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Autore: cenerella    22/02/2011    9 recensioni
Il Sushi, ormai lo conosciamo tutti.
Si tratta di una pietanza giapponese a base di riso condito con aceto, sale e zucchero e accompagnato da pesce fresco, alghe e altri vegetali.
In occidente siamo abituati a considerare Sushi anche il Sashimi, che in Giappone è il solo pesce fresco crudo.
Il Wasabi è la piccantissima pasta di rafano che, stemperata in salsa di soia, viene usata come condimento.
Questa storia fa parte della serie "La chiave del sei".
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Rosalie Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
- Questa storia fa parte della serie 'La chiave del sei'
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Crack pairing ovvero scambio di coppia.
Nel senso di mescolare le carte e dare un senso ad abbinamenti improbabili.
La coppia è davvero male assortita e, in realtà, non succede nulla. Ma quello che mi interessava era raccontare il crescendo della tensione quando questi due personaggi, il primo e il secondo dei miei preferiti tra quelli descritti dalla Meyer, si trovano loro malgrado a trascorrere una serata insieme.

Questa OS ha partecipato al Contest "Scambio di coppia Seconda edizione" indetto da  _mafra_  riportando il seguente giudizio:

Settima Classificata: Wasabi di cenerella
-Grammatica: 9 punti
-Stile: 8.5 punti
-Sviluppo della trama: 7 punti
-Originalità: 9.5 punti
-Caratterizzazione personaggi: 7 punti

La caratterizzazione, così come la trama, è poco sviluppata. Quel che non riesco a capire è perché nonostante tutto l’odio che scorra tra i due, Rose non solo gli prepari da mangiare, ma persino lo tratti (quasi)gentilmente.
-Gradimento personale: 9.5 punti

Comunque la FF mi è piaciuta, con la grammatica perfetta e uno stile molto piacevole. E’, oltretutto, decisamente originale.
+ 6 punti per la coppia predefinita
+ 3 punti extra per l'utilizzo dei prompt facoltativi
Per un totale di 59.5 punti.
 

 




Esme esagera.
La sua riconoscenza nei confronti dei lupi ha raggiunto vette imbarazzanti, anche adesso che, dopo che ci siamo chiariti con gli italiani, non ci sarebbe motivo di avere ragazzoni seminudi che si aggirano per la proprietà.
Oddio...non che mi dispiaccia, intendiamoci, mi sono sempre piaciuti i maschi ben piazzati.
E' che, davvero, non sopporto la puzza.
Mi dimentico sempre di escludere l'olfatto, in fondo non avrei bisogno di respirare.
Che poi, a bazzicare per casa ne è rimasto solo uno.
Quello più grosso, il capo.
Con la scusa di una leggenda tribale della quale non sono certa di aver colto tutti i particolari, si ritiene legato alla nostra famiglia da una specie di vincolo mistico.
Ma soprattuto si sente legato alla mia nipotina.
La mia bellissima Renesmee, che ha fatto perdere la testa un po' a tutti ma soprattutto a Jacob che non la molla un secondo.
Tranne, inspiegabilmente, quando va a caccia.
La caccia.
E' il divertimento collettivo delle ultime settimane.
Mio fratello ha deciso che la bambina, benchè in grado di nutrirsi con alimenti umani, debba imparare anche il metodo di famiglia.
E allora via...tutti nel bosco in cerca di animali selvatici.
Emmett non lo ha mai tenuto fermo nessuno e pare che non gli importi nulla se io rimango a casa.
Persino Bella, che da umana inciampava nei suoi stessi piedi, da quando è diventata la vampira più figa della storia non si perde un'incursione tra gli alberi.
Io no.
Non mi è mai piaciuto uccidere per divertimento e, per adesso, non ho bisogno di nutrirmi.
Scendo in cucina e trovo un messaggio sulla lavagnetta appoggiata sul bancone:
"Per Rose: peccato che tu abbia deciso di non unirti a noi! Già che rimani a casa non dimenticare la cena di Jacob!"
E chi sono io, la cameriera?
In questa casa non si è praticamente mai cucinato ma da un po' di tempo a questa parte il frigo è sempre pieno.
L'eternità è una noia.
Ho cercato per decenni di combattere contro il susseguirsi di giorni sempre uguali appassionandomi alla musica. Ma dopo settant'anni anche le Variazioni Goldberg perdono il fascino della sfida e diventano monotone.
Ultimamente passo un mucchio di tempo davanti alla tele....sono una gran consumatrice di programmi di alta cucina sui canali satellitari.
Mai avrei detto che io potessi trarre piacere dallo svolgere un lavoro manuale.
Ma, visto che hanno deciso che qui si mangia, tanto vale farlo in grande stile.
La preparazione del pesce crudo alla giapponese mi permette di esprimere il mio senso estetico in ugual misura con le mie doti culinarie.
Sushi e Sashimi...il profumo è ottimo. Anche se non credo che il cane abbia gusti così raffinati. Forse sarebbe stato meglio preparare una bistecca. Uff, che palle.
Basterebbe uno schizzetto di veleno....seeee chi la sente poi mammina?
- Ciao, Bionda!
Jake entra in cucina e si avvicina al lavello per lavarsi le mani.
- Non mi guardare storto. - Mi dice dandomi la schiena - Me lo ha detto Esme che avrei trovato la cena pronta.
E chi lo sta guardando storto? Lo sto guardando e basta. Caspita, quanto bendidio, le spalle forti, la curva del sedere, e quelle due piccole fossette proprio sopra il bordo di elastico bianco che spunta dalla cintura dei bermuda. Oddio, Rosalie. Datti una calmata. Mentre lui si volta io, mentalmente ho già finito di spogliarlo.
- Bello. Che roba è?
- Fondamentalmente pesce e riso. Spero sia di tuo gusto.
- Ma ci devo bere il tè verde?
Sospiro. Incompetente!
- Ti prendo una birra.
Apro il frigo e, quando torno da lui con la bottiglia in mano...oddio...sta inondando di Wasabi il piatto che gli ho preparato, come fosse ketchup su un hamburger.
Prima che io possa avvisarlo si riempie la bocca, da zoticone quale è.
- Piccante? - Gli domando, con un sorriso beffardo, mentre i suoi occhi cominciano a lacrimare.
- Macchè.- Risponde - Al massimo saporito.-
- Lascia. Te ne preparo una altro.
E' paonazzo. Si scola una birra e subito dopo un'altra che, prontamente, gli ho messo sul tavolo.
- Ma lo sai che questa roba è davvero buona? Davvero buona senza quella salsina sopra, cioè.
- Mi fa piacere che sia di tuo gradimento.
Mentre mastica cerchiamo di fare un po' di conversazione.
- Niente caccia, Barbie?
- Non mi andava. E tu? Com'è che non sei a scodinzolare nei paraggi di Nessie?
Mi guarda torvo e distoglie lo sguardo. Potrei quasi pensare di averlo messo in imbarazzo.
- La verità?
- La verità.
- Mi fa un po' senso. Non ne capisco la necessità, per lei. La settimana scorsa ha steso il suo primo puma. E io sono morto di paura.
Ridiamo insieme, strana questa cosa.
Ma piacevole. Piacevole e pericolosa.
Distoglie lo sguardo, come se lo avessi messo in difficoltà.
Continua ad infilarsi in bocca un pezzo di sushi dopo l'altro.
Un sottile velo di sudore gli imperla la fronte.
Osservo le sue mani che reggono le bacchette, le sue mani che vanno e vengono dal piatto alla bocca.
Mi sorprendo a pensare alla consistenza della sua pelle.
Al suo calore.
Mi passo la lingua sulle labbra e deglutisco.
Santa miseria, che mi sta succedendo?
Mi ricompongo e mi appoggio al tavolo con un gomito, la mano sotto il mento.
Chiudo gli occhi e, la mia mente ricomincia a viaggiare.
Siamo un uomo e una donna, in una stanza. Da soli.
Senza nemmeno toccarlo posso immaginare le forme segrete dei nostri corpi.
Posso pensare carezze nuove, mai sperimentate. Carezze audaci che inventerò per lui soltanto.
Riapro gli occhi.
Per un attimo i nostri sguardi si incntrano.
Tutti i miei sensi sono amplificati.
Lo osservo mangiare, gustare quello che gli ho preparato.
Sulla mia lingua posso sognare il suo sapore più segreto.
Immagino la consistenza setosa dei suoi capelli sotto le mie dita.
E, infine, ascolto i rumori provenienti dal giardino sicura di riconoscere in tempo la mia famiglia che torna a casa.
Sopraffatta dalla furia travolgente delle mie stesse emozioni, conto i minuti di questa cena eterna, desidero che si prolunghi fino a quando ogni cellula del mio corpo ed ogni allucinazione della mia mente abbia raggiunto il limite della sopportabilità.

- Come hai detto, scusa?
- Ti ho chiesto a che cosa stavi pensando.
- A nulla. Proprio a nulla.

Si alza e posa il piatto nel lavello.
Adesso è pericolosamente vicino.
La sua bocca è ad un centimetro dalle mie labbra.
Infila l'indice nella cintura dei miei jeans e mi attira a sè.

- Grazie della cena, Bionda.
- Prego, Cane.

 
   
 
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