Ogni
singolo sospiro metta al corrente il cielo della mia
esitazione. Volgendo lo sguardo verso l’alto cerco solo un
appiglio… è notte e il cielo è scuro, senza te… mia dolce luna. Nessuna stella è apparsa
nel blu sembra che tutto sia triste per la tua sparizione. Mi manchi terribilmente, e come il cielo non può vivere
senza la sua cara luna… io non posso vivere senza di te. Ho bisogno della
tua luce per cacciare queste tenebre, mi stanno distruggendo… Aiuto, non
lasciare che mi portino via.
“La
luna… come l’acqua per me, il mio unico modo di vivere.”
13 settembre ore 5:58 p.m.,
Yami si era ormai deciso, sarebbe dovuto tornare
a casa… certamente la sua era solo un’impressione,
non era detto che Yugi fosse in pericolo. Forse era gia tornato a casa… Il faraone varcò la
soglia della sua abitazione insieme a Blacky.
-Yugi…- provò a chiamarlo. Ma dalla casa non venne alcun suono come risposta.
Così provarono ad andare in negozio per vedere se per caso fosse andato
dal nonno… la spedizione finì in un buco nell’acqua
–Non ci credo…- disse sconsolato Yami
buttandosi a sedere sul bordo della fontane del centro
dopo averlo cercato per un altro quarto d’ora. Volse il suo sguardo verso
la ragazza che gli stava vicina, respirava a fatica a causa della corsa che gli
aveva fatto fare Yami
-… è tutta colpa mia se Yugi adesso
è nei guai.- guardò tristemente il pavimento grigio composto di
piccole mattonelle messe a comporre una forma a ventaglio.
-Non dire
assurdità!- affermò lei piazzandoglisi
davanti con le mani chiuse a pugno posate sui fianchi per intimidire il ragazzo
–Non è stata colpa tua… se avessero voluto rapirlo lo
avrebbero fatto comunque in qualsiasi momento!-
-Come puoi dirlo?- domandò perplesso.
-Immagino…-
disse lei con il suo
solito tono. Yami rimaneva sempre in allerta… il
comportamento di Blacky lo aveva a dir poco
insospettito –Se pensi che sono una di
loro… ti sbagli!- si affretto d a dire la ragazza.
-Ma io non ho detto nulla!- disse Yami sempre più sospettoso. Lei sbuffò…
-Lo hai pensato!- affermò convinta.
-Come fai a dirlo?
Che ne sai di quello che pensa la gente!!-
ringhiò alzandosi di scatto. Lei sospirò
-Non lo so… ma lo so.- Che razza di risposta era quella?
“Non lo so ma lo so” che diamine intendeva
dire? Yami stava per ribattere ma
lei lo interruppe –So che non mi credi… vorresti sapere di
più su di me.- fece una pausa per guardarlo negli occhi, non appena ebbe
incrociato il suo sguardo continuò –Ma non potrai mai sapere il
perché di questa mia capacità…- il faraone aggrottò
le sopracciglia.
-Perché?- domandò.
-Perché
ci sono nata… e nemmeno io so perché. Ora capisci la mia frase?!
Non so come faccio a capire quello che pensa la gente, ma ci riesco…- Yami alle stranezze era abituato, tant’è
vero che non continuò a fare domande… ma
si limitò a dirle sotto voce
-Torniamo a casa ti
va?!- lei annuì, durante tutto il tragitto Yami non osò alzare lo sguardo da terra.
-Che diamine…
perché non hai detto nulla?- domandò lei
quando furono al portone del palazzo.
-Che avrei dovuto
dire?!- disse calmo il faraone estraendo da una tasca
della giacca un mazzo di chiavi e subito dopo scegliendone una, quella giusta,
per aprire il portone verde. Entrò e tenne l’anta aperta finche Blacky non si decise a seguirlo.
-Qualcosa…
vedi io non sono capace di leggere nelle menti della gente!- disse
sconsolata lei salendo i pochi gradini dell’androne che portavano
all’ascensore.
-Ma che dici?! Prima non mi avevi confessato il contrario?!- fece dubbioso seguendola fino all’ascensore appena
arrivato.
-Ho detto che capisco la gente… la capisco dal suo
sguardo…- silenzio, stavano in ascensore e nessuno dei due si degnava di
aprire bocca dopo la frase di Blacky –Parlami
per dio!!-ringhiò lei. Ci fu come una scossa improvvisa, la luce
dell’ascensore si fulminò e quest’ultimo
si bloccò di colpo. Dal “soffitto” caddero dei calcinacci
che colpirono in pieno la ragazza.
-Sei… sei stata tu?- domandò sconcertato. Certo, non si
aspettava proprio che in casa abitasse (anche se da
poco) qualcuno che come lui possedeva dei potori.
-Non credo!- disse a bassa voce guardando il piccolo spazio
intorno a se.
-Io… io
soffro di claustrofobia!- anche Yami guardò
verso il basso –FAI QUALCOSA TI
SUPPLICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!- Blacky lo guardò in faccia… sentiva solo
l’ansia e il terrore.
-E… e che diamine dovrei fare? Aspettiamo!- disse convinta sedendosi in terra. Yami iniziò ad urlare un “no” in maniera
disperata.
-Io sarò gia
morto prima che arriveranno soccorsi!!!!- aveva gli
occhi lucidi e per il terrore tentò di attaccarsi al campanello
d’allarme. Silenzio, solo quello regnava per il
palazzo… nient’altro. Nessuno si era accorto di loro due, eppure la
campanella d’allarme suonava, suonava,
suonava… le tempie di Balcky iniziarono a
pulsare.
-Smettila!-
ringhiò… Yami nemmeno si voltò ne tanto meno le diede ascolto –BASTA!!- urlò
esasperata attaccandolo al muro e costringendolo a guardarla negli occhi. Lui
rimase sorpreso, nemmeno pensò più che il posto in cui si trovava
fosse così piccolo da spingerlo ad urlare come un bambino. Nella sua
testa non era rimasto nulla fuorché il suo sguardo… perso in
quello della ragazza. Terrore e sorpresa erano una miscela mortale…
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13 settembre ore 6:15 p.m.,
la stanza buia e tetra metteva molta
soggezione, nessuno mai vi era entrato a parte le volte in cui venissero
obbligati dal padrone. Quella era una di quelle volte…
-Vi prego… mi
lasci spiegare!- tentò ancora il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.
-Non ho tempo da
sprecare con te… sei sempre stato un buono a nulla,
non mi servi più… non mi sei mai servito!- quelle parole erano
fredde, taglienti e distaccate… come le sue iridi oceano.
-Mio
signore…- tentò di dire Brent,
l’altro non lo fece terminare.
-Beng…- ghignò. Quei denti bianchi
risaltarono in quell’abisso
nero che era la sua stanza… Gli occhi di Brent
si allargarono sempre di più e le sue pupille si restrinsero fino quasi
a scomparire in quel colore così chiaro. Voleva urlare dal dolore… ma niente, dalle sue labbra non usciva nemmeno
un flebile suono. Si portò di corsa le mani al collo, come per voler
levare qualcosa che lo stesso strozzando. L’altro iniziò a ridere
nell’oscurità piu assoluta della stanza,
rideva… rideva di quelle smorfie di dolore che
stavano dipinte sul volto di Brent. Non sarebbe
finita li… -Io ti faccio dono di questi poteri e di questa carica
così importante per vedere cosa?!- sorrise
veramente divertito da quella scena –Un misero fallimento!-
sospirò –Voglio quella ragazza… se entro questa sera non
l’avrò qui davanti ai miei occhi sarai tu a pagarne le conseguenze
chiaro?- la voce gelida aveva fatto scivolare una punta di sarcasmo…
-Questa sera a mezza notte dovrai essere di ritorno di tua spontanea
volontà con Blacky. Sono stato chiaro?-
ringhiò –la voglio qui…- sogghignò
prima che una risata s’impossessasse di lui. Brent
cadde in terra, finalmente la misteriosa presa intorno al suo
collo era svanita.
-S_si…- disse
ansimando a causa della mancanza d’aria.
-Bene…-
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13 settembre ore 6:20 .m.,
un ragazzo dai capelli neri si aggirava
barcollante per i corridoi di pietra dell’edificio in cui si trovava
appoggiandosi di tanto in tanto alle pareti e tentando di restare in piedi.
-Ehi Brent… sei ancora vivo? Pensavo che ormai avessi
lasciato questo dannato mondo…- fece il biondino con tono ironico.
-Zitto…-
tossì. L’altro sogghignò passandogli accanto e fermandosi
solo per dirgli qualcosa.
-Allora…
perché ti ha graziato? Avete fatto un compromesso oppure gli hai
implorato pietà strisciando come un verme?! Oh
scusa, volevo dire… come te stesso.- rise leggermente
mentre Brent cercò faticosamente di
rispondergli… ma tanto stava male da non riuscire a discutere
-Devo portargli Blacky entro questa sera a mezzanotte…- sospirò, sapeva che sarebbe stata un’impresa
impossibile.
-Un’ impresa impossibile senza il mio aiuto!Non
trovi?!- ghignò il biondino.
-Aiutami…- Brent non avrebbe mai pensato che sarebbe
potuto finire tanto in basso da chiedere aiuto proprio a lui…
-Aiutami James!- per la prima volta aveva chiesto
aiuto a quel miserabile… certamente non l’avrebbe mai fatto se in
gioco non ci fosse stata la sua vita, e ovviamente non lo avrebbe fatto una
seconda volta.
-D’accordo. Ti aiuterò…
ma questo è come se ti dichiarassi sconfitto, perciò
invece che una settimana, dovrai fare ciò che voglio per ben due
settimane… intesi?!- quello sguardo estremamente ironico, quel tono
troppo calmo con una punta di ilarità… tutto dannatamente
irritabile. Se solo non fosse stato in quelle condizioni
avrebbe subito tentato d’ammazzarlo –Tranquillo… per la
mezzanotte tu avrai gia Blacky… e la tua
pellaccia sarà salva.- gli girò attorno… -Ti prenderai il
merito con il padrone… ma… ricorda che poi sarai mio schiavo per
ben due settimane!-
-Spero proprio che
andrà così… preferisco farti da schiavo per due settimane
che crepare per le sue mani.- fece un cenno con la testa alla fine del
corridoio dove una porta d’ebano veniva messa in
risalto dalle decorazioni in oro e da due torce accese vicino agli stipiti
–Se non sarà così ti giuro che morirai con me.-
tentò di spaventarlo… ma il biondino se ne andò ridendo
quasi Brent avesse fatto una battuta che non si
sarebbe mai scordato. Era a pochi passi dalla porta del padrone, si
voltò per dire un’ultima cosa all’ “amico”…
-A parte il fatto
che io non sbaglio mai… ma ora c’è
qualcuno che mi aspetta, il padrone mi cercava.- si voltò verso la sua
meta e non curò Brent più di uno sguardo.
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Ita rb- Corto… =____________= ma ho sonno!!!!!!!!!!! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto
la ficcy, in piu un
ringraziamento speciale a:
Death Angel, spero che
questo capitolo ti piaccia (anche se è piccolo ndita rb) (come è
piccolo?! Mo te ne accorgi? E’ sempre come al solito… =__= ndSeto)
[mazzata in testa a Setuccio] e aspetto una tua
recensione…
Akemichan, grazie dei tuoi consigli… ma credo
che comunque non riuscirò mai a metterli in
pratica. Io ci provo… ma sono una frana!
V__V’’’’’’ Spero che come errori non diano
troppo fastidio e che comunque continuerai a leggere
la mia ff ok?!
Kelly, grazie! Sono contenta che ti piaccia la ff! ^O^
Ora una piccola
domanda a tutti coloro che hanno letto questo
capitolo…
Secondo voi chi
è il capo di questi ragazzi (sfigati) che
devono dare la caccia a Blacky?
Bye bye
]:-)