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Autore: NonnaPapera    20/02/2011    5 recensioni
Ti guardo mentre ti allontani tra la folla della stazione senza voltarti indietro neppure di sfuggita, senza un ripensamento e senza rimpianti. Ti ho fatto così male? Vorrei inseguirti nuovamente per dirti che mi dispiace, dirti che non volevo finisse così. Però sarebbero solamente bugie, e di mentirti ancora non mi va proprio. Mi rendo conto di essermi comportato come un stronzo, che tu le cose che ti ho fatto non te le meritavi, però è stato più forte di me, credimi anche io ne ho sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TRIANGOLO D’AMORE

 

Non è che la vita vada come tu te la immagini.

Fa la sua strada.

E tu la tua.

E non sono la stessa strada

 [A. Baricco]

 

“Mai dire mai 
è una frase stupida
l'hanno detta troppe volte
prendi me ad esempio
che con questa storia
del mai dire mai
ho detto e fatto cose
che mai e poi mai
avrei voluto dire o fare mai
ma chi se n'a fotte!”

Ti guardo mentre ti allontani tra la folla della stazione senza voltarti indietro neppure di sfuggita, senza un ripensamento e senza rimpianti. Ti ho fatto così male? Vorrei inseguirti nuovamente per dirti che mi dispiace, dirti che non volevo finisse così. Però sarebbero solamente bugie, e di mentirti ancora non mi va proprio. Mi rendo conto di essermi comportato come un stronzo, che tu le cose che ti ho fatto non te le meritavi, però è stato più forte di me, credimi anche io ne ho sofferto.
Questa per noi era una conclusione già scritta in partenza, il problema è che tra i due io ero l’unico a sapere come stavano realmente le cose. Mi odierai per il resto dei tuoi giorni? Oppure prima o poi troverai la forza per perdonarmi?
A te tesoro mio la forza non manca di certo, sei sempre stata una donna forte e caparbia, ed io uomo misero e timido ho sempre ammirato con profondo rispetto il tuo carattere focoso e battagliero.

Tu hai sempre combattuto per entrambi, senza mai esitare… e io che ho fatto oltre a farti soffrire?
Nulla.
Avrei potuto fermarmi molto prima, quando mi sono accorto che tu ti stavi veramente innamorando di me, avrei dovuto fermarmi, eppure non l’ho fatto. Sempre con in testa quella stupida frase che mio padre mi ripeteva da bambino… Mai dire mai, nella vita può accadere di tutto, basta essere aperti ed avere coraggio. Ed io ci ho creduto fermamente, ci ho sperato con tutto me stesso… mai dire mai, un giorno avrei potuto magari ricambiare l’amore che provavi per me.
“Santo cielo, 'mo che sarà mai
prendi me ad esempio
che mi sembra sempre meno interessante
questo continuo distogliere altrove lo sguardo
e poi vivere per non morire
in questa comunità così operosa
opulenta e vanitosa
MAI DIRE MAI

ne va della sopravvivenza
dire mai
e poi mai”

Salgo il primo scalino del treno, non mi va di guardarti negli occhi, se lo facessi probabilmente ti correrei incontro piangendo, e singhiozzando ti perdonerei. L’affetto che provo per te sarebbe in grado di sanare anche questa ferita… però non voglio, non adesso, mi hai umiliata troppo perché io ti possa perdonare così facilmente.

L’ho capito che non l’hai fatto apposta, che il timore del giudizio della gente ti ha portato a nasconderti dietro di me, dietro il mio amore. Capisco che essere così come ti sei scoperto tu, non è affatto semplice. Sopraffatto dai benpensanti di questa società vanitosa e cattiva. Però io non solo ti amavo ma ti ero -anche e soprattutto- amica. Ecco ciò che mi ha fatto più male, non il tuo tradimento come amante, ma il tuo tradimento come amico. Io avrei capito, avrei pianto urlato e poi pianto nuovamente, ma alla fine avrei capito. Saremmo rimasti amici. Sarebbe stato doloroso ma ti sarei rimasta affianco. Invece tu mi hai mentito, non ti sei confidato con me, non hai avuto fiducia.

Come posso perdonarti? Non importa da quanto tempo ti conosco, non importa quanto bene ti ho voluto, non ti potrò mai perdonare…

Sorrido tristemente a questi miei pensieri, “ mai dire mai” era una frase che amavi ripetere sempre. Il tuo cavallo di battaglia il tuo credo nella vita. E benché io sia ancora così infuriata con te, penso che tua abbia ragione. Prima o poi tornerò con il sorriso sulle labbra e tutto ripartirà nel modo giusto, senza più segreti o bugie tra di noi. Tu sei parte di me, fratello amico e per un periodo compagno, sarò costretta a perdonarti un giorno o l’altro… ne va della mia sopravvivenza.
“mai e poi mai
è una frase stupida
che non significa niente
nella vita quel che arriva arriva
te lo prendi eccome
a parte qualche
significativa eccezione
prendi me ad esempio
che con questa storia
del dire mai e poi mai
ho fatto e detto cose
che mai e poi mai
avrei voluto fare o dire mai”

Sono qui in disparte che fumo la mia amata sigaretta. Non so neppure perché ho insistito ad accompagnarti. Questa è una questione privata tra te e lei. Però lo sai bene che non posso fare a meno di essere geloso di quella donna vero? Lei ha per sé una grossa fetta del tuo cuore e sebbene io sia certo del fatto che mi ami, il mio spirito non si può trattenere dal provare una punta d’invidia per ciò che vi lega. E’ anche per questo motivo che ho fatto ciò che ho fatto. So di aver sbagliato, non mi sarei dovuto intromettere tra di voi, avrei dovuto lasciarti la possibilità di gestire questa situazione assurda come preferivi, invece –come sempre- sono stato avventato. Andare da lei, dalla tua migliore amica nonché fidanzata, e rivelarle con cattiveria che tu amavi me e non lei è stata una cosa orribile. Non avrei mai pensato di  essere il genere d’uomo che arriva a fare certe cose. Però come dici tu nella vita non si può mai dire… mai dire mai. Ecco perché sono qui, ad assistere in disparte alla sua partenza e al tuo dolore nel perderla. Perché voglio che tu sappia quanto mi dispiace, anche se tacitamente voglio che lei capisca che il nostro non è un capriccio. Ci amiamo veramente, e anche se mi addolora che lei ora stia soffrendo, sono certo che questa sia la soluzione giusta per tutti e tre. Poi il tempo guarisce tutte le ferite e sono certo che l’affetto che vi lega non scomparirà nonostante tutto.

“questo continuo distogliere altrove lo sguardo
e poi vivere per non morire
ma chi se n'a fotte!
mai dire mai
ne va della sopravvivenza
dire mai
e poi mai
MAI”

Neppure un cenno di saluto, sei salita su quel treno che fischia cattivo la sua partenza. Non so nemmeno dove andrai, non mi hai voluto dire niente… e se dovessi aver bisogno di te? Come potrei trovarti? E se tu ti sentissi sola? Chi ti consolerebbe se io non ci sarò?

Siamo amici da così tanto tempo, ho sbagliato e te l’ho detto tra le lacrime. Ho ammesso di amare lui anziché te, però questo non significa che tu per me non sia più importante. Ho bisogno di entrambi, di tutte e due. Mi servite entrambi per essere felice, e sono certo che anche io servo a voi. L’amore per lui, l’amicizia per te. E’ chiedere troppo, me ne rendo conto, ma se solo fosse possibile, sarebbe meraviglioso. Noi tre uniti per sempre, per non lasciarci mai più. E al diavolo quello stupido modo di dire. Se tu restassi e mi perdonassi per il male che ti ho fatto, allora sarebbe davvero per sempre.

Ti cerco, cerco la tua sagoma ansiosa tra i finestrini del treno che sta per partire. Vorrei che ci ripensassi, che i nostri occhi si incrociassero per l’ultima volta e che tu magicamente mi perdonassi.
“Mentre guardo le tue fotografie
penso di non riconoscerti
ma se ti osservo attentamente
io vedo nella tua persona
almeno una piccola
forse una grande
parte di me
quando ti cerco per le vie della città
a volte il cuore mi batte forte
se ti intravedo fra la gente
vorrei dirti che sei
almeno una piccola
forse una grande
parte di me”

Mi siedo sul sedile sporco di questo treno che mi porterà lontano, e non riesco più a trattenere le lacrime. Frugo nella mia borsetta, cerco disperatamente un fazzoletto al quale aggrapparmi e come per magia mi finisce tra le mani una  foto di noi due abbracciati. Scattata in un tempo lontano, quando credevo che tutto fosse perfetto. La rabbia come un’onda mi travolge e la stropiccio tra le mani, quasi godendo del rumore della carta tra le mie dita. Ma subito dopo, l’istinto o forse il mio cuore me la fa ridistendere e accarezzare. Fisso il tuo viso, immortalato in un’espressione sorridente, ma i tuoi occhi -chissà perché- ora mi appaiono tristi, combattuti. Perché questo particolare lo noto solo adesso? Faccio scorrere i miei pensieri e rivedo sempre il tuo volto cosparso da un sottile velo di malinconia e di colpa, mascherato da un sorriso timido e insicuro. Eppure ti sono sempre stata amica, come ho fatto a non accorgermi di quanto stavi male? Certo ero giustificata, accecata dall’amore che provavo per te… però tu soffrivi e io non me ne sono accorta… sono colpevole quanto lo sei tu nell’avermi mentito.

Eppure ora non mi sembra nemmeno più che tu mi abbia ingannata. Sebbene a parole non sia riuscito mai a confessarti con me, ci hai provato in mille altri modi, sono io che non ho saputo leggere tra le righe, ma avrei dovuto. Ci siamo sempre vantati di essere uno parte dell’altra, gli stessi pensieri, gli stessi sentimenti in due corpi distinti, come ho fatto ad essere così cieca? Ci siamo feriti entrambi senza poter fare altrimenti… e ora cosa posso fare per rimediare?
“ripensaci, tesoro
ripensaci”

Ho gli occhi chiusi e continuo a ripetere queste tre parole nella mia testa. Come un mantra, come se fossero una preghiera che ti possa giungere. Ti prego non andartene, non andartene, noi due siamo fatti per stare insieme. So che non sarà facile, ma alla fine se rimani le cose si aggiusteranno. Io te e lui insieme, come i tre moschettieri; se anche ad altri potrebbe apparire assurdo, io sono certo che tra di noi funzionerebbe. Il capotreno fischia e sento le ruote sferragliare sui binari arrugginiti. E’ finita. Riapro gli occhi pieni di lacrime e sollevo lo sguardo per salutarti silente un’ultima volta.

….

Sei rimasta! Ti vedo, non sei uno scherzo della mia mente sopraffatta dal dolore. Stai ferma immobile sulla banchina e mi fissi, ci fissi. Il tuo sguardo corre da me a lui e poi torna su di me. Anche i tuoi occhi –generalmente così sicuri e determinati- sono bagnati di lacrime. Poi però, lentamente la tua bocca si incurva. Un sorriso debole e insicuro, che  per me vale quanto oro. La mia più cara amica, non posso trattenermi dal correrti incontro.
“è la vita
continuiamo così
facciamoci del male”

Alla fine sei rimasta? Cosa stai pensando ora, mentre lui ti abbraccia ridendo e piangendo di gioia? Dovrei essere geloso di te, di tutto il trasporto che ti dimostra, però per ora non posso far altro che essere semplicemente felice. Felice per tutti e tre, perché se tu fossi partita, una parte di lui non mi avrebbe mai perdonato di averti allontanato. Non sarà facile, io e te alle volte ce lo contenderemo, io digrignerò i denti mentre tu lo prendi sottobraccio, e tu volterai lo sguardo quando mi vedrai baciarlo. Però se ci impegniamo, può funzionare. In fondo non abbiamo alternative, divisi noi tre non saremmo niente. Ai nostri cuori mancherebbe certamente qualcosa se uno di noi dovesse andarsene. Certamente ci saranno giorni in cui soffriremo, ma -sarà perché sono un’inguaribile ottimista- non posso fare a meno di pensare che i giorni felici saranno molti di più.

 

END

 

PICCOLO SPAZIO PRIVATO :

Partecipante al contest “A sangue freddo”

Bhè non c’è molto da dire, la storia è vista da punti diversi Lui Lei e L’altro. La canzone è Mai dire Mai dei "Il Teatro degli Orrori".

Partecipante alla challenge Twenty for seven challenge  citazione 9

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Bhè? che fate ancora qui? correte! Ci divertiremo un sacco
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