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Autore: Aleteia Furue    22/02/2011    4 recensioni
Il corso di Van Hohenheim poteva essere considerato interessante dai più -Storia dell'Alchimia e i suoi collegamenti con la chimica moderna non era qualcosa che si insegnava ovunque- ma, ovviamente, non per lui: aveva scelto quel corso solo ed esclusivamente perché l'esame sembrava, tra quelli a scelta, il meno impegnativo. Inoltre, punto da non sottovalutare, il carisma che l'insegnante aveva dimostrato il semestre precedente sembrava aver attirato molte giovani studentesse del primo anno. Il nome del professore, richiamando -paradossalmente- Paracelso, aveva fatto il resto. “Esame facile e belle ragazze.” fu il prepotente pensiero che, ricordava, si insinuò in lui mentre distrattamente segnava il codice dell'esame da trascrivere sul piano di studi. Non sapeva ancora che, proprio a causa di quel corso, sarebba stato coinvolto in un'avventura più grande di lui.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Hohemheim Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 32

Edward, stai cercando di dirmi qualcosa?” chiese infatti, tutto sorridente.
Vedi di occupare poco spazio.” rispose soltanto, infilandosi sotto le coperte per non dover guardare l'aria gongolante dell'altro.

La sua idea di spazio era esattamente fissata in quella testolina in perenne movimento.
Da bambino, forse, aveva dormito con la mamma – e poco poco con il padre – con Al e Winry; poi erano arrivati i viaggi continui, l'armatura di Alphonse ed i suoi auto-mail e, più in generale, era cresciuto. Dopo non aveva mai desiderato abbastanza il contatto con qualcun altro perché potesse arrivare al punto di voler condividere i propri spazi con una seconda persona.
Troppo preso dai suoi studi, dalla volontà lieve ma persistente di tornare a casa, dall'altra parte del portale, continuando ad essere un Alchimista di Stato per un bisogno diverso – ma non meno forte – che già lo aveva accompagnato prima. Sarebbe tornato un cane dell'esercito per poter guardare Mustang da lontano; se prima era una cosa che non avrebbe mai potuto ammettere ora invece ne era tristemente consapevole. Insomma, troppo preso da sé per pensare di legarsi.
Si riscosse, sentendo la porta chiudersi e Roberto avvicinarsi piano, forse convinto che si fosse già addormentato.
Non avrebbe fatto di certo nulla perché pensasse il contrario, troppo imbarazzato alla sola idea di dover dire qualcosa in un simile frangente.
Pensandoci, avevano già dormito assieme, anche se sarebbe stato più giusto parlare di un sonnellino derivante dal proprio crollo emotivo. Quella situazione era totalmente nuova, per lui.
Il castano, invece, sembrava orribilmente a suo agio e la cosa lo irritava immensamente.
Tra l'altro, aveva capito dalle chiacchiere di Mirco che Rob aveva visto Mustang baciarlo: aveva fatto di tutto per non pensarci. Che comportamento egoista ed irrazionale, non riusciva a crederci!
Lo aveva messo in una situazione ancora più imbarazzante e cominciava a credere che lo avesse fatto di proposito. Studiando tutto il giorno con Al era riuscito a non dar peso alla questione ma adesso, con Rob che respirava tranquillo al suo fianco, era come se tutto stesse per schiacciarlo; avrebbe preferito mille volte lottare contro mille homunculus, forse perfino perdere nuovamente i suoi arti e riaffrontare la riabilitazione che ne seguiva, ma non quello.
Perché era confuso e si sentiva un moccioso.
Perché se non si calmava avrebbe nuovamente dato prova di quanto fosse debole, facendosi consolare da qualcuno la cui pazienza, ne era certo, sarebbe durata sì, ma non per sempre.
Rob aveva detto che avrebbe aspettato, nonostante le premesse parlassero di anni d'attesa incondizionata; credeva nel ragazzo, ma era anche vero che non poteva attendere per sempre che lui facesse pace con sé stesso e si decidesse a comprendere che tra un porto sicuro ed un uomo più grande, con figli e che aveva già scelto l'attuale famiglia, era il porto sicuro la scelta più ovvia.
Non poteva restare a consolarlo, mentre piangeva per un altro senza stare male a sua volta.
Non poteva, Edward, abusare della sua bontà e del suo affetto, per questo doveva e voleva decidersi.
Un movimento al suo fianco e Rob stretto contro di lui, torace contro schiena – e non voleva pensare a cos'altro più in basso. Perché gli veniva in mente il volto di Mirco particolarmente ammiccante? - e delle labbra che si distendono in un sorriso contro il collo scoperto.
Non ti avevo detto di non occupare spazio?” mormorò, cercando di far sembrare la voce più impastata di quanto non fosse e salvare l'idea che stesse dormendo fino ad un attimo prima.
Ti dà fastidio?” chiese, facendogli il solletico con il movimento delle labbra.
Se dico di sì ti sposti?”
No, resto. Stai mentendo, non ti dà fastidio e non stai dormendo.”
Edward esibì uno dei suoi grugniti più irritati ma non negò l'evidenza, una volta tanto “Anche io credevo tu stessi dormendo.” rimbeccò, perché infondo avevano fatto entrambi la stessa cosa non palesandosi l'un l'altro.
Stavo pensando.” cominciò il castano incerto, scostandosi un po' e provando a far voltare verso di lui l'altro ragazzo. Per fortuna non incontrò grandi resistenze, ma il biondino gli fece cenno di continuare.
Non voglio complicare le cose, perché la situazione sembra essere piuttosto grossa ed io sono praticamente inutile però... mi ha dato fastidio.” vedendo lo sguardo interrogativo dell'altro si affrettò a continuare “Non fare lo stupido, lo sai.”
Lo sapeva, e sapeva anche che avrebbe dovuto fare i conti con quello, solo non pensava tanto presto. L'essere baciato da Mustang quanto era stato diverso dai baci di Roberto?
Non ho avuto neanche il tempo di pensarci sopra, a dire il vero. Non ho intenzione di dare un peso alla cosa comunque.” Non aveva alcuna intenzione di rovinare tutto per uno che aveva già scelto.
Ha deciso di essere il nuovo Sin al tuo posto, Al ha detto così.”
Nessuno gli ha chiesto di farlo, non gli devo nulla.” forse Al aveva un po' rigirato la cosa a suo favore, ormai chi poteva dirlo; sapeva comunque che il fratellino non aveva intenzione di fargli avere a che fare con Mustang in futuro. Alphonse almeno aveva le idee chiare.
Quello che gli bruciava era sapere che tutti si stessero prodigando per tenerlo fuori dai guai a sua insaputa, era frustrante.
Le carezze di Roberto, invece, rilassavano. Esserne consapevole lo faceva sentire ancora peggio; era fondamentalmente diverso perché con Mustang c'era una consapevolezza di fondo – un tradimento, un errore – mentre con Roberto le cose erano sicure; non doveva dividerlo con una bambina che non c'entrava nulla ed una donna assolutamente perfetta come Hawkeye.
Al massimo poteva dirsi geloso delle innumerevoli ragazze con la quale l'altro era uscito, ma neppure più di tanto. Anche se il castano tendeva a trattarlo come se fosse una ragazzina – per abitudine probabilmente – lui non era per niente una ragazza, paragonarsi a loro sarebbe stato stupido, considerato che non erano mai state nulla d'importante per il ragazzo.
Mi sento un idiota.” lamentò, accoccolandosi inconsapevolmente contro il castano.
Pensa a me. Vorrei fare talmente tante cose ma non ho il coraggio di chiederle e poi ho-.”
Me lo stai chiedendo indirettamente, Rob.”
Rob sapeva come muoversi, dove tastare ed in quale momento farlo; lui non riusciva a fare altro che ricambiare baci pieni e umidi, alternandoli ai gemiti strozzati – cielo, proprio quella sera casa era piena zeppa! - quando invece passava a torturare il collo, ed a stringere le mani attorno allo spesso pigiama dell'altro mentre questi carezzava, baciava e sfiorava, senza chiedergli nulla in cambio.
Ma ricambiare, ad un certo punto, era stata più una necessità che la volontà di fare un favore e, in quel groviglio – mentale e letterale – che si era venuto a creare aveva deciso di farsi meno problemi, per una volta. Per un secondo gli era tornato in mente Sin chiuso nel corpo di Mustang, ma scacciò immediatamente il pensiero: non era paragonabile e non era il caso di farsi tornare in mente episodi tanto spiacevoli, non in quel momento.

Aveva sonno. Aveva sonno e un sacco di dolorini ovunque. Aveva sonno, un sacco di dolorini ovunque e si sentiva in tremendo imbarazzo. Loro li stavano osservando.
Si ritrovò ad arrossire ancora di più, ripensando a quello che avevano fatto lui e Rob la notte precedente oltre a quello che lui gli aveva aveva fatto, detto, e... non lo avevano sentito tutti gemere, vero? Aveva detto delle cose talmente imbarazzanti.
Si erano svegliati piuttosto bene, lui totalmente imbarazzato mentre Rob più tranquillo; a detta di tutti, però, il sorriso ebete sulla faccia era una costante di entrambi, quella mattina.
Rob, era stato fin troppo pieno di attenzioni, spaventato all'idea di avergli fatto troppo male, ma in generale il risveglio era andato bene.
Il problema erano state la colazione - “Non trovate che questa notte il vento sia stato particolarmente agitato? Un ululare assolutamente adorabile, d'altra parte!” -, quando si era alzato trattenendo invano una smorfia di dolore - “Fratellone, sei fuori allenamento eh?” - e quando era rimasto solo con Mirco - “Non preoccuparti è normale, adesso il dolore passa. Comunque eri così eccitante che quasi stavo per-.” “NON LO VOGLIAMO SAPERE!” -, l'unico che riusciva ad apprezzare al momento, assurdamente, era Mor.
Effettivamente strillavi parecchio, erano urletti proprio.” come se non avesse detto nulla, rimangiava tutto. Mor era il peggiore.

Quindi si tratta di fermare contemporaneamente sia Aerugo che Xing, in modo da dover affrontare direttamente solo Amestris.” ragionò il militare, osservando la cartina che il Metafisico gli aveva messo a disposizione.
Sì, è così.” confermò questi, seduto con aria annoiata.
Se devo essere sincero, ciò che ha detto non mi convince. Perché avrebbe bisogno di noi e degli homunculus per eliminare chi ostacola l'Agnitio? Può resuscitare i morti, restituire arti ma si costringe ad usare altri: perché?”
Hai già una tua idea no? Esponila, se farlo ti fa sentire meglio.” e lo faceva, effettivamente. Pur sapendo che non vi fosse alcun bisogno esternare i propri dubbi con il Metafisico faceva sempre così: dava voce ai propri pensieri, come ad essere certo di averne ancora il minimo controllo.
C'è un limite alle sue capacità.” Lui sorrise un poco, guardandolo incuriosito. Forse non credeva che avrebbe davvero avuto il coraggio di parlarne “Ha detto di aver visto tutta la Verità in una trasmutazione umana, dando in cambio la sua umanità; ci ho pensato ed in quanto detto c'è qualcosa che mi sfugge.” una pausa, osservando la cartina che aveva di fronte, indugiando su Amestris “L'immortalità non esiste, è qualcosa che ho capito tempo fa. Gli homunculus, coloro che più si avvicinano a quell'idea sono in realtà destinati anche loro a perire, forse dopo secoli, ma pur sempre a morire. La stessa cosa vale per lei, dal momento che nonostante i giochetti fatti ai fratelli Elric, a Xerxes e con il precedente Sin, non fa che dare agli altri i compiti più scomodi.” perché non crea pietre filosofali incomplete per darle agli homunculus? Perché lascia che sia Alphonse Elric a trovare una soluzione per il nutrimento del suo esercito immortale e, cosa più importante, perché stava mandando loro in battaglia invece di cambiare il corso degli eventi lui stesso con uno schiocco delle dita? La risposta che aveva trovato a tutte quelle domande era soltanto una: aveva dei limiti. Forse, proprio come un homunculus o una pietra filosofale incompleta, ad un certo punto la sua energia sarebbe terminata, lasciandolo vuoto ed inerme.
Stava cercando di conservare il più a lungo possibile quell'energia, ma in quel caso voleva anche dire che... “Che sto imbrogliando tutti, sì. Illudendoli di restituirgli qualcosa che ormai è del tutto perduto.” terminò per lui il Metafisico “Ma prima di fare quella faccia furibonda, sappi che Alphonse si è perfettamente reso conto della cosa ben prima di te: non esiste l'utopia, Roy. Noi siamo una gerarchia, ai vertici il compenso reale e a chi sta in basso la consapevolezza di star per vivere, quanto meno, in un luogo di pace totale. Quella io, e voi con me, possiamo garantirla davvero.” era basito, non c'erano altre parole per descrivere il suo stato d'animo. Forse solo turbato poteva rendere meglio.
Tu avrai ciò che chiederai, Sin. Esattamente come Mor e Pon non negherò nulla.”
Ma gli altri? Gli altri che avevano deciso di sacrificarsi come sacrifici per una trasmutazione e chi seguiva la Setta cosa avrebbero avuto? Una vita pacifica sarebbe stato abbastanza dopo avergli promesso l'impossibile?
Avrei già una richiesta, a dire il vero.” provò il Generale, ottenendo un cenno di assenso.
Ho già chiesto ad alcuni homunculus di andare a prendere i tuoi uomini e portarli qui.” un ringraziamento costretto e Mustang si costrinse a tornare alla strategia per la guerra imminente.

Questo è molto meglio!” esclamò entusiasta Mor, continuando a bere da una cannuccia l'ennesimo tentativo di ricreare del sangue sintetico abbastanza energetico.
No, i tuoi valori sono rimasti praticamente invariati.” replicò Edward, osservando in un monitor varie numerazioni e scritte salire e scendere in maniera troppo poco significativa.
Inoltre,” s'intromise Al “Per quello ci è voluto troppo sangue, se continuiamo così dovremo fare altri prelievi.” Mirco era in cucina con Rob e fu loro risparmiato così l'attacco isterico.
L'attrezzatura che avevano sistemato nello studio di Hohenheim era stata portata in parte dal più piccolo dei fratelli ed in parte da Mor e consisteva di tutto l'armamentario adatto ad un laboratorio di ultima generazione. Edward aveva avuto qualche difficoltà con la macchina per misurare i valori energetici di Mor ma, per fortuna, imparava in fretta. Era comunque convinto che un aggeggio simile non si trovasse in alcun ospedale o laboratorio comune.
Mor si rigenerava ancora più lentamente degli homunculus dell'Agnitio, per questo continuare a ferirlo significava fargli solo male e non ottenere reali risultati. Usando quella macchina le risposte erano invece immediate.
Mor era un ibrido, per questo dovevano andarci con i piedi di piombo.
Perché non è potuto venire un homunculus completo?” chiese Edward, staccando una ventosa dal braccio del muta-forma: voleva dire pausa.
Io sono più adatto: se funziona con me funzionerà con tutti.” rispose acidamente, ed Alphonse annuì concorde “Gli altri homunculus sono dissimili tra loro se prendiamo in esame le caratteristiche rigenerative: ciò che va bene per uno, potrebbe non essere abbastanza per un altro. Mor invece in quanto ibrido può essere una base di prova perfetta.” spiegò.
Posso sapere...” cominciò Acciaio, curioso “cosa intendete dire con ibrido? Non fate che ripeterlo, ma non ho capito cosa intendete dire. Sono arrivato alla conclusione che sia in parte umano ed in parte homunculus, ma non mi spiego la ragione o come possa essere possibile.” staccò l'ultima ventosa dalla fronte del ragazzo dai capelli chiarissimi, attendendo una risposta.
Sono un fallimento ed allo stesso tempo l'esperimento meglio riuscito. Una trasmutazione umana portata a compimento ma che ha avuto un rigetto nell'ultima fase: sono tornato in vita, ma ero così debole che l'unica soluzione per il Metafisico era quella di trasformarmi in un homunculus. O almeno provarci.” indicò il livido che una delle ventose gli aveva lasciato, che da violacea era passata al colore naturale della pelle “Lo camuffata, non sono guarito.” precisò.
Il Metafisico ha provato a riportarti in vita solo per sperimentazione?!”
Per quello e perché eravamo amici, prima che io morissi prematuramente.” fece un gesto seccato, chiedendo di lasciar perdere quell'argomento.
In un incendio?”
Cosa?”
Sei morto in un incendio?” Mor scosse la testa, confuso. Quindi, pensò Edward, non era nemmeno lui il figlio morto tornato alla vita. Più ci pensava e più aveva dubbi: non poteva essere lui, Descartes era un alchimista, non un profeta e lui sarebbe comunque nato secoli dopo; ad Amestris o da quell'altra parte non aveva importanza. Forse c'era un messaggio cifrato, dietro tutto quello.
Un messaggio che davvero non riusciva a comprendere.

Note: Ed eccoci qui <3. Se qualcuno si aspettava descrizioni accurate mi dispiace ç_ç ma non ho mai scritto niente di simile e non ero certa di riuscirci senza cadere nel grossolano. Inoltre il rating è troppo giallo. XD
Anche la trama principale ha visto qualche piccola novità: la guerra si avvicina.
Un grazie a tutti i lettori e a chi ha commentato, le risposte sono – perdonatemi – giunte con un leggero ritardo ma tutte inviate. ^^

Grazie mille quindi a Ciel88
Lucy_Keehl, , Miss_Fefy e Chiby Rie_chan oltre che tutti coloro che continuando a seguire la storia. Commenti, critiche costruttive e consigli sempre graditi. A presto! ^^

  
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