Titolo: Parti della mia anima
Avvertimenti: One-shot
Genere: triste
Rating: verde
Foto scelta: numero 14: Sabbia nelle dita
Pacchetto: “La guerra è finita, per sempre è finita, almeno per me”
Trema
Questa storia ha partecipato alla Prima edizione Contest Fotografico – Perché al peggio non c'è mai fine di Walnut classificandosi quarta a parimerito e vincitrice del Premio Scena.
Soltanto una madre sa che cosa vuol dire amare ed essere felici -Adalbert von Chamisso-
Il mare con la sua aria salmastra ha un potere curativo su di me, adoro camminare a
piedi nudi sulla sabbia e sentire quei granelli in mezzo alle dita. L'odore di salsedine,
il rumore delle onde che si abbattono sulla riva e il riflesso del sole sull'acqua mi
hanno sempre aiutata a staccare la spina del cervello e ad immergermi nei miei
pensieri. Il ricordo della guerra è ancora vivo dentro di me, la morte e la distruzione
non sono cose che si cancellano facilmente dalla memoria delle persone, soprattutto
se queste non hanno la minima intenzione di farlo.
Non voglio dimenticare quei lunghi anni di guerra e soprattutto non voglio
dimenticare la notte della Battaglia Finale, dove è rimasta una parte di me, mio figlio
Fred. Quella notte è ancora ben impressa nella mia memoria, il mio naso non è
riuscito a dimenticarsi dell'odore di polvere proveniente dalla caduta dei muri della
scuola e dell'odore della morte in sé; le mie orecchie non riescono a dimenticarsi di
quelle urla provenienti da ogni angolo del castello e dei pianti addolorati sui corpi
delle vittime; ed infine, i miei occhi non riescono a dimenticarsi di tutti quei cadaveri
che giacevano a terra e dell'espressione di dolore di coloro che avevano perso
qualcuno di importante.
“Dopo che Voldemort ci aveva concesso la pausa per raccogliere i nostri caduti
ovunque mi girassi vedevo solo ed esclusivamente sofferenza. Le lacrime non
riuscivano a smettere di sgorgare dai miei occhi, anzi, aumentavano ogni volta che
vedevo il cadere di un giovane o di un amico. Ero disperata per ognuno di loro, sia
per coloro a cui ero legata solo dallo scopo comune di vincere questa maledetta
guerra sia per quelli che in vita erano amici della mia famiglia, ma la visione di
Lupin e Tonks mi fece dimenticare degli altri, qualcuno li aveva messi uno di fianco
all'altra, mano nella mano, uniti anche nella morte. Il mio pensiero andò al povero
Teddy, sarebbe cresciuto senza l'affetto di due genitori ma con la consapevolezza che
erano morti per lui, per farlo crescere in un mondo migliore senza guerra né
pregiudizi di ogni genere.
Stavo per abbassarmi da loro quando venni bloccata da Ginny che si buttò tra le mie
braccia, tremava e piangeva.
-Tesoro, cosa è successo?- le chiesi accarezzandole i capelli.
-Mamma... Fred...- mi rispose tra i singhiozzi.
Non era chiaro cosa voleva dirmi ma il mio istinto materno aveva già capito, c'era
un solo motivo per cui mia figlia era così disperata.
-Ginny, smetti un attimo di singhiozzare e dimmi cosa è successo a Fred.- la presi
per le spalle e cercai di guardarla negli occhi.
-E' morto. Percy ha detto che è rimasto coinvolto in un'esplosione provocata da un
Mangiamorte.-
A questo punto fui io ad iniziare a tremare, riuscii a sentire solo le prime due parole
della frase perché il mio cuore si fermò, il sangue si gelò nelle vene, non poteva
essere vero. Il mio Fred non poteva essere morto, era così pieno di vita che avevo
sempre pensato che sarebbe diventato immortale. Ginny mi scosse e vidi che Percy e
George stavano trasportando il suo corpo, lo poggiarono a terra e mi chinai per
guardarlo. Aveva gli occhi ancora aperti, erano vitrei, vuoti, non c'era più un'anima
al suo interno. Gli abbassai le palpebre, gli alzai il busto e lo abbracciai,
consapevole che quello sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio...
Quando ci riunimmo in Sala Grande, subito dopo la sconfitta di Voldemort, guardai
i presenti, eravamo tutti sfiniti e feriti, mi sedetti nella panca che apparteneva al
tavolo di una Casa vicino a Ginny, poco dopo qualcuno si sedette dall'altra parte, mi
voltai e rimasi di sasso. Mi trovai davanti Narcissa Malfoy.
-Molly, condoglianze, mi dispiace enormemente per la morte di Fred, io credo che
non sarei riuscita a sopravvivere se Draco fosse morto. La guerra è finita, per
sempre è finita, almeno per me. Immagino che per voi non sia così, la fine di una
guerra dovrebbe comportare la fine della sofferenza, ma sono pienamente cosciente
che il dolore che state provando non sparirà tanto facilmente e per voi sarà come
affrontare un'altra guerra. Nessun genitore dovrebbe sopravvivere alla morte di un
figlio.- dopo avermi dato una pacca di conforto sulla spalla si alzò e tornò dalla sua
famiglia. Sinceramente non mi aspettavo condoglianze dalla famiglia Malfoy, ma
evidentemente la paura di perdere un figlio accomunava tutte le madri del mondo,
senza distinguere se queste erano devote al Bene o al Male.
Quando venni a conoscenza del segreto di Voldemort capii che in fondo anche la mia
anima era divisa in sette parti, ogni pezzettino apparteneva ad uno dei miei figli, io
vivevo e vivo grazie a loro e per loro.”
-Nonna, posso stare qui con te? Non mi va di rimanere in casa.- una bambina dai
capelli biondi che tirava la mia gonna mi riporta alla realtà.
-Certo. Come mai non vuoi stare in casa?- le chiedo abbassandomi per guardarla in
viso.
-Perché Dominique non la smette di piangere.- mi risponde.
-Vicky, lei è piccola, tu sei sua sorella maggiore, devi cercare di farla ridere invece di
uscire fuori.-
-La mamma ha detto che devo farmi chiamare solo Victorie, non con nomignoli.
Comunque io non la sopporto, non volevo una sorellina.-
-Devi solo resistere per un po', Dominique è appena nata, piangere è il suo unico
modo di comunicare con noi, non sa ancora parlare. Sono sicura che tra qualche anno
sarete ottime ed inseparabili amiche.- provo a spiegarle.
-Però è difficile resistere se quella urla anche di notte.-
-Non ci pensare ora, sei qui fuori con me, parliamo di altro. Allora, come mai non
posso chiamarti Vicky?- le chiedo cercando di cambiare discorso.
-La mamma ha detto che i nomignoli e i diminutivi sono per le persone deboli.-
-Per me tua madre si sbaglia, conosco persone che, anche se chiamate con il
diminutivo del loro nome, hanno fatto grandi cose.-
-Chi?-
-Per esempio tuo zio Ron.-
Rimaniamo a parlare in riva al mare per ore fino a che il sole non scompare
all'orizzonte e il vento serale costringe me e la piccola Victorie a rientrare a Villa
Conchiglia per preparare la cena.
Perdere Fred è stato come perdere una parte di anima, ma so che lui è ancora con me,
dentro il mio cuore e sono anche convinta che lui gioisce insieme a me del fatto che i
brutti ricordi della guerra vengono piano piano sostituiti dai ricordi dei momenti
meravigliosi passati con la mia famiglia che si stava allargando sempre di più.
Ringrazio infinitamente Walnut che mi ha dato questo punteggio così alto. Spero sia piaciuta anche agli altri.
Ecco il giudizio:
Quarta classificata a parimerito: Eveine - Parti della mia anima
-Grammatica: 9.55/10
-Stile e Lessico: 9.5/10
-Originalità: 4.5/5
-IC: 10/10
-Attinenza alla foto: 10/10
-Gradimento personale: 9.5/10
-Punti Bonus ( Se ci sono ): 5/5
-Totale: 58.05/60
Salve carissima! :D
Grazie per aver partecipato al contest, innanzitutto! :D
Secondo... la storia! Come vedi dal risultato hai ottenuto un punteggio molto alto - io guarderei in particolare quello -, segno che la storia mi è piaciuta e che le tue
preoccupazioni erano infondate xD
Sulla grammatica non ho molto da dirti, a parte il fatto che hai commesso qualche piccolo errore di punteggiatura che - aimhè - dovevo segnalarti, ma come vedi il
risultato rimane comunque alto! Stile buono, forse avrei preferito che in alcuni punti fosse un po' più... graffiante, ma comunque eccellente :)
IC ottimo: mi è piaciuto particolarmente in pezzo in cui hai inserito Narcissa che per la prima volta si apre con Molly, trovando qualcosa che le accomuna: la paura di
perdere un figlio, una parte di anima. Altra cosa che ho apprezzato è il paragone che hai fatto dell'anima di Voldemort con la sua: sette parti per ognuno. Non ci
avevo mai pensato e l'ho gradito molto come paragone, perchè è come se li mettessi sullo stesso piano. Entrambi hanno perso qualcosa di importante per loro,
qualcosa che li ha distrutti completamente. La foto l'hai inserita in modo eccezionale, idem per i promt.
Molto dolce la scena finale, l'ho apprezzata particolarmente - trovi una sorpresa nei premi speciali, cara ;)
Concludo facendoti i complimenti! :D
W.