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Autore: Mabs    21/02/2011    6 recensioni
Chi non ha mai avuto un amico immaginario, da piccolo? Fleur era particolarmente attaccata al suo amico immaginario, Melissa. Non era nè maschio, nè femmina. Non aveva nè forma, nè colore. Era semplicemente Melissa. Dimendicandosi della promessa fatta al suo amico immaginario a sei anni, Fleur, ormai quindicenne, si ricorda di Melissa, che, richiamata dall'immaginazione della ragazza, torna a vivere, chiedendo vendetta.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Melissa e "la camera dei segreti".

Il sangue continuava ad uscire, Fleur era spaesata, non sapeva cosa fare. Urlava, urlava come un'ossessa, ma la madre non era in casa, evidentemente. Era immobilizzata, e la prima cosa che le venne in mente fu uscire dalla sua stanza.
Si alzò di scatto, aprì la porta e corse fuori, scese le scale precipitosamente, passò per il bagno, si buttò un po' di acqua sulla faccia, e si strofinò le mani per far scivolare via il sangue.
Ma Fleur era stata stupida.
Se sanguinava il pc, perchè non avrebbe potuto sgorgare del sangue anche dal rubinetto??
Diede uno schiaffo violento a quest'ultimo, che chiudendosi, smise di emettere sangue. Si asciugò le mani sui Jeans, e corse nell'unico posto che reputava sicuro, in quel momento.
Corse verso il salotto, chiuse la porta a chiave, e si buttò sul divano. L'importante era ignorarla. Il sangue, le scritte, e tutto il resto, erano solo frutto della sua immaginazione, come Melissa.
Ma gli omicidi non sono frutto della mia immaginazione.
Pensò subito Fleur.
Provò a concentrarsi su quello che trasmettevano in quel momento. Alzò il volume al massimo: non voleva sentire nè tavoli barcollanti, nè computer che sanguinavano, nè strane voci.
Panta rei: Tutto scorre, come dice la mia prof. di filosofia. Prima o poi finirà tutto. Basta solo aspettare, e aver pazienza.
Ma Melissa non si sarebbe di certo rassegnata.
Devo dimenticarla. Devo rimuoverla. Lei vive solo perchè sono stata io a farla rinascere. A ricordarla. Dovrei fare una ricerca su internet e controllare se c'è un modo efficace per rimuovere ricordi dalla mente.
Pensò Fleur.
Su internet. Oh merda. Internet. Non credo che avrò il coraggio di riaccendere quel computer.
Abbassò il volume della tv. Aveva bisogno di riflettere. Un modo doveva esserci.
Harry Potter! Oh sì! Il diario di Tom Riddle!
Aveva letto "Harry Potter e la camera dei segreti" molti anni prima,  non ricordava chiaramente l'accaduto, ma c'era un diario. E dentro quel diario c'era una specie di aura, di anima. C'era qualcosa di speciale, e allo stesso tempo malefico, racchiuso in quel diario.
In quel diario c'era un pezzo di Voldemort, o meglio, di Tom Riddle, il vero nome di Voldemort. Ginny, leggendolo, viene posseduta da Tom Riddle, riportandolo in un certo senso in vita, se ricordo bene. Ma poi...beh, poi Harry distrugge quel diario con una zanna di basilisco, e Tom Riddle sparisce. O almeno, un pezzo di lui. Oh merda, ci sono! Devo distruggere tutto ciò che mi ricorda Melissa!
Quel ragionamento non faceva una piega.
Si fece coraggio, abbassò il volume della tv. Si alzò dal divano, riaprì la porta del salotto e salì tremolante gli scalini. Esitò per qualche secondo, prima di aprire la porta della sua stanza.
Bene, ho visto tantissimi film horror, e le possibilità, in questo momento, sono tre:
1) Il sangue sarà sparito.
2)Il sangue sarà raddoppiato.
3) Uscirà Melissa e mi ucciderà come ha fatto con tutti i miei amici.

Ma nessuna delle tre opzioni si verificò.

Aprì lentamente la porta della sua stanza. Sbirciò prima con un occhio, poi, facendo appello a tutto il suo coraggio, spalancò la porta, e la realtà le si parò davanti.
Era tutto esattamente come l'aveva lasciato. Il sangue si era asciugato, lasciando macchie raggrinzite sulla scrivania e sul pavimento. Ma lei aveva solo un obiettivo: distruggere il diario che le aveva fatto ricordare Melissa.
Aprì il cassetto della scrivania: frugò con occhio attento tra i foglietti, i quaderni vecchi, le penne scariche e le cianfrusaglie che mettevano negli Happy Meal di Mcdonald's che, non sapendo nemmeno lei il perchè, conservava sempre.
E poi eccolo, lì in fondo, rosa e rettangolare, con cuori di glitter appiccicati ovunque, e una targhetta in alto a destra che riportava la scritta:
"Il diario segreto di Fleur e Melissa".
Devo bruciarlo. Strappare le pagine non basterà, ne sono sicura.
Fleur scese nuovamente le scale, si precipitò in cucina ed afferrò su un alto scaffale l'accendino che la madre teneva per ogni evenienza: nessuno fumava in quella famiglia. Quell'accendino era stato usato solo per accendere le stelline di capodanno, e le candeline sulle torte di compleanno. Salì per la quarta volta le scale, e si precipitò nella sua stanza. Strappò una ad una le pagine del suo diario, le posò sul copriletto blu, e appiccò il fuoco.
I ricordi bruciavano, lentamente.
La carta cominciava ad assumere un colorito marroncino.
La stessa cosa avvenne sul copriletto blu.
Stupida! Stupida Fleur! Che cosa diavolo ho fatto? Incendiare dei fogli su un copriletto!
Cominciò a sbattere furiosamente la mano sul fuoco, ma quello si espandeva con un'immensa facilità e rapidità.
Oh cazzo, cazzo, cazzo. Acqua!
Fu la prima cosa che le venne in mente.
Scese le scale.
Corse nello stanzino ed afferrò il secchio più grande che riuscì a trovare. Si precipitò in bagno ed aprì il rubinetto.
Oh merda! Ancora sangue! Devo chiamare i pompieri! Oh mio dio.
Accorse in cucina, alzò la cornetta del telefono e digitò furiosaente il numero dei pompieri.
"Tu Tu Tu Tu Tu"
Staccato.
Il telefono era staccato.
Il cellulare. Il cellulare! DOV'E' IL CELLULARE?
Salì le scale un'ennesima volta.
Il letto era ormai divorato dalle fiamme. L'aria era irrespirabile. Il comodino era quasi ridotto ad un mucchio di cenere.
Dov'è il cellulare? Dove accidenti è il cellulare?
Nello zaino! Accidenti, dov'è lo zaino? Maledetto disordine lo za....

L'eastpack rosa era divorato dalle fiamme.

Fleur, questo è quello che succede a chiunque provi a dimenticarmi. Non basterà di certo distruggere un diario per dimenticarmi. L'unico modo per salvarti è tornare ad essere mia amica, come quando eri piccola, ricordi, piccola Fleur?

-MAI, MAI! Hai ucciso le due persone più importanti della mia vita. Mai e poi mai tornerò ad esserti amica. Mai e poi mai tornerò ad essere amica di un essere malvagio che NON ESISTE! LASCIAMI IN PACE!
L'ossigeno stava finendo. L'aria era irrespirabile. Fleur faceva respiri corti e rapidi.
Si sentì svenire.
Cercò di utilizzare al meglio le sue ultime forze trascinandosi il più lontano possibile dal fuoco.
Si accasciò a terra.
...





Grazie per tutte le recensioni, di nuovo. Siete fantastici. Mi state davvero riempendo di complimenti, aahah. Per questo capitolo ero davvero in crisi. E credo che per il prossimo lo sarò ancora di più xD
Poi beh, ci tenevo a specificare che per questo capitolo mi sono ispirata un po' ad Harry Potter, e un po' ad It, di Stephen King (L'idea del sangue dal rubinetto è sua ;D). Beh, non finirò mai di ringraziarvi, le vostre bellissime recensioni mi regalano 10 secondi di felicità U.U
Beh, fatemi sapere che ne pensate, fatemi sapere se vi sembra ridicolo, se vi è piaciuto, cosa avrei potuto aggiungere, e come andrà a finire secondi voi (:
GRAZIE PER AVER LETTO :3


  
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