22/02/2011
15 recensioniProve di cucina
La cucina del piccolo appartamento era sottosopra. Quando Ron vi entrò notò immediatamente la quantità di libri aperta sul tavolo, accompagnata da una pari quantità di pentole. Rimase stupito per un attimo, quando quella mattina erano entrati per la prima volta nella loro casa tutto era lindo e pulito, com'era possibile che l'ordine fosse stato annientato in qualche ora? Il suo sguardo attraversò l'intera stanza, fermandosi infine su una piccola figura avvolta da un grembiule da cucina. Istintivamente Ron sorrise, quella era sua moglie.
«Hermione?» la chiamò a bassa voce, facendola ugualmente sussultare.
«Ti avevo detto di non entrare!» rispose lei, fintamente arrabbiata. Ron la studiò per un secondo, notando i capelli ancor più gonfi del normale e le macchie di sugo in faccia, la trovava semplicemente bellissima.
«Sentivo dei rumori» le sorrise, come per giustificarsi.
«Sto usando delle pentole, Ronald, è ovvio che faccia un po' di rumore!»
«Ma sei sicura di non voler usare la magia?» Hermione roteò gli occhi, era la quinta volta che suo marito le ripeteva quella stessa domanda. Scosse la testa con vigore per confermare il suo proposito.
«Non ce n'è affatto bisogno. Ho letto diverse ricette e studiato ogni singolo passaggio, la bacchetta non mi serve per preparare questa» tamburellò con il dito sul libro aperto davanti a lei. Ron osservò ciò che la moglie gli aveva indicato, quella pasta al forno aveva un'aria davvero invitante.
«Ne farò una scorpacciata!» Hermione scoppiò a ridere vedendo la faccia del marito. In fondo, pensò, non era cambiato troppo da quando avevano undici anni, era rimasto lo stesso goloso di sempre.
«Stai attento a non fare indigestione o dovrò portarti al San Mungo. Vorrei passare in modo diverso la prima notte nella nostra casa» rispose tranquillamente Hermione, tornando ai fornelli, ma Ron le fu subito dietro.
«In modo diverso?» le disse a bassa voce, posando le labbra sulla pelle scoperta del collo. Hermione rise appena per il solletico ma non cedette.
«Dormendo, ovviamente – ribatté – E ora vai via di qui o non pranzerai!»
«Vorrà dire che aspetterò qua» borbottò Ron, sedendosi sul divano e sperando che Hermione lo richiamasse, per quanto fosse certo che non sarebbe mai accaduto.
Passate due ore e mezza senza notizie da parte di Hermione, Ron si avviò a passo spedito verso la cucina, pronto persino a essere Schiantato dalla sua dolce mogliettina pur di mettere qualcosa sotto i denti. Quando aprì la porta e vide Hermione fece fatica a non piegarsi in due dalle risate: la ragazza stava osservando una teglia dall'aria ben poco invitante.
«Hermione, questo piatto non assomiglia neanche vagamente a quello del tuo libro di cucina!» le disse fra le risate. Hermione lo guardò storto per un istante ma, dando un'altra occhiata alla sua prima opera culinaria, non poté fare a meno di aggiungersi alla sincera risata del marito. Il contenuto della teglia era irriconoscibile, interamente bruciato e decisamente poco commestibile. Alzò lo sguardo fino ad incrociare quello di Ron, sorridendo divertita.
«Ordiniamo una pizza?»
La mia seconda Ron/Hermione (non avrò mai il coraggio di pubblicare la prima!) e terza flashfic, non mi sarei mai aspettata di vederla arrivare prima a parimerito al Contest Fotografico di Walnut. Mai, davvero. E questo spiega il Premio Tartaruga, non avevo davvero il coraggio di inviarla!
Pacchetto: indigestione, "questo piatto non assomiglia neanche vagamente a quello del tuo libro di cucina”.