Disclaimer: I personaggi reali della storia non mi appartengono, quanto scritto è frutto di fantasia, non scrivo a scopo di lucro.
“Ti
amo.”
“Lo so.”
“L'ho sempre fatto.”
“Lo so.”
“Che hai?”
“Niente.”
Di nuovo di malumore.
“Shannon smettila. Così, di
certo, non aiuti!”
“Scusa. Lo sai che è più
forte di me.”
Si gira a guardarmi, osserva per la
trilionesima volta il mio profilo. Mi sfiora una guancia e poi mi
stringe. Era da tanto che non stavamo abbracciati sul letto come se
non ci fosse null'altro che noi, come se il mondo avesse deciso di
fermarsi e darci un po' più di tempo.
“Perchè non possiamo rimanere
così in eterno?”
Rido.
Shannon non è mai stato un tipo
troppo romantico e io ho sempre detestato la sdolcinatezza
perchè
non credo rappresenti il vero amore, ma ogni tanto gli escono dalla
bocca queste frasi che hanno il potere di sciogliermi il cuore e le
poche lacrime rimaste nascoste dietro gli occhi.
E quando piango lui non sa mai cosa
fare.
“Maya...io...”
“Stringimi Shan, baciami. Facciamo
l'amore e fanculo tutto il resto!”
Sorride, ma so che vorrebbe piangere
con me, più forte di me.
Le mie labbra accarezzano le sue mentre
le mie dita cercano il calore della sua pelle. È da tanto,
troppo tempo che sono sola, gelida e spenta, ho bisogno di lui e di
tutte le emozioni che riesce a farmi provare. Ho bisogno di sentirmi
viva ancora un po' e solo lui ne è capace.
“Che fai?”
“Guardo qualche foto. Ce ne sono
alcune adatte a...”
“Lascia perdere Maya, non ora. Non
voglio.”
“Va bene, Shan.” In queste
situazioni non so mai chi dei due dovrebbe sentirsi in colpa. Non
importa.
Ne prendo in mano delle altre. Ci
ritraggono in vacanza non ricordo più dove. Eravamo felici.
Il suo sorriso non è più
così luminoso e io, a volte, mi scordo come si faccia ad
essere felici.
In me la felicità si è
estinta, come i dinosauri.
“E questa?” esclama lui d'un
tratto. “Non ci credo! L'hai tenuta?”
Non capisco di che foto stia parlando
così mi allungo verso di lui. Gliela tiro via dalle dita con
delicatezza, mi sistemo meglio sul letto e sento di nuovo le lacrime
pungermi gli occhi.
È una sua foto. Petto nudo,
occhiali da sole, fisico da far girare la testa e una splendida
spiaggia.
“Certo che l'ho tenuta. Da questa
foto è cominciato tutto, non potevo gettarla via.”
“Ero in Messico...”
“Già..a Tulum. Vicino alle
rovine Maya.”
“Ci siamo incontrati proprio lì.
Pensai che fosse un segno del destino.”
“Cosa?”
“Il fatto che ho conosciuto una Maya
alle rovine dei Maya!”
“Ma dai! Non me lo avevi mai detto!”
“Non volevo sembrarti sciocco...”
Ok. È giunto il momento della
verità.
“Shan...anche io avrei una
confessione. E non te lo dissi perchè avevo paura che mi
avresti giudicata una bambina e niente di più..”
Il suo è uno sguardo enigmatico
e curioso allo stesso tempo.
“Bè...non ero lì per
caso...” pausa per aumentare il pathos”...quando
dico che da
questa foto è iniziato tutto, è letteralmente
così.
Ti seguivo su twitter. Una sera hai postato questa foto. Rimasi
folgorata dalla tua bellezza e...bè, sì, anche
dal tuo
fisico visto che eri molto dimagrito! Decisi di guardare qualche volo
last minute et voilà! La mattina dopo ero in Messico e ho
fatto i salti mortali per riuscire a trovarti...”
Mi sento proprio una cretina adesso.
Se riesco a tradurre bene la sua
espressione, direi che è sorpreso. Ma ora non mi preoccupo
più
dei suoi giudizi perchè non ne darà. Ci
conosciamo
troppo bene. Sa che non sono l'immatura ragazzina che questo racconto
potrebbe mostrare.
Poi scoppia a ridere. “Avevi proprio
una bella cotta, eh?!”
Il mio colorito passa da bianco
cadaverico a rosso peperone. Sì, lo ammetto: ero una stupida
ragazzina immatura! Avevo la classica cotta per la rockstar di turno.
Mi sento in inbarazzo anche se adesso le cose sono ben diverse.
Sono passati quattro anni da quel folle
viaggio in Messico, ci siamo conosciuti, messi insieme e innamorati.
Abbiamo affrontato parecchie sfide e periodi burrascosi. Ne siamo
usciti sempre vincitori, sempre insieme.
Quello che stiamo vivendo ora,
però...non ne usciremo insieme, lo so.
“Dio quanto mi manca il Messico...”
per fortuna mi distoglie da certi pensieri.
“Torniamoci. Portami di nuovo in
questi posti dove...”
“...tutto è iniziato. Sei
monotona lo sai?”
Ridiamo.
Forse non è vero che la felicità
non esiste più. Ci sono alcuni momenti che...ma chi voglio
prendere in giro? La felicità c'è. Lui
è
la mia felicità.
“Quando vogliamo partire?” mi
chiede.
“Il prima possibile Shan!”
“C'è un volo tra quattro
giorni. Cavolo, gli altri sono tutti pieni!”
“Prenota.”
“Andata e ritorno?”
“Che ne dici della sola andata?”
Mi guarda sconvolto. Poi le labbra si
tendono in un sorriso sereno e rassicurante. Annuisce.
“Questi
posti
sono più belli dell'ultima volta..com'è
possibile?”
“Non lo so e non
mi importa. L'unica cosa che mi interessa è divertirmi e
stare
con te.”
“E ripercorrere
quei
luoghi, vero?”
“Mi conosci troppo bene Shannon!”
Abbiamo prenotato un hotel con vista sull'oceano. Uno spettacolo da
togliere il fiato.
Ogni mattina ci svegliamo con una brezza leggera e quell'odore
inconfondibile del Mar dei Caraibi.
Sì, è decisamente il luogo ideale dove....
“Buongiorno!”
Che tempismo. Richiama la mia attenzione ogni volta che il mio
pensiero vaga attraverso le inquietudini del momento.
“Buongiorno a te!”
“Oggi
ho deciso di portarti alle rovine. Torniamo a visitare El
Castillo, un
giro lì
intorno, una passeggiata sulla spiaggia e...”
“..e un latte di cocco da gustare sotto una palma!”
“Massimo relax.”
“Ci sto. Proprio un bel programma!”
Mi alzo e scosto un po' la tenda. Il sole mi scalda. Non l'ho mai
visto così splendente.
“Oggi il sole ci frigge. Mi presti una delle tue bandane
Shan?”
“Certo. Quale vuoi?”
“Quella rossa l'hai portata?”
“Non potrebbe mai mancare.”
“Ottimo. Allora prendo quella!”
Ho paura.
Siamo nell'esatto punto in cui, anni fa, ci scambiammo il primo
bacio. I ricordi sono vividi. Adesso fanno male.
Vorrei provare ad essere serena, almeno fingere di esserlo ma non
riesco a nasconderlo, non a Shannon, non ora.
Una lacrima gli riga una guancia, facendo lo slalom tra i peli della
barba.
Vederlo piangere per me, per colpa mia, mi distrugge. Non posso fare
a meno di sentirmi colpevole anche se so che non dovrei. Non dipende
da me.
“A volte penso che sarebbe stato meglio se non fossi mai
partita.”
“No! Non dirlo, non è così.”
“Ci risparmieremmo questo strazio. Ti avrei risparmiato tutto
il
dolore e la fatica di questi mesi.”
“Non mi importa. Ho vissuto gli anni più belli
della mia
vita con te. Pensavo di essere forte ma tu mi hai dimostrato quanto
fossi realmente debole e fragile. Abbiamo condiviso così
tanto! Abbiamo camminato insieme lungo un percorso difficile, ripido.
Ci siamo rimasti accanto, sempre. Sei stata e sarai l'unica donna che
abbia mai amato...forse più di mia madre!”
scoppiamo a
ridere nonostante il pianto feroce che ci ha assaliti. “Non
hai
idea di quanto tu sia stata importante Maya! Il solo averti
incontrato mi ha cambiato e non solo me. Sei riuscita a far calmare
addirittura Jared. Sei riuscita a far tornare Tomo sui suoi passi per
sposare Vicki. Non avevo mai visto mia madre e mia nonna
così
entusiaste di una donna, non da quando Cameron lasciò J. Sei
una persona meravigliosa, magica. Sono stato l'uomo più
fortunato del mondo. Ti amo Maya, ti amo. Non lo dirò mai
abbastanza. E...”
Non lo lascio finire la frase. Lo bacio.
Non è mai stato così sincero. Non ha mai parlato
così
apertamente dei suoi sentimenti.
Non voglio andarmene, non ora. Non voglio abbandonarlo.
Dio ma perchè deve essere tutto così difficile?
Mi alzo, mi allontano da lui e urlo, più forte che posso,
tanto da farmi male alla gola. E piango come una bambina.
Ho paura.
Non voglio lasciarlo.
Torna da me e mi abbraccia sussurrandomi le parole che porto nel
cuore e sulla pelle: I fell apart but got back up again.
Lui si rialzerà, lo so che lo farà. Me lo ha
promesso.
Sono io che cadrò e che lo lascerà tornare in
piedi da
solo.
“Mi dispiace.” gli dico.
“Non ne hai motivo. Dimmi che mi ami.”
“Ti amo Shannon.”
“Ti amo Maya. Mi pento solo di non averti mai
sposata.”
Queste parole mi prendono alla sprovvista.
“È come se lo avessi appena fatto.”
Facciamo l'amore sulla spiaggia. La nostra prima ed ultima notte di
nozze.
“Addio...” è un sussurro lieve e delicato, come il vento che entra dalla finestra della camera dell'albergo.
Shannon
Qui tutto è iniziato quattro anni fa. Allora ero un cretino
che pensava solo a divertirsi e a suonare. A 40 anni ne dimostravo
sì
e no 16.
Ti ho incontrata e tutto è cambiato. Siamo cresciuti
insieme.
Oggi sono un uomo migliore grazie solo ed esclusivamente a te.
Tu invece saresti stata una donna straordinaria anche senza di me.
Dopo quattro anni, qui dove tutto è iniziato, oggi tutto
finisce.
Il cancro ti ha portata via dopo soli 8 mesi.
Ti amerò sempre Maya. Grazie per questi anni in cui mi sei
stata accanto.
E per l'amore e la forza che mi hai donato.
Manterrò la mia promessa: mi rialzerò come tu hai
sempre fatto dopo ogni ciclo di chemio che ti ha tolto i magnifici
capelli rossi ma non la voglia di lottare e vivere.
Sei stata la mia maestra di vita.
Mi hai detto di voler rimanere qui, dove tutto iniziò. Ho
deciso di non poter fare altrimenti. In qualche modo, io e te
apparteniamo a questi luoghi.
Spergerò le tue ceneri in questo mare infinito, come mi hai
chiesto.
Con te porterai quella foto che hai tanto amato.
La brucierò io stesso affinchè ti raggiunga,
dovunque
tu sia, per poterla mostrare e poter dire a chi ti sta intorno:
Con questa
foto, tutto ha avuto inizio.