Ti guardo negli occhi.
Inutile.
Nonostante gli anni, gli occhi non mutano mai.
Nessun cambiamento, nessuno.
Fotocopie di quei ricordi che sono sempre stati presenti nella mia mente.
Mi fronteggi.
Perché siamo giunti a questo punto, illuminami.
Ognuno di noi ha qualcuno da difendere, e nello stesso tempo dobbiamo difenderci l'un l'altro.
E allora spiegami perché impugnamo armi se non è la guerra che vogliamo.
Dimmi tu, se è possibile non ferirsi se le nostre mani impugnano lame.
Io non attaccherò il tuo padrone, tu non attaccherai il mio.
Ma la paura è grande, è leggibile negli occhi di entrambi.
E' nostro dovere.
Non obbligo, ma piacere.
Morire per il padrone, è un piacere per cani randagi come noi.
Siamo dei bastardi, derisi dal mondo.
La nostra vita non ha senso se non abbiamo chi proteggere.
Come macchine da guerra siamo stati costruiti, mai cresciuti.
Perché nessun anima nascesse nei nostri cuori.
Ma ogni corpo, prima di prender forma, ha già dentro sè la sua anima.
Sei disposto a perdere anche quella, proprio come me.
Ho solo una richiesta, non coinvolgerlo.
Uccidiamoci ma doniamo loro la nostra vita.
Che nessuna ferita si possa leggere sui loro volti.
Uccidiamoci, ma che il nostro sangue non macchi mai la loro pelle.
Moriamo per loro.
Guarda il mio sorriso.
Non sono certa di vincere, come non sono certa di morire.
Ma certa è la mia felicità in questa falsa pazzia.
E adesso osservami bene, perditi dentro di me. Guardali. Non c'è più paura, solo determinazione. E gioia. Guardali. Ricordali, i miei occhi. Ovunque tu andrai, che sia il Paradiso ad ospitarti o forse l'Inferno, che tu resti qui o te ne vada, ricordali per sempre. Ricorda per sempre questi occhi.