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Autore: Kate_88    22/02/2011    6 recensioni
In secondo superiore nulla è facile, ancor meno se ci sono le prime difficoltà, gli amori e un nuovo nemico che non è per niente facile. Tutto cambia quando si cresce e sapere che un giorno si dovrà indossare una corona, grava ancora di più sulla schiena della povera Usagi.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo 11 – Le cose che non ti ho detto.

 

 

Minako era davanti a Yaten, ferma e con lo sguardo fisso sugli occhi vuoti, privi della vitalità che di solito il ragazzo mostrava a tutti.

Il simbolo sulla fronte era evidente, pulsava, sembrava vivo e sul volto il sorriso era malvagio, come manovrato.

« Yaten che hai? Che ti ha fatto ieri? Perchè lo hai accolto? »

Come un fantoccio, il ragazzo muoveva la testa, dondolandola a destra e sinistra, avvicinandosi a Minako di qualche passo.

« Shhh stai zitta e goditi questa magia... nera »

La ragazza era spaventata, tanto da indietreggiare e non allungare la mano in segno d'aiuto, cercando una via d'uscita, rendendosi conto che quel centro, improvvisamente s'era svuotato.

Un'aria gelida sembrava soffiare, era sinistro, cattivo e faceva paura.

Mentre continuava quel fuggi fuggi fi Minako, continuando ad indietreggiare, una voce si sentì nell'aria, o forse era solo nella sua testa, questo nessuno poteva saperlo.

« Venus. La paladina dell'amore. Intrappolata da colui che detiene una parte del tuo cuore. È stato così facile farlo cadere nella mia trappola. Un paio di promesse ed ha accettato di essere mio. Strani gli essere umani, strani davvero. Non ho mai visto un ragazzo vendere la propria anima e mente solo per avere una ragazza. »

Minako impietrì quando sentì la voce e velocemente si trasformò.

« Chi sei? Dove sei? Mi dici queste cose ma non m'impietosisci! Yaten svegliati! Sei sotto il controllo di un essere malvagio! »

« È tutto inutile, lui non risponde. La sua anima è mia. La sua mente è mia. Ora tutto di lui è mio e non potrà tornare mai più »

« Cosa stai blaterando? Vieni qui e affrontami! »

« Ma io ti sto affrontando... non vedi come ti affronto? Vuoi vedere quanto questo ragazzo è nelle mie mani? »

« Lascialo in pace! »

« E sia... »

In un attimo tornarono le pupille a Yaten che si mostrava con il suo solito sorrisetto gioioso.

« Mina – Chan! Come mai sei qui? Mi cercavi? Usciamo? »

Yaten era il solito, anche se ingenuo, tanto da osservare meglio la ragazza e restare un attimo sorpreso.

« Perchè sei trasformata? »

« Yaten... sei davvero tu? »

« Certo Mina – chan! Stai bene? »

« Perchè? Perchè ti sei venduto al nemico? »

Yaten venne colpito da quelle parole, tanto da sgranare gli occhi e mostrare un'espressione piuttosto nervosa.

« Ma che dici Mina – chan... io... »

« Un attimo fa eri manovrato da lui. Un attimo fa mia ha parlato dicendo di avere la tua mente e la tua anima. Perchè fai così eh? Hai distrutto tutto il nostro rapporto, hai distrutto l'amore che provavo per te e ora ti vendi per riavermi? Non hai capito, vero? Non potremo stare insieme mai più, perchè tu, anche se mi ami, non rinuncerai mai alle altre donne e io ormai ho il cuore in pace. Non ti amo più Yaten, mi dispiace, quindi scaccia via quest'essere e vivi la tua vi... »

Minako stava terminando il suo discorso quando nuovamente le pupille di Yaten sparirono, lasciando quel sorriso beffardo e perfido.

Nuovamente la voce nell'aria.

« Che scena dolce. Mina – chan, Mina – chan... devo dire che ho piacevoli informazioni dalla sua mente. »

« Lascialo in pace! Come ti sei permesso? Sei perfido! »

« Tu ancora non hai capito, vero? Yaten non c'è più. Sono io che governo quel corpo. Se smetto di comandarlo, lui sparisce. »

« Cosa stai dicendo? Lui è qui. Lascia andare tutto di lui! Non è giusto! »

« Non è giusto? Siete strani voi umani. Hai appena rivelato a questo ragazzo che non lo vuoi più ma lui lo sapeva già. Era disperato per colpa tua e per via di quel Kaspar. Credi di essere una brava ragazza? Credi di essere una ragazza ammirevole? Lui s'è venduto, lui sapeva che non ti avrebbe mai avuta normalmente, ma non sapeva che avrei preso la sua vita. Questo è solo l'inizio. La prossima vittima è stata già designata. Ricordalo anche a Sailor moon, non vincerete questa guerra. Ne uscirete sconfitte. E ora saluta il tuo Yaten. Questa è l'ultima volta che vedrai questo fantoccio. »

Minako aveva l'espressione della paura in viso, era terrorizzata da quelle parole, finchè qualcosa la fece rompere, come un oggetto distrutto: uno schiocco di dita e Yaten cadde tra le braccia di Minako prima di svanire in una strana luce nera.

Minako tremava, impaurita. La trasformazione venne meno e lo sguardo sembrava privo di esistenza, vuota, con il respiro spezzato.

Iniziò a muoversi, non sembrava avere una meta e camminava, camminava in quella Tokyo che aveva ripreso vita quasi al prezzo di quella del ragazzo.

Quasi senz'anima continuava a camminare, lasciando che la brezza del periodo le carezzasse il corpo, mentre le voci intorno si mescolavano e attraversavano la sua mente senza mai fermarsi.

Si fermò lei, una volta giunta davanti ad un palazzo, sembrava essere un burattino privo di volontà.

Salì le scale e bussò alla porta.

Un ragazzo dai capelli bianchi aprì.

« Venus che ci fai qui... ma che hai? Stai male? »

Kaspar, preoccupato, subito prese Minako e la tirò dentro, spaventato dalla faccia della ragazza.

« Cos'è successo? Mi fai preoccupare Minako. »

Minako non rispondeva. Una volta seduta, shockata, non diceva mezza parola.

Kaspar osservava impaurito la ragazza finchè non le diede uno schiaffetto per farla riprendere e in un attimo le lacrime uscirono copiose, buttandosi tra le braccia del generale.

Sarebbe stata una notte lunga, piena di lacrime e singhiozzi, con il cuore che s'apriva a quella che di fronte a loro era la verità.

 

Setsuna entrò nell'aula di Diamond e attese il ragazzo che finiva di correggere i compiti.

« Hai fatto il tuo dovere. Sei stato bravo. Ora sono al nuovo anno. »

« Già. Eppure sarà un anno difficile. Sai, mi domando come faccia la principessa ad avere tutta questa forza. Quanto dovrà soffrire prima della felicità? »

« Diamond, ti preoccupi per lei? »

« Non sarà mai la mia regina, anche se mi è difficile rinunciare a lei, tuttavia, continuerò a proteggerla, perchè è indifesa, è dolce e ha troppa fiducia nelle persone. Ne ho approfittato anche io al tempo. »

« Sembri il fratello più che l'amante, sappilo. »

« Già. Ma lo sai che sei davvero antipatica? Avanti, fuori da quest'aula e ti offro un caffè anche perchè domani sono certo che saremo indispensabili. »

« Un caffè con il principe Diamond? Non posso rifiutare. »

E mentre da una parte della città le lacrime abbondavano, dall'altra due giovani adulti consumavano un caldo caffè.

   
 
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