TRIANGOLO
D’AMORE
Non
è che la vita vada come tu te la
immagini.
Fa
la sua strada.
E
tu la tua.
E
non sono la stessa strada
[A. Baricco]
“Mai
dire mai
è una frase stupida
l'hanno detta troppe volte
prendi me ad esempio
che con questa storia
del mai dire mai
ho detto e fatto cose
che mai e poi mai
avrei voluto dire o fare mai
ma chi se n'a fotte!”
Ti
guardo
mentre ti allontani tra la folla della stazione senza voltarti indietro
neppure
di sfuggita, senza un ripensamento e senza rimpianti. Ti ho fatto
così male?
Vorrei inseguirti nuovamente per dirti che mi dispiace, dirti che non
volevo
finisse così. Però sarebbero solamente bugie, e
di mentirti ancora non mi va
proprio. Mi rendo conto di essermi comportato come un stronzo, che tu
le cose
che ti ho fatto non te le meritavi, però è stato
più forte di me, credimi anche
io ne ho sofferto.
Questa per noi era una conclusione già scritta in partenza,
il problema è che
tra i due io ero l’unico a sapere come stavano realmente le
cose. Mi odierai
per il resto dei tuoi giorni? Oppure prima o poi troverai la forza per
perdonarmi?
A te tesoro mio la forza non manca di certo, sei sempre stata una donna
forte e
caparbia, ed io uomo misero e timido ho sempre ammirato con profondo
rispetto
il tuo carattere focoso e battagliero.
Tu
hai
sempre combattuto per entrambi, senza mai esitare… e io che
ho fatto oltre a
farti soffrire?
Nulla.
Avrei potuto fermarmi molto prima, quando mi sono accorto che tu ti
stavi
veramente innamorando di me, avrei dovuto fermarmi, eppure non
l’ho fatto.
Sempre con in testa quella stupida frase che mio padre mi ripeteva da
bambino…
Mai dire mai, nella vita può accadere di tutto, basta essere
aperti ed avere
coraggio. Ed io ci ho creduto fermamente, ci ho sperato con tutto me
stesso…
mai dire mai, un giorno avrei potuto magari ricambiare
l’amore che provavi per
me.
“Santo
cielo, 'mo che sarà mai
prendi me ad esempio
che mi sembra sempre meno interessante
questo continuo distogliere altrove lo sguardo
e poi vivere per non morire
in questa comunità così operosa
opulenta e vanitosa
MAI DIRE MAI
ne va della
sopravvivenza
dire mai
e poi mai”
Salgo
il
primo scalino del treno, non mi va di guardarti negli occhi, se lo
facessi
probabilmente ti correrei incontro piangendo, e singhiozzando ti
perdonerei.
L’affetto che provo per te sarebbe in grado di sanare anche
questa ferita… però
non voglio, non adesso, mi hai umiliata troppo perché io ti
possa perdonare
così facilmente.
L’ho
capito
che non l’hai fatto apposta, che il timore del giudizio della
gente ti ha portato
a nasconderti dietro di me, dietro il mio amore. Capisco che essere
così come
ti sei scoperto tu, non è affatto semplice. Sopraffatto dai
benpensanti di
questa società vanitosa e cattiva. Però io non
solo ti amavo ma ti ero -anche e
soprattutto- amica. Ecco ciò che mi ha fatto più
male, non il tuo tradimento
come amante, ma il tuo tradimento come amico. Io avrei capito, avrei
pianto
urlato e poi pianto nuovamente, ma alla fine avrei capito. Saremmo
rimasti
amici. Sarebbe stato doloroso ma ti sarei rimasta affianco. Invece tu
mi hai
mentito, non ti sei confidato con me, non hai avuto fiducia.
Come
posso
perdonarti? Non importa da quanto tempo ti conosco, non importa quanto
bene ti
ho voluto, non ti potrò mai perdonare…
Sorrido
tristemente a questi miei pensieri, “ mai dire mai”
era una frase che amavi
ripetere sempre. Il tuo cavallo di battaglia il tuo credo nella vita. E
benché
io sia ancora così infuriata con te, penso che tua abbia
ragione. Prima o poi
tornerò con il sorriso sulle labbra e tutto
ripartirà nel modo giusto, senza
più segreti o bugie tra di noi. Tu sei parte di me, fratello
amico e per un
periodo compagno, sarò costretta a perdonarti un giorno o
l’altro… ne va della
mia sopravvivenza.
“mai e
poi mai
è una frase stupida
che non significa niente
nella vita quel che arriva arriva
te lo prendi eccome
a parte qualche
significativa eccezione
prendi me ad esempio
che con questa storia
del dire mai e poi mai
ho fatto e detto cose
che mai e poi mai
avrei voluto fare o dire mai”
Sono
qui in
disparte che fumo la mia amata sigaretta. Non so neppure
perché ho insistito ad
accompagnarti. Questa è una questione privata tra te e lei.
Però lo sai bene
che non posso fare a meno di essere geloso di quella donna vero? Lei ha
per sé
una grossa fetta del tuo cuore e sebbene io sia certo del fatto che mi
ami, il
mio spirito non si può trattenere dal provare una punta
d’invidia per ciò che
vi lega. E’ anche per questo motivo che ho fatto
ciò che ho fatto. So di aver
sbagliato, non mi sarei dovuto intromettere tra di voi, avrei dovuto
lasciarti
la possibilità di gestire questa situazione assurda come
preferivi, invece
–come sempre- sono stato avventato. Andare da lei, dalla tua
migliore amica
nonché fidanzata, e rivelarle con cattiveria che tu amavi me
e non lei è stata
una cosa orribile. Non avrei mai pensato di
essere il genere d’uomo che arriva a fare certe
cose. Però come dici tu
nella vita non si può mai dire… mai dire mai.
Ecco perché sono qui, ad
assistere in disparte alla sua partenza e al tuo dolore nel perderla.
Perché
voglio che tu sappia quanto mi dispiace, anche se tacitamente voglio
che lei
capisca che il nostro non è un capriccio. Ci amiamo
veramente, e anche se mi
addolora che lei ora stia soffrendo, sono certo che questa sia la
soluzione
giusta per tutti e tre. Poi il tempo guarisce tutte le ferite e sono
certo che
l’affetto che vi lega non scomparirà nonostante
tutto.
“questo
continuo distogliere altrove lo sguardo
e poi vivere per non morire
ma chi se n'a fotte!
mai dire mai
ne va della sopravvivenza
dire mai
e poi mai
MAI”
Neppure
un
cenno di saluto, sei salita su quel treno che fischia cattivo la sua
partenza.
Non so nemmeno dove andrai, non mi hai voluto dire niente… e
se dovessi aver
bisogno di te? Come potrei trovarti? E se tu ti sentissi sola? Chi ti
consolerebbe se io non ci sarò?
Siamo
amici
da così tanto tempo, ho sbagliato e te l’ho detto
tra le lacrime. Ho ammesso di
amare lui anziché te, però questo non significa
che tu per me non sia più
importante. Ho bisogno di entrambi, di tutte e due. Mi servite entrambi
per
essere felice, e sono certo che anche io servo a voi. L’amore
per lui,
l’amicizia per te. E’ chiedere troppo, me ne rendo
conto, ma se solo fosse
possibile, sarebbe meraviglioso. Noi tre uniti per sempre, per non
lasciarci
mai più. E al diavolo quello stupido modo di dire. Se tu
restassi e mi
perdonassi per il male che ti ho fatto, allora sarebbe davvero per
sempre.
Ti
cerco,
cerco la tua sagoma ansiosa tra i finestrini del treno che sta per
partire.
Vorrei che ci ripensassi, che i nostri occhi si incrociassero per
l’ultima
volta e che tu magicamente mi perdonassi.
“Mentre
guardo le tue fotografie
penso di non riconoscerti
ma se ti osservo attentamente
io vedo nella tua persona
almeno una piccola
forse una grande
parte di me
quando ti cerco per le vie della città
a volte il cuore mi batte forte
se ti intravedo fra la gente
vorrei dirti che sei
almeno una piccola
forse una grande
parte di me”
Mi
siedo sul
sedile sporco di questo treno che mi porterà lontano, e non
riesco più a
trattenere le lacrime. Frugo nella mia borsetta, cerco disperatamente
un
fazzoletto al quale aggrapparmi e come per magia mi finisce tra le mani
una foto di noi due
abbracciati.
Scattata in un tempo lontano, quando credevo che tutto fosse perfetto.
La
rabbia come un’onda mi travolge e la stropiccio tra le mani,
quasi godendo del
rumore della carta tra le mie dita. Ma subito dopo, l’istinto
o forse il mio
cuore me la fa ridistendere e accarezzare. Fisso il tuo viso,
immortalato in
un’espressione sorridente, ma i tuoi occhi -chissà
perché- ora mi appaiono
tristi, combattuti. Perché questo particolare lo noto solo
adesso? Faccio
scorrere i miei pensieri e rivedo sempre il tuo volto cosparso da un
sottile
velo di malinconia e di colpa, mascherato da un sorriso timido e
insicuro.
Eppure ti sono sempre stata amica, come ho fatto a non accorgermi di
quanto
stavi male? Certo ero giustificata, accecata dall’amore che
provavo per te…
però tu soffrivi e io non me ne sono accorta…
sono colpevole quanto lo sei tu
nell’avermi mentito.
Eppure
ora
non mi sembra nemmeno più che tu mi abbia ingannata. Sebbene
a parole non sia
riuscito mai a confessarti con me, ci hai provato in mille altri modi,
sono io
che non ho saputo leggere tra le righe, ma avrei dovuto. Ci siamo
sempre
vantati di essere uno parte dell’altra, gli stessi pensieri,
gli stessi
sentimenti in due corpi distinti, come ho fatto ad essere
così cieca? Ci siamo
feriti entrambi senza poter fare altrimenti… e ora cosa
posso fare per
rimediare?
“ripensaci,
tesoro
ripensaci”
Ho
gli occhi
chiusi e continuo a ripetere queste tre parole nella mia testa. Come un
mantra,
come se fossero una preghiera che ti possa giungere. Ti prego non
andartene,
non andartene, noi due siamo fatti per stare insieme. So che non
sarà facile,
ma alla fine se rimani le cose si aggiusteranno. Io te e lui insieme,
come i
tre moschettieri; se anche ad altri potrebbe apparire assurdo, io sono
certo
che tra di noi funzionerebbe. Il capotreno fischia e sento le ruote
sferragliare sui binari arrugginiti. E’ finita. Riapro gli
occhi pieni di
lacrime e sollevo lo sguardo per salutarti silente un’ultima
volta.
…
….
Sei
rimasta!
Ti vedo, non sei uno scherzo della mia mente sopraffatta dal dolore.
Stai ferma
immobile sulla banchina e mi fissi, ci fissi. Il tuo sguardo corre da
me a lui
e poi torna su di me. Anche i tuoi occhi –generalmente
così sicuri e
determinati- sono bagnati di lacrime. Poi però, lentamente
la tua bocca si
incurva. Un sorriso debole e insicuro, che per
me vale quanto oro. La mia più cara amica,
non posso trattenermi dal correrti incontro.
“è la vita
continuiamo così
facciamoci del male”
Alla
fine
sei rimasta? Cosa stai pensando ora, mentre lui ti abbraccia ridendo e
piangendo di gioia? Dovrei essere geloso di te, di tutto il trasporto
che ti
dimostra, però per ora non posso far altro che essere
semplicemente felice. Felice
per tutti e tre, perché se tu fossi partita, una parte di
lui non mi avrebbe
mai perdonato di averti allontanato. Non sarà facile, io e
te alle volte ce lo
contenderemo, io digrignerò i denti mentre tu lo prendi
sottobraccio, e tu
volterai lo sguardo quando mi vedrai baciarlo. Però se ci
impegniamo, può
funzionare. In fondo non abbiamo alternative, divisi noi tre non
saremmo
niente. Ai nostri cuori mancherebbe certamente qualcosa se uno di noi
dovesse
andarsene. Certamente ci saranno giorni in cui soffriremo, ma
-sarà perché sono
un’inguaribile ottimista- non posso fare a meno di pensare
che i giorni felici
saranno molti di più.
END
PICCOLO
SPAZIO PRIVATO :
Partecipante
al contest
“A sangue freddo”
Bhè non c’è molto da dire, la storia è vista da punti diversi Lui Lei e L’altro. La canzone è Mai dire Mai dei "Il Teatro degli Orrori".
Partecipante alla challenge Twenty
for seven challenge citazione 9
Bhè? che fate ancora qui? correte! Ci divertiremo un sacco
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