Quanto
pagherei un suo sorriso... darei tutta la mia vita per
quel sorriso, un sorriso puro che riscalda il cuore. La mia luce, mia dolce luna. Vivere in questi posti bui e vuoti mette
tristezza, e senza di te mi pare di morire. Non chiedo tanto, un sorriso…
un o solo. Ma tu non ci sei più, dove sei? Ho
bisogno di te. Salvami…
“Quell’angelico sorriso perduto per
sempre…”
13 settembre ore 6:30 p.m.,
i suoi occhi ametista persi in quelli della
ragazza. Una strana sensazione lo attraversò, e come un brivido gli percorse tutta la colonna vertebrale.
-T_tu cosa sei?- le domandò incerto degludendo
appena terminato di fare quella domanda. Lei era ancora la, una
mano sulla spalla e una sul collo del ragazzo. Perché
faceva così? Si sentì mancare l respiro
mentre guardava quegli occhi che scintillavano di tonalità purpuree.
-Io? Non lo so.
Sono Blacky!- continuava a
fissare gli occhi del ragazzo che pareva volessero fuggire dai suoi tinti ormai
di rosso –Hai paura di me? Sono i miei occhi a terrorizzarti tanto?- domandò
senza attendere risposta –Ti sei gia dimenticato che siamo in un
ascensore bloccato a un piano sconosciuto!?- fece in
tono sarcastico, lui finalmente volse il suo sguardo verso quegli occhi rossi
ed indagatori.
-Che vuoi?- domandò furente riuscendo poi a liberarsi
dalla presa di Balcky. Lei sorrise
-Non voglio nulla
di particolare. Solo un po’ più di calma!- Guardò ancora Yami negli occhi –Se mi arrabbio i miei occhi si
tingono come quelli di Bret, Zak
e James.-
-Li conosci allora!!!!!- Yami era furibondo.
Improvvisamente si sentì un altro rumore provenire da sopra
l’ascensore. Una corda si staccò e per fortuna l’ascensore
rimase ancora appeso senza cadere fino al piano terra. Yami
si spaventò a quel suono, e lo stesso si poteva dire per Blacky.
-Fidati!- gli disse mentre si avvicinò alla porta
dell’ascensore per aprire le due ante interne.
-E come potrei fidarmi di te?- domandò Yami.
-Per favore. Ne
riparliamo fuori da qui…- lo guardò
supplichevole, i suoi occhi tornarono del suo colore naturale.
-Che
intendi fare?- domandò Yami avvicinandosi alla
ragazza. Lei dopo aver
aperto le ante si sbrigò a cercare la rotella nera che bloccava la
serratura, il faraone la guardò con fare interrogativo
ma lei non gli diede peso. Lo spazio tra l’ascensore e il muro era poco, e lei cercava proprio li quella rotella. La
spostò verso il basso e potè finalmente
aprire la porta che li avrebbe condotti
all’esterno.
-E voilà!-
sorrise saltando fino al pavimento fuori dall’ascensore.
Yami la seguì anche lui saltando giù.
L’ascensore si era fermato a metà della porta ecco perché erano dovuti saltare.
-Come facevi a
sapere che si sarebbe aperta la porta?- domandò il ragazzo.
-Lo so da quando avevo 5 anni!- sorrise, lui la guardava in un modo
strano e lei per un momento si domandò quale fosse il perché. Poi
realizzò bene la situazione –Ah gia…
dovevamo parlare.- l’altro annuì. In quel momento
l’ascensore si staccò del tutto e Yami benedisse mentalmente le conoscenze della ragazza. Lei sobbalzò
a causa dello spavento –
-Io…- lei si
bloccò di colpo guardando che da dietro Yami avanzava una figura a lei familiare…
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13 settembre ore 6:33 p.m.,
la stanza buia e tetra in quel momento era
anche silenziosa. Poi qualcuno parlò:
-Ti ho convocato da me per un motivo preciso.- disse quella voce
fredda e incolore.
-Quale?-
domandò il biondino con lo sguardo fisso al suolo.
-So che ti
piacciono le scommesse.- continuò l’altra
voce.
-Si mio signore,
è vero.- diciamo che nell’aria si
percepiva una strana tensione, da un momento all’altro James era pronto ad aspettarsi di tutto.
-Volevo
fare una scommessa con te…- disse solennemente. L’altro trasalì.
-Che tipo di scommessa, mio signore?-
domandò senza far trasparire la minima esitazione.
-Il tuo piano, quel
geniale piano per catturare la ragazza… hai
presente quella scommessa che hai fatto con Brent e Zak?!- l’altro annuì, anche se il suo viso era
calmo come sempre, nel profondo era tesissimo –So che hai
“venduto” il tuo piano a Brent. Ma non sono contrario a ciò.- a quelle parole James si sentì più sollevato –Voglio
solo fare una scommessa. Per me il tuo piano non funzionerà, e non
avrò Blacky prima della mezzanotte.-
-Ma come… non
crede che questo sia davvero un ottimo piano?!-
domandò al suo capo.
-Si, ne sono
convinto. E’ un ottimo piano, ma di certo non mi farà avere Blacky prima della mezzanotte. Collabora con Brent… se riuscirete a portarla qui entro
l’orario prestabilito avrai vinto e un tuo desiderio verrà
esaudito. Altrimenti mi toccherà uccidere uno di voi.- James si stava preoccupando, e quella preoccupazione non si
fermò davanti ai suoi occhi impassibili, li attraversò in modo
tale che chiunque potesse capire cosa stava provando
in quel momento –Tranquillo, rilassati. Non sarai tu quello che se ne andrà all’altro mondo, mi sei troppo utile.-
sogghignò –Sei furbo ed intelligente. Mentre Brent ha un debole per Blacky.
Secondo te chi potrei uccidere?!- fece ironico
iniziando a ridere. Quelle risate risuonarono tra le fredde pareti della
stanza, e l’eco lontano attraversarono tutto il
corridoio illuminato fino alla sala degli allenamenti, Quell’eco
venne colto al volo da Zak. Perché
stava ridendo? Iniziò incessantemente a ripetersi quella domanda.
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13 settembre ore 6:37 p.m.,
gli occhi rossi scintillavano nella
semioscurità che si era venuta a creare da circa due minuti, la luce
della lampadina in alto al soffitto si era fulminata, e dalle scale era salito
un ragazzo, Brent.
-Siccome ci tengo alla mia vita, volevo fare un patto con voi.- disse il
nuovo arrivato. Gli altri due non risposero –capisco, non
v’interessa l’argomenti. Peccato, allora toccherà a Yugi patire le pene
dell’inferno con me!- sogghignò.
-Yugi?!- urlò il faraone
–Dov’è?- domandò furioso puntandogli contro il palmo
della sua mano aperta, una mano molto pericolosa se si considera che il puzzle
del millennio si era gia illuminato. Brent sorrise
-Potresti
ingaggiare una lotta all’ultimo sangue, perché no!- fece ironico alzando le spalle –Ma… Yugi verrà ucciso a mezzanotte. E vedi un po’
di decidere cosa vuoi fare, se uccidi me, nessuno potrà condurti da
lui.- sogghignò soddisfatto quando Yami abbassò la mano e il puzzle finì di
brillare di quell’accecante luce dorata.
-Allora?! Quale sarebbe il patto?- domandò fissando furente
l’oscurità davanti a se.
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13 settembre ore 7:00 p.m.,
un’atra stanza tetra, circolare, ma da questa
filtrava della luce… della luce rossa. Gli interni della stanza erano
rivestiti di velluto nero e le finestre sigillate con un sortilegio erano tinte
di color cremisi. Non solo queste finestre davano all’esterno,
ma cen’erano altre che affacciavano su un focolare
centrale, insomma, la pianta di quella stanza era come una ciambella. Una
stanza circolare con al centro un’altra parete
circolare dove al suo interno era acceso un focolare, grazie alle finestre
cremisi che si affacciavano anche sull’interno portando il proprio
sguardo verso il fuoco, la stanza era illuminata con strane ombre diaboliche
creando una strana atmosfera.
-Yugi.- fece una voce entrando in quella stanza e
chiudendosi la porta alle spalle. Nessuno rispose. Un altro richiamo, un altro
ancora, nessuno rispondeva. Se avesse preso quel nanerottolo
lo avrebbe conciato per le feste, non doveva permettersi di ignorarlo, e
oltretutto non doveva azzardarsi a nascondersi. E poi dove si sarebbe nascosto?! Quella stanza era completamente priva di
arredo a parte una panca anch’essa rivestita di velluto come le
pareti e il pavimento. I passi venivano attutiti dalla
preziosa stoffa,r nessuno dei due riusciva a vedere l’altro. James non era ancora arrabbiato, diciamo
che si stava divertendo. E’ gia, come il suo padrone, ne
più ne meno. Vedere le persone che cercano una via di fuga o che si
contorcono dai dolori lo faceva ridere –Yugi,
se non vieni mi arrabbio e ti giuro che Yami farà una brutta fine.- il ragazzino si
alzò da terra e uscì dal suo nascondiglio (il muro circolare in
torno a focolare), e finalmente vide James, quest’ultimo si voltò subito –Ora ci
capiamo!- disse schioccando le dita. Vuoto, buoi,
silenzio… terrore, nient’altro.
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13 settembre ore 7:10 p.m.,
anche la regnava solo il silenzio. Venne spezzato da Blacky.
-Yami …- non finì la frase che Yami la fulminò con lo sguardo, si fermò per
poco, poi continuò a dire ciò che doveva dire -… cos’hai intenzione di fare?- domandò, ma non ottenne
risposta –Yami?!- lo chiamò.
-Cosa vorresti sentirti dire? Che accetterò
lo scambio?- lei non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo.
-Io_io te l’avevo detto!- Yami si voltò
verso di lei –Dovevo andarmene... avrei fatto meglio ad andarmene! Adesso
c’è qualcuno che sta in pericolo per colpa mia.- piangeva. Com’era possibile che un essere strano come
lei potesse davvero provare un sentimento chiamato rimorso? Come se qualcosa in
lui si fosse fermato, istantaneamente smise di preoccuparsi per la vera natura
di Blacky e si concentrò sul vero problema.
Non poteva accettare lo scambio dei due, uno di loro sarebbe comunque
morto. Certo, avrebbe potuto consegnare Blacky
infondo la conosceva da meno di due giorni, ma sapere
di aver firmato la condanna a morte di una persona che apparentemente non aveva
fatto nulla di male gli sarebbe rimasto sulla coscienza. No, non aveva la
minima intenzione di cedere al ricatto!
-No.- Blacky si voltò verso di lui, sorpresa per quelle
parole –Ci sono altri modi!- disse convinto Yami.
-E cosa suggerisci?!- le lacrime continuarono a cadere da sole senza
che lei potesse fare nulla per fermarle, ben presto però decise di
asciugarsi le guance, cercando di non piangere. Alla fine ci riuscì,
sentendo ciò che proponeva il ragazzo.
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Ita rb- Cacchio quanto è corto! =___= vabbè, è inutile che mi lamento… non
riesco a scriverli più lunghi!
V__V’’’’’’’’’’ Per la stanza
dove era rinchiuso Yugi mi sono molto ispirata da un
racconto di antologia che dovevo leggere e riassumere per le vacanze natalizie
(e l’hai fatto solo ieri! =_____= ndSeto)
(va bhè…. Che
sarà mai!
V__V’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’
ndIta rb),
“La maschera della morte rossa”. Comunque,
passiamo ai ringraziamenti ^__________________^ allora, ringrazio:
Akemichan, grazie ancora per la recensione ^^ spero
che questo capitolo vada meglio del precedente! V__V Perché io ce la
metto tutta per non fare una ff orripilante, ma
purtroppo ancora devo imparare a scrivere bene, in fondo scrivo
per imparare a farlo meglio (dice il saggio! V__V ndIta rb) (e chi sarebbe il
saggio qui?! O__O ndSeto
indicando l’autrice che indossa un costume da “saggio”) (heheheheheheh ^/////////////////^ ndIta
rb)
Kelly, hai recensito anche questo cappy ma glacchieeeeeeeeeeeee!
^___________________^ (=___________________= ndSeto) spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^
Death Angel, ho
aggiornato presto no?! ^____________________________^
Spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^ (indovina… secondo te chi è il capo di James, Brent e Zak? V__V ndIta
rb) (se non le rispondi non si realizza =___________=
ndSeto) (>__> ndIta rb)
Ho aggiornato
presto perché domani ricomincio ad andare a scuola, e dovrò
ricominciare a studiare come una matta! ^^
Grazie a tutti coloro che seguono la ff! ^O^
P.S.
Un’idea
pazzoide mi sta attraversando la testa… ^__- voglio fare Yu-Gi-Oh in versione TITANIC!!!!!!!
Che ne dite? ^O^ (che non ce
ne frega! -________- niente ndtutti)
(doh! >__< ndIta rb)
Bye bye
]:-)