Avevo aperto gli occhi, un
bagliore di
luce mi colpì in pieno viso. notai dalla enorme vetrata che c’era un
po’ di
sole. Qualche raggio seppur debole colpiva la mia pelle fredda e
pallida
generando degli scintillii che si riflettevano sull’unica parte della
stanza
dove non c’era la vetrata! Questo era uno dei tanti motivi perché
c’eravamo
trasferiti in quella piccola città di nome Forks, sperduta nella
penisola
Olimpya.
“Edward
dobbiamo comunque andare a scuola”
Il pensiero
del piccolo folletto era chiaro
e severo, probabilmente aveva già avuto una visione su di me che
restavo a
casa. Richiusi gli occhi rilasciando un lieve sospiro, mancava ancora
un’ora
all’inizio della scuola. avevo tempo per dedicarmi al mio hobby. Con
passo
lento e strascicato mi avvicinai al piano bianco che dominava al centro
della
stanza, su di esso alcuni spartiti messi qua e là con cancellature e
appunti
affianco. Questo ero io: Edward Cullen, quello fissato per la musica a
sentire
la mia famiglia. Secondo Emmett era come una droga per me, non che io
possa
drogarmi. L’essere un vampiro centenario ti porta a non pensare più
alle cose
tipiche degli umani, a cose materiali..
Ti fa riflettere sulla tua situazione, su
quanto tutto questo era assurdo e su quanto era impossibile per me
amare ed
essere ricambiato. Secondo Esme in me c’era qualcosa che non
funzionava, non
era possibile che un come me ancora non avesse trovato la sua anima
gemella.
Forse perché io ero quello più solitario e difficile a sentire Jasper.
Il loro
passatempo migliore era quello di esaminare la mia vita fotogramma per
fotogramma e capire dove mi sia perso. Io mi ero perso a diciassette
anni..
quando la vita mi stava fuggendo via dalle mani,ma Carlisle poi me l’ha
legata
stretta al polso ed era un filo così resistente che nessuna tormenta
avrebbe
potuto spezzarlo. Le mie dita affusolate,magre e pallide si muovevano
sinuose
sui tasti bianchi e neri del piano facendo risuonare per tutta la
stanza una
melodia malinconica e lenta. Tutto in casa era fermo, non sentivo
nemmeno più i
passi leggeri di mia madre al piano di sotto che portava nel suo studio
alcuni
progetti, non sentivo più il fruscio dei vestiti nell’enorme armadio di
Alice
che lei muoveva per preparare lei e Jasper ad affrontare la giornata
scolastica. Nemmeno più la risata grossa di Emmett dal garage mentre
Rose
armeggiava con i vari strumenti da buon meccanico. Era come se tutto si
fosse
fermato ad ascoltare quella melodia strugente che nel silenzio stava
facendo
innamorare tutti, per la prima volta nessuno di loro arrivò in camera
mia a
cercare di tirarmi su il morale. Ero contento da una parte e un sorriso
mi
comparì sulle labbra, qualcosa cambiò nella sinfonia. Qualcosa di più
dolce e
soffice si stava diffondendo nelle note. La causa era una visione di
Alice, il
viso di una dolce ragazza mi fece rimanere di stucco. lei era piccola
ed
indifesa,stava sorridendo ed era riferito a me. Il viso abbastanza
pallido era
incorniciato da capelli color castani lasciati sciolti e leggermente
ribelli, gli
occhi color cioccolato erano un pozzo senza fondo da cui non si poteva
scappare
e le sue labbra erano di un colore rosa davvero intenso e invitante.
Gli
oggetti presenti nella stanza erano quelli della mia camera e un grosso
letto
era al posto del mio pianoforte. I movimenti lenti della ragazza mi
fecero
aumentare leggermente la pressione sui tasti, lei era vicinissima a me
e stava
sfiorando con le dita le mie labbra che al suo tocco si aprirono
leggermente.
Non c’era paura nei suoi occhi, si avvicinò leggermente e mi baciò.. si
muoveva
sicura e mi strinse a se continuando a baciarmi,era una danza pacata e
con
amore. Amore? Quella ragazza mi amava? la visione si interruppe,avevo
messo una
sorta di fermo immagine su quella scena.
<< L’hai finita finalmente >>
il sorriso di Esme era rassicurante, si era seduta accanto e mi diede
un bacio
sulla guancia affettuosa << sei bravissimo figlio mio >>
continuò
per poi alzarsi e andare via.
Io avevo risposto con un leggero sorriso
e poi cercai di leggere nella mente del folletto, ma era chiusa come se
avesse
voluto darmi un assaggio di quello che sarebbe successo da lì a qualche
giorno,
settimane, anni? Chi era quella ragazza e perché era nella mia stanza?
Soprattutto perché la stavo baciando?
Perché glielo avevo permesso?
In casa tutto riprese il suo flusso, le
risate di Rose ed Emmett, le battute di Jasper sui vestiti di Alice,
Esme che
tornava ai suoi progetti tutto aveva ripreso il suo flusso anche gli
uccelli e
gli animali nel bosco avevano ripreso vita.
Mi alzai dal piano con una leggera curiosità
dentro, ma allo stesso tempo paura e timore. chi era quella ragazza che
aveva
invaso il mio territorio e perché io ero così possessivo verso di lei?
Scesi al
piano di sotto prendendo le chiavi della Volvo, guardai Alice ma lei
parlava
con Jasper di alcune compere. era come se quella visione me la fossi
immaginato,nessun atteggiamento in mia sorella faceva credere che
avesse visto
la mia stessa cosa. In quell’ora il tempo era mutato, dei grossi
nuvoloni grigi
con qualche venatura nera ora ricoprivano il cielo della piccola città,
salimmo
in macchina ed io silenzioso come sempre guidai verso la scuola per
mostrarci
ancora una volta normali agli occhi curiosi degli umani.
******
Angolino Arancione:
Buona sera,non
so se la leggerete di mattina.. ma credo di si xD io
intanto la sto postando alle ore 22:25 esattamente! Ho creato l'html..
non vi dico che casino,ci devo riprendere la mano ç_ç hahahaha
Come state
tonnine belle? io
bene,benissimo si può dire.. è passata una settimana da quando vi ho
detto che avrei ripreso a scrivere! E allora? visto? Ho mantenuto la
promessa xD
Dovrete
ringrazziare tutte la mia isobellalalala e la julessa (rispettivamente:
_Bri e Evie08 ) che
tutti i giorni mi ricordano che la scrittura e la lettura è un arte che
pochi hanno e chi ce l'ha la deve coltivare facendola arrivare alle
stelle! Io la faccio arrivare alle stalle ma è un dettaglio xD
Ora la
smetto di sparlare.. voglio sapere il vostro giudizio! ç_ç al prossimo
aggiornamento ** <3