Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: Muffins    20/02/2011    1 recensioni
una Lucy dei tempi nostri senza memoria e senza genitori farà un viaggio che le cambierà per sempre la vita e incontra cose e persone che non pensava nemmeno che esistessero
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Camminavamo nel lungo tunnel sotto l'isola in religioso silenzio, dovevamo raggiungere gli altri prima 

che mio padre risvegliasse la strega o meglio la liberasse dal sigillo che le impediva di abbandonare 

l'isola.

Mentre camminavamo non potevo non smettere di pensare a quali fossero i restanti cinque doni.

-tutto bene altezza? - alzai la testa verso chi mi aveva chiamata, Drinien.

Tornai a guardare per terra, chiusi gli occhi per un secondo, soppesando le parole, andava tutto bene o 

c'era qualcosa che non riuscivo a spiegarmi nemmeno io – secondo te. Riusciremo a lasciare l'isola? - 

domandai scura in volto continuando a guardare per terra – una volta salvato mio padre – continuai 

alzando lo sguardo per guardarlo negli occhi – sono convinto di si- disse abbozzando un sorriso prima di 

tornare a guardare per terra anche lui.

signore – un uomo chiamò Drinien che con la padella in mano lo raggiunse.

che cosa hai trovato? - gli domandò accucciandosi vicino a lui, gli porse qualcosa, sembrava una pietra –

la pietra gialla – dissi correndo nella loro direzione e prendendola dalle loro mani, questa cominciò a 

brillare e alluminare tutta la caverna.

sei arrivata finalmente – disse una voce nell'ombra, ci guardammo in torno cercando la persona che 

aveva parlato.

Jadis – dissi a denti stretti voltandomi ma la suo posto trovai mio padre.

-papà – dissi guardandolo, dalla mano si alzò il cristallo e tornò tra le sue mani – papà non lo fare – dissi 

avvicinandomi a lui, gli occhi erano scuri piantanti su un punto fisso alle mie spalle – non darle retta, vuoi 

rivedere tua moglie – al suo fianco apparve Jadis, si avvicinò al suo orecchio e gli bisbigliò qualcosa – 

vuoi rivedere la tua preziosa Liliandil – disse guardandomi malignamente i cristalli si illuminarono e si 

sollevarono in aria pronti a liberare la strega e a distruggere il sigillo – no – urlò guardando i cristalli 

mentre compivano il loro “dovere” - si, presto sarò libera – urlò felice ma non mi arresi facilmente, corsi 

verso mio padre tentando il tutto e per tutto – cosa pensi di fare, via – agitò una mano verso di me e con 

una folata di vento ci fece volare via tutti.

Quando mi alzai il sigillo era quasi sciolto – no, Caspian – una luce apparve alle nostre spalle e spinse a 

terra mio padre impedendo così ai cristalli di aprire il sigillo.

I tre cristalli caddero a terra come privi di vita, stesa su mio padre c'era mia madre arrivata al momento 

giusto.

Mio padre la guardò come incredulo – Caspian, svegliati- gli disse prima di baciarlo mentre Jadis 

diventava vermiglia dalla rabbia – hai perso Jadis, ancora una volta – dissi avvicinandomi per prendere i 

cristalli – è la fine per te – dissi raccogliendo i cristalli.

Ma lo dissi troppo presto – morirai tu al suo posto - mi voltai in tempo per vedere un lampo bianco venire 

verso di me, ma anche questa volta ne uscì in denne, un turbine di piume nere volavano in torno a me 

facendomi da scudo.

Mi ritrovai in ginocchio senza nemmeno rendermene conto, paura?.

-cosa? - Jadis sembrava spiazzata quanto me, il terzo dono – non può essere- disse facendo un salto 

all'indietro allontanandosi.

Un secondo dopo mi trovai tra mio padre e mia madre – papà – dissi abbracciandolo – perdonami Lucy, 

riuscivo a vere tutto ma non a fermarmi – disse stringendomi di piu a lui – che patetici, vi ucciderò tutti 

insieme – disse puntando il suo bastone contro di noi, sia mia madre che mio padre mi strinsero come 

per proteggermi.

Chiusi gli occhi e mi preparai a non aprirli piu ma qualcosa di nuovo venne a salvarmi, a salvarci.

- non così in fretta – aprì di nuovo gli occhi – non si tocca la mia famiglia – era il nonno, ma che faceva la 

senza armi – patetico grassone – disse la strega avvicinandosi a lui.

che cosa era quello di prima – mi domandò mio padre alzandosi – a me lo chiedi – dissi alzandomi ma 

rimanendo tra loro due – era il terzo dono – rispose mia madre – ne mancano ancora quattro – aggiunse,

mio padre la guardava con aria sconcertata e con la bocca aperta – vedi di trovarli in fretta allora- .

La strega in tanto si avvicinava al nonno – vuoi morire grassone – il nonno si mise in posizione come i 

pugili – vieni, ti riduco a fettine – disse dondolando suo talloni.

-rimanete qua voi due – ci disse Caspian rivolto a me e a mia madre – forza brutta bertuccia, coraggio – il

nonno voleva proprio morire, continuava a provocare la strega.

Quando arrivò sotto una sporgenza con le spalle al muro non smise di prendersi gioco di lei -racchia con 

le zampe di gallina – continuò.

Era con le spalle al muro, la strega levò il pastone pronto per ucciderlo

no – urlai cercando di andare verso di lui ma mia madre mi trattene.

addio omuncolo belligerante – disse la strega – per il re – urlò invece Drinien alle sue spalle con la 

padella in mano e la schiodo in testa – ai – disse la strega tastandosi la testa.

Rimanemmo tutti fermi aspettando una quale reazione della strega, dovetti ricorrere a tutte le mie forze 

per non ridere. Ma cosa pensava di fare Drinien con una padella (anti-aderente) magari.

Improvvisamente esplose tutta la sua rabbia come un onda d'urto, cademmo tutti a terra, tutti escluso 

mio nonno non solo perché era contro un muro ma perché era ben zavorrato.

-che pensavate di fare?- disse sparando con il suo bastone all'impazzata.

Dovevo fare qualcosa per fermarla, ma cosa?.

Mi alzai da terra e lottando contro il vento che spingeva contro di me mi avvicinai a lei – non puoi 

battermi di nuovo – disse – scommetti – .

dalla punta del suo bastone uscì un enorme serpente strisciante che mi fissava con occhi famelici.

Urlai ed indietreggiai non sapendo come sconfiggerlo.

lucy, vieni via di la – urlò Caspian ma ero immobilizzata dalla paura – e adesso che faccio? - dissi nel 

panico piu assoluto, mi accovacciai e cacciai un urlo tremendo (urlo di pterodattilo).

Mi sentì travolgere e buttare a terra, aprì gli occhi era mio padre – stai bene?- mi domandò – si – risposi 

alzandomi leggermente dalla sua stretta protettiva.

Il serpente ci puntò strisciando a bocca aperta verso di noi, mi alzai da terra

vai dalla mamma – ma mi trattenne per un braccio – non puoi farcela da sola – mi disse – si che posso – 

gli risposi cercando di divincolarmi dalla sua presa – Lu.- - puo farcela Caspian- - attenti – co girammo il 

serpente era a pochi metri da noi – lasciami – sfuggì dalla presa di mio padre.

-trovate un modo per uscire di qui – urlai mentre correvo verso il serpente.

Mentre correvo inciampai in qualcosa, mi guardai il piede, era avvolto in un nastro rosa ma che diavolo 

succedeva – dove pensi di andare senza di noi?-- mi domandò Grace mentre richiamava il nastro – io, 

non posso chiedervi anche questo- dissi rialzandomi - non ce lo chiedere allora – disse Barbie 

porgendomi due pietre, erano una verde e una blu – ma che cosa..?- domandai – ti mancano questi due 

doni o sbaglio? - guardai bene le due pietre, cosa mi mancava? Il falco, la rosa, le piume nere, la voce, - 

con questa puoi convincere una persona a fare quello che vuole – disse Grace porgendomi quella verde 

-e con questa la puoi entri nei suoi sogni di una persona – disse porgendomi quella blu.

-grazie – dissi abbracciandole.

L'incantesimo svanì e tornammo di nuovo visibili, eravamo ancora abbracciate, quando girammo la testa 

a pochi centimetri da noi c'era il serpente – argg- urlammo in coro e ci allontanammo via stile cartone 

animato

che facciamo? - domandò Grace – lo ammazziamo- le rispose Barbie rotolando via – nessuna esclusione

di colpi – dissi .

muori serpente – il falco arancione apparve emettendo una specie di fischio

ho un idea ragazze- dissi rotolando via dopo una violenta botta di coda da parte del serpente – io e 

Grace lo blocchiamo e te lo metti KO con le tue forbicione? - dissi rialzandomi, mi guardai a torno, 

fortuna mio padre non c'era gli sarebbe preso un colpo vedendoci adesso.

Guardai meglio e Jadis non c'era, ma certo – Jadis è il serpente, se uccidiamo il serpente uccidiamo 

anche lei – dissi prima che un altro colpo di coda mi sbalzasse via, questa volta finì nell'acqua nera. 

-Lucy -.

riemersi dall'acqua sputacchiando l'acqua che avevo bevuto.

non puoi batterla finche non hai tutti e sette i doni – mia madre apparve davanti a e mi aiutò a risalire 

sulle rocce – cosa. E come facciamo? - domandai guardandola – dipende da te piccola – disse 

guardandomi con sguardo dolce – qual'è il settimo dono? - - devi scoprirlo da te – disse e poi si dissolse 

in mille particelle argentee.

Era sparita, come mi aveva detto Caspian. Tornai dalle mie amiche – stai bene?- mi domandarono – 

senza il settimo dono non possiamo batterla – dissi cadendo in ginocchio – cosa? - -attente – il serpente 

ci lancio di nuovo lontano ma mentre le mie amiche reagivano io non ci riuscivo. Rimanevo a guardarmi 

le mano tremare senza fare niente, sentivo le voce e gli insulti che mandavano le ragazze al serpente.

Proprio in quel momento apparì il settimo dono, una spilla che mi ricadde tra le mani.

Improvvisamente tutti i sette oggetti si disposero davanti a me e da ognuno di essi ne uscì la figura del re

che me lo aveva donato.

oh come sei cresciuta – disse quello uscito dalla spilla – ma stai zitto – lo rimbecco quello uscito dal una 

sfera – uomini – aggiunse quella uscita dalla rosa, ma non avevo tempo da perdere e lo richiamai a 

l'ordine – come facciamo a battere il serpente – domandai senza troppe cerimonie – e che ne sappiamo 

noi? - dissero -.-” - cosa? E a che servite allora? - domandai incavolata – a niente – dissero.

volevamo farti solo i complimenti e augurarti buona fortuna – aggiunsero.

il mio viaggio a Narnia si basa sul vostro ritrovamento- esclamai – ma non è vero mia cara – disse la 

regina – adesso vai e batti quel mostro dissero e sparirono.

Magnifico, non servivano a nulla questi doni o almeno non tutti, - che facciamo ?- mi domandarono – 

seguite il piano ragazze -.

non mi sarei mai arresa, sarei morta piu tosto – Grace bloccalo con il tuo nastro – urlai, dalla mano 

destra di Grace un nastro di raso fucsia si andò ad avvoltolare intorno al collo del serpente che urlava – 

sbrigati lucy – l'impresa però era tenerlo fermo – quando ti do il segnale con le forbici lo distruggi – dalle 

mie dita della mano destra invece dei fusti di rosa con le spine si avvoltolarono intorno al collo insieme al 

nastro di Grace.

Il serpente non ne voleva sapere di stare fermo e piu si muoveva piu noi ci spostavamo – adesso Barbie 

- -arrivo – delle forbici, arma di Barbie apparirono, Barbie le lanciò e si conficcarono nel cuore del 

serpente che cominciò a dimenarsi e a far crollare la grotta.

Un dolore lancinante colpi anche me – che ti succede? - mi domandarono.

Grazie alla settimo dono sentivo i sentimenti di quelli che mi stava vicino e quello che sentivo era dolore, 

il dolore del serpente.

Dobbiamo andare Lucy – mi alzai a fatica mentre la caverna crollava sopra di noi.


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: Muffins