LA FORZA D’ UN TEMPORALE

 

Quando ci accorgiamo di essere davvero insignificanti?
Quando?
Ve lo dico io:ce ne rendiamo conto ,durante una tempesta o un temporale.
La natura si scatena su tutto,senza lasciare scampo.
I tuoni squarciano il cielo, il rumore ci stordisce rendendoci vulnerabili , la pioggia si insinua dappertutto rendendoci ancora più indifesi.
Le nuvole ci guardano dall’alto in basso, deridendoci mentre noi ci inchiniamo alla potenza scaturita dalla natura.
Così si scatena.
In fondo qualsiasi cosa sente il bisogno di sfogarsi, in qualche maniera.
Chiunque.
Madre natura ci ha fatto così.

E allora perché non riesco a …. piangere?

Non riesco ad urlare per la disperazione.
Non riesco a rammaricarmi per gli altri.
Non riesco ad odiare, ne ad amare.
L’ indifferenza, solo quella. 
La mia testa non concepisce questi sentimenti umani.
Fingo, nonostante tutto, di essere una ragazza comune, ma non è così.
Perché allora non provo niente?
E’ come se vedessi il mondo da un’altra ottica.
Da sopra, come se il resto mi fosse inutile.
E’ nella natura provare sentimenti.
Forse,forse è proprio questo il problema.
“Umana”
L’uomo si distingue dall’animale, proprio perché capisce, ragiona ed esprime il suo essere.
I suoi pensieri, attraverso gesti, sono chiari agli occhi dei più.
E’ questi sono determinati dai sentimenti.
La mia vita è monotona.
Studio, leggo,scrivo e fine.
Non ho amiche né tanto meno amici.
Sono sola.
Perché sono contro natura?
E’ inutile pormi oltre questa domanda , tanto non saprò mai la risposta.
Forse riuscirò a capirlo troppo tardi.
Ma ora non è indispensabile.
Non per me.
L’unica cosa che ho capito, oggi, è la differenza tra me e il temporale.
Il temporale manifesta il volere della natura, attraverso la distruzione.
Io invece sono ghiaccio.
Ferma ,immobile, fredda.
E così sarò sempre.

Lui è vivo, io no.
Ecco la reale differenza tra me ed il temporale.