Completamente
distesa sul divano, nonostante mia madre
continua a dirmi di levare per lo meno le scarpe, fisso il tetto del
soggiorno
buono. Sono passati pochi minuti, ma mi rendo conto che con questo
silenzio
sembrano passate ore!
Gourry si volta infine a guardare fuori dalla grande finestra, coperta
da tende
di seta impalpabili e semi trasparenti, come se cercasse qualcosa. Mia
madre
torna ancor auna volta nella stanza per finire di pulire, visto quanto
considera
il soggiorno prezioso. Al suo ennesimo rimprovero mi alzo sbuffando e
mi
stiracchio, inconsciamente forse per scrollarmi di dosso la stanchezza
e il
nervosismo accumulati.
E finalmente il signorino si è degnato si fronteggiarmi. MI
guarda con un modo
teso e arrabbiato, nonostante per me sia un libro aperto non riesco a
capire
cosa pensa.
"Gourry invece di guardarmi come se volessi sventrar eun cinghiale,
apri
la bocca!"
dandogli un ceffone non troppo forte per farlo svegliare
Rimane con il volto scostato per il colpo ricevuto ma non proferisce
parola.
Allora Gliene do un altro, un altro ancora finchè incavolato
non si tiene la
guancia e mi urla
"Insomma basta Lina. Cosa credi hce sono fatto di gomma???"
bloccandomi il nuovo colpo con l'altra mano, stringendomi forte il polso
"Gourry lasciami, mi fai male. Se te li ho dati è
stato solamente
per farti svegliare, visto che fino ad ora hai dormito in piedi"
sostenendo il suo sguardo
Dopo un profondo sospiro, leva lo sguardo concatenato al mio fino ad
ora e
vagando per la stanza dice finalmente qualcosa
"IO...non volgio che domani .... non devi andare tutto qui!"
"Ma davvero....e sentiamo per quale ragione. Se non sbaglio tuo padre
ti
cerca ma stranamente, e dico anche in maniera assurda, vuole anche me
per
propormi non so cosa. E sentendo tuo fratello, tipo molto cordiale
aggiungo, mi
'consiglia' di accettare senza 'se' e senza 'ma'...."
allargando le braccia mentre parlo
Lui torna a fissarmi mostrando uno sguardo velato di tristezza e colpa
"Cosa cè adesso, perchè mi guardi
così??!!??"
rimanendo decisa
Sbuffa, mi da le spalle e si avvia verso la porta
"Gourry dove stai andando" urlo "non vorrai scappare per
paura?"
"IO non scappo, ne ho paura. Soltanto, conoscendo la mia famiglia,
vorrei
che tu venissi via con me..."
cambiando il tono di voce
"In che senso....."
tradendo nervosismo mentre un senso di agitazione mi pervade e lui si
volta verso
di me mentre è alla porta
"Andiamo via, torniamo alla vita che amiamo. Possono fare a meno di
noi..."
dicendolo quasi come una supplica.
"Gourry, mi conosci e se cè qualcosa che attira la mia
attenzione...bè
allora voglio vederci chiaro. A te non sembra strano che dopo anni tuo
padre
cerca me e te insieme, ci fa rintracciare dopo vari passaparola e...."
"A me non interessa la curiosità Lina. Non voglio vedere mio
padre usarti
solo per ottenere qualcosa. Se ha cercato te vuol dire che vuole
affidarti un
lavoro o qualcosa di simile...non voglio tornare sapendo di doverti
proteggere
da lui...."
quasi amareggiato dalle sue stesse parole
NOn riesco a capire il senso delle se parole, i suoi gesti, il suo
sguardo che
a ogni sua parola muta facendosi più oscuro ai miei occhi
"Cosa ti preoccupa? CHe può proporre ?Lina Inverse ho
bisogno di te per
uccidere quel cattivo o quel drago...'"
scanzonando la frase per smorzare la tensione ma la sua risposta mi
raggela
dove mi trovo
"Lina perchè....PERCHé DEVI ESSERE COSI? OTTUSA
DA NON CAPIRE?????.... PER
UNA VOLTA COMPORTAI DA ADULTA E NON DA BAMBINA AL TUO SOLITO!"
con un tono e un'espressione rabbiosa e delusa insieme
ma è la porta
che viene sbattuta con forza a farmi sobbalzare, così forte
che sembr ache
oltre il rumore, forse dei cardini o di muro caduto, sia sciolato
qualcosa
da dentro di me.
Una frase del genere non era da lui, ne prima quando lo conobbi ne
adesso. Anzi
mi aveva dimostrato che ai suoi occhi non solo ero persona al suo
livello ma
con la testa sulle spalle da meritare la sua fiducia e il suo rispetto.
Mi
accascio sul divano mentre qualcosa di caldo mi scivola sulle guance e
mi
affloscio sulle ginocchia, poggiando la fronte sulle braccia.....mi
sembra di sentire dentro un subbuglio. Questa giornata non
è ancora
finita e già sono successe così tante cose che
epr me, nonostante la forza
interiore, è stato uno strapazzo per il fisico e la mente. O
forse l'anima???
Mi ridesto quando sento il meccanismo della maniglia scattare e mi alzo
chiamando Gourry, sperando che in un modo o nell'altro sia tornato in
sè. Ma
con mio rammarico, mi trovo davanti mio padre.
"Credevo fossi in camera tua....."
sbrigativo
"NO...dimmi una cosa....cosa ho fatto per
farti diventare rabbioso e ....oddio,
adesso non mi viene come descrivere il tuo comportamento che no ho mai
visto"
cercando di fargli capire che sono all'oscuro del motivo che ha portato
addirittura a schiaffeggiarmi
Chiude gli occhi sospirando, rimanendo così per un paio di
minuti
"Vedi...no io non posso parlartene...deve essere Sir Gabriev a
dirtelo..."
avvicinandosi al divanetto di fronte a me
"Sir...Sir Gabriev...?"
"Si il generale Gabriev...con il suo titolo nobiliare viene chiamato
'Il
generale Sir Gabriev di Elmekia...."
sedendosi incrociando le braccia al petto
"Un nobile...Sir...."
bisbiglio finchè non mi volto verso la porta iniziando a
capire alcune parole
di Gills, il titolo....
"Ascolta Lina, qualunque cosa tu dirai come risposta al generale, per
favore scegli bene.....ne va anche della tua famiglia...."
bruciandomi con i suoi occhi scuri
"Io ancora non ho capito papà...spiegami"
concitata
"COme ti ho detto, no! Parlane con il generale e non
insistere....è una
cosa importante, così tanto che detto da me non avrebbe lo
stesso
valore...."
e rimango spiazzata, come avevo immaginato è una questione
troppo delicata
perchè Gills o mio padre possano parlarmene
"va bene...io....credo andrò a farmi un bagno...."
alzandomi apatica, mio padre volta lo sguardo, forse perchè
immagina che
guardandomi ancor anelgi occhi qualcosa sarebbe scattato
Esco nel corridoio cercando con gli occhi Gourry, pensando nel mio
cuore che
sia rimasto appoggiato a qualche muro pensieroso. Invece niente, non lo
trovo....
Mi avvio verso la cucina dove mia madre sistema il servizio da the
usato prima,
il mio volto le fa intuire quello che provo, oltre al litigio e alla
porta
sbattuta di Gourry che deve aver sentito perfino dalla cucina
"Lina...senti, Gourry penso che lo farò dormire per questa
notte nella
stessa camera dell'emissario.Ne abbiamo solo una per gli ospiti lo sai
e non
voglio che vada in qualche locanda. Quel ragazzo...ecco..."
"Mamma nessun problema non preoccuparti...vado a fare un bagno..."
salendo al secondo piano, dove io e mia sorella abbiamo un bagno
grande,
nostro. Riempio la vasca bianca con acqua calda, verso i sali alla rosa
selvatica che adoro e mi tolgo i vestiti, ormai sudati. LI metto nel
cesto dei
panni sporchi e mi immergo in acqua. Quel tepore, l'acqua che scivola
sulla mia
pelle come una carezza e il profumo dei sali che mi inebria mi
distendono così
tanto che mi sento come nell' utopica immagine di prima. Acqua calda,
cibo,
relax. E mi abbandono senza pensare a nulla, solo
percependo la pelle
bramosa di togliersi la 'sporcizia' mentale e fisica, con un colpo di
spugna
morbida grondante schiuma. E i miei sensi si sentono appagati....
************************************************
Gourry dopo mezz'ora si trova davanti la porta della mia camera, poco
prima del bagno e di fronte la camera di mia sorella. Sembra
interdetto, era uscito dopo aver sbattuto la porta e si era
diretto per la piazza del paese, ma il senso di oppressione che lo
tormenta ha
avuto la meglio. Ritornato sui suoi passi, si è diretto nel
soggiorno ormai
vuoto, è salito poi al secondo piano. Trovate tre porte, ha
letto su due
cartelli posti sulle prime porte. In uno, con un disegno di quello che
per lui è un
cane, cè scritto semplicemente 'Luna', mentre l'altro mostra
un disegno di
figura umana lanciante raggi dalle mani. E sorride nel vedere il nome
sulla
porta, Lina. Erano disegni che avevamo fatto io e mia sorella da
piccole e che
i miei non avevano mai tolto. Chiude gli occhi e decide di bussare, ma
si
accorge che la mia porta è socchiusa e dei rumori e alcuni
sospiri all'interno
rompono il silenzio.
Si blocca, si volta verso le scale ma poi preso coraggio bussa
lievemente
"Lina...ecco...Lina senti mi spiace davvero di averti detto quelle
cose.
Giuro!" battendo il palmo della mano sullo stipite forse per il
nervosismo
"e vorrei...vorrei parlare con te di me e te per
domani...sai, non è
vero che ti comporti da bambina ma quando sei testarda....ecco..."
sentendo una risatina leggera da dentro la stanza, soffocata, mentre si
gratta una
guancia
"Non ridere sai...spero che non te la sia presa per prima ma
vedi....sono
preoccupato. SOno preoccupato per te lo ammetto e voglio che
tu ci
ripensi. Voglio tornare alla nostra vita, te l'ho detto. Viaggiando
fianco a
fianco vedendo le cose insieme, scherzare tra noi, fare a gara sul
cibo, i
nostri allenamenti che sfociano nell'assurdo, le litigate solite, la
caccia ai
banditi....Oh, Lina per favore voglio di nuovo quella vita. Voglio
rivedere il
tuo sorriso mentre scegliamo la meta, il tuo broncio quando ti
scompiglio i
capelli, il tuo prendermi in giro e il nostro passatempo preferito
della
lotta....vorrei di nuovo, e di nuovo ancora, scherzare con te sul letto
o
svegliarmi la mattina vedendoti dormire tranquilla vicino a me mentre i
raggi
di sole sul letto salutano il giorno... NOn prendermi per un
maniaco
però.... ma....adoro vederti acciambellata come un gatto,
con la camicia da
notte che ti viene larga e i capelli rossi sparsi per il cuscino. Lo
ammetto,
mi piace anche quando tu parli nel sonno di cibo o per ammazzarmi
chissà per
cosa, tirandomi un braccio. Rivoglio le nostre giornate felici Lina...."
battendo le mani sulla porta con leggera fermezza mentre da dentro
sente dei
passi ma nessuna parola
"Lina....so che quando ti arrabbi, bastano dieci minuti per sorridermi
di
nuovo. Per favore, sono pentito lo ammetto ma se pensi che mi metto in
ginocchio a supplicarti no...Lina...."
chiamandomi quasi singhiozzando
Io intanto ho indosso l'accappatoio con le lune stampate gialle e gli
arcobaleni
che volazzano allegri sulla stoffa. Mi guardo allo specchio grande,
osservo
quella che dovrebbe essere Lina Inverse, la temibile Lina Inverse.
Invece in
questo momento vedo una ragazza con lo sguardo triste, spaesato che
senza
saperlo potrebbe essere inguaiata in qualche missione pericolosa o
soltanto il
modo di un padr e per riavere suo figlio, costringendo la maga per cui
è
guardia del corpo ad andare al suo maniero.
Il vetro inizia ad appannarsi per il mio respiro, non appena avvicino
la fronte
al vetro freddo. Il mio corpo, per l'acqua calda o per l'agitazione che
di nuovo
mi infiamma dentro, prova un brivido freddo a quel contatto. Il mio
corpo mi
sembra così distante in questo momento....tuttavia alcuni
tonfi fuori dalla
porta richiamano la mia attenzione e vado a vedere.
Apro la porta e con l'asciugamano in mano tampono i capelli umidi,
svolto a destra e mi ritrovo Gourry davanti la mia porta appoggiato ocn
entrambe le mani sugli stipiti, mentre chiama piagniucolando il mio
nome. Lo
guardo senza capire
"Gourry che fai davanti la mia camera???"
tamponando ancora i capelli
Lui volta la testa mostrando un viso tirato e due occhi lacrimosi e
tremolanti,
e l' per lì rimane così a tirare col naso senz a
però piangere davvero. Poi mi
squadra, mi fissa, si avvicina con la testa a me e si stropiccia gli
occhi come
per vedere meglio e poi vedo la sua mascella cadere a terra.
"Ma insomma che ti è preso???"
dico innervosendomi
Si attacca con le mani al muro imgoiando e poi allunga la
testa verso la mia camera
"Ma tu...ma tu da dove....non è questa la tua camera?????'"
stridendo in falsetto tanto che che gli chiedo di calmarsi
Di colpo la porta della mia camera si apre e mia madre esce serafica in
volto con
un cesto per i panni in mano. Guarda Gourry che sta sudando a secchiate
e lo saluta compiaciuta, poi
guarda me
"Lina, tesoro. Ho sistemato degli abiti puliti in camera tua. Vi lascio
soli che avete delle cose da dirvi, la cena sarà pronta fra
due ore...."
incamminandosi allegramente verso le scale
Io rimango come una stupida con l'asciugamano fra le dita che ormai
tocca il
pavimento, l'accappatoio caduto per una spalla e uno sguardo interdetto
perchè
non ha capito un cavolo. Gourry invece si è appiattito al
muro di più quando mia madre
è uscita e ora mi fissa con la paura negli occhi, come se
voelsse scappare ma i
piedi glielo impediscono. Lo fisso un momento poi entro in camera mia
alzando
le spalle.
La mia camera, sempre come la ricordo. Il mio letto color crema bello
grande (adoro rotolarmi nel letto la notte, vi spiace???), la mia
trapunta preferita con tante lucciole ricamate sopra, la mia toeletta
con lo
specchio grande grande e tante bottigliette e accessori da ragazza
sparsi qua e
là ( non ridere, ma nella mia confusione sono molto ordinata
-.-), il mio
sgabello per pettinarmi dove ho passato ore da ragazzina immaginarmi da
grande....quanti ricordi!.
Mi siedo allo sgabello, riflettendomi nello specchio di fronte a me.
Sorrido
pacatamente, per un attimo mi era sembrato di rivedermi piccolina
intenta a
farmi la coda. Prendo la spazzola ma ricordandomi di lui torno in
corridoio
"Senti, se hai qualcosa da dirmi muoviti. Non ho tutto il pomeriggio"
dandogli un colpo di spazzola in testa per togliergli quella faccia
da ebete
Dopo un pò, mi segue in camera e rimane fermo sulla
soglia a guardare la stanza, poi entra
"E così è questa la camera di Lina Inverse...."
ridacchiando, come se la paura di prima fosse scomparsa
"Allora cosa dovevi dirmi"
spazzolandomi i capelli con calma
Lui rimane a guardare il mio riflesso nello specchio, l'accappatoio un
pò largo
che mi cade da una spalla e che mi arriva fino a metà
coscia, le mie gambe. Poi
si volta e si siede ul mio letto fissando la trapunta stirando un
sorriso
"Che fai Gourry ti sei ammutolito?"
guardandolo attraverso il vetro di fronte a me
Lui si volta e mi dice sbrigativo
"Hai deciso?"
NOn so perchè, ma la spazzola che da qualche minuto liscia i
miei capelli si
ferma a metà del lavoro. Guardo gli occhi riflessi del
ragazzo che è alle mie
spalle e poi chiudo gli occhi.
"Se entro stasera non cambio idea, si, ho deciso che ci vado"
riaprendoli per vedere la sua reazione, ma non si scompone. Si limita a
fissarmi attraverso lo specchio
"Capisco, allora io verrò con te. Ok?"
quasi parlando a se stesso
"Fa come vuoi, ma se non vuoi venire non ti obbligo lo sai. Inoltre mia
madre non so se te lo ha detto ma se cè
possibilità di mettere un altro letto,
dormirai con l'emissario."
laconica come potevo per chiudere il discorso ma lui invece mi sorprende
"Io invece pensavo di dormire in camera tua, anche a terra non ho
problemi
lo sai..."
quasi in un soffio incrociando i miei occhi appena mi volto verso di
lui e la spazzola scivola su una coscia
"Gourry, ti ricordo che siamo a casa dei miei genitori, che mio padre
è
furioso con me non so per quale motivo e..."
"Lina, non voglio dormire con quello...hai visto che faccia...???E
poi...ormai non è una nostra abitudine...dormire nella
stessa stanza..?"
parlando come se le parole gli escono alle labrba senza volevo e
rimango a
guardarlo sorpresa
Poi mi viene fuori una risata acuta ma tranquilla, i miei nervi
precedenti
sull'idea di dormire insieme si stendono
"Oh, Gourry! NOn so davvero che risponderti a questo punto. Se hai il
fegato da chiedere ai miei il permesso vai pure...."
sogghignando maliziosamente
"Tranquilla Lina. Tuo padr e non mi pare che voglia vederci molto
stasera.
O per lo meno parlare. E non mi pare che sia tipo da salire fin qui per
controllarti. E ..credo che...si insomma..tua madre non
dirà nulla..."
spezzando l'ultima frase, arrossendo, e non capisco mentre alzo un
sopracciglio
"In
che senso?"
"Ehm...niente! AD ogni modo....permettimelo dai...."
cambiando espressione, divenendo dolce dolce come un agnellino e
lì inizio a
sudare
"Boh...vediamo più tardi..."
sentendomi le guance rosse tornando a spazzolarmi i capelli
dimenticandomi
dello specchio
"Allora ti aspetto per la cena e poi vediamo dove posso
sistemarmi...magari sotto la finestra...."
alzandosi per decidere il posto
"Gourry va a vedere s e mia madre ha bisogno"
tenendo gli occhi chiusi mentre lo sento uscire sorridendo verso di me
e il mio petto
sembra bruciare...e ancora non è arriva l'ora di dormire!
Purtroppo la cena è come la immaginavo. Abbondante ma
tremendamente silenziosa.
Io e Gourry abbiamo indossato abiti normali, lasciando quelli da
viaggio nel
cesto, da lavare. Mio padre non ha fiatato e poi, dopo cena,
è andato a
sistemare il negozio per il giorno dopo.
Io asciugo i piatti che Gourry sta lavando mentre mia madre sistema
tutto
nella credenza. Io e lui ci scambiamo qualche occhiata sfuggente ogni
tanto,
facendo sorrisi complici cercando di non farci vedere. MIa madre
però rompe quel
momento
"Gourry, mi sono dimenticata di dirti che la stanza degli ospiti
è
occuapta per ora dall'emissario e che non cè posto per un
altro letto o
giaciglio di fortuna a terra. Così ho pensato di sistemarti
in camera di Lina.
Se per voi due dormire sul suo letto, per quanto grande, è
un problema posso
sistemarti in un angolo della camera...."
e a quelle parole un piatto mi sguscia dalle mani volazzando per aria,
mentre mia madre ci sorride
beata, e Gourry perde dalle mani la caraffa del vino che stava pulendo
Il silenzio irreale fa da contrasto con le nostre due facce sconvolte e
rosse
mentre mia madre si scusa per le parole indelicate
"Ma..mamma vedi che io e Gourry siamo amici non dire frasi che possono
far
capire chissa che...e poi..."
balbettando
"E poi, s e non cè posto lo ospito ma non dire chiaro!!!!"
tornando ad asciugare mentre Gourry cerca di nascondere la brocca
lesionata
Dopo mezz'ora di discussioni on mia madre, il letto
momentaneo di
Gourry è pronto, al centro della stanza. Saluto mia madre e
vado in bagno per
mettermi in piaga dopo di Gorry, che termina di controllare se
cè tutto.
Entrando lo vedo indaffarato con il cuscino
"cosa cè, ti sembra scomodo?"
sgambettando con uno dei miei pigiamini corti, ormai senza imbarazzo
davanti a
lui
"NOn lo so, mi sembra troppo morbido...."
fissandolo con aria indagatrice mentre lo strapazza, e mi ci metto
davanti con
le mani sui fianchi
"Cosè un modo per chiedere la mia pietà per
dormire sul letto??"
scherzando
"Non sia mai, un cavaliere non ruba il letto ad una fanciulla"
strizzandomi un occhio e io rido salendo sul letto
Quando entrambi siamo belli distesi al buioda tre quarti d'ora, mi
viene un pò di ansia. NOn lo
sento russare e mi chiedo cosa pensa. Noi due soli, nella mia stanza e
in casa
dei miei. MI rigiro e mi accorgo che purtroppo inizio a sentire la sua
mancanza
accanto a me, sotto le coperte. Il lato che occupa lui di solito mi
mette un senso di vuoto...
"Ehm...Gourry stai dormendo???"
bisbigliando ma nessuna risposta
Scosto le coperte e casto un lighting. Lui è sveglio e ora
mi fissa con far e interrogativo vedendo l'incantesimo.
Ci fissiamo incerti finchè non scendo dal letto e mi
accovaccio vicino a lui
"Sei comodo?"
a pochi centimetri dal suo viso
Lui per un istante mi guarda stranito, poi però si ridesta
dal torpore probabilmente
dovuto al sonno e si alza seduto guardandomi
"Cosa cè, non riesci a dormire???"
"Veramente mi chiedevo tu come stai lì..."
ancora bisbigliando, lui mi avvicina il volto e parlando allo stesso
mio tono
mi dice
"non è che Lina Inverse si sente sola là sopra??"
maliziosamente, portando l'indice sulla punta del mio naso
"Co-cosa-dici-non-ci-provare..."
sentenzio sconvolta tutto d'un fiato
Poi però vedendo il suo sorriso, tiro un sospiro e ross ain
viso gli parlo con
calma
"Ok, lo ammetto. Mi sento sola là sopra...mi manca la tua
presenza"
sorridendogli
Lui prima resta a sorridere, poi mi prende per la vita e mi tira
buttandosi con
me sul letto, al suo solito. Io rido, di gusto, è tutto come
al solito!
Ci mettiamo sotto le coperte ognuno al suo lato, lui verso l'esterno e
io verso
il muro, e ridendo cerchiamo di addormentarci. POi Gourry mi fa una
domanda
"Secondo te, se per caso per il freddo ti viene voglia di abbracciarmi
nel
sonno...non è che mi picchi perchè mi ritieni
responsabile?"
ridacchiando
MI alzo sul gomito e nonostante il buio, gli do un pizzicotto a una
guancia
facendogli uscire un gridolino di dolore
"Dipende da cosa fai tu..."
"Ok..."
e lesto mi tira verso di se portandomi la testa sul suo petto.
All'inizio mi
divincolo ridendo ma poi, sentendo la sua mano destra sulla mia schiena
e quella
sinistra sulla mia guancia, mi fermo.
"Gourry...stai cercando di imbonirmi con le coccole??"
cercando di mantenere un tono serio
"No, sto solo abbracciando la maga a cui ho promesso di
proteggerla...ovunque voglia andare..."
sussurrandomi all'orecchio,
appena alzo un pò la testa posando il mento sul
petto
"mmmhhh...."
sussurro dandogli solo un leggero bacio vicino la bocca, tornando
poggiata a
lui mentre la mia mano stringe la sua sopra il petto. E mi
addormento.