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Autore: Iky93    19/02/2011    3 recensioni
Ho pensato di creare una raccolta di scene e missing moments dalla prima stagione raccontati dal punto di vista di Damon, mettendo in risalto i suoi pensieri e le sue impressioni; è la mia prima fanfic, quindi siate clementi.
"Credevo ci fosse una speranza. Speravo che in Damon, da qualche parte, nel profondo, ci fosse ancora qualcosa di umano, di normale, ma mi sbagliavo. Non è rimasto niente di umano in lui, nè bontà, nè gentilezza, nè amore. Solo un mostro, che deve essere fermato"
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Certe volte mi chiedo perché io perda il mio tempo con quel debole di mio fratello. È vero, gli ho promesso un’eternità di sofferenza, ma per quale ragione devo crearmi sempre tanti problemi?
Sono ben dieci minuti che fisso inebetito la stessa pagina di questo libro, senza capire nulla di ciò che sto leggendo. Cercavo qualcosa con cui distrarmi ma evidentemente sono troppo stanco per dedicarmi a  Dickens.
Ho passato la notte sveglio e non sarebbe un problema se non fosse che sono giorni che non riposo decentemente: i sedili della macchina mi distruggono la schiena e il materasso di quel motel è così scomodo... Qui nella tenuta di famiglia ci sono molte camere libere e altrettanti letti confortevoli ma non posso rischiare di lasciarmi cullare dalle braccia di Morfeo con mio fratello in agguato, non posso rischiare che trovi un punto debole nelle mie difese. Non che mi farebbe veramente qualcosa: lui è ancora convinto di potermi portare dalla sua parte, di potermi rendere “buono”. È così patetico!
Comunque è meglio che non creda di poter avere il controllo sulla situazione, devo stare sempre all’erta se voglio vederlo finalmente sconfitto. Ormai il cambiamento è nell’aria, ancora poco tempo e poi avrò la mia vendetta, devo solo avere pazienza, almeno stavolta. Non sono un tipo paziente, e neanche riflessivo di solito, ma non posso mandare a monte questa partita solo perché sono infastidito.
Questo è il problema: sono infastidito perché devo controllarmi, misurare ogni passo, tramare nell’ombra. Certo, è un’immensa soddisfazione vedere l’impotenza di mio fratello davanti alla mia forza, davanti al mio Potere, però ne vale davvero la pena?
Certo che ne vale la pena.
È una guerra, una partita ad un gioco pericoloso, e mio fratello ha scelto la squadra sbagliata: quella degli sciocchi umani. Ha scelto di essere debole ancora una volta. È davvero un peccato per lui e per la sua dolce ragazza: Elena Gilbert. Gilbert... è una discendente del vecchio Jonathan, quel pazzo ubriacone. Anche lei dovrà pagare, quella stolta ragazzina arrogante.
Ma prima sarà mia.
Non solo perché mio fratello la vuole. No, non solo per questo. Quell’umana è speciale, è importante, lo sento. Quando l’ho vista mi è mancato il respiro –è identica a Katherine- per un istante ho perso il controllo, poi sono tornato in me: quello sguardo pensieroso, insicuro, quell’espressione così umana... No, quella non era Katherine. Nemmeno alla fine, imbavagliata e imbottita di verbena Katherine sembrava debole, anche allora con il suo sguardo sfinito sembrava padrona della situazione, nonostante stesse soffrendo. Quella Elena invece... sembrava così vulnerabile l'altro giorno al cimitero. Volevo prenderla, volevo morderla e renderla il mio trofeo, poi però è arrivato Stefan e ha rovinato tutto. Gliel’ho letto negli occhi: non permetterà mai che io le faccia del male. Ora conquistarla è una questione d’onore. È una sfida, il nostro gioco, che si ripete instancabilmente da più di un secolo.
Stavolta però è diverso. Farò in modo che Elena, la preziosa Elena, scelga me, e poi mi riprenderò Katherine. E Stefan rimarrà solo con il suo dolore. Scacco matto fratellino.
 Sento il motore di una macchina, è vicino. Potrebbe essere Zach. No, aveva un appuntamento a quest’ora. Era scritto nella sua agenda. Stefan? Non ha la macchina, giusto... Non si fida delle nuove tecnologie. E poi l’ultima l’ho sfasciata io...
Elena, stavo giusto pensando a lei. La guardo dalla finestra mentre si avvicina alla villa. Sembra spaesata, intimorita, questa è la mia occasione: stavolta non mi sfuggirà. Certo adesso l’obiettivo è diverso: morta non mi servirebbe di certo, senza contare che sono stranamente sazio dopo la caccia notturna.
Devo essere furbo. Mi mostrerò a lei gentile e affascinante, la attirerò a me come una pianta carnivora che con i suoi colori sgargianti richiama le ignare mosche prima di eliminarle. Farò in modo che si fidi di me. Stavolta avrò la mia vendetta, dolce e completa finalmente. Questa prospettiva mi mette quasi di buon umore.
La vedo nell’entrata, non posso indugiare... Mi sto divertendo a inquietarla, vorrei tanto che questa paura che comincia a dipingersi sul suo volto diventasse terrore. Sarebbe così semplice, uno sguardo e penderebbe dalle mie labbra, la prenderei accanto a me, in me, aspettando il ritorno della padrona del mio cuore. Sarebbe facile, sarebbe mia, solo mia. Ma la vittoria non sarebbe perfetta.
Dopotutto è una sfida, è un gioco.
Giochiamo.
Un istante e le sono accanto. Sento il suo profumo sulla mia pelle, sa di speranze e progetti, sa di futuro, di vita. Da vicino la somiglianza è impressionante. Elena. Katherine. Si sovrappongono quasi nella mia mente, la  bocca calda, la pelle morbida, le forme invitanti, e quegli occhi dubbiosi, che mi squadrano. Il Potere è mio, posso fare qualsiasi cosa con lei ora. È confusa di fronte a me mentre si giustifica. Devo trattenermi dal riderle in faccia, se devo giocare devo farlo al meglio.
 –Tu devi essere Elena. Io sono Damon, il fratello di Stefan-
Mi stupisco da solo: sono le prime parole gentili che dico da anni. Sento il sollievo in lei. Si fida di me. Non ha paura di me.
Sarà mia. Ti distruggerò fratellino.
 La prenderò, perché è tua, perché la vuoi. E quando ti avrò visto patire le pene dell’inferno, quando penseraidi non avere più niente da perdere, la ucciderò, e tu sarai lì, e cadrai sempre più giù. Il suo futuro sarà mio, perché io sono più forte, perché stavolta il gioco lo controllo io.
Piacere di averti conosciuto-
-Il piacere è mio, Elena-
 Il primo passo è fatto, ora nulla potrà fermarmi. Pregusto in me la soddisfazione, la gloria. Mi scalda dentro. Ne sono certo. Stavolta vincerò.


SPAZIO AUTRICE
Eccomi. Allora, in questo capitolo siamo nel secondo episodio, quando Elena conosce Damon. Sto cercando di limitarmi perchè ci sarebbero così tante scene da riprendere, e il tempo per scrivere è davvero poco. Comunque voglio ricordare che i personaggi e le vicende non mi appartengono, scrivo di The Vampire Diaries solo per diletto (meglio essere precisi).
Ringrazio tutti quelli che hanno perso qualche minuto del loro tempo a leggere questa storia.
Chiunque voi siate, vi prego mandatemi un segno, due parole per recensire, perchè rendete davvero le mie giornate più luminose.
-Iky-
   
 
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