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Autore: Bibina_88    20/02/2011    4 recensioni
Siamo al settimo anno ad Hogwarts, dopo la sconfitta di Voldemort il trio dei miracoli è tornato a scuola per completare gli studi.
Durante questo anno la nostra Hermione intraprenderà una relazione con Draco Malfoy...ma con qualche complicazione!
Non vi anticipo nulla, ma sappiate che ne vedranno delle belle!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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-Ok, entriamo.

Hermione prese per mano Draco e lo trascinò verso il gargoyle che bloccava il passaggio verso l'ufficio di Silente.

La parola d'ordine era nuovamente “scarafaggi a grappolo”. Ogni volta che Harry sentiva quel nome iniziava a ridere, ed Hermione ancora non aveva capito il perchè.

Non era così ridicolo, pensava.

Una volta pronunciata la parola d'ordine il gargoyle si spostò rivelando una scala che saliva verso l'alto, verso l'ufficio del Preside.

La porta era già aperta, e quando entrarono Fanny la fenice li accolse con un lungo fischio, che suonava come un saluto di benvenuto.

Silente era seduto alla scrivania, alla sua destra c'era la professoressa McGranitt e alla sua destra il professor Piton.

-Benvenuti ragazzi, signorina Granger, e signor Malfoy- disse il Preside con gli occhi che stranamente brillavano.

-Buonasera signore- rispose prontamente Draco, mentre Hermione faceva un debole cenno con la testa. Silente li invitò con un gesto della mano a sedersi nelle due poltrone poste di fronte alla scrivania, e i due ragazzi obbedirono accomodandosi, e aspettando che scoppiasse la bomba.

-Bene, ora siamo tutti qui comodi, e possiamo inziare a parlare. Siete qui perchè Madama Chips mi ha avvisato di una questione della massima importanza. Volete parlarne voi per primi?

Hermione era come paralizzata. Ora che si trovava nell'ufficio di Silente, e doveva parlarne con lui, gli sembrava quasi di sentire un peso all'altezza del cuore.

Per tutto il pomeriggio aveva saltato le lezioni, e aveva pensato e ripensato alla sua vita, che a breve sarebbe stata sconvolta da questa notizia e dalle sue conseguenze. Istintivamente aveva preso l'abitudine di portarsi una mano in grembo, a proteggere inconsciamente la creatura che le cresceva dentro, come a dirle “tranquilla, sono givane, inesperta, ma ce la metterò tutta”.

Quando il Preside si rivolse a loro, nuovamente portò una mano sul pancino, che si notava in modo impercettibile, e guardò Draco cercando rassicurazioni.

Il suo ragazzo le sorrise incoraggiante, e poi si rivolse a Silente.

-Signore, Hermione aspetta un bambino, e il padre sono io.

Non fece in tempo a dire altro che Piton si alzò di scatto dalla sedia.

-Draco, come puoi essere stato così stupido?

-Severus, siedi, e lascia parlare i due giovani, credo che non siano qui per essere giudicati, ma per essere aiutati- rispose in modo bonario ma perentorio Silente.

-Io sono qui per aiutare Draco, credi che la sua famiglia sarà contenta?- rispose Piton tornando a sedere.

-Non mi interessa cosa vogliono per me i miei genitori- sibilò Draco di rimando.

-Effettivamente- disse pacatamente Silente guardando Draco -ci sarà anche questo scoglio da superare. Ma ora parliamo di voi. Cosa avete intenzione di fare?

Hermione guardò Draco, e poi fissò i suoi occhi sul Preside.

-Signore, noi non abbiamo ancora avuto il tempo di pensarci, è stata una sorpresa anche per noi, dobbiamo abituarci all'idea di....diventare genitori.

-Ma- intervenne il biondo -io ho intenzioni serie. Vorrei che per quanto possibile Hermione seguisse le lezioni e si diplomasse, so che ci tiene molto, e dopo la sposerò. Non sono uno che fugge di fronte alle difficoltà. Inoltre non ho problemi economici, quindi daremo al bambino tutto ciò di cui avrà bisogno.

-Non farla così semplice, Malfoy- rispose la McGranitt stavolta -è una grande responsabilità, e voi siete così giovani...mi si stringe il cuore a pensare che la mia studentessa migliore diventerà mamma e lascerà che i suoi sogni le sfuggano dalle mani!

-No professoressa, si sbaglia- intervenne Hermione -io ho intenzione di diplomarmi e di entrare nel Ministero della Magia, e continuerò a studiare e a migliorarmi. Solo, ci impegherò un po' più di tempo del previsto. Se fosse stato per me avrei dovuto subito andare a lavorare, ma grazie a Draco potrò prepararmi e dare l'esame per il Ministero.

-Dunque il per il bambino non ci saranno problemi, e avendo due genitori ambiziosi e caparbi come loro sono sicuro che crescerà in un ambiente sano e colmo d'amore- concluse Silente -quindi, non facciamola così tragica, andrà tutto bene.

-Albus, se permetti -intervenne Piton -io sono abbastanza preoccupato. Cosa credi che dirà la famiglia Malfoy? Narcissa sarebbe schifata da questa cosa, e Lucius se lo conosco abbastanza bene credo che la prenderà malissimo. C'è da preoccuparsi per la loro incolumità, potrebbero esserci atti di violenza nel momento in cui renderanno pubblica la notizia.

-I ragazzi saranno protetti nel modo migliore -ribadì Silente.

-Chiedo solo – continuò il Preside -che la cosa venga tenuta nascosta per il momento. Siamo d'accordo ragazzi?

I due annuirono insieme.

-Questo mese sarà l'ultimo in cui avrete una certa libertà, dal mese prossimo per voi sono vietate le visite ad Hogsmeade e uscite di alcun tipo. Almeno finchè non sarete sposati sarà mia premura evitare spiacevoli eventi, e ciò è necessario, sebbene il professor Piton si esprima con un linguaggio più colorito del mio ciò che dice è vero, e dobbiamo tenere gli occhi aperti.

-D'accordo- rispose Hermione prontamente. Non aveva pensato a evenienze di quel tipo, ma era chiaro che la progenie di un purosangue come Malfoy con una dal sangue sporco come Hermione non sarebbe stata vista di buon grado da persone che ancora ostentavano la purezza del loro sangue e della casata secolare di Draco, soprattutto contando il fatto che Hermione era la Granger che aveva aiutato Potter a sconfiggere Voldemort, ed era la stessa persona che aveva sbattuto in cella molti di loro. Il bambino però ormai aveva la precedenza su qualsiasi suo desiderio, e se doveva stare attenta, l'avrebbe fatto.

-Bene, ora potete andare- concluse Silente congedandoli -ma sappiate che per qualsiasi cosa abbiate bisogno potete chiedere a uno di noi tre.

-Grazie professore- rispose Draco.

I due ragazzi uscirono dall'ufficio velocemente, avevano entrambi bisogno di una boccata d'aria fresca.

Guardando come Draco accarezzava blandamente la schiena di Hermione mentre si portavano all'uscita, ad Hermione scappò un sorrisino.

-Sorridi, Albus. Eppure avrei detto che eri preoccupato per loro. Se i mangiamorte rimasti in libertà dovessero venire a sapere della gravidanza della signorina Granger potrebbero cercare di farle del male- sussurrò Piton guardando Silente.

-Sono molto preoccupato, Severus. Ma guardandoli insieme mi si scioglie il cuore. Le persone possono davvero superare gli ostacoli del passato, e loro ne sono la prova lampante- rispose il Preside continuando a fissare il punto in cui i due giovani erano spariti.



Hermione e Draco camminavano mano nella mano diretti alla Stanza delle Necessità.

-Ehi Mezzosangue, ti vedo pensierosa.

-Non so, stavo pensando a ciò che ha detto Silente. Secondo te saremo davvero in pericolo?

Draco la fermò mettendole le mani sui fianchi e voltandola verso di lui.

-Secondo me è solo una precauzione di Silente che è fissato con le persecuzioni. Io ho lasciato la mia famiglia, e loro non hanno più nulla a che fare con me. I mangiamorte sono quasi tutti ad Azkaban, e i pochi rimasti in libertà non avrebbero comunque il coraggio di mettersi contro un Malfoy, il mio nome per quanto schifo possa fare, incute ancora un certo timore in quella gentaglia. Quindi stai tranquilla. Seguiremo le indicazioni di Silente, ma non ti devi preoccupare, è tutta una precauzione.

-D'accordo- disse Hermione decisamente più sollevata.

-Io però a Ron e Harry lo devo dire. Oggi ho saltato tutte le lezioni, e non crederebbero a nessuna scusa che potrei inventare, mi conoscono. Senza contare che Ginny lo sa già...

-Credi che siano affidabili lo Sfregiato e la donnola?

-Draco!- lo ammonì Hermione -certo che lo sono! E si chiamano Harry e Ron!

-Allora diglielo. Rendili partecipi della nostra felicità- le disse Draco riprendendo a camminare -anche perchè così la barbabietola capirà definitivamente che tu sei mia- concluse ghignando.

-Furetto dei miei stivali! Smettila con questa storia! Io e Ron siamo AMICI, te lo ripeto per l'ennesima volta! Ehi che stai facendo?? Lasciami andare!

Draco l'aveva presa in braccio.

-E' sempre meglio sottolineare il fatto che sei mia. Anzi, siete miei. Merlino, Granger, pesi già per due!

-Ah ah ah simpatica serpe...- lo schernì Hermione per poi baciarlo dolcemente.

Ormai erano arrivati alla stanza delle necessità, che aveva preso l'aspetto di un prato pieno di fiori sotto il cielo stellato.

Draco rimase senza parole sulla soglia.

-Hermione mi stupisci sempre- disse mettendola a terra.

Si sdraiarono sull'erba, mettendo i mantelli sotto di loro per evitare di sporcarsi le divise, le mani intrecciate tra di loro, gli occhi fissi sul cielo stellato che li sovrastava.

-Draco...hai pensato a come sarà nostra figlia?

-Nostra figlia? E se fosse un maschio?

-Mhh...spero sia una femmina, una bellissima bambina!

-Io invece spero sia maschio, un Draco Malfoy in miniatura...

-Oddio al mondo ne basta uno solo, non esagerare! - fece Hermione ridendo.

Draco le prese il volto tra le mani.

-Io in realtà voglio solo che stia bene. Oggi ci ho pensato un po', e credo che sarà bello. Tremendamente difficile, ma bello. Voglio dargli tutto quello che non ho avuto io, voglio che mio figlio viva nell'amore, e che senta tutto il nostro affetto.

-Draco...io...- rispose Hermione commossa.

-Ehi Mezzosangue, non piangere di nuovo! Oggi hai già dato in quel senso...

-Come lo/la chiameremo?

-Beh, nella mia famiglia c'era l'usanza di dare i nomi di stelle e costellazioni...

-Lo so, ho anche fatto una piccola ricerca- lo guardò Hermione.

-Davvero vorresti continuare questa tradizione?- chiese Draco sbalordito.

-Certo, sarà pur sempre un Malfoy, no?- sorrise lei.

Il biondo le diede un lungo dolce bacio, e per la prima volta le posò una mano sul ventre.

-E sentiamo, quali sono le opzioni?

-Per un maschio mi piacerebbe molto Antares, fa parte della costellazione dello scorpione. Invece per una bimba avrei scelto Alya, della costellazione del serpente. Cosa ne dici?- chiese Hermione piena di entusiasmo.

-Antares Malfoy.....Alya Malfoy.....suonano bene!

-Davvero lo pensi?

-No Granger, sto scherzando sul nome di nostro figlio!

-Molto simpatico Draco, molto.

-Credo siano dei bei nomi, e del tutto in linea con la tradizione della famiglia Black. Brava Mezzosangue- le disse Draco sancendo il tutto con un bel bacio.

Rimasero li ancora un po' prima di tornare in dormitorio a dormire, pensando al loro futuro e fantasticando sul loro bambino.

Forse non erano maturi abbastanza, non erano pronti, ma si sarebbero sicuramente dati da fare per la felicità di quella creatura.



Buonasera figliole!

Come state?

Visto che avete recensito ho deciso di premiarvi con questo capitolo in anticipo, dato che altrimenti visti gli impegni fino a mercoledì non avrei avuto proprio il tempo di postare!

Bene, con questo capitolo abbiamo definitivamente chiuso la luuuunga giornata di Hermione e Draco, e ora le cose andranno un po' più veloci, almeno per qualche capitolo.

Spero vi piaccia!

Ringrazio profondamente le cinque persone che hanno recensito, ogni loro parola mi fa venire voglia di mettermi al pc a scrivere!

Grazie di cuore!!

Aspetto di sentire i vostri pareri!

Ora scappo che sono di frettaaaaa! Un bacione, ci vediamo al prossimo capitolo, dove vederemo le reazioni di Harry e Ron e le prime noie della gravidanza!

   
 
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