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Autore: Kimly    20/02/2011    2 recensioni
[Seconda Classificata al contest "Tutti i colori del mio Natale-150 prompt" indetto da Mafra ed HarryPotterianaDOC su EFP FORUM]
James e Dominique vogliono trascorrere per la prima volta un Natale lontano dalla famiglia. Bel piano, ma realizzarlo non sarà così semplice.
{James/Dominique-Teddy/Victoire}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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DI IMPREVISTI, BISCOTTI E CIOCCOLATA CALDA CON PANNA


-Pss.-
-...-
-Psss!-
-...-
-Pssssssssssssssss!!-
-James, la vuoi piantare? Sono sola, quindi puoi evitare di richiamare la mia attenzione sottovoce.- sbuffò Dominique, seduta sul letto della sua camera.
-Scusa. La forza dell'abitudine.- chiarì lui, raggiungendola e stampandole un bacio sui capelli.
La ragazza rinunciò all'idea di studiare e chiuse con un colpo secco il libro di Antiche Rune.
-Ho una buona notizia.- proruppe James, notando la sua espressione scocciata.
-Sarebbe la prima da quando sei arrivato.-
-Ah-ah, divertente.- replicò sarcastico, prima di aggiungere- Teddy ci lascerà la sua baita in montagna per il Natale!-
-Cioè?- domandò lei, ora totalmente concentrata sulle sue parole.
-Tutta la famiglia Potter, Weasley e Black/Lupin trascorrerà il Natale alla Tana, quindi la baita sarà totalmente vuota.- sottolineò lui, felicissimo.
-Ti vorrei ricordare, genio, che anche noi facciamo parte della famiglia. Della stessa famiglia, a costo di essere ripetitiva. Mi spieghi quale scusa potremmo trovare per non presentarci alla Tana?- perdurò ancora lei, non affatto convinta del piano del ragazzo.
-Dominique, Dominique, Dominique. Come sei carina quando non ci arrivi subito alle cose.- iniziò James, arruffandole i capelli e proseguendo platealmente- E' facile. Teddy Lupin. Il nostro caro amico, il ragazzo di tua sorella, l'unico a conoscenza della nostra turpe questione. Questo grandissimo uomo ha trovato un'idea che io trovo straordinaria. Oserei dire che nemmeno io avrei potuto trovare soluzione migliore.-
Dominique lo fissò scettica.
-Va' avanti.-
-La sera di Natale tu dirai di dover andare un attimo da una tua fantomatica amica, che ha avuto problemi di cuore ed ha bisogno di te. Io, invece, dovrò uscire a comprare il salmone, dimenticato accidentalmente da Teddy.- spiegò James, euforico.
La ragazza continuò ad aspettare.
-Non ci sei ancora arrivata? Ora capisco perché non sei finita a Corvonero come Victoire.-
-Simpatico. Non vedo il nesso fra la mia scusa e la tua.-
-Beh, ancora più facile. Faremo finta di essere rimasti bloccati dalla neve e che quindi, con sommo dispiacere, dovranno iniziare senza di noi. Capisci ora?-
-Mentre loro festeggeranno, noi festeggeremo a modo nostro.- disse Dominique.
-E solo quando avremo finito- molto, ma molto tardi- arriveremo distrutti e sconsolati per esserci persi il Natale.- concluse il ragazzo, radioso.
-Geniale!-
-L'ho detto io. Teddy è un mito.-

 

Il piano era stato studiato alla perfezione da tutti e tre i ragazzi e quella sera lo avrebbero messo in atto.
-Se ci scoprono, vi uccido!- li minacciò Dominique, chiusa nel bagno della Tana con entrambi.
-Ehi, io sto facendo tutto questo per voi. Sarebbe gradito il tuo ringraziamento, Dom.- disse Teddy, fingendosi stizzito.
-Ti siamo enormemente riconoscenti, amico. Cerchiamo solo di fare tutto bene, così nulla andrà storto e passeremo un Natale tranquillo e sereno.- James parlava con una calma quasi studiata. Era quello più ansioso e desideroso che il piano funzionasse.
-Bene, allora diamo inizio ai giochi. Dominique, sarai tu la prima.- disse Teddy e la ragazza, annuendo, rispose.
-D'accordo, Orso*. Il cigno si prepara al volo.-
Lupin si voltò verso James, chiedendo spiegazioni con gli occhi.
-Oh, abbiamo pensato che sarebbe stato divertente darci dei nomi in codice. Orso per te è perfetto, ma per Dominique vedevo meglio coccodrillo o scimmia.- James urlò, prima di riprendere.
-Visto? E' un coccodrillo. Mi ha morso!-
-Perché mi sono fatto coinvolgere?- si domandò Teddy ad alta voce, l'assurdità di quei due non aveva limiti.
-Comunque vado. Orso, tra cinque minuti tu e il cane iniziate la fase B.- concluse la ragazza, prima di lasciarli da soli nel bagno.
-Ma i cani non odiano l'acqua? Che c'entra con il cigno... o il coccodrillo?- chiese Teddy, confuso.
-Beh, non siamo, io e lei, totalmente diversi? E poi è contro natura, proprio come noi.- concluse James, il tono era diventato sofferente, ma si riprese subito.
-Diamoci dentro!-

 

 

-Non.-
-Mamma, per favore!-
-Maman, laisser aller.- disse Victoire, parlando con la madre in un fitto francese che Dominique non conosceva.
-Che le sta dicendo?- chiese la ragazza al padre che rispose.
-Non ne ho idea. Sai bene che il francese, in famiglia, lo sanno solo loro.-
-Dominique, ti consiglio di svignartela ora, così quando la mamma se ne accorgerà sarà troppo tardi.- suggerì divertito Louis, afferrando una manciata di caramelle e ingogliandole in un baleno.
Ad un'occhiata, però, ammonitrice di Bill, il ragazzo tornò velocemente in salotto dai cugini.
-D'accord.- sbuffò alla fine Fleur, ammorbidita dalla figlia preferita.
-Devi tornare presto, però. Non vollio che la festa venga rovinata per la tua assenza. E' la sera di Natale e dobbiamo stare tutti insieme.- chiarì la Delacour, fissata con le tradizioni natalizie.
Dominique si morse il labbro inferiore. Quando sarebbe tornata, dopo aver trascorso l'intera serata con James, sua madre l'avrebbe fatta a tocchetti, ne era certa.
L'idea, però, di passare qualche ora con il ragazzo le fece trovare il coraggio di continuare la sceneggiata.
-Tranquilla, mamma. Claire abita qui vicino e farò il prima possibile. E' mia amica e non voglio che pensi al suo ex tutta la sera.- spiegò la rossa, baciando la guancia della madre e ringraziando a bassa voce la sorella, ottima alleata da sempre.
Non appena si sbattè la porta della Tana alle spalle, mentre la neve cadeva a fiocchi ed il freddo le pungeva le guance, incrociò le dita affinché anche James avesse la sua stessa fortuna.

 


-Oh, no! No, no, no, no!-
-Cos'è successo, Teddy?- chiese Molly Weasley, entrando dalla cucina tutta trafelata.
-Sono un idiota. Un enorme idiota.- disse Teddy, mostrando l'espressione più triste che conosceva-  Ho dimenticato il salmone. Mi sono totalmente scordato che era mio compito comprarlo. Sono mortificato.-
-Ehi, state tutti bene?- domandò Harry Potter, entrando con la moglie ed i figli minori al seguito.
-Abbiamo sentito Teddy urlare.- precisò Ginny, cercando di capirne il motivo.
-Stai bene?- Lily si era avvicinato al ragazzo, preoccupata.
-Sì, io sto bene. Ho solo scordato il salmone e quindi...- In quel momento sarebbe dovuto entrare James, ma non fece il suo ingresso.
-E quindi...- ripeté Teddy, ad alta voce.
-Tranquillo, amico. Ci vado io.- propose il ragazzo, sbucato da dietro la porta.
-Perché?- chiese sua madre, sospettosa.
James sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi. Era bravissimo a mentire e sua madre non sarebbe stata un problema. Più difficile, ovviamente, sarebbe stato convincere il padre.
-Perché a Natale sono tutti più buoni ed io oggi mi sento generoso. Poi adoro il salmone e stasera non può mancare.-
-Cos'hai in mente, James?- perdurò Harry, non convinto.
-Ma niente, pà. Perché siete tutti così sospettosi? Ci metterò un attimo, vedrete.- dovette promettere lui, per cercare di convincerli.
-D'accordo, James, ma cerca di non combinare guai.-
-Tranquilla, mà.-
E prima di uscire, solo Teddy riuscì a vedere il pollice in alto di James diretto al proprio indirizzo.

 

Dominique accese il fuoco con facilità e si sedette sull'ampio e morbido divano della casa, aspettando.
Quando, dopo dieci minuti, si stancò, decise di farsi un giro della casa, benché la conoscesse bene.
Era di proprietà del padre di Ninfadora Tonks, Ted, dal quale Teddy aveva preso il nome. Ci erano stati spesso lì e non solo per trascorrere il Natale.
Non era lontanissima dalla Tana, per cui Dominique non riusciva a spiegarsi il ritardo.
Non appena sentì bussare alla porta si precipitò ad aprire.
-Finalmente!-
-Scusa, ma Lily voleva venire con me... e anche Louis. Non sai che fatica ho fatto per persuaderli a desistere.- sbuffò James, sorpassandola ed entrando.
-Immagino.- disse sarcastica lei, ma evitò d'insultarlo a dovere.
-Uao, Dominique, non è incredibile? Staremo qui, da soli, per tutta la sera... E' meraviglioso!- esultò il ragazzo, prendendola in braccio e baciandola con foga.
-Già.-
-Cos'hai?-
-Niente. Mi dispiace solo dover mentire sempre per stare un po' con te. Sai quanto mi piaccia il periodo natalizio ed è orribile quello che stiamo facendo.- spiegò lei, visibilmente triste.
-Lo so, anch'io avrei voluto trascorrerlo con tutti gli altri. Tra te e loro, però, ho preferito te, visto che riusciamo a vederci pochissimo.-
Dominique annuì.
-Per questo alla fine ho accettato, anche se il senso di colpa rimane.-
-Non pensiamoci stasera, okay? Cosa ti va di fare?- domandò James, prendendole la mano.
-Biscotti!-
-Lo sapevo, cicciona. Andiamo.- disse, portandola in cucina.
Era un gusto nuovo, eppure meraviglioso, quello del proibito.
E Dominique seppe che non avrebbe potuto più fare a meno.


Teddy era davvero preoccupato.
Dominique e Teddy avevano appena fatto sapere che erano bloccati dalla neve ed ora, in mezzo a tutto quel trambusto, aveva persino perso il regalo di Victoire.
-Teddy, mi aiuteresti a servire a tavola?- gli chiese proprio quest'ultima, con il suo solito cipiglio di rimprovero.
-Non ora. Devo cercare una cosa.- la liquidò lui.
-Una cosa?- domandò lei scettica, alzando pericolosamente il sopracciglio.
-Ehm, sì. E' importante, Vic, giuro! Ti prometto che dopo ti dedicherò tutto il tempo che vuoi, ma ora...-
-Non ce ne sarà bisogno dopo.- sbuffò la Weasley, abbandonandolo e dirigendosi verso il salotto.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, ma non la seguì. Avrebbe fatto pace con lei in un secondo momento, dopo averle ritrovato il regalo.
Era sicuro di averlo appoggiato sulla scrivania di Ginny, quando era salito in camera sua per prendere un'altra sedia, ma ora era sparito.
-Eccolo!- esclamò, prendendo il pacchetto ed inorridendo. Quello era il regalo per sua nonna.
Ma allora dove aveva messo quello per Victoire?


-Ecco fatto, Dominique. Li ho appena avvertiti.- disse James, entrando nella stanza con in mano un cellulare babbano.
-Io pure.- rispose lei, indicando la cornetta che aveva appena abbassato -Non sapevo che Andromeda usasse oggetti babbani... come te.-
-Me l'ha regalato nonno Arthur e poi mi sono scordato la bacchetta a casa.-
-Anch'io! E se dovesse succedere qualcosa?- tuonò la ragazza, preoccupata.
-E' Natale! Cosa vuoi che possa succedere?-

 

-Dove stai andando?- tuonò Victoire, ancora stizzita per la questione precedente.
-Oh, beh... Devo... fare una cosa!-
-Un'altra?!- sbottò lei, infiammandosi.
-E' urgente! Ho... dimenticato un regalo... Quello per nonna Dromeda.- specificò lui, per paura che la verità potesse offenderla.
-Allora vengo con te. Prima il salmone, poi il regalo. Oggi dove hai la testa, Teddy?-
-Non è necessario. Puoi anche aspettarmi qui e...- provò lui, ma venne interrotto.
-Non è che mi stai nascondendo qualcosa, eh? Sei più strano del solito stasera e non ho intenzione di lasciarti andare da solo. Non dopo quello che è successo a James e a Dominique. Voglio trascorrere il Natale con te.-
Era decisissima e non avrebbe mollato, così Teddy dovette a malincuore accettare.
Sarebbe stato davvero difficile nascondere a Victoire il piccolo particolare che alloggiava alla baita.

 

 

-Ecco qui! Non sono fantastici?- chiese James, mostrando due biscotti a forma di cuore.
-Cosa sono quegli scarabocchi?- domandò Dominique, indicando i due segni di glassa che erano stati aggiunti sopra.
-Le nostre iniziali! In questo c'è una “j” e in quest'altro c'è una “d”.- rispose offeso lui.
-Ah. Carino.-
-Troppo sdolcinato?-
-Un tantinello, ma sono belli lo stesso.- ammise lei, infornandoli insieme agli altri.
-Ci hai messo la cannella, vero?- continuò poi Dominique, dopo aver azionato il timer.
-Odio la cannella!- trillò James, disgustato.
-Come cavolo ho fatto a mettermi con te?- chiese la ragazza, scenica prima di venire presa fra le braccia di lui e stretta.
-Perché sono bello da impazzire.-
-Sì, continua a ripeteterlo.-
Dominique si era appena sporta per baciare il ragazzo sulle labbra, quando la voce di Teddy giunse alle sue orecchie.
-Stiamo per entrare in casa!- stava urlando come un pazzo.
-Teddy, lo so, non c'è bisogno della radiocronaca.-
La voce di sua sorella la fece sbiancare e la faccia di James assunse lo stesso colore.
-Merda!- imprecò lei, senza riuscire a trattenersi.
-Di sopra. In soffitta.- suggerì James, prendendola per mano e correndo il più velocemente possibile verso le scale.
Non appena il ragazzo ebbe chiuso la porta oltre di lui, si sentì aprire quella dell'ingresso.
-Che tempaccio! Non sono fiocchi, ma palle di neve! Come mai le luci sono accese?- chiese Victoire, entrando nella baita e scrutando l'ambiente intorno a sé.
-Nonna si sarà dimenticata di spegnerle.- provò Teddy, tentando di ricordarsi mentalmente dove avesse messo il regalo, prima che la ragazza si accorgesse di tutto.
-Lei o tu?- scherzò la Weasley, sorridente.
-Molto probabilmente io.- ammise lui, rovistando in giro.
-Ho sempre amato questa casa! Senti, perché non facciamo finta di essere bloccati anche noi e rimaniamo qui?- domandò Victoire, a bruciapelo.
-Divertente. Così a tua madre prende un colpo... e a tuo padre pure.- aggiunse Teddy, prima di trillare felice alla vista del pacchetto tanto cercato.
-Bene, fatto. Possiamo andare.- disse ancora lui, felice che tutto fosse filato liscio... ma parlò troppo presto.
Proprio mentre Victoire stava per aprire la porta, il timer del forno suonò.
-Perché anche il forno è acceso?- chiese la ragazza, ma Teddy aveva finito le scuse a raffica.
-Nonna avrà...-
-Tua nonna sta diventando un po' troppo sbadata o sbaglio? O forse sei tu che la tiri in mezzo ogni volta.- disse perspicace Victoire, andando verso la cucina.
-Cosa vuoi fare, Vic?!-
La ragazza aprì il forno ed estrasse la teiera di biscotti. L'occhio le cadde, inevitabilmente, su i due a forme di cuore.
-E' una “j”?-
-Noo! E' una “t”, non vedi?- rispose prontamente lui -Come Teddy.-
-E' la “d”, invece?-
-Ehm... Dromeda, mia nonna.-
Victoire non era affatto convinta, ma non disse nulla.
-Ti prego, andiamo ora. Il tempo è peggiorato ancora e non vedo l'ora di mettere sotto i denti un po' di roast beef.- pigolò il ragazzo, prendendole la mano e conducendola verso la porta... che non si aprì.
-Sei proprio deboluccio, eh?- lo schernì giocosa Victoire, provando a sua volta, invano.
-Che diavolo...?-
-Vic! Siamo bloccati dalla neve!- urlò Teddy, guardando dalla finestra ed inorridendo.
-Presto, la bacchetta!- rispose lei, cercando la sua.
-Non l'ho portata. L'ho dimenticata nella fretta.-
-Cavolo. Questo vestito non ha le tasche, quindi neanch'io ce l'ho con me. Siamo costretti a stare qui!- esclamò la ragazza, disperata.
-Prima sembravi felice all'idea.- non si trattenne Teddy e subito prontamente lei rispose.
-Era uno scherzo. Sai bene quanto io, mia madre e Dominique siamo fissate con il Natale. E tutte e tre lo passeremo nel peggiore dei modi!-
Teddy la abbracciò, cercando di consolarla.
Solo in quel momento al ragazzo tornò in mente un piccolo particolare... Non erano soli in casa!
-Devo andare in bagno!- saltò su lui, allontanandosi da Victoire che rispose.
-Vai pure.-
-Io devo andare in bagno!!- urlò di nuovo Teddy, per inviare un messaggio ai due ragazzi che sgattaiolarono nell'altra stanza.
Una volta chiusa la porta, fu Dominique la prima ad esplodere.
-Siamo rovinati! Come faremo a rimanere qui tutta la sera? E se il tempo non migliorasse fino a domani?-
-Vuoi calmarti?- sbottò James, colpendole la testa.
-Ehi!-
-Non è il momento, ragazzi. Allora...-
James e Dominique attesero.
-Non ho idee!- piagnucolò Teddy, affranto.
-C-come fai a non avere idee, se sei il mago delle idee?- sbuffò James, incredulo.
-Non so come fare. Victoire non starà sempre di sotto e non posso obbligare voi a stare tutto il tempo in soffitta.-
-Se dobbiamo farlo, lo faremo.- disse Dominique, con decisione.
-Potresti non prendere decisioni anche per me?- sbuffò James, che si sentiva escluso.
-Preferiresti incorrere nell'ira dell' “implacabile Victoire”?- chiese lei, stizzita.
-Quello non era il tuo soprannome?- chiese ancora lui, preoccupato.
-Oh, perché tu non hai visto lei arrabbiata.- spiegò Teddy, complice.
-La soffitta andrà benissimo.-

 

-Rieccoci qui.- disse tetra Dominique, chiusa lentamente la porta.
-Già.-
-Etciù!-
-Sei raffre... Ah, dimenticavo. Tu sei allergica alla polvere.- disse James, sospirando.
-Non avrei dovuto darti retta, lo sapevo.-
-Ah, adesso sarebbe mia la colpa?- sussurrò James, arrabbiato.
-Sì! Le tue idee, non so come, sono sempre sbagliate.- rispose lei, decisa.
-E io ti ricordo che sei tu a mettere in pratica le mie idee, quindi anche i tuoi piani vanno sempre in fumo.-
-E' odioso dover litigare con te senza poter urlarti addosso quanto tu sia idiota!- sbottò ancora lei, cercando di limitare la voce.
-Vale lo stesso per me.- replicò infastidito lui, alzando il naso in alto.
Neanche pochi secondi di silenzio che James riprese.
-Uff, è Natale. Non riesco ad essere arrabbiato con te. Scusa, pensavo fosse una buona idea. Non avrei mai creduto che saremmo arrivati a questo punto.-
-No, perdonami tu. Era una buona idea, J, davvero e nemmeno io avrei pensato che sarebbe capitato tutto questo.- concluse Dominique, sprofondando per terra.
James la raggiunse.
-Sai forse è una specie di punizione divina. Ci stanno punendo per il nostro peccato, per questo non potremo trascorrere un felice Natale quest'anno.- continuò la ragazza, triste.
-Odio quando parli così. Pensi sempre che quello che facciamo sia sbagliato, ma non è vero. Cioè, eticamente sì, forse, ma non per il resto. E anche se siamo qui, rinchiusi in un postaccio e al buio, non vorrei essere in nessun altro posto oggi. Potranno punirci quanto vogliono, ma finché non mi tolgono te, per me sarà sempre Natale ovunque ci sarai tu.-
Dominique sorrise, prima di scoppiare a ridere.
-Cosa?- chiese James, confuso.
La ragazza si mise una mano sulla bocca, per cercare di non farsi sentire.
-D!-
-Scusa, scusa! Hai detto una cosa bellissima, sul serio, ma era davvero strano e... buffo sentirti pronunciare frasi così profonde.- spiegò la ragazza, tra una risata ed un'altra.
-Io sono profondo!-
-Certo, quanto lo era la mia piscina gonfiabile.-
James non rispose, fingendosi offeso.
-Dai, lo sai che mi piaci anche così. E comunque grazie, lo apprezzo davvero. Per me vale la stessa cosa, sappilo.- disse Dominique, baciandolo teneramente.
-Teddy!!-
Sentirono la voce di Victoire arrabbiatissima.
-Cos'altro sarà successo?- chiese James e la ragazza alzò le spalle.
-Le luci, Teddy, le luci! E' andata via la corrente, dannazione! Questa è la serata peggiore della mia vita.-
La sorella di Dominique aveva davvero i nervi a fior di pelle.
-Calmati, andiamo a cercare delle torce.-
-Okay, vado di sopra. In soffitta di solito...-
-No! Ci vado io, d'accordo?-
Teddy doveva averla fermata a metà strada, perché i passi di Victoire risuonarono vicinissimi.
-E' tutta la sera che cerchi di tenermi lontana dal piano di sopra. Cosa c'è in soffitta, Ted?-
-Ma nulla. Visto che è buio, non voglio che tu...-
-Piantala con le scuse! Ora scopriremo il mistero.-
Victoire era corsa verso la soffitta, prima che Teddy avesse potuto fermarla e gli altri due scappare.
Aveva aperto la porta e Dominique e James avevano avuto giusto il tempo di nascondersi dietro delle vecchie poltrone.
-Chi c'è qui? Forza, vieni fuori.-
-Vic, non c'è nessuno. Prendi le torce e andiamo, ti comporti da pazza.- Teddy l'aveva raggiunta di fretta, preoccupatissimo dalla situazione che si era creata.
Victoire accese la prima torcia che trovò, iniziando a controllare tutta la soffitta.
-Vic...-
-Zitto! Abbi almeno il fegato di mostrarmi la mia rivale.- tuonò la ragazza, furiosa.
-La tua ri...? E' per la tua gelosia che stai continuando questa pagliacciata?- sorrise Teddy, ora divertito.
-No! Per la tua stupidità! Non hai neanche il coraggio di scaricarmi. Cos'è, hai pietà di me solo perché è Natale?-
Victoire era furente, gli occhi iniziavano a lacrimarle e a James era venuta in mente un'altra idea... ma stavolta avrebbe agito da solo.
-Victoire, sono io.-
-Chi...? James? Tu e Teddy...?-
-Cosa? No!- trillò schifato James, prima di ridere e continuare- Avevo bisogno di un Natale tranquillo, senza rotture come genitori e parenti... senza offesa. Così ho inventato la scusa del salmone, Teddy mi ha solo fatto un favore. Tutto qui.-
-E' vero?- domandò Victoire, rivolta al suo ragazzo che annuì.
-Oddio, Teddy, mi dispiace.- disse lei, abbracciandolo e stampandogli un bacio in bocca. -Sono una stupida idiota. Otello, al confronto, mi fa un baffo.-
-Battuta acculturata. Tipico di una secchiona.- affermò James, continuando a fare cenno a Dominique di non muoversi.
-James, sei un deficiente. Ti rendi conto che i tuoi genitori avrebbero voluto festeggiare con te? E anche noi... Un momento. Non mi dire che si tratta di una ragazza, cugino. Il Natale rovinato per una tua nuova fiamma non potrei accettarlo.- Victoire era tornata alla carica.
-Ma no, figurati. Era solo...-
-Etciù!-
James congelò sul posto.
-Etciù! Etciù! Etciù!-
Victoire assunse un'espressione soddisfatta.
-Ah, no, eh? Forza, vieni fuori. Vediamo se meriti il mio Natale, fanciulla.- La ragazza si era avvicinata alla poltrona- Su, avanti. Sei anche allergica alla polvere, quindi è meglio che esci. Sai, anche mia sorella è... Dominique!?-
-Ehm... Sorpresa!-

 

-Cosa diavolo sta succedendo, si può sapere?-
Erano tutti e quattro in salotto, l'unica in piedi era Victoire, ancora in cerca di una spiegazione.
-Vedi, Vic..-
-No, Teddy, tocca a noi parlare.- disse Dominique, zittendolo.
-Teddy non c'entra nulla, l'abbiamo coinvolto noi.- continuò la rossa, infervorata.
-Vedi, anche tua sorella voleva passare un Natale tranqui...-
-No, James, questa scusa non regge con Victoire. Mi conosce e sa bene quanto io adori la tradizionale cena in famiglia.- lo bloccò ancora Dominique, prendendo un bel respiro e andando avanti.
-Io e James ci siamo innamorati. Niente giri di parole, né metafore. E così e basta. Volevamo passare un po' di tempo insieme e abbiamo pensato di venire qui, con l'aiuto di Teddy, che sa della nostra storia da tempo.-
Victoire non accennò a parlare per diversi minuti, come sotto shock.
Poi si rivolse al suo ragazzo.
-Tu lo sapevi?!-
-Ecco, ne ero sicuro.- sussurrò Teddy, rassegnato -Voi le dite una cosa come quella e lei se la prende con me.-
-Perché tu lo sapevi! Merlino, è mia sorella e non ti è mai venuto in mente di dirmelo. Hai preferito che James la trascinasse nel fango con lui?- continuò ad urlare la bionda, infuriata.
-Grazie mille, cugina.- sbottò James, ma gli occhi glaciali di Victoire lo fecero tacere.
-Ehi, guarda che sono cosciente di quello che sto facendo. Nessuno mi ha puntato una bacchetta contro...-
-Oh, andiamo. E' vero, sei sempre stata strana, ma non così. Una cotta per Teddy era accettabile, ma questo...-
-Avevi una cotta per Teddy?- tuonò James, incredulo.
-Avevo undici anni e tu eri semplicemente un bambino odioso e pieno di sé... e lo sei ancora, sotto certi aspetti.- precisò Dominique.
-Ragazzi, andate a preparare delle cioccolate calde, va bene? Con un fiume di panna montata, grazie. Devo parlare con Victoire.- se ne uscì all'improvviso Teddy e loro obbedirono.

-Spero che funzioni. Teddy è bravo con le parole.- disse Dominique, una volta entrata in cucina.
James non parlò.
-E poi spero che non dica niente a nessuno.-
James continuava a tacere.
-Ehi, mi rispondi?- tuonò la ragazza, indispettita.
-Dovevi dirmelo che avevi una cotta per Teddy.-
-Era tempo fa!-
-Sì, ma... dovevi dirmelo.- pigolò lui, triste.
-Quando sei geloso, mi fai diventare sdolcinata.- sbuffò Dominique, come se non gradisse.
-Cioè?-
Lei gli prese il viso fra le mani e lo riempì di baci.
-Così.-
-Non vale, in questo modo non posso fare l'offeso.- disse James, tornato quello di sempre.
-Sono perfida, lo so.- ammise lei, strizzandogli l'occhio.
Trascorsero alcuni secondi di silenzio, prima che James dicesse.
-Lo sai che io avevo una cotta per Victoire?-
-Ti piace proprio tanto la mia famiglia, eh.- replicò Dominique, facendo finta di niente.
-Eh, sì. Poi Teddy me l'ha soffiata e allora ho puntato te. Fortuna che Louis è un maschio!- continuò lui, gustandosi la faccia della ragazza.
-Sei gelosa?- chiese ancora James, felice.
-Affatto.-
-Quando sei gelosa, mi fai diventare violento.- perdurò Potter, ghignando.
-Cioè?-
La strinse forte e la coinvolse in un lungo bacio.
-Così.-


-Vic, ascoltami. So bene quello che pensi, credimi, era quello che pensato io appena li ho scoperti. E' sbagliato, è strano, è contro natura. D'accordo, ma è amore. Questo annulla tutto il resto, purtroppo. Non ci si può far niente. Tu non li hai visti, sono così assurdamente ben assortiti, non puoi andare contro il vero amore.- concluse Teddy, provando a farla ragionare.
-Ma sono cugini. Questo non dovrebbe annullare l'amore?- soffiò lei, non sapendo cosa pensare.
-Solo per chi non sa vedere oltre. Abbandona i tuoi limiti, Victoire.-
-Io voglio bene a Dominique. Da morire.- disse lei.
-Lo so.-
-E, a modo mio, voglio bene anche a James.-
-So anche questo.-
-...-
-Per me, Vic, sono come fratellini minori. E starò a loro fianco, qualunque cosa accada.- precisò Teddy, sfiorandole la mano.
-Ed io starò al tuo fianco, Teddy. Tu e Dominique siete le persone più importanti della mia vita... James, un po' meno, ma dettagli.-
Teddy sorrise, prima di baciarla.
-E se venissero scoperti...- iniziò lei.
-...Saremo gli unici due dalla loro parte.- concluse lui.
-Come paladini dell'amore.- continuò Victoire e Teddy annuì.
-Paladini dell'amore.-


-Cioccolata in arrivo! Per addolcire quello yogurt di Victoire!- urlò James, entrando e posando le tazze.
-Adoro la panna.- disse Victoire, facendo finta di non aver sentito e prendendone una bella cucchiata.
-Si vede, sorellina. Sei ingrassata o sbaglio?- chiese Dominique, con un sorriso furbo.
-Cosa? Ripetilo se hai il coraggio.-
-O-b-e-s-a.- scandì la rossa, tirando fuori la lingua.
-Ehi, ragazzi, la panna non sembra neve? E' come se noi fossimo circondati da tanta panna! E' un Natale pannoso, questo.- trillò all'improvviso James, facendo ridere tutti.
-Cos'hai messo nella tua cioccolata, James? Whisky?- scherzò Teddy.
-Ma è vero! E' come se la nostra baita fosse un biscotto, circondato da soffice panna montata.- ammise Victoire e Dominique aggiunse.
-Voi due siete più simili di quello che pensate.-
-E' il secondo insulto, sorellina.- puntualizzò Victoire e James le lanciò un'occhiataccia, ma sorrideva.
-Basta discorsi filosofici. Facciamo i biscotti?- propose Teddy, alzandosi in piedi.
Si levò un coro entusiasta.
-Con la cannella.- esclamò Dominique nello stesso momento in cui James aveva detto “Senza cannella”.
-Con.- lo minacciò con gli occhi lei.
-Senza.- stessa espressione.
-Con!-
-Senza!-
-Ho detto “con”!-
-Ed io ho detto “senza”!-
-Tu vuoi lo zenzero, vero?- chiese Teddy a Victoire, lasciando quei due litigare.
-Sì, grazie.- rispose lei, seguendolo in cucina e, prima di chiudere la porta del salotto, Victoire pensò che quel Natale in fondo non era andato poi così male.
E nessuno si accorse che aveva smesso di nevicare.


*Teddy Bear è il nome più comune per gli orsacchiotti. Bear vuol dire orso.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ecco un'altra storia con questa strana coppia che ha iniziato a piacermi mano a mano che la storia prendeva vita.
Sono contentissima sia del risultato sia di aver partecipato al contest ^-^
Ringrazio nuovamente le giudici e ancora complimenti a tutte.

SECONDA CLASSIFICATA
Di imprevisti, biscotti e cioccolata calda con panna di Kimly-Eden
Mafra
Grammatica: 9/10
Lessico e Stile: 14/15
IC e Caratterizzazione: 9.5/10
Attinenza al tema: 10/10
Gradimento personale: 8/10
Punti bonus in base all’uso (Pacchetto + Prompt) : 14/16
Per un totale di 65 punti.
Per quanto riguarda la grammatica mi è sembrata molto buona, con  un lessico abbastanza vario e uno stile molto scorrevole; ho trovato alcuni errorini, ma, paragonato alla lunghezza della tua storia, sono veramente minimi.Il carattere dei personaggi è ben delineato, e io lo trovo semplicemente perfetto per quella che è la mia personale immaginazione di quei personaggi. Brava, la tua storia è davvero bella.
HarryPotterianaDOC
Grammatica: 8.5/10
Lessico e Stile: 13/15
IC e Caratterizzazione: 9/10
Attinenza al tema: 9/10
Gradimento personale: 8/10
Punti bonus in base all’uso (Pacchetto + Prompt) : 14/16
Per un totale di 61.5 punti.
La grammatica è molto buona, e il tuo stile, benché semplice, mi piace.Il lessico è un po' troppo elementare a mio parere, e questo ha condizionato il voto.L' IC è perfetto, la caratterizzazione però manca di spessore - è un po' troppo superficiale, secondo me, soprattutto in James.L' attinenza al tema è quasi perfetta, e il gradimento come vedi è molto alto.
TOTALE: 126

A presto^-^

   
 
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