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Autore: funnybee    17/02/2011    3 recensioni
Prima della battaglia finale Tonks è accanto al figlio, sa che potrebbe non tornare più, decide di scrivergli una lettera:
"Non mi piaceva lasciarti qualcosa di comune, come delle foto, quelle le potrai chiedere a chiunque ci abbia conosciuti, sono sicura che non avranno problemi a mostrartele, magari se puoi evita di chiedere alla famiglia Malfoy, non penso che ne sarebbero troppo felici."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Teddy Lupin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Da madre e padre a figlio'
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Da madre a figlio

Da madre a figlio...




Teddy, appena rientrato nel dormitorio, si accasciò sul letto. La giornata era stata abbastanza impegnativa: tra le lezioni, via via più complesse, ed i festeggiamenti in sala comune per il suo compleanno, si sentiva un po’ affaticato. Era quasi sul punto di addormentarsi quando sentì bussare alla finestra, si alzò e vide un gufo marrone scuro appollaiato sul davanzale. Aprì la finestra per permettere all’animale di entrare nella stanza; non appena fu dentro il volatile lasciò cadere una busta sul baule del ragazzo, si accertò che il destinatario la prendesse prima di ricominciare a volare nella notte.

L’attenzione di Teddy venne catturata dalla busta, era così ingiallita, sembrava quasi vecchia; non vi era mittente. Ormai completamente sveglio, il ragazzo la aprì:

 


Ciao piccolo mio,

é la mamma che ti sta scrivendo; fuori c'è la guerra e, presto, con il papà dovrò prepararmi per la battaglia finale. Harry è il tuo padrino, ma questo lo sai già, stanne certo, per lui sarai come un figlio, sarà in grado di capirti più di chiunque altro, ti ascolterà quando ne avrai bisogno, ti accompagnerà giorno dopo giorno e farà di te un uomo, un uomo meraviglioso, ne siamo certi. L’avrai capito da solo ma, se hai questa lettera tra le mani, significa che la mamma non è qui con te. Non devi essere triste, ho lottato per darti la vita e sei stato una magia, la mia magia, non di quelle facili che si imparano al primo anno di scuola, ma di quelle che nascono dall’amore e dal desiderio ardente di qualcosa. Ho chiesto alla nonna di dartela se mai mi fosse successo qualcosa di grave, il giorno del tuo quattordicesimo compleanno.
Ci sarebbero tante cose da dire, vorrei dirtene tante, vorrei che potessi conoscere ogni singola sfaccettatura della vita dei tuoi genitori ma, allo stesso tempo non voglio tenerti troppo legato alla nostra memoria. La vita è troppo bella per essere vissuta solo di ricordi. Dovrai promettermi che la vivrai godendo di ogni aspetto, non ho mai creduto fino in fondo al destino ma, se ha voluto così, dobbiamo accettarlo...

Ti sto osservando, sei davvero bellissimo, i tuoi capelli ricordano molto i miei, hanno già cambiato colore qualche volta; spero che non erediterai da me la sbadataggine, potrebbero raccontarti decine di storie su quello che ho combinato grazie a lei! Dormi beato, senza sapere che fuori c'è l'inferno, senza sapere che il buio potrebbe inghiottirci da un momento all'altro; ho raggiunto l'apice della felicità due volte nella vita, la prima quando ho finalmente sposato il tuo papà e la seconda quando ho visto il tuo volto; non a tutti è concesso provare tali emozioni, eppure sono stata fortunata nel poterle vivere fino in fondo. Non dovrai mai essere triste, io e il papà vivremo sempre in te, e da lassù veglieremo sempre su di te! Entrambi sappiamo che c'è il rischio di non vederti crescere e insieme abbiamo deciso di lasciarti un ricordo di noi, un ricordo speciale, che potrai sempre portare con te. Visto che è il tuo compleanno ho pensato di lasciarti un regalo, non ti aspettare grandi cose ma spero lo stesso che ti piacerà…


Teddy posò per un istante la lettera e guardò nella busta. Dentro vi trovò un
amuleto, era viola, sembrava un semplice vetro colorato a forma di goccia. Lo prese in mano e lo mise controluce, vide impressi al suo interno due volti, riconobbe subito i suoi genitori. Erano uno contro l’altro e sorridevano; Teddy rimase a guardare i contorni incisi, quasi aspettando un loro movimento, ma rimasero immobili. A quel punto il ragazzo prese di nuovo in mano la lettera e continuò nella lettura


Non mi piaceva lasciarti qualcosa di comune, come delle foto, quelle le potrai chiedere a chiunque ci abbia conosciuti, sono sicura che non avranno problemi a mostrartele, magari, se puoi, evita di chiedere alla famiglia Malfoy, non penso che ne sarebbero troppo felici. Desideravo che avessi qualcosa di unico, l'amuleto non e’ magico, ma e’ intriso dell’amore che solo i genitori posso provare per il proprio figlio.
Ho convinto anche Remus a scrivere una lettera, all’inizio non era molto d’accordo, ma non bisogna mai sottovalutare il potere di una moglie! E’ proprio di fianco a me, sembra preso dal suo mondo, ma credo che ti scriverà, entrambi abbiamo deciso di lasciare le lettere a qualcuno che non fossimo noi, così, se entrambi dovessimo lasciarti, avremmo la certezza che ti verranno consegnate.

Chissà in che casa sarai finito? Io, come sai, ho seguito le orme di mio padre e sono capitata in Tassorosso, il cappello ha deciso che per papà Grifondoro era la casa più indicata. Ormai sei grande, hai quattordici anni e, come immagino, avrai iniziato ad apprezzare le ragazze, mi raccomando, comportati sempre bene con loro, sono sicura che avrai il charme di tuo papà, quindi non farai alcuna fatica a conquistare i loro cuori, però non giocare mai con i sentimenti!
Cerca di studiare perché un domani ti sarà utilissimo, ma ricordati di farlo per te stesso e non per fare un piacere agli altri! Scegli la via da percorrere lungo la vita senza lasciarti mai condizionare, senza pensare se gli altri saranno soddisfatti, scegli la tua strada sapendo che è quella giusta!
Credo che le raccomandazioni da mamma finiscano qui…

Probabilmente non lo penserai perche’ sono sicura che chi ti ha cresciuto ha fatto un ottimo lavoro con te, ma non dovrai mai pensare che la mia morte sia stata causa tua, perche’ i rischi li avevo messi in conto da un pezzo, ho lottato per garantire a tutti un futuro degno di essere chiamato con quel nome; non mi pento di nulla!
Ho scritto lasciando parlare il cuore e non il cervello, piccolo mio, quindi mi perdonerai di certo se troverai degli errori o se i pensieri ti potranno sembrare un po’ confusionari,
ti voglio bene piccolo orsetto!

La mamma



Teddy r
ipiegò la lettera e la rimise nella busta, il volto era rigato di lacrime, si era fatto raccontare tutto il possibile sui genitori, ma poter leggere quello che aveva scritto la mamma, toccare l’inchiostro che aveva usato lo riempiva di gioia e tristezza allo stesso tempo. Era la prima volta che provava un miscuglio tale di emozioni, una gioia malinconica si insinuò in lui. Ripose la lettera nel cassetto del comodino, osservò meglio l’amuleto, era bellissimo, non tanto l’oggetto in sé, ma l’amore e l’affetto che trasmetteva lo rendevano di immenso valore. Lo strinse forte nella mano, si coricò ed il sonno lo colse poco dopo. Quella notte sognò la mamma che lo accompagnava lungo il binario 9 e 3 quarti, lo guardava sorridendo, lo salutava agitando la mano mentre il treno iniziava lentamente a muoversi.

   
 
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