24/02/2011
5 recensioniJules uscì dal bagno con addosso soltanto un asciugamano e si fermò di scatto sullo stipite della porta. In verità non si stupì molto nel vedere la stanza vuota: Tyler se ne era andato portando con sé tutte le sue cose. Non poté non pensare a quanto fosse giovane ed ingenuo.Tuttavia voleva bene a quel ragazzo, era come lei.
Mystic Falls
Si era fatto più tardi del previsto,ormai era notte e Stefan doveva tornare a casa per controllare Katherine. Così riaccompagnò Caroline,ma davanti alla sua porta i due trovarono una sorpresa.
Stefan:<< Sono felice di rivederti. >>
Tyler:<< anch’io Stefan. >>disse abbassando lo sguardo.
Poi Caroline si voltò verso l’amico per ringraziarlo della serata,e Stefan le si avvicinò all’orecchio:<< Caroline,segui il tuo cuore,non lasciare andar via le tue emozioni. Sono tutto ciò che ci resta nella nostra vita da vampiri >> Naturalmente pensò ad Elena mentre pronunciava queste parole ,quindi lasciò i due e decise di andare a casa della sua ragazza;doveva vederla per chiarire tutto ciò che non era andato negli ultimi giorni.
Erano soli sotto il suo porticato ora, lei e Tyler.
Tyler:<< Devi perdonarmi,mi sono comportato da vigliacco lo so,ma vedi non sapevo da che parte stare,mi sentivo solo. E' chiaro che ho sbagliato perché tu sei stata l’unica persona a starmi vicino,l’unica persona nella mia intera vita!Poi con quel fottuto bacio ho rovinato ogni cosa! >>
Caroline:<< Si hai rovinato ogni cosa,hai rovinato ogni cosa nella mia vita- Tyler era spaventato da quella risposta ma la lasciò finire prima di abbandonare il campo- però credo che quel bacio sia stato l’errore migliore che potessimo fare. >>Non finì neanche di parlare che gli si avvicinò col suo solito impeto e lo baciò,lo baciò per la seconda volta.
Il solo averlo lì,vicino,la rendeva felice.
Casa salvatore
Katherine parlava al telefono.
Vampiro:<< mi dispiace Katherine,la ragazza è scappata >>
Si capiva dal suo tono di voce quanto temesse la reazione della donna, che in realtà si mostrò molto più calma del previsto;semplicemente, pensò,non avrebbe mai dovuto fidarsi di quegli stupidi vampiri.
Katherine: << Con lei è fuggito anche Damon,giusto?>>
Vampiro:<< No mia signora. Lui è ancora qui,l’abbiamo sedato con della verbena. Ma non resterà nel mondo dei morti ancora per molto! >> disse sghignazzando.
La donna sorrise,l'idea l’aveva risollevata
Katherine:<< bene,finite l’opera allora. Della ragazza me ne occupo io,so già a chi rivolgermi!Credo farò visita alla zia Jenna stasera! >>
Casa Gilbert
Fu Jeremy ad aprirle la porta,lei tentò di fingersi Elena, ma il ragazzo non ci cascò minimamente.
Katherine:<< Vedo che sei molto più furbo di quanto immaginassi … ed anche molto più sexy dell’ultima volta in cui ci siamo incontrati >>disse sfiorandogli il petto con le dita.
Il ragazzo rabbrividì era uguale a sua sorella,ma completamente diversa!
Lei si avvicinò a lui sempre di più e quando lui fece per respingerla lo prese per il collo e lo scaraventò contro il muro
Katherine :<< Che ne diresti di un gioco fra fratello e sorella?sarebbe divertente,vero?-sospirò, poi riprese –ma avrò tempo per giocare con te,dopo! >> lo baciò mordendogli il labbro inferiore, poi fissandolo usò il trucchetto da vampiri,consigliandogli di uscire quella sera e far ritorno solo il giorno dopo.
Katherine era sola in casa con l’unica persona di cui aveva bisogno,la zia Jenna.
Katherine:<< Chi si rivede?come al solito in cucina a preparare qualcosa di buono per noi nipotini, giusto?vedo che hai finalmente imparato ad usare i coltelli. Bene perché ho un piccolo favore da chiederti e non vorrei che rovinassi tutto con la tua inettitudine. >>
In quel momento una macchina arrivò nel vialetto della casa, era Alaric che riaccompagnava Elena.
Ma Katherine ebbe tutto il tempo per uscire dal retro,perché Stefan era corso incontro alla ragazza per parlarle,bloccandola all’ingresso.
Appena vide il vampiro Elena sbiancò,come poteva dirgli di suo fratello?
Elena:<< Stefan,Damon … è morto>>
Stefan la guardava impassibile. Suo fratello...non riusciva a crederci,dopo tutto quel tempo passato ad odiarlo e a desiderare che scomparisse … era rimasto solo.
Sapeva di dover esser forte di fronte a lei ma non riuscì a trattenere una lacrima che solcò il suo viso. Elena lo guardò e gli diede un bacio,pur sapendo che a nulla sarebbe servito,poi i due si strinsero in un abbraccio,ma niente aveva più un senso;neanche la salvezza ormai ne aveva uno.
Elena:<< Devo andare Stefan, ora ho solo bisogno di riposare. >>
Stefan:<< Si lo capisco,vuoi che passi la notte con te? >> le rispose con sguardo assente.
Elena:<< No, voglio stare un po’ sola >> Lo baciò ancora una volta e chiuse la porta alle sue spalle.
Stefan la capiva,la capiva perfettamente. Anche lui sentiva un urgente bisogno di solitudine. In un attimo si recò nel bosco dove si trovavano i resti della loro vecchia casa,dove tutto aveva avuto inizio. Passò la notte lì, sulla riva del lago e pianse mentre l’oscurità nascondeva la sua debolezza al resto del mondo:doveva essere forte,per Elena! Continuava a ripeterselo mentre le immagini di una vita troppo lunga gli scorrevano davanti agli occhi.
Casa Gilbert
Jenna:<< Ehi sei tornata!è pronto in tavola! >>
Elena salutò la zia con un sorriso ma i suoi occhi erano colmi di lacrime,la zia capì che qualcosa era successo e corse ad abbracciarla senza chiederle nulla.
Jenna:<< Se hai bisogno di parlare,sai che sono qui! >>
Elena:<< Ho solo bisogno di riposo >>
Jenna era preoccupata ma pensò fosse meglio farsi da parte in quel momento :<< Vai pure elena, ma domani promettimi che passerai la giornata con la zia,una giornata fra sole donne,faremo shopping,chiacchiere … come facevo sempre con tua madre, ok? >>
Elena acconsentì,in fondo faceva del suo meglio,in fondo era all’oscuro di tutto e non poteva certo dirgli che il vampiro cattivo era morto.
Salì le scale ma appena arrivò in camera,riuscì a stento a chiudere la porta dietro di sé che immediatamente crollò ai piedi del letto. Ora che lui non c’era, tutto era finito. Ora che lui non c’era, non valeva più la pena rialzarsi.
Credette di perder la ragione in quel silenzio assordante che aveva nella testa,ma qualcosa intervenne e stravolse i suoi pensieri.
Damon:<< Non credevo che qualcuno avrebbe pianto la mia morte come stai facendo tu ora,piccola Elena!Non pensi di essere un po’ esagerata? >>
Era lì,disteso sul letto in tutto il suo splendore,come se niente fosse successo!
Elena:<< Damon?che ci fai qui? >>
Damon:<< Vedi per fortuna il mio fratellino non ha ancora avuto il tempo di rivelare a Katherine tutti i segreti di casa Salvatore!-disse scherzando,poi si fece serio e continuò - Non sapevano che bevo verbena ormai ogni giorno e che ne sono diventato immune. Quindi messa in salvo la donzella è stato piuttosto facile uccidere quegli idioti sfruttando l'effetto sorpresa e trovare tutto quello che cercavamo, tutto quello che Katherine non voleva farci trovare. E indovina cosa ha scoperto il tuo Damon?Jonas non è affatto dalla nostra parte!Isobel aveva raccolto molte informazioni sul sacrifico e pare che l’unico momento in cui Klaus diventi veramente vulnerabile, sia quello in cui il sangue della doppelganger scorge la luna,in altri termini dopo la sua morte . Il vecchio stregone gli sta solo procurando ciò che gli serve:un lupo ,un vampiro e una strega. Mentre a te pare ci stia pensando la nostra Katherine.Sai,ci ha fatto visita ed ha appena soggiogato tua zia in soggiorno,convincendola a portarti da Klaus domani. >>
Era incredibile,dopo quella giornata,dopo tutto quello che aveva scoperto sembrava non essere minimamente intimorito. La faceva infuriare.Elena: << Non capisco come tu riesca a scherzare in un momento come questo,non sembri affatto preoccupato! >>
Il vampiro di scatto si alzò dal letto e le fu vicino, a pochissima distanza.
Damon:<< Elena non sono mai stato così preoccupato in vita mia,ma avevi ragione,abbiamo un'unica possibilità. >>
Le sfiorò di nuovo il volto e si avvicinò al suo orecchio per sussurrarle delle parole:<< ti amo Elena … >>
L’umana era del tutto frastornata e si allontanò immediatamente dal vampiro.Come aveva potuto farle questo,come aveva potuto fingersi morto?
Damon capì quel gesto,capì il suo sguardo. Capiva cosa aveva potuto provare la ragazza. Per lui era stato lo stesso con Katherine,credere di averla persa per sempre e poi scoprire che la realtà era diversa da come aveva sempre immaginato.
Lui comprendeva benissimo,così cercò di spiegarle:
Damon:<< Se vogliamo mantenere il nostro accordo è necessario che nessun’altro sappia che io sono ancora vivo,per ora neanche Stefan. Ecco perché non sono venuto prima. La tua stanza era l’unico posto dove potevo nascondermi ed è qui che ti ho aspettato. >>
Lei lo guardava come fosse l’essere più pericoloso dell’intero universo. Le aveva fatto più male di quanto chiunque altro avrebbe potuto.
Elena :<< … ti odio! >> Urlò con le lacrime agli occhi.
Damon:<< si certo,è per questo che cinque minuti fa ti buttavi a terra e piangevi per la mia morte! >>
Ma la ragazza non accennò un minimo sorriso,così il vampiro capì di non essere più gradito in quella casa e fece per andarsene. Qualcosa però lo trattenne:era il braccio di Elena.
Si volto un’ultima volta verso la ragazza,per ascoltare cos’altro di brutto volesse dirgli.
Si voltò ... e lei lo baciò. Finalmente.