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Autore: kiku77    21/02/2011    10 recensioni
Yayoi, dopo la separazione dei suoi genitori, ha deciso di trasferirsi a Yokohama, con la madre.
Il fatto di non poter più vedere Jun ogni giorno, rende tutto un po' difficile.
E' spaesata, confusa e anche lui, abituato ad averla sempre accanto, non riesce a vivere questa nuova situazione serenamente...
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le prime due ore di lezione passarono senza che Yayoi se ne rendesse conto.

Aveva cominciato a fissare la finestra e da lì non si era più schiodata.

La sera prima, una volta rientrata, si era sorbita la solita porzione di lamentele di sua madre…

… la lasciava sempre sola e si riduceva a tutte le ore. Non aveva alcun riguardo per lei e aveva una predilezione per quel farabutto di suo padre, che le aveva piantate, tutte e due, e se n’era andato con una pazza schizofrenica…

Yayoi si era seduta sul tatami e Pinker si era accucciata accanto a lei senza scodinzolare, avvertendo la tensione tra madre e figlia.

Aveva ascoltato in silenzio, senza rispondere e poi aveva sistemato la stanza e lavato i piatti.

“Non dici mai niente…” aveva farfugliato sua madre avvilita, in cucina.

Ma Yayoi non era tipo da rispondere alle provocazioni.

Lei era piuttosto brava ad incassare: in quello era diventata incredibilmente abile.

Per il resto aveva capito che la scelta migliore era il silenzio. Sempre e comunque.

Quindi, a casa e al liceo, trascorreva la maggior parte del tempo in un mutismo allarmante.

Se aveva qualcosa da dire, aspettava di rientrare e varcare la soglia del cancello. Era con Pinker che si staccava dai suoi lunghi silenzi.

E se proprio aveva bisogno di un riscontro, prendeva il telefono e chiamava Sanae.

Ma Sanae non se la passava molto bene.

Tsubasa se n’era andato a Barcellona e si erano nuovamente salutati come se fra loro non ci fosse che una semplice amicizia.

Anego non era stata capace di dichiararsi. Il capitano, tutto preso dalla partenza per l’Europa, aveva continuato ad ignorare il resto e così, il breve periodo trascorso a Nankatsu, si era dissolto senza portare a definire il loro rapporto.

Al telefono Sanae aveva pianto, ma non aveva detto granché. Anche lei, come Yayoi, aveva enorme difficoltà a parlare dei suoi sentimenti.

Il silenzio sembrava aver investito entrambe, con la sua pesantezza sottile, ma affilata. Profonda, ma inquietante.

Fissava il panorama fuori, ma pensava a tutto quello che aveva dentro.

“Aoba… vieni tu alla lavagna…”

La professoressa di storia la riportò sulla terra.

Lei si spostò dalla sedia in un modo talmente goffo, che i compagni scoppiarono a ridere.

Si alzò, rossa come un peperone e andò verso la cattedra.

Dopo due minuti di attesa fu rimandata al suo posto con una grave insufficienza.

Ma a lei non importava.

A lei pareva non importare un bel niente.

Riprese a fissare il panorama e si estraniò da tutti.

Durante l’intervallo, corse in bagno per fare pipì.

Mentre lei entrava, due ragazze uscivano e fu stranamente felice di ritrovarsi lì, da sola.

Si richiuse la porta dietro e si sfilò gli slip, guardando verso l’alto.

“… da non credere… ragazze…”

Alcune compagne erano entrate e Yayoi riconobbe la voce di Atsuko.

Si morse il labbro: se c’era qualcuno che parlava, la pipì non le veniva giù.

“Allora io le dico che sono invidiosa e lei, come un pezzo di pietra, non fa una piega…”

Stava parlando di lei.

“Che oca!“ esclamò un’altra voce.

Tutte sghignazzarono.

“Io volevo quasi dirle che Jun le fa tutti questi regali perché di sicuro ha la coscienza sporca, ma alla fine mi sono trattenuta…”

“Chissà quante corna le fa!”

Yayoi si alzò e si tirò su gli slip. Tanto ormai non sarebbe più riuscita a fare la pipì.

Restò ferma dov’era. La conversazione si faceva interessante.

“Ma io mi chiedo: come fa Jun Misugi a stare con una ragazza così?”

“Se lo chiedono tutte! E’ una tipa senza personalità… né carne né pesce. Insipida…”

“Una bambolina…”

“E diciamocelo… non è neanche questa gran bellezza!”

“Sì, diciamocelo proprio!”

“E pensare che lui… “

“Secondo me si vede con altre…”

“Adesso basta!” esclamò una persona.

Yayoi non riuscì a capire chi fosse.

“Uffa! Eriko! Tu devi sempre fare la paladina della giustizia!”

“Cosa ve ne frega di Yayoi?”

“Niente… si fa per parlare!”

“Siete solo un branco di invidiose!”

Ci fu un momento di silenzio e poi Atsuko scoppiò a ridere. A ruota le altre la seguirono.

“Noi non siamo invidiose per niente. E’ solo che ci fa pena… qualcuno dovrebbe andare da lei e dirle come stanno le cose!”

“Perchè? Come stanno le cose?” chiese la ragazza, ancora più arrabbiata di prima.

“Beh, Eriko, lui sta a Tokyo tutta la settimana… gioca in una quadra importante, frequenta l’università… di sicuro si sta facendo altre storie. E’ matematicamente impossibile che un ragazzo così possa stare con Aoba…”

“Ma tu cosa ne sai? Eh?”

“Non ci vuole la scienza infusa per arrivare alla conclusione” replicò Atsuko.

“Ah sì?” chiese Eriko, infuocata, “ e quale sarebbe? Sentiamo!”

“E’ tutto molto semplice: Jun è un bravo ragazzo, ha sofferto e non è uno stupido. Yayoi gli è stata accanto, più di tanti altri, in tutti gli anni in cui entrava e usciva dagli ospedali. Con che coraggio scaricarla?... avanti Eriko, scendi dalla tua nuvoletta…”

“Secondo me è ancora vergine, scommettiamo?” aggiunse un’altra, dal fondo.

“Sì, di sicuro. Una che fa sesso con Misugi non si veste come lei…”

Tutte scoppiarono a ridere di nuovo e le risate riempirono l’aria, dentro il bagno delle femmine, al liceo sperimentale di Yokohama.

Suonò la campanella e le ragazze, dietro Atsuko, presero la via dell’uscita.

Eriko rimase ancora lì.

“Stronze” sussurrò, stringendo i pugni.

Ma Yayoi non la vide. Poté solo sentire quella voce.

Rimase ferma, in piedi, in quel piccolo spazio chiuso.

Aspettò che ogni respiro si esaurisse.

Le risate delle ragazze rimbombano. Rimbombano e creano un’eco.

E l’eco si propaga fin dentro il centro della terra. A Yokohama.

--

Ciao a tutti^^

Grazie alle persone che hanno letto, a coloro che hanno messo la storia fra le seguite e preferite e grazie a chi ha recensito^^

 

Reggina: grazie per la recensione. Sono felice che le mie storie ti catturino^^ Mi fa anche piacere che sperassi in una mia ff con questa coppia^^ Avevo bisogno di staccarmi un attimo dalle mie storie precedenti e da quei pg, anche se, come sempre, l’idea della storia mi è arrivata in modo molto irrazionale. E’ una ff tutta incentrata su “ciò che si vede”: come ti vedono gli altri e come ti vedi tu (intendo Yayoi). Spesso la percezione che hanno gli altri di noi, ci porta ad osservarci in un modo nuovo… è questo che sta succedendo a Yayoi: il problema è che, nel suo caso, è del tutto inaspettato^^ (grazie infinite anche per la risposta alla rece che ti ho lasciato^^)

Giulyf87: grazie per la recensione^^ Sono felice che continui a seguirmi^^

Marychan82: grazie per aver recensito^^ Yayoi è un pg che ha poco spazio nel manga, perciò il fatto che tu non l’abbia letto non è un problema^^ Anche nell’anime, a parte qualche puntata, è solo una “comparsa” e credo sia per questo che è “venuta a trovarmi”: è il classico pg “in potenza”. Con questa ff, è come se mi fossi presa una vacanza. Stavo finendo il ”corpo” e mi è venuta questa idea, ma sentivo che sarebbe successo qualcosa. Avevo la percezione che fosse “solo” una situazione di passaggio: infatti mentre ho cominciato a scriverla, è “successo qualcosa”^^ Attraverso Yayoi sono tornata sul tema della ricerca di se stessi. E questa volta, quello che gli altri “vedono” di noi, avrà quasi sempre valore ”epifanico”. Almeno questo era l’intento mentre scrivevo^^

Sanae78: grazie per aver recensito^^ Beh, Yayoi non se la sta passando molto bene e… avevi indovinato, a parte Sanae, riesce ad avere un “dialogo” solo con Pinker. E’ la prima volta che inserisco un animale in una storia, affidandogli un ruolo attivo e devo dire che è stato molto bello^^ Tutto dipende da ciò che sto vivendo realmente in questi mesi e dal mio amore sconfinato per la natura e gli animali in generale. Pinker è un nome a cui sono intimamente legata e anche “Eriko”. E’ proprio Eriko, il primo pg originale di questa ff, (a parte Atsuko, che avrete già capito, non è certo un pg positivo…) a cui ho affidato un peso narrativo importante. Speriamo che sia di aiuto a Yayoi^^

Ligi: grazie per la rece^^ Sono felice che questa coppia ti piaccia! Avevo bisogno di respirare un attimo… “il Corpo” è stata una storia molto articolata e mi ha coinvolta moltissimo mentre la scrivevo.  Questa ff è più semplice, meno strutturata e la trama si fonda su un unico, semplicissimo elemento, che vedremo fra un po’. Mi piace moltissimo scrivere quando parto da un elemento “misero”: credo sia un buon modo per poter imparare a migliorarsi. Quando invece hai a che fare con molti pg e la trama è complessa, c’è talmente tanta “roba” da tenere sottocontrollo, che difficilmente si sperimenta; naturalmente, è una considerazione che riguarda me e il mio rapportarmi alla scrittura. Ci sono persone, invece, che proprio quando hanno una trama difficile e tanti personaggi, riescono a scrivere sperimentando e cambiando.^^

Sissi149: grazie per la recensione^^ Quella insinuazione iniziale qui viene dichiarata apertamente, anche se Atsuko e le sue amiche non sanno che Yayoi può sentirle. Di certo, ascoltare questa conversazione avrà un forte impatto su di lei, non tanto per l’insinuazione in sé, quanto per come l’hanno descritta. Ho sempre visto Jun come un ragazzo un po’ timido sulle questioni sentimentali e mi sembra anche il classico ragazzo giapponese vecchio stampo: quello che in pubblico segue un certo comportamento. E’ anche vero che sta da tanto tempo con Yayoi, perciò potrebbe anche lasciarsi un po’ più andare, ma… vai a capire gli uomini! Speriamo però che non faccia regali costosi per sentirsi a posto con la coscienza: questo sarebbe davvero molto, molto avvilente…

FlaR: Grazie per aver recensito^^ La recensione a cui fai riferimento me la ricordo, me la ricordo eccome! Mi aveva colpito molto il modo in cui tratteggiavi Yayoi e di sicuro questo avrà contribuito a farmi venire in mente questa storia^^ Grazie per aver citato alcuni degli elementi che fanno parte del mio mondo narrativo. Non poteva mancare la pipì, come puoi vedere^^ Riguardo a Jun, mi fa piacere che tu abbia compreso già il modo in cui volevo farlo apparire. Da quando ho cominciato a scrivere ff, ho letto diversi libri sulla cultura e la letteratura giapponese. Mi sono poi accorta che 3 autori che io amo molto, hanno esplicitamente o implicitamente, parlato/scritto del Giappone (Marguerite Yourcenar, Borges, Roland Barthes): credo che tutto questo mi abbia arricchito molto, anche se di fatto, il mio modo di scrivere sostanzialmente non potrà cambiare. Dietro ad una situazione di tranquillità apparente, c’è sempre qualcosa che non va, hai ragione. Non so perché, ma è sempre un motivo scatenante, nelle mie storie^^

Eldarion: grazie per la recensione^^ E grazie per aver letto, nonostante la coppia non sia fra le tue preferite^^ Come ho spiegato sopra, credo avessi bisogno di cambiare un po’ pg, anche se non so spiegarti razionalmente perché abbia scritto di Yayoi, piuttosto che altri. Senz’altro ha inciso il fatto che sia nel manga che nell’anime, è un pg secondario e mi piace molto com’è disegnata dal Taka. Mi piace molto anche Jun^^ Purtroppo Yayoi si ritrova ad ascoltare una conversazione davvero poco piacevole… lei, da quel poco che sappiamo, sembra immersa in un mondo tutto suo, perciò queste insinuazioni avranno l’effetto di “risvegliarla”. Per il momento sono solo parole, ma fanno un gran male lo stesso…

Miki87: grazie per aver recensito^^ Yayoi mi è sempre piaciuta. Soprattutto mi piace, come sottolinei tu, la costanza che ha dimostrato di avere nel corso della sua storia con Jun. E devo dire che attraverso la tua rece, ti sei fatta le domande che mi son fatta anch’io: Jun è abituato ad avere Yayoi accanto. Abituarsi alle cose è piacevole, certamente, ma bisognerebbe anche sapersi stupire ogni giorno per le cose e le persone belle che abbiamo. Non c’è niente di scontato nella vita… specialmente i sentimenti. Già il fatto di non vivere più nella stessa città, crea dei problemi, delle piccole incomprensioni, a quanto pare… Vediamo cosa succede^^

 

Grazie a tutti^^

 

A presto

   
 
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