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Autore: princess_sparklefists    24/02/2011    1 recensioni
Prendete un ragazzo che si ritrova chiuso in una stanza, senza avere la più pallida idea di come possa esserci arrivato, anzi, a dir la verità, senza avere la minima idea di chi lui sia. Aggiungeteci una nanerottola che sembra essere assolutamente mentalmente spostata e, all'incirca, avrete ottenuto le premesse per il mio ultimo delirio.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate alcune ore e molte, moltissime, troppe, ripetizioni della canzoncina del gatto di Schrödinger, quando, nel corso di una delle mie peregrinazioni mentali, arrivai a formulare un’ipotesi di senso compiuto su cosa stesse succedendo. E soprattutto inerente a qualcosa che non fosse un professore gatto con un matto o una matto che aveva un gatto professore. Per verificarla avevo bisogno dell’aiuto della mia compagna di prigionia. Che, in quel momento, era occupatissima a canticchiare scemenze.
«Jodie» apostrofai la ragazza «L’ambiente in cui ti trovi è luminoso?».
«Re?».
Dovetti ripeterle la domanda altre due volte prima che lei mi prestasse un minimo di attenzione.
«Ree, sì, ma non si capisce da dove arrivi la luce».
«Come se fossero le pareti stesse a emetterla?».
«Essattooo! Ci hai preso, re, sai che sei perspicace, Joy-Joy?».
«Ora Joy-Joy da dove esce fuori?».
«Non posso certo non chiamarti!».
Sbuffai e scossi la testa.
«C’è un orologio?».
«Sì, brutto, bianco e soprattutto fermo. E’ così anche nella stanza che vedi tu?».
Annuii. Lei riprese a cantare i suoi irritanti motivetti. Stavo per urlarle di piantarla quando venni colpito dal proverbiale lampo di genio.
Balzai in piedi strillando: «Ma certo! Il gatto di Schrodinger!».
La mia compagna ammutolì e mi fissò stranita.
«Jodie, qualcuno, non chiedermi come, ha bloccato il tempo al metaforico istante prima dell’apertura della scatola! L’ultimo attimo in cui il gatto è vivo e morto, fa caldo e freddo e quell’affare è un quadro e anche una finestra.» spiegai concitato.
Lei iniziò a muovere un indice in aria, mormorando. Sembrava stesse disegnando un qualche schema a uso personale.
«Sì, ha senso» cinguettò concludendo i suoi movimenti insensati.

Dieci minuti dopo la scatola venne aperta.
L’orologio riprese a funzionare, la temperatura calò di colpo e il “coso” decise definitivamente di essere una finestra. Scavalcando il davanzale entrarono quattro figuri nerovestiti. I loro mantelli li coprivano interamente, rendendo visibili delle loro persone solo la punta del naso, le sottili e pallide labbra da anemici, i menti affilati e l’attaccatura del collo, e due treccine di capelli. Sembravano identici, fatta eccezione per il colore delle chiome: lilla grigiastro, blu elettrico, rosso carminio e verde fluo. In generale pensai che sembravano usciti direttamente da un romanzo fantasy. E che sicuramente non stavano dalla parte del protagonista.

«Reee! Sembrate i cattivi di un manga!» sbottò Jodie.
Restai basito. “Ecco,” pensai “buonanotte, ora ci ammazzano”. Non osavo neanche respirare. Fortunatamente i nostri aguzzini, senza dare segno di averla sentita, dissero lapidari:

«La prima parte dell’esperimento è conclusa. Si dia inizio alla seconda parte. Prego, seguiteci».
Non parlavano all’uninsono, no, sarebbe stato troppo squallido e parodistico: si completavano le frasi a vicenda, ma con voce così atona e impersonale da essere indistinguibili uno dall’altro. Non era la parlata di un cattivo da blockbuster di serie B. Ogni singola sillaba faceva correre lungo la schiena brividi normalmente associati allo sfoderamento di spade eccessivamente affilate. Ogni parola richiamava la netta sensazione di essere un piccolo roditore indifeso messo all’angolo. Non avevano bisogno di armi per minacciarci, perché la semplice idea di disobbedire a una voce del genere non era contemplata. Li seguimmo, io in preda a un gelido terrore, Jodie saltellando nel suo solito modo snervante.

 

 

Note dell'autrice
Scusate l'incredibile ritardo, avevo perso i fogli su cui è scritta la storia (abituatevi, sono fatta così). Spero questo capitolo vi piaccia e ringrazio tutti coloro che hanno commentato e aggiunto tra le seguite ^^

   
 
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