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Autore: Piperwyatt    09/01/2006    4 recensioni
E' ancora possibile passare un vero Natale a casa Weasley? Venite a scoprirlo...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, Charlie, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Molly, Weasley, Percy, Weasley, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la prima ff che pubblico. Ne sto scrivendo un'altra più lunga, ma in attesa di finirla una sera ho scritto questa brevissima che spero vi piaccia. Sarei contenta di trovare le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate!! Ovviamente i personaggi sono tutti della Rowling e io li ho solo presi in prestito... Buona lettura a tutti!!

Ginny continuava a rigirarsi nel letto e a pensare. Avrebbe voluto che quel Natale fosse speciale, così come l'aveva sempre immaginato da qualche anno a questa parte. Con tutta la famiglia riunita, si anche con Percy nonostante tutte le incomprensioni passate e il suo comportamento assurdo negli ultimi due anni. Con tutti i suoi fratelli a casa, riuniti a festeggiare insieme proprio come quando era piccola. Si ricordava ancora benissimo il suo Natale preferito: Bill e Charlie a turno la sollevavano sopra la testa e la facevano volare per la stanza...le era sempre piaciuto moltissimo e sembrava quasi che loro si divertissero più di lei a vederla così felice e a sentirla ridere di gusto. Fred e George si divertivano a fare scherzi a Percy di nascosto, il quale non riusciva proprio a capire perchè la copia di "Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui Draghi" di Charlie continuasse a scivolargli via di mano ogni volta che provava ad aprirla. Ron abbracciava l'orsetto appena avuto in regalo e non sembrava affatto intenzionato a staccarsene a breve. Intanto Molly era in cucina a preparare il suo speciale pranzo natalizio mentre papà Weasley si godeva la magica atmosfera seduto in poltrona, osservando i suoi figli giocare e ogni tanto gettava un'occhiata all'oggetto babbano che gli avevano regalato, (un tostapane come l'aveva chiamato), cercando di studiarlo e di capirne il funzionamento con un'aria assorta e affascinata.

Quello era stato il Natale perfetto. Avrebbe voluto che fosse stato così anche quest'anno. Ma sapeva che sarebbe stato molto difficile con tutti i problemi passati e la guerra contro Voldemort in pieno atto. Arthur e Bill, quando non erano al lavoro erano quasi sempre impegnati con l'Ordine, e anche Charlie, che era tornato dalla Romania proprio per il Natale, in realtà era sempre fuori per svolgere missioni per l'Ordine. C'era moltissimo lavoro e ognuno dei membri era sempre occupatissimo tra turni di guardia, ricerche di informazioni, controllo della sicurezza e mille altre cose. Percy nonostante avesse ammesso in parte di essersi sbagliato riguardo Caramell e il suo atteggiamento verso i genitori, continuava a mantenersi distaccato dalla famiglia. Ginny non capiva se lo facesse per orgoglio o per vergogna. L'unica nota positiva era che Hermione coi suoi genitori sarebbe arrivata l'indomani e sarebbero stati insieme per il pranzo di Natale e anche Harry avrebbe passato il Natale con loro. Era tornato a casa con loro da Hogwarts e ora era in camera con Ron. Era felice di questo, il suo rapporto con Harry era molto migliorato nell'anno passato e sopratutto negli ultimi mesi si erano ritrovati a parlare più volte e avevano scoperto di avere molte cose in comune. E sopratutto parlando con lei, lui riusciva ad estraniarsi da quella sofferenza che non lo aveva mai abbandonato da quando Sirius era morto. Era felice di poter essere per lui un punto di riferimento e di poterlo aiutare a superare un periodo difficile. Continuava a rigirarsi pensando a questo, quando all'improvviso sentì un forte rumore provenire dal piano di sotto. Lo spavento iniziale sparì rapidamente e incuriosita e del tutto sveglia ormai, decise di scendere. Scese dal letto e si avvolse in una vestaglia e silenziosamente scese le scale. Era ormai all'ultima rampa quando dall'alto vide le fiamme verdi comparire nel camino e subito dopo apparire Bill e Charlie. Incredula scese di corsa gli ultimi gradini per abbracciarli.

"Non ci credo siete venuti! Ma come avete fatto con l'Ordine? Stasera avreste dovuto essere in servizio!"

"Credi che saremmo potuti mancare? Il Natale Weasley è speciale!" fece Bill con un gran sorriso mentre Ginny era ancora attaccata al collo di Charlie.

"Ma tu non eri a letto signorina?" disse una voce maschile che proveniva dalla cucina. Apparvero sulla soglia Arthur e Molly Weasley.

"Papà!! Allora eri tu il rumore che mi ha svegliata!"

"Suppongo di sì anche se non credo che tu stessi proprio dormendo, dato che sei scesa qui più veloce di quanto avresti potuto fare smaterializzandoti" le rispose con dolcezza il signor Weasley.

"Non avevo molto sonno" si limitò a rispondere Ginny arrossendo.

"Volevamo farvi una sorpresa e non dirvi nulla fino a domani mattina." iniziò a spiegare Molly. "Ma visto che ci hai scoperti direi che per stanotte puoi restare un po' qui a parlare coi tuoi fratelli. Dopotutto è una sera speciale e un po' di allegria è quello che ci vuole. Negli ultimi tempi se n'è vista troppo poca in questa casa".

E mentre i loro genitori tornavano in cucina (Molly era già intenta a preparare alcuni dei succulenti piatti per l'indomani) Ginny si sistemò sul divano insieme a Bill e Charlie che sembravano intenzionati a farle una ricca serie di domande.

"Allora, cos'è questa storia che fai strage di cuori a scuola? Non credere che non veniamo a sapere le cose!" inizò Charlie.

Ginny si stava preparando (e sembrava piuttosto divertita all'idea) ad affrontare quello che sarebbe stato un lungo discorso sui suoi ragazzi, ma non ebbe neanche il tempo di rispondere perchè si sentì bussare alla porta. Molly sbucò dalla cucina e andò verso la porta con una certa diffidenza vista l'ora tarda e i tempi che correvano. Cerco di vedere dalla finestra chi fosse fuori, ma la neve impediva di vedere chiaramente. Aprì quindi la porta lentamente con la bacchetta in mano pronta a colpire se fosse stato necessario, ma quando la porta si fu aperta del tutto rimase impietrita. Davanti a lei stava Percy coperto di neve da capo a piedi. Sembrava stesse cercando le parole giuste per iniziare un lungo discorso, ma non ne ebbe bisogno perchè Molly sistemata a posto la bacchetta lo strinse in un abbraccio e lo trascinò dentro.

Con un gesto rapido della bacchetta asciugò gli abiti di Percy e lo condusse verso una poltrona. "Quanto sei rimasto fuori sotto la neve? Hai bisogno di bere qualcosa di caldo, vado in cucina a..."

"Mamma io..." la interruppe Percy come se stesse cercando il coraggio per esprimere i suoi pensieri. Pensieri che si capiva, per la prima volta da tempo, non erano più accusatori nei loro confronti, ma di scuse.

"Abbiamo tutto il tempo per parlarne e chiarire tutto caro. Adesso resta qui seduto mentre io vado in cucina a prepararti qualcosa di caldo"

E sulla strada per la cucina si scambiò col signor Weasley uno sguardo carico di significato, come se quello che entrambi avevano sperato negli utlimi mesi, si fosse finalmente avverato. Raramente Ginny ricordava di aver visto la madre tanto felice.

Intanto svegliati ormai da tutto quel rumore e dalle chiacchere, si erano affacciati in fondo alle scale anche Fred e George che come al solito annunciarono il loro arrivo in modo trionfale lanciando caccabombe e sparaschiocco. Rumori decisamente troppo forti per essere ignorati anche da due dormiglioni come Harry e Ron che infatti scesero per ultimi ancora assonnati, Harry che si strofinava un occhio e si sistemava gli occhiali, mentre Ron si passava una mano tra i capelli arruffati.

"Ma cos'è tutto questo rumore?" il tempo di mettere bene a fuoco e Ron non riuscì a credere a quello che vedeva:"Tutti i Weasley nella stessa stanza?? Non succedeva da anni!! Incredibile!!"

E subito si unì agli altri seguito da Harry che riuscì a trovare uno spazio sul divano accanto a Ginny. Molly che intanto era tornata con una tazza di cioccolata per Percy vedendo che ormai erano tutti in piedi, tornò in cucina a prepararne una tazza per tutti, e rimasero svegli tutta la notte a parlare alla luce dell'albero e delle decorazioni magiche che continuavano a passare loro intorno. A un certo punto Ginny si fermò un momento a guardarli come a voler imprimere nella sua mente quel momento magico, per ricordarlo sempre.

"Che c'è?" le chiese Harry incuriosito. "Sembri quasi incantata"

Ginny gli rivolse un sorriso radioso. "In effetti lo sono Harry. Sto vivendo quello che fino a qualche ora fa era solo un sogno." e solo in quel momento si rese conto che le loro mani erano una sull'altra.

Harry le rispose con un gran sorriso e strinse la presa sulla sua mano.

Ginny strinse la sua in risposta e il suo sguardo percorse ancora una volta la stanza per tornare poi a fermarsi su Harry mentre con un gran sorriso che la illuminava dava voce ai suoi pensieri:"Ecco il mio Natale perfetto".

  
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