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Autore: Kizune93    18/02/2011    2 recensioni
eccoci! tranquille.. cambia la presentazione ma la stoRia è sempre la stessa! ^^ di che parla? Tom e Clare..due caratteri talmente diversi da chiamarsi senza sosta.Clare.. così piccola e così dolcemente malefica. un Bill pasticcione e i due poveri Gustav E Georg trascinati nei suoi piani diabolici.. muahahaha.. ce la faranno a essere ciò che sono e ad aprire il loro cuore? ^^ ok.. non è un granchè.. ma leggere..leggere ( la fine della presentazione mi piaceva! xDDD)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO:

 

TA-DA’! Eccomi quaaaa!! ;)

Sono di nuovo tra voi… e oggi ho deciso di iniziare salutandovi! [ visto come sono socievole??Una ragazza da sposare!]

Quindi..

 

“CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”

…… ….. …… …… ……. ……

Ok. Basta.

Ancora qui siete??

Su su via! Era solo un saluto!

VIA A GODERVI IL CAPITOLO! SCIO’! U.U

….

 

Credo che se dovessi dare un termine a ciò che sto per descrivere sceglierei il tramonto.

Uno di quei tramonti caldi, sensuali. Magari sopra il mare. Un mare mosso dalle onde alte.

Un mare caldo che lambisce le spiagge dorate di qualche sperduta isola di un golfo sperduto in un dannato mare sperduto.

Oppure sceglierei la tempesta. Una tempesta di quelle estive. Che ti lasciano una sensazione di afosa frescura quando le ultime gocce di pioggia evaporano e il sole ritorna a rispuntare nel cielo, più forte di prima, come se la pioggia appena finita lo rendesse più spavaldo nell’affrontare il giorno.

Sceglierei due soggetti che si possano scontrare e dare vita a qualcosa di meraviglioso.

Il mare mosso e il tramonto tranquillo.

La pioggia e il sole.

Qualcosa di complementare insomma.

 

Le mani di Tom scivolarono a toccare nuovamente la pelle di lei con movimenti quasi spasmodici e Clare lo lasciò fare, con il cuore che sobbalzava nel petto ogni qualvolta che un nuovo centimetro di pelle veniva a contatto con le sua dita bollenti.

Le labbra di Tom, impegnate in un bacio tutt’altro che casto, si staccarono lievemente da quelle della ragazza “Forse… forse dovremmo andare… Bill potrebbe cercarmi…” mormorò a occhi chiusi senza la minima convinzione.

“Bill non morirà se non ci vede per un po’…” gli sussurrò Clare all’orecchio, richiamando la sua bocca “ Per adesso ti cerco io.. non ti basta?”

Tom la guardò per un istante, convinto che quella volta avrebbe vinto lei.

In fondo che c’era di male?Stavano insieme dal un bel po’ giusto? E resisterle gli era diventato dannatamente difficile nell’ultimo periodo…

E poi la voleva. Cazzo se la voleva.

Si leccò quasi impercettibilmente le labbra secche “Si.. mi basta…” sussurrò a voce roca, abbozzando un sorriso quasi imbarazzato.

Clare sgranò gli occhi “Tom Kaulitz imbarazzato? Oh oh… questa te  la menerò fino alla morte…”

Tom rise “ E chi ti dice che rimarrai con me fino alla morte?”

Clare sorrise, senza rispondere.

Accarezzò la guancia di Tom con il dorso della mano e si protese verso di lui.

Tom la baciò e sentì ogni cellula del corpo reclamare Clare con tanta forza da lasciarlo stordito.

L’aria era profumata di lavanda e rosa, i fiori che dominavano la zona adempita e giardino del Thai Gardens e il loro profumo penetrava nelle narici, inibendo  i sensi.

Tom si ritrovò a pensare a come erano finiti in quella situazione.

Ricordava di essere uscito in giardino con Clare.

Ormai era sera inoltrata e le stelle facevano la loro timida comparsa nel cielo.

Ricordava che ad un certo punto Clare aveva preso una mano tra le sue e gli aveva sussurrato una vecchia promessa.

"Ti ricordi cosa mi hai detto prima del mio incidente, a New York?"

di fronte al suo sguardo confuso aveva continuato " Mi.. mi avevi promesso che, se mai mi fosse accaduto qualcosa durante la tua assenza e io fossi riuscita a rimettermi in sesto...bhe..avremmo fatto l'amore.."

Aveva pronunciato quelle parole guardando le stelle e con un tale candore da lasciare Tom stupefatto " Pensavo te ne fossi dimenticata.."

Lei aveva accennato un sorriso " Per tua sfortuna no.."

A quel punto Tom l'aveva richiamata a sè, guardandola negli occhi " Non dire così.. non è mica una sfortuna!"

Clare aveva riso " Per te sembra sempre una sofferenza..O per lo meno lo sembrava un tempo! Ricordo come ti staccavi velocemente da me.. neanche ti fossi beccato una scarica elettrica.." Si avvicinò a lui "Comunque non mi dispiacerebbe finire ciò che abbiamo qualche sera fa.. vorrei che tenessi fede alla tua promessa.."

Non c'era stato bisogno che Tom dicesse una parola per esprimere il suo chiaro consenso perchè il bacio con cui suggellò la frase di Clare valeva mille discorsi.

E così ora si ritrovavano nel piccolo gazebo del giardino, circondati dai fiori, gemendo in un solo respiro.

Tom sentì distrattamente risate ovattate di voci lontane. Prima che lui e Clare uscissero, gli sposi avevano cominciato  ad aprire i regali e, considerando quante famiglie erano presenti al ricevimento, pensò che sarebbero passati tre quarti d'ora buoni prima che qualcuno si decidesse ad andare a cercarli.

Sospirò, baciando per l'ennesima volta la ragazza sotto di sè e armeggiò, un poco titubante, con la zip del vestito sulla sua schiena eterea.

Sentì Clare allacciargli le gambe attorno alla vita e ogni tremore svanì quasi all'istante. Fece scivolare dolcemente la zip verso il basso e, mentre lei riprendeva fiato dopo uno dei tanti baci, le sfilò il vestito di pizzo.

Clare rabbrividì appena quando la sua pelle nuda entrò in contatto con l'aria fresca della sera ma Tom, che intanto si era velocemente privato del suo smoking elegante, bastò a riscaldarla, facendo aderire i loro corpi in una simbiosi perfetta.

Poi il ragazzo prese a baciarle il collo e, con delicatezza estrema, la privò del reggiseno, baciando i seni appena scoperti.

A quel punto si prese un fugace istante per contemplarla: le labbra di un rosso naturale erano appena schiuse e i capelli corvini giacevano scomposti ad incorniciarle il viso le cui guance erano deliziosamente colorite.

Clare ricambiò lo sguardo del ragazzo " Che c'è?" mormorò con imbarazzo.

"Sei tu.. cioè..tu sei..." balbettò Tom senza saper bene cosa dire " Credo che tu sia davvero.. wow.."

Clare rise " Tranquillo... alla grammatica penseremo più tardi ma il concetto l'ho capito benissimo..." lo guardò con dolcezza mischiata a un pizzico di malizia "Grazie.. anche tu non sei niente male..!"

"Ah si? Visto che siamo in vena di complimenti ti dirò una cosa.." la osservò per un paio di secondi da capo a piedi " Da sdraiata la differenza d'altezza si nota appena.."

Risero entrambi, aggrappandosi uno alle spalle dell'altra.

Quando i singulti e gli scossoni passarono, ripresero a baciarsi con foga, come se dovessero recuperare i minuti spesi "inutilmente".

Tom accarezzò l'intero corpo della piccola bruna, beandosi del calore che emanava e dei gemiti che le sue carezze erano in grado di provocarle.

Tutto sembrò andare per il meglio finchè Tom non scese ad sfiorarle l'orlo della biancheria intima.

A quel punto, Clare chiuse le gambe con un movimento così repentino che il ragazzo non ebbe tempo di spostarsi. Clare lo beccò direttamente sui reni, costringendolo  ad accasciarsi accanto a lei con un gemito di dolore.

Clare scattò a sedere "ODDIO TOM! Tom stai bene?? Mi dispiace! Giuro che non l'ho fatto apposta.. è stato l'istinto!"

Tom girò la testa verso di lei con in viso una maschera di pura incredulità.

"Bhe.." cominciò, prendendo fiato " Ho come la sensazione che il tuo istinto mi creerà parecchi problemi!"

Clare abbassò lo sguardo imbarazzata "Scusa.."

Tom la guardò per un istante, scosse la testa e , piazzata una mano sul fianco, si riavvicinò a lei, con più cautela.

"Ascolta..." mormorò, prendendole una mano e mettendosela sul petto "Giuro sulla mia musica che non ti faccio male d'accordo? E  se per sbaglio mi capiterà di fartelo allora ti do il permesso di picchiarmi.."

I suoi occhi incrociarono quelli di Clare e Tom notò con piacere che lei sorrideva.

" Ora.. vorrei continuare da dove sono stato interrotto" si tastò senza rendersene conto la schiena ancora un pochino dolorante " Sempre se il tuo istinto me lo permette!"

Risero ancora. Risero di gusto. E quelle risate si trasformarono presto in gemiti, dando vita a una delle più belle notti della loro vita.

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 " Dove sono Tom e Clare??" chiese Bill, cercando il fratello e l'amica tra gli invitati " Si sono persi l'espressione estasiata di Dan quando ha visto i biglietti per le Hawaii che gli abbiamo regalato noi e quella arrapata di Aaron davanti al completino intimo da cameriera che loro due hanno regalato al suo dolce sposino per la prima notte di nozze!"

Lorena gli toccò il braccio con gentilezza " Li ho visti che uscivano in giardino..." addentò una pizzetta " Ma questo un paio di ore fa..."

In quell'istante scorse Dan al buffet. Forse lui li aveva visti..

Prese Bill per mano e lo trascinò verso la tavola imbandita.

" Ma perchè ci stiamo muovendo?? Stavo così comodo seduto!" borbottò Bill, guardando con  rammarico la sedia dai cuscini imbottiti che era stato costretto ad abbandonare.

Lory alzò gli occhi al cielo e, raggiunto lo sposo, lo tirò piano da una manica per attirare la sua attenzione "Hey! Come va la festa?"

Dan le rivolse un sorriso raggiante "Non potrebbe andare meglio! Ma.." corrugò leggermente la fronte "Dov'è Clare?"

"Speravamo fossi tua a dirlo a noi!" rispose Bill con uno sguardo interrogativo "Lory li ha visti che uscivano in giardino circa due ore fa e poi sono spariti!" concluse, gesticolando come faceva di solito.

Dan, dapprima sorpreso e un po' preoccupato, si aprì in un sorrisino malizioso "Oh.. ora è tutto chiaro. Non vi preoccupate.. vado a cercarli io!" li guardò seri " Se Aaron vi chiede qualcosa sono a parlare con sua zia Trudy. Non oserà cercarmi."

Detto questo si avviò verso la portafinestra che dava sul giardino.

"Hey aspetta!" lo chiamò Bill, azzardando qualche passo verso di lui "Veniamo anche noi!"

La risposta di Dan, però, lo indusse ad abbandonare il suo proposito.

"Tom è tuo fratello... Clare la cugina di Lorena. Se non volete spendere i guadagni della band in terapia vi consiglio di restare qui.."

 

Appena Dan si ritrovò immerso nel profumo dei fiori, si diresse senza esitazioni verso il piccolo gazebo posto al centro del giardino. Se aveva ragione (e aveva ragione), quello era l'unico posto in cui avrebbe potuto trovare i due fidanzati.

E aveva ragione.

Come si aspettava, notò subito due figure stese a terra. Un ragazzo e una ragazza.

Lei teneva la  testa dai capelli arruffati sul petto di lui che le cingeva la vita. Notò che la ragazza era stata semicoperta da uno smoking.

Dan rimase a guardarli. rapito da quanta pace trapelasse da quella immagine.

Circondati nei fiori del gazebo sembravano una cartolina esotica. Sorrise.

Immerso nei suoi pensieri, sobbalzò quando si sentì stringere da dietro.

"Aaron!" gridò,mentre il cuore cercava di  riprendere un ritmo più naturale.

"Zia Trudy?"  mormorò Aaron, stringendolo e posandogli il mento sulla  testa "Bella scusa! Se non fosse che per un malore è andata via tre ore fa.."

Dan gli accarezzò un braccio "Giuro che se mi spaventi di nuovo così ti ammazzo..."

"Già la prima notte di nozze??"

"Si!"

Ridacchiarono.

"Allora? Chi abbiamo qui?" chiese Aaron, allungando il collo per capire l'dentità dei due addormentati "Ah! Benebenebene! Clare e Tom! Ti ricordi amore? Anche noi lo abbiamo fatto a un matrimonio..."

Dan annuì, arrossendo violentemente "Si ..ricordo bene.."

"Sono carini però... non ti pare?" continuò Aaron e sentì Dan annuire ancora. Rimasero in silenzio ascoltando i grilli che cantavano le loro canzoni d'amore tra i fili d'erba.

"....."

"...."

"..Amore?" esclamò Aaron dopo un po'.

"Mmmh?

" Lo sai vero che non possiamo stare qui a fissarli.."

"Perchè no??"

"Come perchè?? Perchè non è rispettoso nei loro confronti! E poi tra cinque minuti esatti gli ospiti usciranno in giardino per la torta.. come da programma.."
Dan si girò di scatto verso di lui "Come usciranno per la torta?? E chi ha avuto questa stupida idea??"

"..Tu amore...."

Dan sgranò gli occhi "Non è possibile! Io non ricordo di aver programmato niente del genere! Probabilmente sei stato tu e non ti ricordi! E adesso per farti perdonare mi aiuti a uscire da questa situazione!"

"Mah..."

"NIENTE MA! Avanti!.. tu e le tue idee..!"

Aaron si passò una mano tra i capelli biondi e, guadandolo mentre armeggiava con il vestito di Clare, capì che il loro matrimonio si sarebbe fondato sulla pazienza. E ringraziò il cielo che quello fosse un pregio che Dio gli aveva misericordiosamente voluto donare.

 

Mentre il suo sposino intratteneva gli ospiti con battute e aneddoti, Dan svegliò la giovane coppia con tutta la delicatezza possibile.

Lanciò loro i vestiti e li trascinò verso l'uscita posteriore del giardino da cui ritornarono poi all'entrata principale del locale dopo aver sconvolto una vecchietta che stava dando da mangiare ai piccioni, seduta su una panchina.

Appena entrati nel ristorante, li trascinò nel bagno delle donne e si chiuse la porta alle spalle.

"Ok. Ora siamo in salvo!" esclamò con orgoglio, piazzandosi le mani sui fianchi.

Clare e Tom avanzarono verso di lui, mortificati.

"Ci dispiace moltissimo tesoro!" cominciò Clare, con lo sguardo basso " Noi non avevamo intenzione di..insomma diglielo Tom!!"

"Già! Noi eravamo solo usciti per parlare.. poi... lei mi ha provocato! Quindi è colpa sua..."

"Mia? Non è certo colpa mia se hai l'autocontrollo di una mucca!"

"Ragazzi!" li interruppe Dan con un sorriso "Non dovete preoccuparvi... è successo anche a me... e so per esperienza che c'è solo una domanda da farvi.."

In modo solenne, mise una mano sulla spalla  sinistra di Clare e una su quella destra di Tom "Ne è valsa la pena?"

Clare e Tom assunsero la medesima espressione da ebeti rincitrulliti... massì dai avete che ce l'avete presente! La solita espressione che ti viene quando sei innamorato.

"Lo prendo come un si..."

Detto questo, Dan si congedò, lanciando ai due un ultimo sorrisino.

Tom e Clare cominciarono a vestirsi lentamente. O per lo meno... Tom fu alquanto veloce e finì di vestirsi in cinque minuti, così decide di rimanere ad osservare Clare che si accingeva a fare lo stesso con la sua solita lentezza esasperante.

Il ragazzo ne osservò il corpo, cercando di capire se le avesse procurato dei lividi o meno. A dirla tutto si sentiva un pochino preoccupato.

Clare non aveva parlato molto dopo ciò che era successo nel giardino ma si era limitata a sorridere. E, per quanto questo lo facesse sentire un idiota, Tom non sapeva esattamente se fosse una cosa buona o meno.

Alla fine, dopo l'ennesima battaglia interiore, Tom si fece avanti " Clare... è tutto ok?"

La ragazza si girò verso di lui, sorridendo " Si! E tu?"

Tom avanzò verso di lei " Benissimo.. solo che... mi sembri un pochino strana... sicura di stare bene? Non è che ti ho fatto male?.Non parli.."

Clare scoppiò a ridere, abbracciandolo "Scusa! Devo averti fatto preoccupare.. Non è niente.. tranquillo.. solo che.." si staccò da lui, guardandolo fisso "Mi sento diversa...oh.. è una cosa così stupida!Mi sento come se avessi abbattuto una barriera che separava me da tutte le ragazze che hai avuto..."

Tom la guardò confuso " Che vuoi dire?"

Clare sospirò "Che... bhe prima io era diversa perchè ero l'unica ragazza con cui eri mai stato senza fare sesso.. e ora l'ho fatto anche io! Ho solo paura che..cioè.. che adesso..."

"Ti conviene non finire.." la interruppe Tom.

"Come?" chiese Clare, stupita.

"Non ci posso credere che ancora tu abbia dei dubbi! Soprattutto dopo la nostra prima volta! Sei veramente incredibile..."

 "Ma cerca di capirmi... io non sono andata con tremila ragazzi per poi trovare te! Tu sei il mio secondo ragazzo e.. spero che lo rimarrai per sempre...Ma è naturale che io mi senta.. insicura! E poi per me era la prima volta davvero comunque!"

Con uno sbuffo esasperato e furioso, Tom la prese per le spalle e la piazzò davanti allo specchio della toilette "Guardaci.. forza! Guardaci! Cosa vedi?"

Clare alzò gli occhi lucidi e guardò la loro immagine riflessa "Vedo me e te..."

"Vedi qualche altra ragazza accanto a me??"

"No..."

" E dietro??"

"No.."

" Vedi altre ragazze in questa maledetta stanza a parte te??"

"No Tom.."

"Perchè non ce ne sono altre!!" esclamò il ragazzo esasperato. Poi, notando l'espressione di lei, aggiunse" Vuoi sapere cosa vedo io?" il viso di Tom si addolcì all'istante " Un ragazzo e una ragazza che sono felici insieme... vedo un ragazzo e una ragazza dopo la loro prima volta e vedo i loro occhi brillare di una luce che non avevo mai visto..."

Clare sorrise alla sua immagine riflessa " Hai ragione...Sono proprio scema.."

" Già..."

"Tom!"

"..Bhe è vero.. quando dubiti così di noi sei scema!"

 

Intanto, Dan si affrettava per arrivare al giardino.

Sapeva di essere dannatamente in ritardo ma, passando davanti alla vecchietta sulla panchina, non aveva resistito alla sua faccina rugosa e sconvolta e si era fermato per rassicurarla spiegandole che i due tizi nudi che aveva visto prima erano soltanto due poveri ubriachi indifesi.

Finalmente arrivò al giardino profumato e si diresse quasi di corsa verso Aaron che lo aspettava davanti alla loro gigantesca Wedding Cake.

"Allora? Come è andata" si informò Aaron con rimprovero, bisbigliando, mentre metteva la mano su quella del compagno ritardatario " Potevi mettercene ancora di tempo già che c'eri! Tanto c'ero io qui!"

Dan sbuffò impercettibilmente " Tutto bene.. quali aneddoti hai raccontato?"

Anche se Aaron stava dietro di lui, Dan fu sicuro di riuscire a vedere i suoi occhi brillare di malizia e divertimento mentre insieme tagliavano la prima fetta di torta al cioccolato " Di quanto ti piace partecipare ai matrimoni..."

 
Eccomi!!

Sono tornata! :)

ORA... so che deluderò qualcuno ma sono in ritardo e mia mamma mi urla dietro che è ora di spegnere il computer quindi per oggi niente vignetta T-T

ma prometto che la prossima volta sarà più lunga e....

- Chiara c'è Criminal Minds in TV!-

-SI MAAAAAAAAMMAAAAAAAAAA! AARRIIIIIIVOOOOO!!-

Dicevo... e Tom vi dirà quanto è felice di aver potuto fare sesso finalmente e poi....

- Chiara! Ti ho detto di spegnere quel maledetto computer! Non mi obbligare a venire di la!-

-SI MAMMA! ORA SPENGO HO DEEETTO!!!!-

E poi...

-CHIAAAAAAAAAAAAARA!!-

.......

......

 

Oh insomma. Al diavolo.

  
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