Titolo: Ricominciare
Fandom: Harry Potter
Beta: Nessuno, non ho fatto in tempo D:
Pairing: Severus/Harry
Rating: PG
Genere: romantico
Avvertimenti: pre-slash, fluff, flashfiction
Numero Parole: 406
Disclaimer: Harry Potter non è mio, ma di J.K. Rowling. Nessuna lesione nei confronti della suddetta signora, né si intende violare il copyright.




-Potter.-
Harry si voltò di scatto a quel suono, il proprio nome pronunciato da una voce profonda e sibilante come quella di un grosso serpente. Ebbe un brivido, ma non di paura, mentre lo sguardo si posava sulla tunica nera di Severus Snape.
Quel giorno era il compleanno di Harry, una circostanza a cui Il Ragazzo che Aveva Sconfitto l’Oscuro Signore non dava troppa importanza, nutrendo però nel proprio inconscio la segreta speranza che a ricordarsene fosse qualcuno che non somigliasse esattamente alla signora Wesley.
-Sì, Severus?-
L’ex professore di Pozioni ed ex Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avanzò di qualche passo, con una mano nascosta dietro alla schiena. Vivevano insieme da circa un anno, più o meno il tempo che ci era voluto a Snape di riprendersi dal veleno mortale di Nagini che l’aveva quasi strappato alla vita. Harry non aveva voluto lasciarlo al San Mungo, preferendo portarlo nella casetta poco pretenziosa che aveva comprato a Diagon Alley con parte dei galeoni rimasti nella sua Cassetta di Sicurezza alla Gringott.
-Credo che tu voglia dirmi qualcosa o mi sbaglio?-
Gli occhi di Severus erano due pietre nere e scintillanti che riflettevano la luce delle candele della stanza. Potter si era innamorato di quegli occhi piano piano, cogliendone di tanto in tanto l’essenza quando l’ex insegnante socchiudeva le palpebre nel sonno indotto dalle pozioni dei Medimaghi. E poi si era innamorato di lui. Persino quando si era svegliato.
-A dire il vero ti sbagli, non sono io a doverti dire qualcosa.-
Snape gli concede uno di quei rarissimi sorrisi sbilenchi, fiorito chissà come da sotto gli infiniti strati di dolore e durezza che formavano la sua impenetrabile corazza. Una crepa che Harry aveva aperto con mille premure.
-Quando è così… buon compleanno, Harry.-
Il Golden Boy osserva il compagno allungare il braccio nascosto e porgergli una vecchissima fotografia, rappezzata con del nastro adesivo babbano nel mezzo, esattamente dove molti anni prima era stata strappata.
Lily, in abito da sposa, stringeva il braccio a James Potter ed entrambi lo salutavano da quell’istante di tempo lontano. Severus aveva rotto in due la foto, ma per Harry, solo per Harry, l’aveva rimessa insieme.
Potter lo abbraccia di slancio, stringendo la foto al petto come il più prezioso dei tesori e Snape gli accarezza la testa. Ha finalmente lasciato andare Lily, ora è il momento di vivere senza il fardello dei ricordi e ricominciare.
Con Harry.



FINE ♥