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Autore: Cherry pie    20/02/2011    4 recensioni
Axl incontra una nuova Groupie. Sensuale dea dai capelli neri e gli occhi viola. Moonlight è il suo nome. Riuscirà questa dea a superare l'idea del tradimento nei confronti del suo ragazzo Michael e di iniziare una nuova vita accanto ad Axl e le altre decine di ragazze che lui chiama 'le sue ragazze'?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Cosa fai tutto solo in una notte così bella?’ Socchiuse gli occhi portandosi la sigaretta alla bocca. Girò la testa e scorse sul fondo del corridoio l’ombra di una donna. Una donna dal corto vestito nero e la lucente pelle bianca, bianca come la luna. Buttò fuori il fumo in eccesso e si avvicinò a lei sorridendo.
‘Cos’è, non mi rispondi?’ chiese portando le sue labbra accanto al teso orecchio del rosso. Appoggiò il suo prorompente seno sul petto di lui, il quale abbassò lo sguardo e rimase estasiato, quasi piacevolmente sorpreso. Sesso era l’unica parola che si leggeva nella mente di lui. Le afferrò la schiena e affondò le mani nella larga scollatura del vestito che le lasciava la schiena completamente nuda. Le lunghe e sottili dita di lei afferrarono la sua sigaretta portandola alle labbra. Ella inspirò e dolcemente sfiorò le labbra di lui inebriando le sue narici di un odore misto a fumo e fragola. Appoggiò la testa al muro e lasciò che le sue mani cadessero pesantemente sulle natiche della mora dagli occhi viola. Senza dire una parola, le afferrò il polso e la trascinò lungo tutto il corridoio impregnato di fumo e inquinato dalle luci al neon.

~



Sbatté le palpebre e in men di un secondo riuscì a far abituare gli occhi alla potente luce del camerino.
‘Ragazzi’ la voce di Axl era roca e stanca, era palese che aveva faticato sul palco. I tre ragazzi presenti nella stanza sollevarono lo sguardo e fecero un cenno. Tutti i sei occhi erano puntati su di lei. Sorrise confusa mentre il rosso la trascinava, forse più forte di prima, verso una nuova stanza. Una grande e spessa porta bianca messa sul fondo della stanza, ecco dove voleva andare. Moon si guardò intorno attenta; solo in quel momento notò le tre ragazze nude appigliate su di Slash. Una per ogni parte del corpo, ma lui sembrava non farci nemmeno caso, quasi come se fosse una cosa talmente abituale che ormai era come se non ci fossero. Il suo sguardo passò su Izzy, il quale era seduto in un angolo della stanza e li guardava sgranando gli occhi. Moon proprio non capiva il perché di quella reazione, ma appena il ragazzo si accorse che lei ricambiava lo sguardo, socchiuse gli occhi e tornò ad affogarsi di birra in silenzio. Ed infine ecco Duff, sdraiato sul divanetto a leggere distrattamente porno, sfogliando pagina per pagina in modo disinteressato anche se la sua erezione diceva tutto il contrario.
Il rosso guardò negli occhi la ragazza poi, quasi con incertezza, afferrò la maniglia e la invitò ad entrare spingendola. Richiuse la porta alle sue spalle e attese qualche secondo. La mora si girò verso la stanza e calciò una delle tante siringhe sparse sul pavimento. Sentiva gli occhi di Axl spogliarla lentamente. Si bloccò e respirò trattenendo nei polmoni l’odore di nicotina misto al profumo delle rose che il ragazzo teneva sulla scrivania attorno ai mozziconi. Di scatto si girò e, prendendolo alla sprovvista, afferrò il colletto della sua giacca e affondò la lingua nella sua grande bocca, esplorandone centimetro per centimetro. Si staccò quasi malinconicamente e senza aprire gli occhi spinse il bacino su quello di Axl. Gemette nell’istante il cui la lingua del cantante lasciò una striscia di saliva sul suo collo, accompagnata dall’erezione che prepotente si muoveva e spingeva contro di lei. Le mani di lui affondarono tra i neri e lucenti capelli della mora, tirandoli e facendole fare un gemito strozzato. Si, strozzato perché lei voleva ingenuamente mostrarsi meno eccitata di quanto era già. Incredibile dire che era quasi mano nella mano con un orgasmo memorabile.
La bocca di Axl si avvicinò lenta all’orecchio della ragazza, la quale era persa nel piacere di sentire il sesso di lui accarezzarle il basso ventre.
‘Sei nuova nel mondo delle Groupie?’ chiese lui inspirando più aria possibile mentre con una velocità inverosimile si levò i leggins color giallo fluo. La ragazza annuì deglutendo non appena il pene di Axl fece la sua maestosa apparizione. Con una violenza che persino Axl stesso non si sarebbe aspettato, afferrò le spalle della mora e la sbatté al muro, facendo aderire il suo corpo contro la schiena di lei. Moon aprì le braccia come se stesse abbracciando la parete e cominciò a respirare affannosamente mentre le mani del rosso cercavano velocemente di sollevarle il vestito. Il bianco pizzo che le faceva da sotto gonna cadde lentamente in terra e gli occhi di lei si inumidirono. Non c’era un motivo preciso per cui non si sentiva abbastanza forte. Forse nello stomaco stava facendo capolino il senso di colpa perché stava spudoratamente voltando le spalle a Michael? No, impossibile. Lei amava ancora il suo ragazzo, ma aveva bisogno di cose nuove. Aveva bisogno di cambiare aria. Aveva bisogno di Axl. La mano di lui si infilò sinuosa tra le scapole di lei e fece una leggera pressione facendola piegare a novanta proprio davanti a se. Si leccò le labbra e socchiudendo gli occhi appoggiò il suo petto sulla schiena di lei.
‘Benvenuta..’ disse prima di introdurre il suo sesso in lei. Moon emise un mezzo urlò e appoggiò pesantemente la nuca al muro il quale emise un rumore sordo. Piegò i gomiti e si appoggiò con l’avambraccio, mordendosi la pelle per non rischiare di dare altri segni di sottomissione.
‘Benvenuta nella giungla’ aggiunse affondando sempre più e sempre più prepotentemente in lei. Le afferrò i fianchi per rendere il movimento più facile e fluido e appoggiò la sua fronte sulla schiena di lei. Era incredibile quanto una cosa così semplice e naturale possa farti cambiare umore, modo di vivere. Improvvisamente Moon scoppiò in lacrime, gemendo come non mai, senza preoccuparsi degli altri appartenenti della band che poco ma sicuro, li stavano attentamente ascoltando. Pianse, pianse lacrime composte dapprima d’acqua, poi da pezzi d’anima che lentamente si stavano frantumando davanti ai suoi occhi e a quelli del cantante. Queste cose le aveva sempre rifiutate da Michael, lei aveva sempre cercato dolcezza, tenerezza da parte del suo ragazzo e lui, senza esitazione, le dava piccoli assaggi. Minuscoli bocconcini in preparazione a quello che lui avrebbe potuto farle e ora, ora era in uno squallido camerino di un cantante più rozzo che altro, circondata da mozziconi e siringhe e lo stava letteralmente prendendo nel culo. E le piaceva da impazzire. I denti di Axl si impossessarono del lobo del suo orecchio e nel silenzio lo sentì ridere. Non sghignazzare, no, ridere tanto era il piacere. Finalmente il suo sesso si allontanò e Moon fu finalmente libera di tornare dritta e andarsene, magari. Cercò di riprendere i sensi ma la testa cominciò a girarle, così si lasciò cadere pesantemente sul letto. Allargò le braccia e chiuse gli occhi. Il rosso sorrise e si portò i capelli dietro l’orecchio. Salì sul letto e lentamente si mise sopra la ragazza, baciandole il collo come per cullarla, rilassarla. Fece scorrere le mani lungo le lisce braccia di lei e, non appena arrivò ai polsi, li portò sopra la testa di lei. La sua lingua non esitava dall’arrotolarsi sul collo di lei lasciandole piccoli e grandi segni rossi. Rossi come il sangue. Rossi come le rose che ora stavano appassendo sulla sua scrivania. Il petto di Moon cominciò a sussultare accompagnando le sue lacrime. Ingenuo era lui, che pensava fermamente che quelle lacrime erano per causa sua. E ora l’ingenuo sorrideva maliziosamente lavandole il viso con le sue labbra. La ragazza finalmente si tranquillizzò e quasi per chiedere perdono al rosso, fece passare la rosa lingua sotto il mento di lui, il quale sollevò la testa e appoggiò nuovamente il sesso sul ventre di lei.
‘Sei meravigliosa, e di questi complimenti alle mie Groupie non ne ho mai fatti’ disse lui facendola sentire importante. Già, le sue. La ragazza sorrise e annuì. Il cantante rotolò su di un fianco e scese dal letto. Senza preoccuparsi per fatto che girava per la stanza con il pene all’aria, prese una siringa vuota e girovagò per la stanza in cerca di una fialetta con dentro la sua dose serale. Moon si alzò a fatica e si asciugò le lacrime rimaste con il dorso della mano destra. Afferrò un pacchetto di Malboro Rosse prese dal cassetto di Axl e accese una sigaretta sedendosi sulla scrivania.
‘Pensi sia giusto voltare le spalle ad una persona che ami semplicemente perché sei annoiato e vuoi provare cose nuove?’ chiese la ragazza senza esitazioni. Il rosso sollevò lo sguardo dalla siringa che ormai era infilata sotto pelle. La scrutò e rimase qualche secondo fisso sul suo decolté scoperto. Con un cenno indicò la siringa che lentamente si stava svuotando.
‘Oh si piccola, ne vale persino la pena’ rispose ridendo e lanciando la siringa tra tutte le altre. Axl allargò le braccia e si sdraiò comodamente sul piccolo letto. Moon si stropicciò il viso con le mani e diede una boccata di nicotina. Scese dalla scrivania e si tolse completamente il vestito, mettendosi sotto le coperte assieme al cantante.
‘Forse è meglio che stia qua per la notte’ sussurrò baciandogli appena sotto l’orecchio.
Non voglio andare a casa dal mio ragazzo con i capelli che puzzano di sigaretta.

 

 

 

 

*salta fuori da un buco per talpe*

Ciao mondo! Questa è la prima Os che scrivo sulla mia amata Moon e il mio adorato Axl Petunia (♥)

Perdonatemi se non è granché, però giuro solennemente che la prossima sarà due volte migliore. Parola di lupetto. No, parola di brava Groupies che metterà in continuazione le corna al suo ragazzo con quel bel bonazzo di Ganzo e Rozzo :D

Alla prossima gente!

*torna a far compagnia alla mamma talpa*


  
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