Scritto nelle
stelle
Quando la mandarono a cercare Neji, Tenten non ebbe alcun dubbio su dove lo avrebbe potuto trovare.
Non la sfiorò minimamente il pensiero che il ragazzo fosse uscito o che si trovasse in camera sua o, ancora, in biblioteca a studiare.
Non era assolutamente plausibile.
Salì, dunque, con rassegnata certezza le scale che l’avrebbero condotta in solaio e, una volta arrivata, non si scompose affatto dell’ombra immersa nel buio, che osservava qualcosa attraverso un aggeggio tubolare rivolto verso la finestra, spalancata nonostante il vento gelido che imperversava nella notte.
-Neji- lo chiamò, atona.
Non ricevete alcuna risposta, se non un movimento leggero che le fece intuire il fatto che lo Hyuuga, in uno slancio di umanità, le aveva concesso un’occhiata di sfuggita.
-E’ pronta la cena- disse, accostandosi a lui ed osservando scettica il telescopio, ossia lo strumento dal quale non accennava a scostarsi.
-Mmm- fece Neji, con un’indifferenza che non sarebbe potuta risultare più evidente.
Tenten alzò gli occhi al cielo e si sedette sul secchio rovesciato accanto a lui.
-Allora? Oggi Marte e Venere sono allineati o c’è l’intromissione di Mercurio?- domandò annoiata.
Lo Hyuuga gli rivolse uno sguardo indispettito.
-E da quando queste sciocchezze- fece, scimmiottando il suo tono, -ti interessano?-
-Da quando ho scoperto che tu ne sei particolarmente condizionato..-
Neji sbuffò con aria evidente superiorità.
-Siamo tutti condizionati- la corresse, -il Destino riguarda ognuno di noi-
-Il destino..- ripeté Tenten, con l’evidente sforzo di non alterarsi -..e spiegami cosa c’entra con lo scrutare il cielo ogni santa notte..-
Fu la volta di Neji a dimostrare la sua impazienza.
-E’ scritto nelle stelle- spiegò saccente, -questo lo sanno tutti-
-Si, immagino- annuì lei poco convinta.
Lo Hyuuga si lasciò andare ad un sorrisetto sarcastico.
-Ma tu, ovviamente, credi che sia tutta una stupidaggine-
Tenten gli rivolse uno sguardo quasi compassionevole e sospirò.
-Io credo che cercare la risposta a tutti i costi, si finisce col dimenticare lo scopo della domanda- disse, cercando di fingere noncuranza mentre sfiorava le sue dita vicine.
Neji non sembrò trovare qualcosa da ribattere, anzi si irrigidì visibilmente.
La ragazza alzò la mano e la posò sulla sua fronte. Inciso, marchiato, il simbolo risplendeva sulla sua pelle bianca come il marmo.
-La vita non è un segno indelebile,- sussurrò, avvicinandosi sino a sfiorare con le labbra la sua guancia, -ma un foglio su cui ci sarà sempre lo spazio per una parola in più- lo baciò delicatamente, sicura che quella volta non si sarebbe ritratto. E, difatti, Neji accettò con malcelata soddisfazione quel gesto d’affetto.
Un urlo proveniente dalle scale li fece sobbalzare entrambi, quasi fossero stati attraversati da una scossa elettrica.
-Maledizione, la cena!- esclamò Tenten, balzando in piedi e fiondandosi all’uscita.
Neji la seguì prima con lo sguardo, poi si alzò e le andò dietro con lentezza studiata.
Giunto alla porta, rivolse un’ultima occhiata al suo telescopio e alla finestra aperta.
Sbuffò, quindi scese le scale, raggiungendo la ragazza che lo attendeva qualche gradino più in basso, la mano tesa ad accogliere la sua.
NdA: mmm ok,
considerazioni dell’autrice..
Non ho idea di cosa sia XD
Cioè dovrebbe
essere una AU, in teoria, però
la storia del marchio di Neji c’è lo stesso..
quindi usate un po’ di fantasia e
figuratevi un contesto in cui possa rientrarci, non è che
devo fare tutto io,
che diamine u__u
Ok, stupidaggini a parte,
è una storiella
giunta nella mia mente malata in maniera misteriosa, la coppia sebbene
sia un
“canon” non è che rientri proprio fra le
mie preferite.. però ci stava, su! XD
Vabbè, come al
solito parlo troppo!
Lascio a voi
l’ardua sentenza!
Alla prossima,
baci
Sere_