Anime & Manga > Cortili del cuore
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Autore: chiara98    17/02/2011    0 recensioni
Gioiosa è imbranata, divorziata e con un figlio che nemmeno conosce. Ce la farà a resistere almeno un giorno senza combinare qualche guaio?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eh sì, Gioiosa era veramente imbranata.
 
Per la terza volta in due giorni era riuscita ad incastrarsi con le sue Manolo tacco dodici nella grata del marciapiede.
 
Neanche a farlo apposta! Non ci sarebbe riuscito nemmeno uno che non ha memoria, a rimanere incastrato così stupidamente in una grata.
Il fatto era che quella stupida grata occupava tutta la larghezza del marciapiede, e al di là di esso vi era la strada, dove le auto sfrecciavano come il vento verso gli uffici più importanti della città, quindi Gioiosa non poteva in nessun modo evitare quell’ostacolo. Non era ancora arrivata, però, al fatto che le scarpe si possono sì mettere, ma anche togliere. Continuava quindi imperterrita a passarci sopra e ad incastrarcisi.
Comunque, quel pomeriggio, Gioiosa era andata a fare un po’ di shopping e, come suo solito, aveva trovato il modo di farsi notare. Infatti, portava un cappello verde-ramarro a tesa larga, tipo anni ’80. Era davvero buffa, ma talmente tanto che si giravano anche i cani e le annusavano la gonna giallo limone per capire se fosse atterrata con qualche navicella spaziale segreta venuta da un altro pianeta.
Come se non bastasse, la sua gonna gialla era anche corta e stretta, che le rendeva difficoltosa ogni cosa.
Ah, poi da non dimenticare la faccenda accaduta in autobus….era arrivata facendosi trainare da una vecchietta sulla sua sedia a rotelle automatizzata, sempre per il fatto della gonna troppo stretta (non poteva correre e l’autobus stava per partire). Una volta arrivata sul mezzo pubblico, i posti a sedere erano terminati, così si era aggrappata all’asta di ferro vicino ai finestrini.
Giusto qualche secondo prima che l’autobus partisse, le era suonato il cellulare, quindi aveva staccato le mani dall’asta per raggiungere il cellulare sparso nella tracolla stracolma di trousse di ombretti.
Proprio nel momento in cui aveva cominciato a parlare, l’autobus era partito e lei si era letteralmente catapultata addosso al giovane ragazzo che aveva dietro di lei, anch’esso aggrappato all’asta.
Un vantaggio, però, ce l’aveva quella gonna: era talmente stretta che non c’era rischio che si alzasse, lasciando scoperte parti che preferibilmente si lasciano al chiuso e poi….aveva visto ed era caduta tra le braccia di un affascinante trentenne.
Sarebbe stato tutto magnifico se dietro al ragazzo non ci fosse stata la sua fidanzata, che si era persa la scena della caduta e davanti ai suoi occhi, si era ritrovata una quarantenne conciata come un pagliaccio tra le braccia dell’amato.
Quest’ultimo lasciò cadere di peso Gioiosa, ma poi ricevette anche un rumoroso ceffone da parte della fidanzata. Anche in autobus, Gioiosa s’era fatta conoscere da tutti, ma soprattutto s’era fatta odiare.

   
 
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