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Autore: Moriartied    19/02/2011    2 recensioni
Grace ha sedici anni, è una ragazza goffa, certamente non una cima per quanto riguarda lo studio, ma innamorata, come tutti quelli della sua età. Un ragazzo in particolare le fa battere il cuore: Theodore Nott. Ma non sa che la persona che odia di più sta per entrare nella sua vita, stravolgendo ogni cosa.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Salve gente! Lo so, non dovrei iniziare una nuova fic mentre ne sto scrivendo un'altra, ma la storia mi frullava in testa da un po' di tempo e non ho resistito! Per una volta, niente Draco/Hermione. Piuttosto un nuovo personaggio, creato da me. Sto cercando, con tutte le mie forze, di non creare una Mary Sue! Ci sto provando davvero. Se doveste avvertire un che di marysuesco, vi prego, ditemelo subito! E nel frattempo, cercate di apprezzare la mia buona volotnà XD Non è facile, di questi tempi, creare una storia originale...Vi lascio alla lettura! Baci,
MissMalfoy1

I Capitolo                                      
Era uno di quei giorni nuvolosi, in cui le nubi erano cariche di pioggia ed il temporale rischiava di scoppiare da un momento all’altro. All’interno del castello di Hogwarts, però, gli studenti non temevano il freddo, poiché ovunque le torce ed i camini riscaldavano ed illuminavano anche gli angoli più remoti, come i sotterranei, solitamente sempre freddi e umidi, poiché posti sotto il lago. Nonostante ciò, la Sala Comune dei Serpeverde era sempre calda ed accogliente: mentre una parte degli studenti era intenta a riposarsi (chi era seduto sui divani, chi osservava semplicemente il cielo fuori dalle finestre) gli altri erano chini sui libri scolastici. I compiti erano sempre stati difficili da portare a termine ed anno dopo anno le difficoltà erano sempre di più. Una ragazza in particolare era piuttosto concentrata su un tema di Trasfigurazione. Aveva i capelli ricci e corti, castano scuro e gli occhi dello stesso colore. Non aveva di certo il fisico da modella, ma non era neppure particolarmente grossa ed era anche un po’ bassa, pur avendo sedici anni. Il suo nome era Grace. Quest’ultima non era mai stata una cima nello studio, tutt’altro: aveva sempre qualche problema; l’unica materia in cui era portata era Incantesimi e ne andava fiera. Certo, vi erano molte sue compagne che andavano bene in tutte le materie, anche se spesso venivano eclissate dalla bravura di Hermione Granger, la ragazza più intelligente tra i Grifondoro, ma a lei non importava molto. Tutto ciò che le interessava era arrivare alla sufficienza ed affinare le sue capacità nell’unica cosa che le riusciva bene. Amava particolarmente la lettura e la biblioteca era un po’ il suo rifugio: quando qualcosa andava male si ritirava là dentro e leggeva, fin quando la bibliotecaria, Madama Pince, non le faceva presente che stavano per chiudere. Quel pomeriggio, purtroppo, non era riuscita ad andarci, per via dei troppi compiti. Erano ormai due ore e non era neanche a metà! Chiuse di botto i libri e sospirò: era stanchissima, avrebbe continuato dopo. Alzò lo sguardo e si guardò intorno, mentre cercava la figura del ragazzo di cui era innamorata da tempo: Theodore Nott non era certamente il tipo di ragazzo che si può considerare “bello”, ma era abbastanza carino ai suoi occhi ed inoltre era dotato di una grandissima intelligenza. Era di un anno più grande di lei e spesso passavano il tempo insieme, chiacchierando. Sembrava che anche lui ricambiasse i sentimenti di lei, ma non l’aveva mai dimostrato apertamente. Quando finalmente lo vide ed i loro sguardi s’incontrarono, lei distolse il suo, arrossendo lievemente.
-Ehi, tappetta!- eslcamò all’improvviso una voce, che la fece sobbalzare. Riconobbe la voce e l’ira cominciò a farsi largo dentro di lei.
-Che diavolo vuoi, Draco?- disse Grace, sforzandosi di guardarlo. Draco Malfoy era l’unica persona in tutta Hogwarts che riusciva a farla infuriare. Nonostante anche lei fosse una Seroeverde, ed inoltre Purossangue, lui non perdeva mai l’occasione per lanciarle delle frecciatine.
-Hai finito di studiare? Ho bisogno di copiare i compiti.-
-No, Malfoy, non ho finito e poi sai bene che sono una frana, perché vieni a chiederli proprio a me?-
-Perché sei l’unica che mi permette di copiare, ovviamente.-
-Bhè, da ora in poi puoi scordarti il mio aiuto! Fatti aiutare dalla tua fidanzatina, è molto più brava di me.-
-Chi, Pansy? Si, potrei anche farlo, ma non ci sarebbe gusto… I suoi compiti sono sempre giusti, quando invece copio i tuoi mi faccio quattro risate. Sono sempre sbagliati!- e scoppiò a ridere, mentre Grace cercava dal trattenersi dal prenderlo a pugni.
-Non fa affatto ridere, credimi. E poi perché non vai ad insultare qualche  Sangue sporco invece di venire a rompere le scatole a me?-
-Per una volta hai avuto una buona idea! Vedi che quando vuoi sai essere intelligente? Ci si vede nana!- e si allontanò, ridacchiando tra sé. La ragazza si prese la testa tra le mani, sconsolata: perché proprio a lei? Nella casata dei Serpeverde c’era molta gente che si credeva chissà chi, la maggior parte degli studenti, poi, proveniva da nobili e ricche famiglie Purosangue quindi erano tutti cresciuti con un aria di superiorità che faceva credere loro di essere i padroni del mondo, cosa che, ovviamente, non erano. Lei stessa, spesso, aveva avuto atteggiamenti del genere, ma a differenza delle sue compagne non ci marciva su questa cosa, semplicemente talvolta aveva insultato anche lei per divertimento qualche studente di Grifondoro o Tassorosso, ma la cosa finiva lì. I suoi genitori, poi, l’avevano sempre viziata non facendole mai mancare nulla, anche se, a volte, compievano per lei scelte alle quali era del tutto contraria. Come il fatto che doveva sposare chi volevano loro e solo per questioni di soldi e sangue. Fortunatamente ancora non avevano scelto a chi prometterla in sposa e quindi poteva godersi ancora il suo amore. Dopo aver guardato a lungo i libri Grace decise che li avrebbe finiti dopo e si avviò verso Theodore, che era seduto su un divano, intento a leggere.
-Ehi, ciao. Posso sedermi anche io?-
-Grace! Ma certo, accomodati.- rispose lui, facendole posto e chiudendo il libro.
-Ti disturbo? Cosa stavi leggendo?-
-Non disturbi mai, lo sai bene.- le disse, concedendole un sorriso. –Ad ogni modo, leggevo il nostro libro d’Incantesimi. Ce ne sono alcuni molto interessanti.-
-Sul serio? Spero che Vitious ce li spieghi, prima o poi.-
-Alcuni direi proprio di no. A meno che tu non voglia imparare come far spuntare un mazzo di fiori dal naso di una persona.- scherzò lui e Grace si mise a ridere. Quando era con lui stava proprio bene e s’intendevano.
-Senti, ti andrebbe di fare un giro fuori? Qui c’è davvero troppo chiasso.- le chiese lui ad un tratto e lei lo guardò con occhi sbarrati.
-Scherzi? Sta per scoppiare un temporale, fuori. E poi c’è il coprifuoco!-
-Che importa! E poi, siamo o non siamo Serpeverde?-
-Hai ragione! Andiamo?- disse lei, alzandosi e sistemandosi la gonna. Lui si alzò a sua volta ed uscirono dalla Sala Comune, guardandosi attorno. Corsero in fretta verso il grande portone che portava all’esterno e, dopo aver aperto i lucchetti con un semplice “Alohomora”, respirarono a pieni polmoni. C’era odore di pioggia ed erba bagnata.
-Aaaah! Ci voleva! Dentro si muore davvero di caldo!- esclamò Theodore e Grace osservò ogni lineamento del viso del ragazzo. Il suo cuore cominciò a battere e capi che era venuto il momento di dirgli cosa provava.
-Theodore io…dovrei dirti una cosa e…- non finì di parlare perché delle grosse gocce cominciarono a piovere dal cielo.
-Dannazione! Vieni, ripariamoci sotto quel portico.- disse lui, prendendola per mano e corsero per mettersi al riparo.
“Accidenti! Proprio ora che stavo per dirgli tutto! Dove lo trovo il coraggio ora?” pensò lei, adirata con sé stessa, fino a quando il ragazzo non si voltò verso di lei, avvicinandosi.
-S…siamo totalmente bagnati, eh?- disse lei, imbarazzata dall’eccessiva vicinanza. Lui sorrise e, prendendole il volto tra le mani, la baciò. Lei rimase immobile per un attimo, incredula, fin quando non si decise a ricambiare il bacio. Finalmente ciò che desiderava era finalmente accaduto. Sarebbe stato il momento più felice della sua vita, se non fosse per il fatto che, in lontananza, un ragazzo dai capelli biondi li aveva visti.
“Maledetto Malfoy!”

   
 
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