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Autore: Ita rb    08/01/2006    6 recensioni
[Sto lavorando con una mia amica sul remake in versione crossover.]
E' una serie nuova su Yu-Gi-Oh, Nuovi cattivi e sfide all'orizzonte! Leggete e commentate ok?! Bye bye
Genere: Avventura, Dark, Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutto comincia come sempre è stato

Quanto pagherei un suo sorriso... darei tutta la mia vita per quel sorriso, un sorriso puro che riscalda il cuore. La mia luce, mia dolce luna. Vivere in questi posti bui e vuoti mette tristezza, e senza di te mi pare di morire. Non chiedo tanto, un sorriso… un o solo. Ma tu non ci sei più, dove sei? Ho bisogno di te. Salvami…

 

Quell’angelico sorriso perduto per sempre…”

 

13 settembre ore 6:30 p.m.,

i suoi occhi ametista persi in quelli della ragazza. Una strana sensazione lo attraversò, e come un brivido gli percorse tutta la colonna vertebrale.

 

-T_tu cosa sei?- le domandò incerto degludendo appena terminato di fare quella domanda. Lei era ancora la, una mano sulla spalla e una sul collo del ragazzo. Perché faceva così? Si sentì mancare l respiro mentre guardava quegli occhi che scintillavano di tonalità purpuree.

 

-Io? Non lo so. Sono Blacky!- continuava a fissare gli occhi del ragazzo che pareva volessero fuggire dai suoi tinti ormai di rosso –Hai paura di me? Sono i miei occhi a terrorizzarti tanto?- domandò senza attendere risposta –Ti sei gia dimenticato che siamo in un ascensore bloccato a un piano sconosciuto!?- fece in tono sarcastico, lui finalmente volse il suo sguardo verso quegli occhi rossi ed indagatori.

 

-Che vuoi?- domandò furente riuscendo poi a liberarsi dalla presa di Balcky. Lei sorrise

 

-Non voglio nulla di particolare. Solo un po’ più di calma!- Guardò ancora Yami negli occhi –Se mi arrabbio i miei occhi si tingono come quelli di Bret, Zak e James.-

 

-Li conosci allora!!!!!- Yami era furibondo. Improvvisamente si sentì un altro rumore provenire da sopra l’ascensore. Una corda si staccò e per fortuna l’ascensore rimase ancora appeso senza cadere fino al piano terra. Yami si spaventò a quel suono, e lo stesso si poteva dire per Blacky.

 

-Fidati!- gli disse mentre si avvicinò alla porta dell’ascensore per aprire le due ante interne.

 

-E come potrei fidarmi di te?- domandò Yami.

 

-Per favore. Ne riparliamo fuori da qui…- lo guardò supplichevole, i suoi occhi tornarono del suo colore naturale.

 

-Che intendi fare?- domandò Yami avvicinandosi alla ragazza. Lei dopo aver aperto le ante si sbrigò a cercare la rotella nera che bloccava la serratura, il faraone la guardò con fare interrogativo ma lei non gli diede peso. Lo spazio tra l’ascensore e il muro era poco, e lei cercava proprio li quella rotella. La spostò verso il basso e potè finalmente aprire la porta che li avrebbe condotti all’esterno.

 

-E voilà!- sorrise saltando fino al pavimento fuori dall’ascensore. Yami la seguì anche lui saltando giù. L’ascensore si era fermato a metà della porta ecco perché erano dovuti saltare.

 

-Come facevi a sapere che si sarebbe aperta la porta?- domandò il ragazzo.

 

-Lo so da quando avevo 5 anni!- sorrise, lui la guardava in un modo strano e lei per un momento si domandò quale fosse il perché. Poi realizzò bene la situazione –Ah gia… dovevamo parlare.- l’altro annuì. In quel momento l’ascensore si staccò del tutto e Yami benedisse mentalmente le conoscenze della ragazza. Lei sobbalzò a causa dello spavento –

-Io…- lei si bloccò di colpo guardando che da dietro Yami avanzava una figura a lei familiare…

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13 settembre ore 6:33 p.m.,

la stanza buia e tetra in quel momento era anche silenziosa. Poi qualcuno parlò:

 

-Ti ho convocato da me per un motivo preciso.- disse quella voce fredda e incolore.

 

-Quale?- domandò il biondino con lo sguardo fisso al suolo.

 

-So che ti piacciono le scommesse.- continuò l’altra voce.

 

-Si mio signore, è vero.- diciamo che nell’aria si percepiva una strana tensione, da un momento all’altro James era pronto ad aspettarsi di tutto.

 

-Volevo fare una scommessa con te…- disse solennemente. L’altro trasalì.

 

-Che tipo di scommessa, mio signore?- domandò senza far trasparire la minima esitazione.

 

-Il tuo piano, quel geniale piano per catturare la ragazza… hai presente quella scommessa che hai fatto con Brent e Zak?!- l’altro annuì, anche se il suo viso era calmo come sempre, nel profondo era tesissimo –So che hai “venduto” il tuo piano a Brent. Ma non sono contrario a ciò.- a quelle parole James si sentì più sollevato –Voglio solo fare una scommessa. Per me il tuo piano non funzionerà, e non avrò Blacky prima della mezzanotte.-

 

-Ma come… non crede che questo sia davvero un ottimo piano?!- domandò al suo capo.

 

-Si, ne sono convinto. E’ un ottimo piano, ma di certo non mi farà avere Blacky prima della mezzanotte. Collabora con Brent… se riuscirete a portarla qui entro l’orario prestabilito avrai vinto e un tuo desiderio verrà esaudito. Altrimenti mi toccherà uccidere uno di voi.- James si stava preoccupando, e quella preoccupazione non si fermò davanti ai suoi occhi impassibili, li attraversò in modo tale che chiunque potesse capire cosa stava provando in quel momento –Tranquillo, rilassati. Non sarai tu quello che se ne andrà all’altro mondo, mi sei troppo utile.- sogghignò –Sei furbo ed intelligente. Mentre Brent ha un debole per Blacky. Secondo te chi potrei uccidere?!- fece ironico iniziando a ridere. Quelle risate risuonarono tra le fredde pareti della stanza, e l’eco lontano attraversarono tutto il corridoio illuminato fino alla sala degli allenamenti, Quell’eco venne colto al volo da Zak. Perché stava ridendo? Iniziò incessantemente a ripetersi quella domanda.

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13 settembre ore 6:37 p.m.,

gli occhi rossi scintillavano nella semioscurità che si era venuta a creare da circa due minuti, la luce della lampadina in alto al soffitto si era fulminata, e dalle scale era salito un ragazzo, Brent.

 

-Siccome ci tengo alla mia vita, volevo fare un patto con voi.- disse il nuovo arrivato. Gli altri due non risposero –capisco, non v’interessa l’argomenti. Peccato, allora toccherà a Yugi patire le pene dell’inferno con me!- sogghignò.

 

-Yugi?!- urlò il faraone –Dov’è?- domandò furioso puntandogli contro il palmo della sua mano aperta, una mano molto pericolosa se si considera che il puzzle del millennio si era gia illuminato. Brent sorrise

 

-Potresti ingaggiare una lotta all’ultimo sangue, perché no!- fece ironico alzando le spalle –Ma… Yugi verrà ucciso a mezzanotte. E vedi un po’ di decidere cosa vuoi fare, se uccidi me, nessuno potrà condurti da lui.- sogghignò soddisfatto quando Yami abbassò la mano e il puzzle finì di brillare di quell’accecante luce dorata.

 

-Allora?! Quale sarebbe il patto?- domandò fissando furente l’oscurità davanti a se.

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13 settembre ore 7:00 p.m.,

un’atra stanza tetra, circolare, ma da questa filtrava della luce… della luce rossa. Gli interni della stanza erano rivestiti di velluto nero e le finestre sigillate con un sortilegio erano tinte di color cremisi. Non solo queste finestre davano all’esterno, ma cen’erano altre  che affacciavano su un focolare centrale, insomma, la pianta di quella stanza era come una ciambella. Una stanza circolare con al centro un’altra parete circolare dove al suo interno era acceso un focolare, grazie alle finestre cremisi che si affacciavano anche sull’interno portando il proprio sguardo verso il fuoco, la stanza era illuminata con strane ombre diaboliche creando una strana atmosfera.

 

-Yugi.- fece una voce entrando in quella stanza e chiudendosi la porta alle spalle. Nessuno rispose. Un altro richiamo, un altro ancora, nessuno rispondeva. Se avesse preso quel nanerottolo lo avrebbe conciato per le feste, non doveva permettersi di ignorarlo, e oltretutto non doveva azzardarsi a nascondersi. E poi dove si sarebbe nascosto?! Quella stanza era completamente priva di arredo a parte una panca anch’essa rivestita di velluto come le pareti e il pavimento. I passi venivano attutiti dalla preziosa stoffa,r nessuno dei due riusciva a vedere l’altro. James non era ancora arrabbiato, diciamo che si stava divertendo. E’ gia, come il suo padrone, ne più ne meno. Vedere le persone che cercano una via di fuga o che si contorcono dai dolori lo faceva ridere –Yugi, se non vieni mi arrabbio e ti giuro che Yami farà una brutta fine.- il ragazzino si alzò da terra e uscì dal suo nascondiglio (il muro circolare in torno a focolare), e finalmente vide James, quest’ultimo si voltò subito –Ora ci capiamo!- disse schioccando le dita. Vuoto, buoi, silenzio… terrore, nient’altro.

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13 settembre ore 7:10 p.m.,

anche la regnava solo il silenzio. Venne spezzato da Blacky.

 

-Yami …- non finì la frase che Yami la fulminò con lo sguardo, si fermò per poco, poi continuò a dire ciò che doveva dire -… cos’hai intenzione di fare?- domandò, ma non ottenne risposta –Yami?!- lo chiamò.

 

-Cosa vorresti sentirti dire? Che accetterò lo scambio?- lei non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo.

 

-Io_io te l’avevo detto!- Yami si voltò verso di lei –Dovevo andarmene... avrei fatto meglio ad andarmene! Adesso c’è qualcuno che sta in pericolo per colpa mia.- piangeva. Com’era possibile che un essere strano come lei potesse davvero provare un sentimento chiamato rimorso? Come se qualcosa in lui si fosse fermato, istantaneamente smise di preoccuparsi per la vera natura di Blacky e si concentrò sul vero problema. Non poteva accettare lo scambio dei due, uno di loro sarebbe comunque morto. Certo, avrebbe potuto consegnare Blacky infondo la conosceva da meno di due giorni, ma sapere di aver firmato la condanna a morte di una persona che apparentemente non aveva fatto nulla di male gli sarebbe rimasto sulla coscienza. No, non aveva la minima intenzione di cedere al ricatto!

 

-No.- Blacky si voltò verso di lui, sorpresa per quelle parole –Ci sono altri modi!- disse convinto Yami.

 

-E cosa suggerisci?!- le lacrime continuarono a cadere da sole senza che lei potesse fare nulla per fermarle, ben presto però decise di asciugarsi le guance, cercando di non piangere. Alla fine ci riuscì, sentendo ciò che proponeva il ragazzo.

 

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Ita rb- Cacchio quanto è corto! =___= vabbè, è inutile che mi lamento… non riesco a scriverli più lunghi! V__V’’’’’’’’’’  Per la stanza dove era rinchiuso Yugi mi sono molto ispirata da un racconto di antologia che dovevo leggere e riassumere per le vacanze natalizie (e l’hai fatto solo ieri! =_____= ndSeto) (va bhè…. Che sarà mai! V__V’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’ ndIta rb), “La maschera della morte rossa”. Comunque, passiamo ai ringraziamenti ^__________________^ allora, ringrazio:

Akemichan, grazie ancora per la recensione ^^ spero che questo capitolo vada meglio del precedente! V__V Perché io ce la metto tutta per non fare una ff orripilante, ma purtroppo ancora devo imparare a scrivere bene, in fondo scrivo per imparare a farlo meglio (dice il saggio! V__V ndIta rb) (e chi sarebbe il saggio qui?! O__O ndSeto indicando l’autrice che indossa un costume da “saggio”) (heheheheheheh ^/////////////////^ ndIta rb)

 

Kelly, hai recensito anche questo cappy ma glacchieeeeeeeeeeeee! ^___________________^ (=___________________= ndSeto) spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^

 

Death Angel, ho aggiornato presto no?! ^____________________________^ Spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^ (indovina… secondo te chi è il capo di James, Brent e Zak? V__V ndIta rb) (se non le rispondi non si realizza =___________= ndSeto) (>__> ndIta rb)

 

Ho aggiornato presto perché domani ricomincio ad andare a scuola, e dovrò ricominciare a studiare come una matta! ^^

Grazie a tutti coloro che seguono la ff! ^O^

 

P.S.

Un’idea pazzoide mi sta attraversando la testa… ^__- voglio fare Yu-Gi-Oh in versione TITANIC!!!!!!! Che ne dite? ^O^ (che non ce ne frega! -________- niente ndtutti) (doh! >__< ndIta rb)

 

Bye bye

]:-)

 

 

   
 
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