoi
capelli.
–Alla tua claustrofobia- Si scostò per guardala negli
occhi. –Uno dei migliori modi per uccidere le fate e rinchiuderle da qualche
parte, loro non riescono a vivere senza
luce o al chiuso-
Asia lo guardò stringendosi nelle spalle, non conosceva
quella verità.
-Adesso capisco quanto deve essere stato difficile per te
stare tutto il giorno chiusa-
La vampira fece un’espressione triste avvicinando il viso
a quello di Eric. –Ho provato di peggio-
Il vampiro la guardò incuriosito.
Asia abbassò il viso sbattendo la fronte contro la muscolatura
del petto di Eric per sfuggire al suo sguardo. –Stare chiusa in una casa senza
di te…-
Eric si irrigidì, strinse a sé Asia ed appoggiò il volto
fra i suoi capelli respirando il suo profumo. –Non avresti dovuto andartene-
disse serio.
Asia si scostò e sorrise. –Smetterai mai di ripeterlo?-
-No- Fece Eric, e la baciò.
La vampira si scostò abbassando il viso.
Eric le accarezzò la schiena cercando di farsi guardare
negli occhi. –Non ti fidi ancora di me?-
Asia non rispose, era troppo confusa. Era arrivata
addirittura a pensare che Eric fingesse di ricambiare i suoi sentimenti solo
per farla restare, eppure, dentro di lei, sapeva benissimo che non era così.
Fra lei ed Eric c’era sempre stato qualcosa di più del semplice legame che c’è
fra un vampiro e il suo creatore. Si desideravano da tempo, avendo entrambi
troppa paura o troppo rispetto dell’altro per osare sfiorarsi più del dovuto.
-Asia- la chiamò lui prendendole il viso
con entrambe le mani e chinandosi leggermente per guardarla dritto negli occhi.
–Io ti voglio da quando ti ho visto per la prima volta, quando eri umana-
Lo sguardo con cui lo ricambiò era scuro ed intenso.
–Volevi che fossi la tua preda-
-No, ti volevo.
Tu eri riuscita ad incantarmi e, credimi, non mi sarei limitato a nutrirmi di
te, sarei tornato a trovarti per stare ancora in tua compagnia. Saresti
diventata la mia umana-
-Non me lo hai mai detto-
Eric guardò da un’altra parte. –Lo ritenevo sciocco,
pensavo che non avresti apprezzato il fatto che ti desideravo da così tanto
tempo-
Asia riuscì a trattenere le lacrime.
Si baciarono.
-Non puoi pensare davvero che fra noi cambi qualcosa-
disse Eric. –Sarà tutto come prima, solo che…-
-Solo che?-
Ghignò divertito. –Avremo qualcosa di più divertente da
fare insieme…-
Asia si voltò a guardare il pavimento dove la notte prima
lei ed Eric si erano ricongiunti e ringraziò ancora una volta di non potere
arrossire.
Eric rise. –Non può dispiacerti-
-A me no- disse Asia, avvicinandolo e mordendogli piano il
collo.
-Nemmeno a me- Eric la guardò negli occhi accarezzandole
una guancia. –Non può essere così male stare con una sola persona. Tu sei tutto
ciò che desidero-
-E non ti stancherai di me?-
-Ti sopporto da più di cinquant’anni, ragazzina!-
Asia rise.
-E quando te ne sei andata…- iniziò il vampiro, serio. –Mi
sei mancata-
Asia si avvicinò e le loro labbra si sfiorarono senza
tuttavia toccarsi realmente. Eric fece scorrere le sue mani esperte lunga tutta
la sua schiena, provocandole mille brividi di piacere. Rimasero a stuzzicarsi
per qualche secondo, Asia voltò il capo ed Eric si ritrovò o poggiare le sue
labbra gelide sulla sua guancia morbida. Le mordicchiò piano la guancia che
aveva baciato e sorrise soffiandole sulle labbra quando la fece voltare verso
di lui.
Si rubarono un bacio desiderato e voluto, che li unì per un po’, subito dopo Eric l’abbracciò stringendola forte fra le sue braccia ed Asia non riuscì a comprendere il vero significato di quel gesto.
Nella sala del Fantasia Pam tamburellava con le unghia sul
bancone del bar, seduta su di uno sgabello, chiaramente annoiata. Eric sedeva
sul suo trono, lo sguardo perso nel vuoto e un’espressione a dir poco temile.
Asia, invece, passeggiava per il locale nel tentativo di riordinare i propri
pensieri.
Senza alcun preavviso la porta si spalancò e Bill fece il
suo ingresso, il petto in avanti e il mento sollevato, chiaramente nervoso e
allerta. Dietro di lui c’era Sookie, lo sguardo deciso e le braccia lungo i
fianchi ma, dal modo in cui teneva la mano sul braccio del vampiro, sembrava
quasi timorosa.
-Qui c’è sempre una terribile puzza di alcol!-trillò una
voce.
In quel momento entrò una giovane ragazza dai capelli
rossi che, vedendo Asia, sventolò la mano e mo dì saluto verso di lei, con un
sorriso.
Bill lanciò un’occhiataccia a Jessica, ma rimase in
silenzio mentre richiudeva la porta.
-Pensavo venisse solo tu e Bill-
disse Asia a Sookie.
-Jessica pensa di essere in grado di
combattere, e dice di voler dare una mano- le rispose Bill.
Sookie fece un cenno poco convinto.
-Spero solo che non sia una perdita di tempo- sentenziò
Eric, dal suo trono, con le mani incrociate davanti al viso e i gomiti sui
braccioli della sedia,
Bill avanzò minaccioso ed infuriato. –Se pensi di poter
fermare Russell da solo, accomodati pure! Non eri nelle sue grazie? Cosa hai
combinato per finire fra i suoi nemici?-
-Ho ucciso Talbot- rispose con
tranquillità disarmante.
-Cosa?- esclamò Bill, indignato. –Adesso lui è furioso, ha
fatto quel discorso al telegiornale e probabilmente ci ucciderà tutti per colpa
tua! Sei un pazzo ed io dovrei aiutarti?-
Quando Sookie vide Bill avanzare verso Eric lo trattenne
da un braccio e lo guardò negli occhi.
-Quell’uomo va fermato, mi hai detto tu
stesso quant’è potente. Non è il momento di litigare, dobbiamo solo trovare il
modo di liberarci di Russell- Disse Sookie.
-Vorrei solo sapere come! Anche unendo tutte le nostre
forse non riusciremo neppure a fargli un graffio!- protestò Bill, togliendo il
braccio dalla presa della ragazza.
-Io ed Asia abbiamo dei poteri, riusciremo ed anticipare
ogni sua mossa!- continuò Sookie.
-Ma questo non basta!-
A quelle parole la bionda si voltò ad occhi sbarrati verso
Asia, non riuscendo a credere che fosse stata proprio lei a parlare.
La vampira dagli occhi scuri era appoggiata ad un mobile e
teneva le braccia incrociate al petto, abbassò il capo e rimase in silenzio.
-Cosa? Ma sei stata tu a dire che dovevamo unire le nostre
forze e che potevamo farcela!-
Asia guardò Sookie con indifferenza. –Questo è vero, ma
non ci riusciremo da soli!-
La porta del locale si aprì ancora e, questa volta, fece
il suo ingresso un uomo del tutto sconosciuto che si richiuse la porta alle
spalle avanzando con sicurezza. Era alto, muscoloso, pallido e con folti
capelli neri. I suoi occhi blu splendevano di determinazione e teneva il mento
sollevato, le labbra piegate in una linea retta e le spalle rigide.
Metteva paura o, quanto meno, imponeva un certo rispetto.
-Ben arrivato Nate-
Detto ciò Asia gli si avvicinò e il vampiro appena
arrivato le sorrise cordialmente, chinandosi verso di lei per baciarle entrambe
le guardie. I due si scambiarono uno sguardo intenso e profondo, che fece per
un attimo scattare Eric.
Quando si separano, Nate si schiarì la voce e prese
parola, sotto lo sguardo brillante di Asia.
-Buona sera a tutti, è un piacere conoscervi dato che Asia
mi ha molto parlato di voi. Mi presento: sono Nate Morgan, re del Texas. Sono
qui per aiutarvi ad uccidere Russell-
Continua…
Vi
ho almeno un po’ incuriositi? Spero di sì e che vogliate lasciarmi una
recensione.
Grazie
mille a:
Laura the vampire slayer
Mizzi
Marti_scanu
Vibral 24
Xtoomuchlove
ShiroHime
A
loro mando un saluto speciale e aspetto con ansia i loro gentili commenti ^^
Un
bacio e a presto.