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Autore: Ita rb    07/01/2006    3 recensioni
[Sto lavorando con una mia amica sul remake in versione crossover.]
E' una serie nuova su Yu-Gi-Oh, Nuovi cattivi e sfide all'orizzonte! Leggete e commentate ok?! Bye bye
Genere: Avventura, Dark, Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutto comincia come sempre è stato

Ogni singolo sospiro metta al corrente il cielo della mia esitazione. Volgendo lo sguardo verso l’alto cerco solo un appiglio… è notte e il cielo è scuro, senza te… mia dolce luna. Nessuna stella è apparsa nel blu sembra che tutto sia triste per la tua sparizione. Mi manchi terribilmente, e come il cielo non può vivere senza la sua cara luna… io non posso vivere senza di te. Ho bisogno della tua luce per cacciare queste tenebre, mi stanno distruggendo… Aiuto, non lasciare che mi portino via.

 

“La luna… come l’acqua per me, il mio unico modo di vivere. 

 

13 settembre ore 5:58 p.m.,

Yami si era ormai deciso, sarebbe dovuto tornare a casa… certamente la sua era solo un’impressione, non era detto che Yugi fosse in pericolo. Forse era gia tornato a casa… Il faraone varcò la soglia della sua abitazione insieme a Blacky.

 

-Yugi…- provò a chiamarlo. Ma dalla casa non venne alcun suono come risposta. Così provarono ad andare in negozio per vedere se per caso fosse andato dal nonno… la spedizione finì in un buco nell’acqua –Non ci credo…- disse sconsolato Yami buttandosi a sedere sul bordo della fontane del centro dopo averlo cercato per un altro quarto d’ora. Volse il suo sguardo verso la ragazza che gli stava vicina, respirava a fatica a causa della corsa che gli aveva fatto fare Yami -… è tutta colpa mia se Yugi adesso è nei guai.- guardò tristemente il pavimento grigio composto di piccole mattonelle messe a comporre una forma a ventaglio.

 

-Non dire assurdità!- affermò lei piazzandoglisi davanti con le mani chiuse a pugno posate sui fianchi per intimidire il ragazzo –Non è stata colpa tua… se avessero voluto rapirlo lo avrebbero fatto comunque in qualsiasi momento!-

 

-Come puoi dirlo?- domandò perplesso.

 

-Immagino…- disse lei con il suo solito tono. Yami rimaneva sempre in allerta… il comportamento di Blacky lo aveva a dir poco insospettito –Se pensi che sono una di loro… ti sbagli!- si affretto d a dire la ragazza.

 

-Ma io non ho detto nulla!- disse Yami sempre più sospettoso. Lei sbuffò…

 

-Lo hai pensato!- affermò convinta.

 

-Come fai a dirlo? Che ne sai di quello che pensa la gente!!- ringhiò alzandosi di scatto. Lei sospirò

 

-Non lo so… ma lo so.- Che razza di risposta era quella? “Non lo so ma lo so” che diamine intendeva dire? Yami stava per ribattere ma lei lo interruppe –So che non mi credi… vorresti sapere di più su di me.- fece una pausa per guardarlo negli occhi, non appena ebbe incrociato il suo sguardo continuò –Ma non potrai mai sapere il perché di questa mia capacità…- il faraone aggrottò le sopracciglia.

 

-Perché?- domandò.

 

-Perché ci sono nata… e nemmeno io so perché. Ora capisci la mia frase?! Non so come faccio a capire quello che pensa la gente, ma ci riesco…- Yami alle stranezze era abituato, tant’è vero che non continuò a fare domande… ma si limitò a dirle sotto voce

 

-Torniamo a casa ti va?!- lei annuì, durante tutto il tragitto Yami non osò alzare lo sguardo da terra.

 

-Che diamine… perché non hai detto nulla?- domandò lei quando furono al portone del palazzo.

 

-Che avrei dovuto dire?!- disse calmo il faraone estraendo da una tasca della giacca un mazzo di chiavi e subito dopo scegliendone una, quella giusta, per aprire il portone verde. Entrò e tenne l’anta aperta finche Blacky non si decise a seguirlo.

 

-Qualcosa… vedi io non sono capace di leggere nelle menti della gente!- disse sconsolata lei salendo i pochi gradini dell’androne che portavano all’ascensore.

 

-Ma che dici?! Prima non mi avevi confessato il contrario?!- fece dubbioso seguendola fino all’ascensore appena arrivato.

 

-Ho detto che capisco la gente… la capisco dal suo sguardo…- silenzio, stavano in ascensore e nessuno dei due si degnava di aprire bocca dopo la frase di Blacky –Parlami per dio!!-ringhiò lei. Ci fu come una scossa improvvisa, la luce dell’ascensore si fulminò e quest’ultimo si bloccò di colpo. Dal “soffitto” caddero dei calcinacci che colpirono in pieno la ragazza.

 

-Sei… sei stata tu?- domandò sconcertato. Certo, non si aspettava proprio che in casa abitasse (anche se da poco) qualcuno che come lui possedeva dei potori.

 

-Non credo!- disse a bassa voce guardando il piccolo spazio intorno a se.

 

-Io… io soffro di claustrofobia!- anche Yami guardò verso il basso –FAI QUALCOSA TI SUPPLICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!- Blacky lo guardò in faccia… sentiva solo l’ansia e il terrore.

 

-E… e che diamine dovrei fare? Aspettiamo!- disse convinta sedendosi in terra. Yami iniziò ad urlare un “no” in maniera disperata.

 

-Io sarò gia morto prima che arriveranno soccorsi!!!!- aveva gli occhi lucidi e per il terrore tentò di attaccarsi al campanello d’allarme. Silenzio, solo quello regnava per il palazzo… nient’altro. Nessuno si era accorto di loro due, eppure la campanella d’allarme suonava, suonava, suonava… le tempie di Balcky iniziarono a pulsare.

 

-Smettila!- ringhiò… Yami nemmeno si voltò ne tanto meno le diede ascolto –BASTA!!- urlò esasperata attaccandolo al muro e costringendolo a guardarla negli occhi. Lui rimase sorpreso, nemmeno pensò più che il posto in cui si trovava fosse così piccolo da spingerlo ad urlare come un bambino. Nella sua testa non era rimasto nulla fuorché il suo sguardo… perso in quello della ragazza. Terrore e sorpresa erano una miscela mortale…

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13 settembre ore 6:15 p.m.,

la stanza buia e tetra metteva molta soggezione, nessuno mai vi era entrato a parte le volte in cui venissero obbligati dal padrone. Quella era una di quelle volte…

 

-Vi prego… mi lasci spiegare!- tentò ancora il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.

 

-Non ho tempo da sprecare con te… sei sempre stato un buono a nulla, non mi servi più… non mi sei mai servito!- quelle parole erano fredde, taglienti e distaccate… come le sue iridi oceano.

 

-Mio signore…- tentò di dire Brent, l’altro non lo fece terminare.

 

-Beng…- ghignò. Quei denti bianchi risaltarono in quell’abisso nero che era la sua stanza… Gli occhi di Brent si allargarono sempre di più e le sue pupille si restrinsero fino quasi a scomparire in quel colore così chiaro. Voleva urlare dal dolore… ma niente, dalle sue labbra non usciva nemmeno un flebile suono. Si portò di corsa le mani al collo, come per voler levare qualcosa che lo stesso strozzando. L’altro iniziò a ridere nell’oscurità piu assoluta della stanza, rideva… rideva di quelle smorfie di dolore che stavano dipinte sul volto di Brent. Non sarebbe finita li… -Io ti faccio dono di questi poteri e di questa carica così importante per vedere cosa?!- sorrise veramente divertito da quella scena –Un misero fallimento!- sospirò –Voglio quella ragazza… se entro questa sera non l’avrò qui davanti ai miei occhi sarai tu a pagarne le conseguenze chiaro?- la voce gelida aveva fatto scivolare una punta di sarcasmo… -Questa sera a mezza notte dovrai essere di ritorno di tua spontanea volontà con Blacky. Sono stato chiaro?- ringhiò –la voglio qui…- sogghignò prima che una risata s’impossessasse di lui. Brent cadde in terra, finalmente la misteriosa presa intorno al suo collo era svanita.

 

-S_si…- disse ansimando a causa della mancanza d’aria.

 

-Bene…-

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13 settembre ore 6:20 .m.,

un ragazzo dai capelli neri si aggirava barcollante per i corridoi di pietra dell’edificio in cui si trovava appoggiandosi di tanto in tanto alle pareti e tentando di restare in piedi.

 

-Ehi Brent… sei ancora vivo? Pensavo che ormai avessi lasciato questo dannato mondo…- fece il biondino con tono ironico.

 

-Zitto…- tossì. L’altro sogghignò passandogli accanto e fermandosi solo per dirgli qualcosa.

 

-Allora… perché ti ha graziato? Avete fatto un compromesso oppure gli hai implorato pietà strisciando come un verme?! Oh scusa, volevo dire… come te stesso.- rise leggermente mentre Brent cercò faticosamente di rispondergli… ma tanto stava male da non riuscire a discutere

 

-Devo portargli Blacky entro questa sera a mezzanotte…- sospirò, sapeva che sarebbe stata un’impresa impossibile.

 

-Un’ impresa impossibile senza il mio aiuto!Non trovi?!- ghignò il biondino.

 

-Aiutami…- Brent non avrebbe mai pensato che sarebbe potuto finire tanto in basso da chiedere aiuto proprio a lui… -Aiutami James!- per la prima volta aveva chiesto aiuto a quel miserabile… certamente non l’avrebbe mai fatto se in gioco non ci fosse stata la sua vita, e ovviamente non lo avrebbe fatto una seconda volta.

 

-D’accordo. Ti aiuterò… ma questo è come se ti dichiarassi sconfitto, perciò invece che una settimana, dovrai fare ciò che voglio per ben due settimane… intesi?!- quello sguardo estremamente ironico, quel tono troppo calmo con una punta di ilarità… tutto dannatamente irritabile. Se solo non fosse stato in quelle condizioni avrebbe subito tentato d’ammazzarlo –Tranquillo… per la mezzanotte tu avrai gia Blacky… e la tua pellaccia sarà salva.- gli girò attorno… -Ti prenderai il merito con il padrone… ma… ricorda che poi sarai mio schiavo per ben due settimane!-

 

-Spero proprio che andrà così… preferisco farti da schiavo per due settimane che crepare per le sue mani.- fece un cenno con la testa alla fine del corridoio dove una porta d’ebano veniva messa in risalto dalle decorazioni in oro e da due torce accese vicino agli stipiti –Se non sarà così ti giuro che morirai con me.- tentò di spaventarlo… ma il biondino se ne andò ridendo quasi Brent avesse fatto una battuta che non si sarebbe mai scordato. Era a pochi passi dalla porta del padrone, si voltò per dire un’ultima cosa all’ “amico”…

 

-A parte il fatto che io non sbaglio mai… ma ora c’è qualcuno che mi aspetta, il padrone mi cercava.- si voltò verso la sua meta e non curò Brent più di uno sguardo.

 

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Ita rb- Corto… =____________= ma ho sonno!!!!!!!!!!! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto la ficcy, in piu un ringraziamento speciale a:

 

Death Angel, spero che questo capitolo ti piaccia (anche se è piccolo ndita rb) (come è piccolo?! Mo te ne accorgi? E’ sempre come al solito… =__= ndSeto) [mazzata in testa a Setuccio] e aspetto una tua recensione…

 

Akemichan, grazie dei tuoi consigli… ma credo che comunque non riuscirò mai a metterli in pratica. Io ci provo… ma sono una frana! V__V’’’’’’ Spero che come errori non diano troppo fastidio e che comunque continuerai a leggere la mia ff ok?!

 

Kelly, grazie! Sono contenta che ti piaccia la ff! ^O^

 

Ora una piccola domanda a tutti coloro che hanno letto questo capitolo…

Secondo voi chi è il capo di questi ragazzi (sfigati) che devono dare la caccia a Blacky?

 

Bye bye

]:-)

   
 
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