E' 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.
Sente i muscoli indolenziti, come se ogni parte del suo corpo si stesse per staccare. La testa pulsa furiosamente, e House è costretto a stringere le mani intorno al lenzuolo bianco per non vomitare. Sente ancora girare il mondo, troppo velocemente.
Dolore, dolore, dolore.
“Ehi sono qui.” è la sua voce, e House la sente, seppur lontana. “Batti gli occhi se mi senti”
House lentamente unisce le ciglia, e percepisce il suo sollievo.
“Non riesco a...”
“No, non sforzarti a parlare.”
E' una frase così semplice quella che gli dice: ma il dolore sembra più leggero.
~
House apre gli occhi: c'è Wilson di fronte a lui, stante in piedi. E' immobile e non dice niente. Lo fissa negli occhi, solo per pochi istanti, quasi eterni, e poi esce dalla stanza, senza nemmeno una parola.
Dolore, dolore, dolore.
La Cuddy riposa nella poltrona accanto, in una posizione fetale quasi da bambina: la mano è stretta nella sua.
House può scivolare in un oblio dolce, almeno per ora.
Spazio autrice:
[1] Ebbene sì, sono riuscita a postare di venerdì, come promesso: *si fa l'applauso da sola*
[2] Per chi non l'avesse capito l'ambientazione stavolta c'è: è la 4x16-il Cuore di Wilson. Una puntata che mi ha sempre fatto piangere. La citazione iniziale è di Torquato Tasso.
[3] Devo dire che non sono pienamente soddisfatta di questa storia- che novità eh? So che non è molto Huddy, ma quello che volevo ancora sottolineare è questa presenza costante di Cuddy nella vita di House.
[4] Alla prossima lettera, P, che probabilmente sarà legata alla parola Panico (suggerita da Effie Samadhi) Recensioni sempre gradite ;)