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Autore: _Lethe    22/02/2011    1 recensioni
Gli scherzi che la natura mi gioca non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai nostri “Tiri Vispi”, ma fanno molto più male. Gli scherzi, sì, quando il fuoco prende la forma dei tuoi capelli, quando nella notte vedo gli occhi assassini di Rookwood che ha scritto con lettere maledette la parola fine sul tuo capo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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fuoco fred

Questa umile fic è dedicata a Allice_rosalie_blak, che mi ha spinta a scrivere sui gemelli, anche se probabilmente, dopo averla letta, ve la prenderete con me (spero tanto non con lei) per aver pubblicato un tale obbrobrio xD




Fuoco

L'alba era scivolosa e soffocata dalla pioggia della sera, ma nel cupo rossore delle nuvole vedo solo il desiderio di oblio, di voluttuosa immobilità¹. Io che ero il più vorticoso tra i grifoni. La vanità e la crudeltà degli uomini sono senza pari. So bene di non dire cose nuove e che queste parole già sfiorate dalle labbra aleggiano nell'aria del primo mattino da secoli, o forse da prima. Gli scherzi che la natura mi gioca non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai nostri “Tiri Vispi”, ma fanno molto più male. Gli scherzi, sì, quando il fuoco prende la forma dei tuoi capelli, quando nella notte vedo gli occhi assassini di Rookwood che ha scritto con lettere maledette la parola fine sul tuo capo.

Sotto questo cielo in lacrime, tento ancora di nascondermi all'ombra dei salici.

Non ho più illusioni, vagabondo nella radura infiammata, tra le foglie perdute dagli alberi, cercando di soffocare me stesso per far tornare te, che mi hai abbandonato, non senza un sorriso.

Maledetto, guarda! Guarda le mie mani, di un innaturale biancore. In uno dei miei momenti di distacco dalla realtà, in preda agli effetti dei fumi e dell'assenzio, mi sono lasciato convincere dalle tue lusinghe, immergendo le dita nell'ormai freddo fuoco.

Come posso essere sicuro di ciò che è reale e di cosa è frutto della mia fantasia? Il tuo viso- il mio viso- mi ricordava ogni giorno la mia esistenza, un piccolo conforto prima dell'eternità.

Ti vedo camminare nel vento, accompagnato da una piccola bambina²- la mia coscienza? La mia anima? La mia codardia?- che mi sorride, come fai tu.

Ma allora, fuggire è l'unica via di scampo, fuggire da te, fuggire da me stesso. Rifugiarsi nei meandri di una città troppo indaffarata per notarti, volare sulla folla, cercare la soluzione nella nebbia.

Non nel fuoco, non più.





¹ citazione di “Il gattoparardo”, l'idea di voluttuosa immobilità mi sembrava perfetta per descrivere i sentimenti di George, che ricerca l'oblio, come i siciliani nel film, nel magnifico film.


² citazione de “A beautiful mind” il riferimento è ovviamente alla figura di Charles e della nipote, entrambe allucinazioni di John. George crede di avere (o forse le ha?) le allucinazioni, cercando di non vedere il fratello in ogni cosa, arrivando perfino a scappare per un momento di pace.

  
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