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Autore: Lia_the_Blue    22/02/2011    2 recensioni
Lina e Gourry, molti mesi dopo la sconfitta di Valvarv, lottano contro l'inverno, una delle cose che Lina odia. Decisi a continuare il loro peregrinare in luoghi caldi, si avventurano a sud. Quella notte Lina aveva fatto un sogno, banale, ma che succede se il caldo tanto cercato diventa una corsa contro il tempo per...???
Inserisco giallo perchè non so ocme potrei sviluppare gli altri capitoli anche se ho la storia già pronte. Spero vi piaccia, era molto tempo che no scrivevo e ho deciso di rivenire qui. Ciao^^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo8

Completamente distesa sul divano, nonostante mia madre continua a dirmi di levare per lo meno le scarpe, fisso il tetto del soggiorno buono. Sono passati pochi minuti, ma mi rendo conto che con questo silenzio sembrano passate ore!

Gourry si volta infine a guardare fuori dalla grande finestra, coperta da tende di seta impalpabili e semi trasparenti, come se cercasse qualcosa. Mia madre torna ancor auna volta nella stanza per finire di pulire, visto quanto considera il soggiorno prezioso. Al suo ennesimo rimprovero mi alzo sbuffando e mi stiracchio, inconsciamente forse per scrollarmi di dosso la stanchezza e il nervosismo accumulati.

E finalmente il signorino si è degnato si fronteggiarmi. MI guarda con un modo teso e arrabbiato, nonostante per me sia un libro aperto non riesco a capire cosa pensa.

"Gourry invece di guardarmi come se volessi sventrar eun cinghiale, apri la bocca!"
dandogli un ceffone non troppo forte per farlo svegliare

Rimane con il volto scostato per il colpo ricevuto ma non proferisce parola. Allora Gliene do un altro, un altro ancora finchè incavolato non si tiene la guancia e mi urla

"Insomma basta Lina. Cosa credi hce sono fatto di gomma???"
bloccandomi il nuovo colpo con l'altra mano, stringendomi forte il polso

"Gourry lasciami, mi fai male. Se te li ho dati è  stato solamente per farti svegliare, visto che fino ad ora hai dormito in piedi"
sostenendo il suo sguardo

Dopo un profondo sospiro, leva lo sguardo concatenato al mio fino ad ora e vagando per la stanza dice finalmente qualcosa

"IO...non volgio che domani .... non devi andare tutto qui!"

"Ma davvero....e sentiamo per quale ragione. Se non sbaglio tuo padre ti cerca ma stranamente, e dico anche in maniera assurda, vuole anche me per propormi non so cosa. E sentendo tuo fratello, tipo molto cordiale aggiungo, mi 'consiglia' di accettare senza 'se' e senza 'ma'...."
allargando le braccia mentre parlo

Lui torna a fissarmi mostrando uno sguardo velato di tristezza e colpa

"Cosa cè adesso, perchè mi guardi così??!!??"
rimanendo decisa

Sbuffa, mi da le spalle e si avvia verso la porta

"Gourry dove stai andando" urlo "non vorrai scappare per paura?"

"IO non scappo, ne ho paura. Soltanto, conoscendo la mia famiglia, vorrei che tu venissi via con me..."
cambiando il tono di voce

"In che senso....."
tradendo nervosismo mentre un senso di agitazione mi pervade e lui si volta verso di me mentre è alla porta

"Andiamo via, torniamo alla vita che amiamo. Possono fare a meno di noi..."
dicendolo quasi come una supplica.

"Gourry, mi conosci e se cè qualcosa che attira la mia attenzione...bè allora voglio vederci chiaro. A te non sembra strano che dopo anni tuo padre cerca me e te insieme, ci fa rintracciare dopo vari passaparola e...."

"A me non interessa la curiosità Lina. Non voglio vedere mio padre usarti solo per ottenere qualcosa. Se ha cercato te vuol dire che vuole affidarti un lavoro o qualcosa di simile...non voglio tornare sapendo di doverti proteggere da lui...."
quasi amareggiato dalle sue stesse parole

NOn riesco a capire il senso delle se parole, i suoi gesti, il suo sguardo che a ogni sua parola muta facendosi più oscuro ai miei occhi

"Cosa ti preoccupa? CHe può proporre ?Lina Inverse ho bisogno di te per uccidere quel cattivo o quel drago...'"
scanzonando la frase per smorzare la tensione ma la sua risposta mi raggela dove mi trovo

"Lina perchè....PERCHé DEVI ESSERE COSI? OTTUSA DA NON CAPIRE?????.... PER UNA VOLTA COMPORTAI DA ADULTA E NON DA BAMBINA AL TUO SOLITO!"
con un tono e un'espressione rabbiosa e delusa insieme ma è  la porta che viene sbattuta con forza a farmi sobbalzare, così forte che sembr ache oltre il rumore, forse dei cardini o di muro caduto, sia sciolato qualcosa da dentro di me.

Una frase del genere non era da lui, ne prima quando lo conobbi ne adesso. Anzi mi aveva dimostrato che ai suoi occhi non solo ero persona al suo livello ma con la testa sulle spalle da meritare la sua fiducia e il suo rispetto. Mi accascio sul divano mentre qualcosa di caldo mi scivola sulle guance e mi affloscio sulle ginocchia, poggiando la fronte sulle braccia.....mi  sembra di sentire dentro un subbuglio. Questa giornata non è ancora finita e già sono successe così tante cose che epr me, nonostante la forza interiore, è stato uno strapazzo per il fisico e la mente. O forse l'anima???

Mi ridesto quando sento il meccanismo della maniglia scattare e mi alzo chiamando Gourry, sperando che in un modo o nell'altro sia tornato in sè. Ma con mio rammarico, mi trovo davanti mio padre.

"Credevo fossi in camera tua....."
sbrigativo

"NO...dimmi una cosa....cosa ho fatto  per farti diventare rabbioso e ....oddio, adesso non mi viene come descrivere il tuo comportamento che no ho mai visto"
cercando di fargli capire che sono all'oscuro del motivo che ha portato addirittura a schiaffeggiarmi

Chiude gli occhi sospirando, rimanendo così per un paio di minuti

"Vedi...no io non posso parlartene...deve essere Sir Gabriev a dirtelo..."
avvicinandosi al divanetto di fronte a me

"Sir...Sir Gabriev...?"

"Si il generale Gabriev...con il suo titolo nobiliare viene chiamato 'Il generale Sir Gabriev di Elmekia...."
sedendosi incrociando le braccia al petto

"Un nobile...Sir...."
bisbiglio finchè non mi volto verso la porta iniziando a capire alcune parole di Gills, il titolo....

"Ascolta Lina, qualunque cosa tu dirai come risposta al generale, per favore scegli bene.....ne va anche della tua famiglia...."
bruciandomi con i suoi occhi scuri

"Io ancora non ho capito papà...spiegami"
concitata

"COme ti ho detto, no! Parlane con il generale e non insistere....è una cosa importante, così tanto che detto da me non avrebbe lo stesso valore...."
e rimango spiazzata, come avevo immaginato è una questione troppo delicata perchè Gills o mio padre possano parlarmene

"va bene...io....credo andrò a farmi un bagno...."
alzandomi apatica, mio padre volta lo sguardo, forse perchè immagina che guardandomi ancor anelgi occhi qualcosa sarebbe scattato


Esco nel corridoio cercando con gli occhi Gourry, pensando nel mio cuore che sia rimasto appoggiato a qualche muro pensieroso. Invece niente, non lo trovo....
Mi avvio verso la cucina dove mia madre sistema il servizio da the usato prima, il mio volto le fa intuire quello che provo, oltre al litigio e alla porta sbattuta di Gourry che deve aver sentito perfino dalla cucina

"Lina...senti, Gourry penso che lo farò dormire per questa notte nella stessa camera dell'emissario.Ne abbiamo solo una per gli ospiti lo sai e non voglio che vada in qualche locanda. Quel ragazzo...ecco..."

"Mamma nessun problema non preoccuparti...vado a fare un bagno..."
salendo al secondo piano, dove io e mia sorella abbiamo un bagno grande, nostro. Riempio la vasca bianca con acqua calda, verso i sali alla rosa selvatica che adoro e mi tolgo i vestiti, ormai sudati. LI metto nel cesto dei panni sporchi e mi immergo in acqua. Quel tepore, l'acqua che scivola sulla mia pelle come una carezza e il profumo dei sali che mi inebria mi distendono così tanto che mi sento come nell' utopica immagine di prima. Acqua calda, cibo, relax. E mi abbandono senza pensare a nulla, solo percependo la pelle bramosa di togliersi la 'sporcizia' mentale e fisica, con un colpo di spugna morbida grondante schiuma. E i miei sensi si sentono appagati....


************************************************

Gourry dopo mezz'ora si trova davanti la porta della mia camera, poco prima del bagno e di fronte la camera di mia sorella. Sembra interdetto, era uscito dopo aver sbattuto la porta e si era diretto per la piazza del paese, ma il senso di oppressione che lo tormenta ha avuto la meglio. Ritornato sui suoi passi, si è diretto nel soggiorno ormai vuoto, è salito poi al secondo piano. Trovate tre porte, ha letto su due cartelli posti sulle prime porte. In uno, con un disegno di quello che per lui è un cane, cè scritto semplicemente 'Luna', mentre l'altro mostra un disegno di figura umana lanciante raggi dalle mani. E sorride nel vedere il nome sulla porta, Lina. Erano disegni che avevamo fatto io e mia sorella da piccole e che i miei non avevano mai tolto. Chiude gli occhi e decide di bussare, ma si accorge che la mia porta è socchiusa e dei rumori e alcuni sospiri all'interno rompono il silenzio.

Si blocca, si volta verso le scale ma poi preso coraggio bussa lievemente

"Lina...ecco...Lina senti mi spiace davvero di averti detto quelle cose. Giuro!" battendo il palmo della mano sullo stipite forse per il nervosismo "e vorrei...vorrei parlare con te di me e te per domani...sai,  non è vero che ti comporti da bambina ma quando sei testarda....ecco..."
sentendo una risatina leggera da dentro la stanza, soffocata, mentre si gratta una guancia

"Non ridere sai...spero che non te la sia presa per prima ma vedi....sono preoccupato. SOno preoccupato  per te lo ammetto e voglio che tu ci ripensi. Voglio tornare alla nostra vita, te l'ho detto. Viaggiando fianco a fianco vedendo le cose insieme, scherzare tra noi, fare a gara sul cibo, i nostri allenamenti che sfociano nell'assurdo, le litigate solite, la caccia ai banditi....Oh, Lina per favore voglio di nuovo quella vita. Voglio rivedere il tuo sorriso mentre scegliamo la meta, il tuo broncio quando ti scompiglio i capelli, il tuo prendermi in giro e il nostro passatempo preferito della lotta....vorrei di nuovo, e di nuovo ancora, scherzare con te sul letto o svegliarmi la mattina vedendoti dormire tranquilla vicino a me mentre i raggi di sole sul letto salutano il giorno... NOn prendermi per un maniaco però.... ma....adoro vederti acciambellata come un gatto, con la camicia da notte che ti viene larga e i capelli rossi sparsi per il cuscino. Lo ammetto, mi piace anche quando tu parli nel sonno di cibo o per ammazzarmi chissà per cosa, tirandomi un braccio. Rivoglio le nostre giornate felici Lina...."
battendo le mani sulla porta con leggera fermezza mentre da dentro sente dei passi ma nessuna parola

"Lina....so che quando ti arrabbi, bastano dieci minuti per sorridermi di nuovo. Per favore, sono pentito lo ammetto ma se pensi che mi metto in ginocchio a supplicarti no...Lina...."
chiamandomi quasi singhiozzando

Io intanto ho indosso l'accappatoio con le lune stampate gialle e gli arcobaleni che volazzano allegri sulla stoffa. Mi guardo allo specchio grande, osservo quella che dovrebbe essere Lina Inverse, la temibile Lina Inverse. Invece in questo momento vedo una ragazza con lo sguardo triste, spaesato che senza saperlo potrebbe essere inguaiata in qualche missione pericolosa o soltanto il modo di un padr e per riavere suo figlio, costringendo la maga per cui è guardia del corpo ad andare al suo maniero.

Il vetro inizia ad appannarsi per il mio respiro, non appena avvicino la fronte al vetro freddo. Il mio corpo, per l'acqua calda o per l'agitazione che di nuovo mi infiamma dentro, prova un brivido freddo a quel contatto. Il mio corpo mi sembra così distante in questo momento....tuttavia alcuni tonfi fuori dalla porta richiamano la mia attenzione e vado a vedere.

Apro la porta e con l'asciugamano in mano tampono i capelli umidi, svolto a destra e mi ritrovo Gourry davanti la mia porta appoggiato ocn entrambe le mani sugli stipiti, mentre chiama piagniucolando il mio nome. Lo guardo senza capire

"Gourry che fai davanti la mia camera???"
tamponando ancora i capelli

Lui volta la testa mostrando un viso tirato e due occhi lacrimosi e tremolanti, e l' per lì rimane così a tirare col naso senz a però piangere davvero. Poi mi squadra, mi fissa, si avvicina con la testa a me e si stropiccia gli occhi come per vedere meglio e poi vedo la sua mascella cadere a terra.

"Ma insomma che ti è preso???"
dico innervosendomi

Si attacca con le mani al muro imgoiando e poi allunga la testa verso la mia camera

"Ma tu...ma tu da dove....non è questa la tua camera?????'"
stridendo in falsetto tanto che che gli chiedo di calmarsi

Di colpo la porta della mia camera si apre e mia madre esce serafica in volto con un cesto per i panni in mano. Guarda Gourry che sta sudando a secchiate e lo saluta compiaciuta, poi guarda me

"Lina, tesoro. Ho sistemato degli abiti puliti in camera tua. Vi lascio soli che avete delle cose da dirvi, la cena sarà pronta fra due ore...."
incamminandosi allegramente verso le scale

Io rimango come una stupida con l'asciugamano fra le dita che ormai tocca il pavimento, l'accappatoio caduto per una spalla e uno sguardo interdetto perchè non ha capito un cavolo. Gourry invece si è appiattito al muro di più quando mia madre è uscita e ora mi fissa con la paura negli occhi, come se voelsse scappare ma i piedi glielo impediscono. Lo fisso un momento poi entro in camera mia alzando le spalle.

La mia camera, sempre come la ricordo. Il mio letto color crema bello grande (adoro rotolarmi nel letto la notte, vi spiace???), la mia trapunta preferita con tante lucciole ricamate sopra, la mia toeletta con lo specchio grande grande e tante bottigliette e accessori da ragazza sparsi qua e là ( non ridere, ma nella mia confusione sono molto ordinata -.-), il mio sgabello per pettinarmi dove ho passato ore da ragazzina immaginarmi da grande....quanti ricordi!.

Mi siedo allo sgabello, riflettendomi nello specchio di fronte a me. Sorrido pacatamente, per un attimo mi era sembrato di rivedermi piccolina intenta a farmi la coda. Prendo la spazzola ma ricordandomi di lui torno in corridoio

"Senti, se hai qualcosa da dirmi muoviti. Non ho tutto il pomeriggio"
dandogli un colpo di spazzola in testa per togliergli quella  faccia da ebete

Dopo un pò, mi segue in camera e rimane fermo  sulla soglia a guardare la stanza, poi entra

"E così è questa la camera di Lina Inverse...."
ridacchiando, come se la paura di prima fosse scomparsa

"Allora cosa dovevi dirmi"
spazzolandomi i capelli con calma

Lui rimane a guardare il mio riflesso nello specchio, l'accappatoio un pò largo che mi cade da una spalla e che mi arriva fino a metà coscia, le mie gambe. Poi si volta e si siede ul mio letto fissando la trapunta stirando un sorriso

"Che fai Gourry ti sei ammutolito?"
guardandolo attraverso il vetro di fronte a me

Lui si volta e mi dice sbrigativo

"Hai deciso?"

NOn so perchè, ma la spazzola che da qualche minuto liscia i miei capelli si ferma a metà del lavoro. Guardo gli occhi riflessi del ragazzo che è alle mie spalle e poi chiudo gli occhi.

"Se entro stasera non cambio idea, si, ho deciso che ci vado"
riaprendoli per vedere la sua reazione, ma non si scompone. Si limita a fissarmi attraverso lo specchio

"Capisco, allora io verrò con te. Ok?"
quasi parlando a se stesso

"Fa come vuoi, ma se non vuoi venire non ti obbligo lo sai. Inoltre mia madre non so se te lo ha detto ma se cè possibilità di mettere un altro letto, dormirai con l'emissario."
laconica come potevo per chiudere il discorso ma lui invece mi sorprende

"Io invece pensavo di dormire in camera tua, anche a terra non ho problemi lo sai..."
quasi in un soffio incrociando i miei occhi appena mi volto verso di lui e la spazzola scivola su una coscia

"Gourry, ti ricordo che siamo a casa dei miei genitori, che mio padre è furioso con me non so per quale motivo e..."

"Lina, non voglio dormire con quello...hai visto che faccia...???E poi...ormai non è una nostra abitudine...dormire nella stessa stanza..?"
parlando come se le parole gli escono alle labrba senza volevo e rimango a guardarlo sorpresa

Poi mi viene fuori una risata acuta ma tranquilla, i miei nervi precedenti sull'idea di dormire insieme si stendono

"Oh, Gourry! NOn so davvero che risponderti a questo punto. Se hai il fegato da chiedere ai miei il permesso vai pure...."
sogghignando maliziosamente

"Tranquilla Lina. Tuo padr e non mi pare che voglia vederci molto stasera. O per lo meno parlare. E non mi pare che sia tipo da salire fin qui per controllarti. E ..credo che...si insomma..tua madre non dirà nulla..."
spezzando l'ultima frase, arrossendo, e non capisco mentre alzo un sopracciglio

"In che senso?"

"Ehm...niente! AD ogni modo....permettimelo dai...."
cambiando espressione, divenendo dolce dolce come un agnellino e lì inizio a sudare

"Boh...vediamo più tardi..."
sentendomi le guance rosse tornando a spazzolarmi i capelli dimenticandomi dello specchio

"Allora ti aspetto per la cena e poi vediamo dove posso sistemarmi...magari sotto la finestra...."
alzandosi per decidere il posto

"Gourry va a vedere s e mia madre ha bisogno"
tenendo gli occhi chiusi mentre lo sento uscire sorridendo verso di me e il mio petto sembra bruciare...e ancora non è arriva l'ora di dormire!


Purtroppo la cena è come la immaginavo. Abbondante ma tremendamente silenziosa. Io e Gourry abbiamo indossato abiti normali, lasciando quelli da viaggio nel cesto, da lavare. Mio padre non ha fiatato e poi, dopo cena, è andato a sistemare il negozio per il giorno dopo.

Io asciugo i piatti che Gourry sta lavando mentre mia madre sistema tutto nella credenza. Io e lui ci scambiamo qualche occhiata sfuggente ogni tanto, facendo sorrisi complici cercando di non farci vedere. MIa madre però rompe quel momento

"Gourry, mi sono dimenticata di dirti che la stanza degli ospiti è occuapta per ora dall'emissario e che non cè posto per un altro letto o giaciglio di fortuna a terra. Così ho pensato di sistemarti in camera di Lina. Se per voi due dormire sul suo letto, per quanto grande, è un problema posso sistemarti in un angolo della camera...."
e a quelle parole un piatto mi sguscia dalle mani volazzando per aria, mentre mia madre ci sorride beata, e Gourry perde dalle mani la caraffa del vino che stava pulendo

Il silenzio irreale fa da contrasto con le nostre due facce sconvolte e rosse mentre mia madre si scusa per le parole indelicate

"Ma..mamma vedi che io e Gourry siamo amici non dire frasi che possono far capire chissa che...e poi..."
balbettando

"E poi, s e non cè posto lo ospito ma non dire chiaro!!!!"
tornando ad asciugare mentre Gourry cerca di nascondere la brocca lesionata

Dopo mezz'ora di discussioni on mia madre, il  letto momentaneo di Gourry è pronto, al centro della stanza. Saluto mia madre e vado in bagno per mettermi in piaga dopo di Gorry, che termina di controllare se cè tutto. Entrando lo vedo indaffarato con il cuscino

"cosa cè, ti sembra scomodo?"
sgambettando con uno dei miei pigiamini corti, ormai senza imbarazzo davanti a lui

"NOn lo so, mi sembra troppo morbido...."
fissandolo con aria indagatrice mentre lo strapazza, e mi ci metto davanti con le mani sui fianchi

"Cosè un modo per chiedere la mia pietà per dormire sul letto??"
scherzando

"Non sia mai, un cavaliere non ruba il letto ad una fanciulla"
strizzandomi un occhio e io rido salendo sul letto

Quando entrambi siamo belli distesi al buioda tre quarti d'ora, mi viene un pò di ansia. NOn lo sento russare e mi chiedo cosa pensa. Noi due soli, nella mia stanza e in casa dei miei. MI rigiro e mi accorgo che purtroppo inizio a sentire la sua mancanza accanto a me, sotto le coperte. Il lato che occupa lui di solito mi mette un senso di vuoto...

"Ehm...Gourry stai dormendo???"
bisbigliando ma nessuna risposta

Scosto le coperte e casto un lighting. Lui è sveglio e ora mi fissa con far e interrogativo vedendo l'incantesimo. Ci fissiamo incerti finchè non scendo dal letto e mi accovaccio vicino a lui

"Sei comodo?"
a pochi centimetri dal suo viso

Lui per un istante mi guarda stranito, poi però si ridesta dal torpore probabilmente dovuto al sonno e si alza seduto guardandomi

"Cosa cè, non riesci a dormire???"

"Veramente mi chiedevo tu come stai lì..."
ancora bisbigliando, lui mi avvicina il volto e parlando allo stesso mio tono  mi dice

"non è che Lina Inverse si sente sola là sopra??"
maliziosamente, portando l'indice sulla punta del mio naso

"Co-cosa-dici-non-ci-provare..."
sentenzio sconvolta tutto d'un fiato

Poi però vedendo il suo sorriso, tiro un sospiro e ross ain viso gli parlo con calma

"Ok, lo ammetto. Mi sento sola là sopra...mi manca la tua  presenza"
sorridendogli

Lui prima resta a sorridere, poi mi prende per la vita e mi tira buttandosi con me sul letto, al suo solito. Io rido, di gusto, è tutto come al solito!

Ci mettiamo sotto le coperte ognuno al suo lato, lui verso l'esterno e io verso il muro, e ridendo cerchiamo di addormentarci. POi Gourry mi fa una domanda

"Secondo te, se per caso per il freddo ti viene voglia di abbracciarmi nel sonno...non è che mi picchi perchè mi ritieni responsabile?"
ridacchiando

MI alzo sul gomito e nonostante il buio, gli do un pizzicotto a una guancia facendogli uscire un gridolino di dolore

"Dipende da cosa fai tu..."

"Ok..."
e lesto mi tira verso di se portandomi la testa sul suo petto. All'inizio mi divincolo ridendo ma poi, sentendo la sua mano destra sulla mia schiena e quella sinistra sulla mia guancia, mi fermo.

"Gourry...stai cercando di imbonirmi con le coccole??"
cercando di mantenere un tono serio

"No, sto solo abbracciando la maga a cui ho promesso di proteggerla...ovunque voglia andare..."
sussurrandomi all'orecchio, appena alzo un pò la testa posando il mento sul petto

"mmmhhh...."
sussurro dandogli solo un leggero bacio vicino la bocca, tornando poggiata a lui  mentre la mia mano stringe la sua sopra il petto. E mi addormento.


   
 
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