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Autore: neptunia    20/02/2011    5 recensioni
Piccola Song-fic sulle note di Sparirò.
Cosa pensa Harry quando decide di lasciare Ginny? Tutti sappiamo il perchè di questa scelta ma nessuno pensa a cosa prova Harry... Io la penso così...
Prima fic che scrivo! Abbiate pietà di me e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!
Ovviamente tutti i personaggi non mi appartengono!Sono di J. K. Rowling
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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SPARIRO’
 
E’ difficile tenerti ancora qui
Sei un fardello che non posso governare
Ed io giuro che non posso farne a meno,
Ma il mio cuore ora no, non ce la fa.
 
Il funerale del professor Silente era terminato. Harry prese coscienza della sua scomparsa e del fatto che tutte le persone che amava, una dopo l’altra, si erano sacrificate per lui, per proteggerlo. I suoi genitori, Sirius e per ultimo Silente. Ma ora basta.
Non avrebbe più permesso che qualcun altro si frapponesse tra lui e Voldemort. Al solo pensiero che a quella dolorosa lista si aggiungessero i nomi di Ron, Hermione e Ginny, gli si mozzava il respiro.
Ginny, la sua dolce, combattiva e ardente Ginny. Non poteva permettere che succedesse qualcosa a lei.
 La guardò, aveva smesso di piangere e ora sul viso aveva un’espressione dura e risoluta. Lei sapeva, aveva capito.
Ci pensava da quando Silente era morto, ora doveva solo pronunciare quelle parole, così inspirò a fondo e si fece forza.
<< Ginny vieni…>> la prese per mano conducendola al limite della Foresta Proibita e godendo, seppur minimamente, di quell’ultimo contatto e di quella passeggiata.
La fece sedere su un vecchio tronco abbattuto mentre lui era rimasto in piedi. Non sapeva come iniziare, non c’erano delle parole adatte, così per il nervosismo iniziò a camminare avanti e indietro mentre Ginny lo guardava perplessa in attesa di una sua parola.
<< Noi non possiamo più stare insieme, non posso più stare con te. >>
Buttò fuori quelle parole tutto d’un fiato sperando che in quel modo avrebbe fatto meno male, però il dolore al petto, quella morsa al cuore, gli disse che non era così. Il suo cuore non ce la faceva a dirle addio, la amava, batteva solo per lei. E il dolore diventava insopportabile se pensava al pericolo che Ginny avrebbe potuto correre se lui, egoisticamente, fosse rimasto con lei.
Ginny lo guardò con un sorriso triste << A cosa devo questa decisione?>>.
 
E non dico che hai sbagliato in qualche cosa.
Perché tu mi hai dato tutto quel che hai.
 
<< Non ce la farei a sopportare un’altra morte, che un’altra persona si sacrifichi per me.
Non capisci? Voldemort potrebbe prenderti nuovamente di mira se sapesse che sono legato a te, ti userebbe per arrivare a me. L’ha già fatto quando eri solo la sorella del mio migliore amico e so per certo che correrebbe subito da te se sapesse che stiamo insieme!>>.
<< E se a me non importasse? >> Ginny l’aveva guardato sfidandolo con gli occhi incendiati di pura determinazione << Importa a me … Tu sei la persona più importante per me.  Purtroppo ora devo pensare a quello che accadrà, a come fronteggiarlo. >>
 
E già so che piangerai e che piangerò,
Ma che poi ti cercherò ovunque andrai.
E non stringermi così,
Chiudi gli occhi e pensaci,
Io non voglio far da me poi perderti.
 
L’aveva fatta alzare e stretta a se.
Quando Ginny si sciolse dall’abbraccio, si era aspettato di vedere delle lacrime su quel bellissimo viso, non fu così: c’era solo una grandissima tristezza.
<< Sapevo sarebbe successo. In fondo è il tuo destino o forse sei solo tu che hai deciso: sconfiggere Voldemort e salvare il Mondo Magico>>.
<< Già… >> non riusciva a guardarla negli occhi.
<< E ora che farai?>>
Harry alzò lo sguardo e le sorrise amaramente
<< Sparirò>> e dicendolo si era allontanato.
 
Sparirò contaci, non saprai più dove sono.
E capirai che con me non potevi andar lontano.
E saprai dar di più, trova un uomo che sia buono.
E che ti ami più di me, anche se io credo sia impossibile.
 
Si nascose dietro la capanna di Hagrid, aveva bisogno di stare solo, da lì l’aveva vista allontanarsi.
Va amore mio, va e non voltarti indietro. Non pensare più a me. Porta con te il ricordo di questo sentimento o forse no, dimentica tutto. Amarmi per te ha significato solo dolore, sofferenza, incertezza. Con me non saresti andata da nessuna parte, non potresti avere il futuro felice che hai sempre sognato perché amare il Prescelto porta solo morte.
Ho già perso la mia famiglia per colpa di questo ruolo non voluto, non scelto.
Non potrei sopportare l’idea di perdere anche te per sempre, tu che sei la luce, la gioia, tu che sei l’aria e la speranza nella mia vita. Vivi dolce Ginny, apri il tuo cuore a un nuovo amore, lasciati invadere e cullare da un’altra anima, da un altro ragazzo. Magari sarà quello giusto, quello che ti renderà felice.”.
 
E’ difficile tenerti ancora qui,
Sei un tesoro che non posso governare,
E sai di donna, sai d’amore, sai di mare,
Tutto quello cui non posso rinunciare.
Ora devi andare via,
Di che è tutta colpa mia,
Ma dì al mondo che ti ho amato alla follia.
 
Quando Ginny non fu più visibile, Harry uscì dal suo nascondiglio dirigendosi verso il loro albero sulla riva del Lago Nero.
Era una mattinata calda, il lago era placido e rifletteva i raggi del sole, la piovra gigante nuotava lenta a pelo d’acqua e un venticello frizzante scompigliava i rami degli alberi.
Harry si rannicchiò ai piedi del salice che tante volte li aveva visti insieme felici e spensierati. Guardandosi intorno aveva notato che il mondo, pur soffrendo, andava avanti. Avrebbe dovuto farlo anche lui, ma non ora, magari domani quando il dolore per la sua scelta si sarebbe un po’ calmato, quando la ragione avrebbe preso il sopravvento sul sentimento.
Si strinse le ginocchia al petto per cercare di arginare quelle fitte al cuore che non voleva smettere di far male. Quanto avrebbe voluto essere sotto Imperius almeno non avrebbe sofferto. Era perso nei suoi pensieri, quando un profumo di more lo aveva avvolto: il profumo di Ginny. Lo aveva addosso, sui vestiti, su di se, come una seconda pelle. Un profumo di donna, d’amore. Ora lo sapeva: lei era parte del suo cuore, della sua anima. La sua metà. Si sentiva completo solo con lei accanto ma per la sua salvezza aveva rinunciato alla propria completezza e l’aveva lasciata libera, libera di vivere una vita migliore senza di lui.
Harry continuò a smarrirsi e a emergere dai suoi pensieri, cercava di razionalizzare il tutto come gli aveva insegnato Hermione ma non ci riusciva, l’unica cosa di cui fu certo era che sì, l’aveva lasciata andare ma per quanto lo riguardava lui non l’avrebbe mai dimenticata.
Perché Ginny era tutto quello che voleva e a cui non avrebbe mai rinunciato. Avrebbe affrontato quello che il destino gli aveva messo davanti, avrebbe sconfitto Voldemort e lo avrebbe fatto non solo per il Mondo Magico ma soprattutto per lei. Perché Ginny era il suo mondo.
Va amore mio, odiami pure se servirà a farti star meglio. Incolpa me di tutto, ma ti prego va avanti. Non pensarmi più, non preoccuparti per me. L’importante è che tu sia al sicuro, sana e salva. Vivi Ginny, per te e per me.
Io porterò nel cuore il ricordo di noi due sotto questo albero, quando eravamo felici, quando ti amavo alla follia”.
Con questi pensieri e con una determinazione mai avuta, Harry trovò la forza per continuare la missione affidatagli da Silente: trovare gli Horcrux e distruggerli.
 
Sparirò contaci, non saprai più dove sono.
E capirai che con me non potevi andar lontano.
E saprai dar di più, trova un uomo che sia buono.
E che ti ami più di me, anche io credo sia.
anche se io credo sia, anche se io credo sia impossibile.
Perché è impossibile! 







La canzone è Sparirò di Luca di Risio mentre l'ascoltavo ho avuto l'illuminazione e ho iniziato a scrivere!
Ditemi che ne pensate e GRAZIE in anticipo!


  
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