Alla fine ce l'ho fatta a scriverlo =A=" Aprivo il file e lo fissavo così "°w°" poi chiudevo e mi facevo i fatti miei.

Detto questo (premessa scrausa XD) vi lascio al capitolo v.v

Chapter Two

Le strade della città erano affollate come sempre. Era strano come si sentisse protetto: tutte quelle persone non lo conoscevano, non potevano giudicarlo apertamente. Poteva illudersi di essere accettato. Spostò lo sguardo sul ragazzo accanto a lui e poteva sentire gli apprezzamenti delle ragazze al loro passaggio. Era sempre stato così: a Ryo faceva piacere ricevere tutti quei complimenti, a lui non interessavano. Che senso aveva essere ammirati dagli altri, se non si poteva avere la persona che si amava?

"No, non è amore..." si ripeté Takanori, cercando di scacciare quel pensiero. Forse perché così poteva ancora sperare di tornare indietro, farsi passare quella cotta passeggera...eppure il suo profumo, la sua vicinanza, il suo volto che si insinuava poco prima di addormentarsi tutte le sere non lo aiutavano. Non era ancora riuscito a capire se gli piacevano i ragazzi in generale o solo lui. Sorrise appena: il suo Ryo. Era sempre stato piuttosto possessivo nei suoi confronti, anche quando provava solo amicizia. Quando usciva con altri si innervosiva, aveva paura che potesse allontanarsi e lasciarlo solo. Ma lui tornava. Sempre.

E se lo avesse saputo?

Cosa avrebbe fatto?

Gli avrebbe detto che era una persona malata, sbagliata?

-Ci stai ancora pensando?- La voce di Ryo lo riportò in quella strada

-Cosa? No, non più-

-E allora perché sei così silenzioso?- Lo guardò e corrucciò lo sguardo: non era mai stato loquace, ma lui riusciva a capire la differenza dei suoi silenzi

-Sì, ok, ci sto pensando- Sentì il braccio di Ryo cingergli le spalle e il cuore perse qualche battito

-Per ora non farlo, altrimenti che siamo usciti a fare?-

"Per stare con te..." Per quanto gli riguardava potevano anche stare a casa ad ammazzarsi di videogiochi o limitarsi a guardare il soffitto: quello che importava era averlo accanto, bearsi della sua presenza. Riusciva sempre a rilassarsi con lui, trasmetteva quelle sensazioni positive che mancavano nella sua vita. Forse era per quello che aveva iniziato a guardarlo in modo diverso

-Voglio un gelato-

-Non prendere il cono, poi ti macchi- Lo schernì Ryo, mentre si avvicinavano a una gelateria

-Tu lo prendi?-

-No, non ho voglia- Mentre ordinava, sentì due ragazze fare commenti un po' troppo coloriti sull'amico. Avvampò di rabbia: perché con tutti i ragazzi che c'erano, dovevano puntare sempre lui? Fino ad ora non era mai successo che andassero da qualche parte e venisse lasciato in pace. Odiava quando lo puntavano, non sopportava quelle che per sbaglio gli andavano addosso o quando in locali lo portavano in angoli bui. Una volta acconsentiva di più a queste attenzioni, ora sembrava infastidito anche lui. Più di una volta Takanori si era messo a pensare cosa sarebbe potuto succedere se un giorno Ryo avesse trovato una ragazza fissa. Lui sarebbe diventato una presenza scomoda, quell'ombra che si sarebbe allontanata sempre di più dalla sua fonte. Non voleva.

Non voleva perderlo

-E' buono?-

-Sì...abbastanza- Senza accorgersene, si ritrovò il volto di Ryo poco distante da suo e il dito dell'amico sul suo naso

-Ti sei sporcato- Sentì il volto arrossire e il respiro mozzato: ogni volta sempre la stessa storia. Questi piccoli gesti, non facevano altro che abbassare sempre di più la menzogna che aveva creato per potergli restare accanto

-Stupido!- Si voltò di scatto, facendo ridere l'altro che prontamente lo abbracciò da dietro "No, ti prego..." Sentire le braccia di Ryo stringerlo, il petto premuto sulla sua schiena, la sua risata erano delle piccole torture piacevoli, ma che continuavano a distruggerlo dentro -Ci stanno guardando tutti!-

-Quanti problemi che ti fai a volte- Rispose l'altro, lasciandolo andare, ma continuando a ridere. Riuscì a voltarsi, cercando di nascondere l'imbarazzo: non gli era mai importato davvero di quello che gli altri pensavano, appena poteva fare qualcosa lo faceva

"Lasciali credere quello che vogliono"

Era questo che gli aveva detto, dopo che l'aveva abbracciato la prima volta. Quella volta quel gesto l'aveva innervosito, ancora non provava nulla per lui, aveva paura che gli altri lo potessero etichettare, guardare

"Ma che fai!?"

"Sei così piccolino che mi viene istintivo abbracciarti"

"Ma vaffanculo Ryo!"

Solo una volta aveva ricambiato all'abbraccio, quando erano da soli, dove nessuno poteva vederli. Aveva gioito per essere riuscito a lasciarsi andare e perfino l'altro si era stupito, ma non l'aveva respinto, l'aveva stretto più forte a sé, quasi non volesse che andasse via. O forse se l'era solo immaginato, un ricordo modificato per poter sorridere prima di andare a dormire.

Un sogno

-Taka, sarà meglio andare a casa, sembra che stia per piovere- Alzò gli occhi al cielo: si era riempito di nuvole, il sole era sparito. Non disse niente, semplicemente fissava -Datti una mossa!-

Takanori sentì la mano di Ryo cingergli il polso, portandolo via da lì e conducendolo verso casa.

Per quanto tempo sarebbe ancora stato il suo sostegno?

continua...

Bene!

Bene...relativamente. Voglio arrivare a un punto che ho bene in mente e queste parti prima mi danno fastidio è_é"

Non ho idea di cosa scrivere qui in fondo .___. Non so quanto possa interessare, ma ho scritto ad Aoi su twitter che lo vogliamo vedere biondo. Hai fatto la cazzata? E ora ce la fai vedere èAé Bene! Alla prossima *W*