Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: AriStone06    25/02/2011    3 recensioni
Questa storia racconta di una giovane demone maledetta dal suo unico peggior nemico che l'ha cambiata in un qualcosa di più angelico. Confusa, si dimenticherà dell'atto compiuto dal nemico e si ritroverà ad incontrare/salvare una famiglia di vampiri, dove s'innamorerà di uno di loro. Ma siamo sicuri che sia amore?? E se arriva il fratello del suo unico amore a farla confondere?? Chi sceglierà?? Spetta voi leggere e dirmi il vostro parere!!
Dal capitolo 9 : Mi alzai da terra barcollante e con uno schiocco
di dita, le fiamme mi avvolsero trasformandomi in demone e guarendomi tutte le ferite. Sentii un ringhio feroce uscire dalla gola di Nate e lo vidi accucciarsi in posizione d’attacco verso di me.
< Sei tu!! Maryline!!> ringhiò più forte di prima e neanche il tempo di chiederli come facesse a sapere il mio nome, che scattò in avanti senza preavviso, tirandomi un pugno in pieno viso e facendomi volare
verso la finestra, che si ruppe al contatto con il mio corpo bollente
Dal Capitolo 10 :Non le importava più niente di morire, anzi non vedeva l’ora di chiudere gli occhi per sempre, per poter finalmente raggiungere suo marito e il figlio che sarebbe morto di lì a poco. < Tocca a te… Jennifer.> la donna chiuse gli occhi, aspettando la sua fine che arrivò subito dopo il suo gesto. Senti solo freddo alla base del cuore e un sussurro vicino al suo orecchio :“ Riposa in pace, me ne occupo io di tua figlia…”.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di iniziare il capitolo volevo chiedervi umilmente scusa per il ritardooo!! il motivo?? beh nella mia scuola francese siamo in vacanza quindi ho approfittato! XP
SCUSAAAAAATEEEE!!!
comunque volevo anche farvi sentire una canzone che è stata, come dire...beh mi ha ispirato nel scrivere questo capitolo, ma non centra niente con la storia! non so quante volte lo ripetuta visto che l'ho fatta smettere solo a fine capitolo! spero che vi piaccia! alla fine ci sono come sempre i ringraziamenti!! a proposito, volevo dirvi che ho pure messo una foto di Maryline a 15 anni! la vedrete all'inizio del flashback ;)!


Canzone :



Primo Giorno di Scuola ( seconda parte) : è veramente lei?




Mi alzai lentamente dalla sedia ancora scossa dalle parole di Kevin. Come sempre… non
 
riuscivo a capire cosa intendeva con quelle due paroline. Possibile che ci conoscessimo
 
veramente? E poi come potevo conoscere un umano? La testa mi stava per scoppiare dal
 
continuo pensare. Senza degnare di un solo sguardo Alex, mi diressi spedita fuori per
 
cercare Seth e storcergli più informazioni possibili di quei due umani. Che mi conoscessero,
 
era palese, ma la domanda era : come facevano ad essere ancora vivi dopo che avevano
 
avuto la maledizione di conoscermi? Di solito le mie prede umane morivano subito, non le
 
donavo seconde chance! Dal continuo pensare, non mi accorsi nemmeno di essere arrivata
 
al mio armadietto, che in quel momento era accerchiato dai giocatori di football.
 
Strano…non avevano allenamenti la mattina, ma solo di pomeriggio. Almeno era ciò che mi
 
disse Seth quella mattina. Mi diressi a testa alta verso il mio armadietto, così avrei messo a
 
posto i miei libri, potendo poi parlare tranquillamente a Seth senza stressarmi di fare in
 
fretta. Appena mi avvicinai di un metro, gli energumeni si girarono verso di me
 
guardandomi come fossi un cioccolatino ripieno. Mi fermai di colpo inorridita dai loro
 
sguardi famelici. Un altro flashback si fece spazio nella mia mente.
 
 
Inizio Flash Back
 
 
薇拉·贺兰(Willa Holland), Pictures, Images and Photos
La piccola Maryline  si stava dirigendo verso le strade più pericolose dell’Abisso Infuocato,
 
città mistica dove risiedeva insieme ai suoi genitori. Era più grande, forse di un anno o due,
 
dal precedente ricordo. Stava ritornando da una festa della sua scuola per celebrare
 
l’inizio di un nuovo anno scolastico. Era eccitata nel rivedere il suo bel professore.
 
Dopotutto, le vacanze estive le aveva passato da suo zio Lucifero e gli era troppo mancato.
 
Peccato che alla festa non si era fatto vivo e la cosa aveva solo rattristato ulteriormente la
 
piccola. Ma comunque sapeva che il giorno successivo l’avrebbe rivisto e abbracciato
 
finalmente. Ormai era palese che si era innamorata follemente di lui, ma nessuno lo sapeva
 
tranne sua madre che l’appoggiava stranamente. Secondo lei l’età non era un fattore che
 
impediva l’amore di travolgere due persone. Dopotutto lei e Belial avevano parecchia
 
differenza d’età e non si vergognavano di mostrarlo, anzi erano diventate la coppia più
 
invidiata di tutto l’Inferno. Però, secondo Proserpina, era una cosa che non bisognava
 
dirla a suo padre. Maryline non capiva il motivo e neppure la madre. L’unica cosa che
 
sapeva quest’ultima era che doveva tenere alla larga tutti gli uomini che si avvicinavano
 
alla piccola. Cosa secondo lei alquanto insensata, dato che non si poteva dire di no
 
all’amore demoniaco. Ma lasciò scorrere pensando che era solo colpa della gelosia di suo
 
marito. Ma il fatto era che non sapeva quanto si sbagliava.
 
La ragazza continuava a camminare sempre più assorta nei suoi pensieri, finché non si
 
trovo in un vicolo cieco. Sbuffò sonoramente alla vista di quel muro, alla cui cima
 
sembrava toccare il cielo. Le toccava fare dietrofront e trovare un’altra strada che
 
l’avrebbe portata sana e salva a casa. Rimaneva il problema che si accorse di essersi persa
 
e sfortunatamente non era ancora in grado di tele-trasportarsi con le fiamme. A parere del
 
suo professore era molto pericoloso usare il fuoco sul proprio corpo, ma comunque le
 
aveva promesso che l’avrebbe aiutata a maneggiarlo con più facilità. Si girò lentamente
 
con intenzione di trovare qualche persona che potesse aiutarla a rincasare, finché non si
 
trovò davanti tre demoni che le guardavano famelici il corpo, fasciato solamente da un
 
vestito nero lucido senza bretelle che le arrivava a metà coscia. Senza rendersene conto
 
fece un passo all’indietro, ma non per spavento. Più che altro stava cercando di valutare se
 
potesse farcela a stenderli tutti in un solo colpo perché era noto, i tre non avevano buone
 
intenzioni. Le parve comunque rischioso e decise che una buona corsetta faceva bene alla
 
salute. Rimaneva il problema che dietro di lei c’era un muro infinito e non sarebbe mai
 
stata in grado di scavalcarlo in pochi secondi. Incominciò a studiare il luogo dove si
 
trovava con occhi svelti, cercando un qualunque cosa che potesse aiutarla a fuggire. Non
 
trovò niente…era veramente in trappola. Sentì le lacrime inondarle gli occhi celesti e la
 
paura prenderla alla sprovvista facendola tremare. I tre si avvicinavano sempre più
 
velocemente, decidendo tra loro chi sarebbe stato il primo ad abusare di lei. Anche se
 
sembra strano, gli uomini demoni erano peggio degli umani. La ragazza non sapeva più
 
cosa fare. Ormai le lacrime le rigavano il viso e una smorfia di paura deformò il suo viso
 
d’angelo.
 
 
Come possono essere cosi crudeli da voler far del male ad una creatura dai tratti così
 
angelici? Come?
 
 
La ragazza ormai aveva le spalle al muro. Era così che perdeva la sua purezza? Se la
 
immaginava in un altro modo. Desiderava che solo il suo bel professore potesse avere tale
 
privilegio. Non voleva nessun altro, ma sfortunatamente non poteva realizzarsi il suo
 
desiderio.
 
La ragazza provava vergogna. Pensava di essere forte. Dopotutto aveva battuto parecchi
 
professori, ma allora era solo un allenamento. Questa invece era la realtà, crudele che
 
fosse, era la realtà e non poteva farci niente. La paura aveva preso il sopravvento,
 
bloccandola sul posto e impedendola di reagire e combattere, perché lo sapeva. Sapeva che
 
sarebbe stata in grado di ucciderli…ucciderli. Cosa che non aveva mai fatto in vita sua.
 
Forse era questo il fattore della sua paura. Non voleva uccidere, aveva paura. I demoni non
 
uccidono i demoni!  Le aveva ripetuto mille volte suo padre. Ma perché allora lui lo faceva
 
sempre? Perché toglieva la vita a tutte le persone che gli intralciavano il passaggio? Senza
 
rendersene conto, persa nei suoi pensieri più neri, il demone più forte le si era messo
 
davanti, bloccandole i polsi al muro e incominciando a baciarle lentamente il collo.
 
Nessuno aveva osato così tanto con lei, per paura di fare i conti con l’intero esercito di
 
Lucifero, ma si vedeva che i tre non sapevano chi era la ragazza che molestavano. Ormai il
 
 
respiro le si era bloccato in gola. Si pietrificò al tocco del vampiro stravolto dall’alcool.
 
Decise di lasciarsi andare al suo destino, chiudendo gli occhi. Dopo un attimo, sentì solo il
 
suo vestito strapparsi in una sola mossa e poi niente… non sentiva più quelle luride mani,
 
toccarle il corpo desiderose di farla sua. Aveva ancora gli occhi chiusi quando sentì delle
 
urla agghiaccianti attorno a lei. Non aveva il coraggio di aprirli. “Forse si staranno
 
ammazzando a vicenda per avermi totalmente”. Pensò la piccola aspettandosi il peggio,
 
che non arrivò. Si fece coraggio e aprì lentamente un occhio e ciò che vide le mozzò il
 
respiro. Il suo professore era davanti a lei, che guardava con ira i tre demoni ormai a terra
 
morti. La ragazza non riuscì a dire o fare niente. Solamente una frase spingeva dalla sua
 
bocca per farsi sentire:
 
<< I demoni non uccidono i demoni…>> ma ormai non era più sicura dell’educazione del
 
padre. Si fidava più del professore in quel momento.
 
<< Ma solo in caso di necessità… ricordalo Maryline: solo in caso di necessità…>>
 
continuò il professore, guardando la sua alunna preferita intensamente e sperando che se
 
ne ricordasse per sempre. Maryline non ce la fece più a reggere tutto quanto. Scoppio in un
 
pianto liberatorio, accasciandosi a terra ormai mezza nuda. Riuscì solo a sentire uno
 
spostamento d’aria e due braccia stringerle in un abbraccio caloroso.
 
<< Oh Maryline, lo sapevo che dovevo venire alla festa!Sono stato uno stupido! Ma giuro
 
che sarà l’ultima volta, giuro che ti seguirò per tutti i giorni a venire! Lo giuro piccolo
 
angelo niveo…>> angelo niveo era il nomignolo che le aveva affibbiato per la sua
 
innocenza e purezza. Riuscì a strappare persino un piccolo sorriso alla demone con quella
 
frase. Sarebbe stato un enorme piacere avere per sempre affianco il suo unico amore al
 
mondo, ma sapeva che alla fine pure lui si sarebbe innamorato e l’avrebbe lasciata da sola,
 
a crogiolarsi nel suo dolore. Un singhiozzo le uscì dalla piccola bocca, dopo aver
 
realizzato che era una cosa che poteva realizzarsi a momenti.
 
<< Shhh…ci sarò per sempre Maryline…sei la persona più importante della mia vita>>
 
detto questo le baciò dolcemente la testa rendendola la ragazza più felice del modo con
 
poche e semplici parole, che usciti dalla sua bocca, sembravano una dolce poesia cantata
 
armoniosamente. La prese dolcemente in braccio, coprendola con il suo mantello
 
profumato alla menta fresca e si diresse, con passo lento, verso la sua casa, cantandole una
 
dolce ninna nanna melodiosa, che la fece addormentare in un baleno.
 
 
 
Fine Flash Back
 
 
 
 
 
Un altro ricordo, ma non dei più rosei. Avevo rischiato uno stupro porca miseria! La cosa
 
che mi lasciò basita era la mia innocenza da piccola. Paragonandolo al primo ricordo direi
 
che ero cambiata fin troppo. Non ero più l’angelo niveo del mio professore sconosciuto,
 
anzi ero diventata un demone impuro e la cosa non faceva altro che farmi star male. Perché
 
nonostante non mi ricordavo del mio professore, sentivo ancora una forte attrazione verso di
 
lui, ma era come se fosse sfumata. Come se qualcuno volesse farmelo dimenticare per
 
sempre. Come se qualcuno non accettasse il mio amore. Scossi la testa dal pensiero avuto,
 
anche perché mi sembrava improbabile che qualcuno mi  volesse tanto male da cancellarmi
 
un sentimento così forte. Poteva seriamente essere mio padre? Forse, pensando che il mio
 
fosse un sentimento non corrisposto e per non farmi star male mi fece dimenticare tutto.
 
Dopotutto mia madre non voleva dirlo a Belial per un motivo ignoto, ma qual’era? Sbuffai
 
sonoramente notando che i giocatori stavano ancora lì, a guardarmi desiderosi il mio corpo.
 
Entrai nella massa con due spintoni, fino a trovarmi faccia a faccia con il mio armadietto.
 
<< Ehi bellezza, non ti presenti??>> mi chiese lascivo un ragazzo armadio che con una
 
mossa mi chiuse l’armadietto in faccia. Mi girai lentamente verso la sua figura con sguardo
 
assassino. Bellezza a chi, scusa?! Senza darli il tempo di spostarsi, gli presi in mano la sua
 
eccitazione e con una leggera pressione, a detta mia, lo feci inginocchiare per terra
 
agognate, mentre io aumentavo sempre di più la forza. Mancava seriamente poco che glielo
 
staccassi, ma sfortunatamente sentii una mano leggera, ma decisa fermarmi da ciò che stavo
 
per commettere.
 
Lo lasciai andare con sguardo incolore, girandomi a vedere chi mi avesse fermato. Trovai
 
davanti a me Alex in tutta la sua bellezza disarmante, guardarmi con rabbia, celata per bene
 
dagli occhi freddi.
 
<< Capitano sta lontano da lei! È una pazza!>> esclamò un altro energumeno che cercava di
 
aiutare l’amico steso per terra agognante.
 
<< È mia cugina, Klark!>> tutti si zittirono a quella rivelazione. Mi accorsi persino che le
 
ragazze pon pon e altri liceali si fermarono a vedere cosa fosse successo. In mezzo alla folla
 
spuntò addirittura una cheerleader che non appena vide il ragazzo per terra si buttò accanto
 
a lui continuando a ripetere come un ossessa il suo nome.
 
<< Ma cos’è successo? Perché il mio ragazzo sembra morto??>> chiese disperata la
 
ragazza, però senza ricevere risposta da nessuno. Decisi che sarebbe stato il mio compito
 
dato che nessuno osava dire niente.
 
<< Si da il caso che il tuo ragazzo ci provava spudoratamente con me, dunque ho voluto
 
solo dargli una piccola lezione. Ma a quanto pare è fidanzato! Dunque si merita molto
 
peggio a parer mio!>> le risposi lentamente, non smettendo un attimo di fissare Alex.
 
<< Cosa??! Jack svegliati per l’amor del cielo!!>> gli gridò la ragazza scuotendolo
 
bruscamente. Sentivo perfettamente la rabbia ribollirle in testa per ciò che avevo detto.
 
Dopotutto era la verità, anche se faceva male.
 
<< Pff, cuor di leone…>> sussurrai stufata dalla situazione. Per carità gli avevo solo tirato
 
un po’ le palle! Non l’avevo mica accoltellato!
 
<< Bastardo! E io che ti amavo! Vaffanculo te e la tua squadra che ci trattate come
 
oggetti!>> detto ciò, si alzò alla svelta scomparendo poi tra la folla di ragazzini. Tutto ciò e
 
non avevo ancora interrotto lo scambio di sguardi tra me e Alex. Ormai i suoi occhi
 
trapelavano rabbia e delusione. Delusione di cosa? Perché avevo appena fatto troncare una
 
coppia? Beh colpa dell’omone, non mio!
 
<< Bella vita vi fate! Mmmh…vorrei proprio sapere se hai mai tradito la povera Sylvia.
 
Dopotutto quasi me l’aspetto da te! Con i tuoi amici del cavolo è il minimo! Quante
 
cheerleader hai avuto? Tutte?>> lo guardai ironicamente, ma dentro morivo. Non ce la
 
facevo a pensare al mio Angelo in quel modo. Lo vedevo come una divinità in tutta la sua
 
bellezza. Sussultai nel vedere la vicinanza dei nostri visi e come un burattino, i miei occhi
 
caddero sulle sue labbra rosee, tremendamente sensuali. Non riuscivo più a pensare
 
coerentemente e il respiro si fece corto. Quasi sentivo il mio cuore martellare impazzito
 
nella mia cassa toracica. Sussultai nuovamente nel vederlo avvicinarsi più del dovuto.
 
Ormai un centimetro divideva le nostre labbra. Bramavo congiungerle all’istante come un
 
desiderio morboso, ma cercai di trattenermi dato che stavamo già dando di spettacolo.
 
<< Si, sfortunatamente c’è e non fa altro che tormentarmi di notte. Ma la dimenticherò, non
 
posso più sperare che possa rendersi conto di me, che ci sono. Dimenticherò la sua bellezza
 
angelica, la dimenticherò lo giuro… che fosse l’ultima cosa che facessi…>> mi soffiò
 
leggero sulle labbra con voce incrinata dalla tristezza, scostandosi poi bruscamente e
 
avviandosi verso i bagni maschili. Il mio cervello non riusciva più a connettersi alle parole
 
del mio angelo tentatore. Che ci fosse seriamente una ragazza? Quella rivelazione mi fece
 
frantumare il cuore in mille pezzi. Sentii le lacrime inondarmi gli occhi, ma cercai di
 
trattenermi almeno finché mi sarei ritrovata da sola. Ormai la gente stava andando via
 
lasciandomi il quel corridoio freddo e complice del mio dolore assurdo. La ricreazione non
 
era ancora finita, dunque decisi di prendere un po’ d’aria fuori cercando di scacciare le
 
lacrime che mi bruciavano gli occhi. Stavo per uscire quando vidi Seth correre nella mia
 
direzione e urlarmi parole senza senso. Lo guardai con un sopraciglio alzato aspettando che
 
parlasse normalmente, anche se non sarei mai riuscita a seguirlo del tutto. Il dolore mi stava
 
ancora uccidendo. Ma dopotutto perché dovevo soffrire?? Lui era già fidanzato, non dovevo
 
sentirmi così male! Era Sylvia che doveva sentirsi così al mio posto! Lui non era nessuno
 
per me!
 
<< Ok adesso basta pensare a mio fratello! C’è una cosa molto più importante che devo
 
dirti, ma non scandalizzarti!>> gli feci segno di parlare, anche se un po’ scocciata, dato che
 
lui leggeva ogni mio pensiero e la cosa non mi rendeva tanto felice.
 
<< So come si chiama la Cooper. Però se te lo dico non andare da …>>
 
<< Dimmi avanti non andrò da nessuna parte!>>   lo interruppi bruscamente aspettando la
 
sua risposta che a detta sua dovrebbe scandalizzarmi. Come se un nome potesse davvero
 
scombussolarmi la vita più di così…
 
<< Si chiama Summer…>> sussultai violentemente al sentire quel nome. Come poteva
 
essere? Era lei che avevo salvato in quella casa?? Era la sorella di Nate? Sentii la testa
 
girarmi violentemente e un senso di nausea mi fece stringere fortemente gli occhi.
 
“- Avanti Summer! Qui bisogna fare piazza pulita!! Non mi piace restare
 
attorno a così tanti Puri, lo sai…mi disgustano- esclamò una demone
 
guerriera accanto ad una sfilza di angeli, inchiodati al terreno con delle
 
fiamme.
 
-         Certo sorellina! Facciamo subito che Kevin non rimane ad
 
aspettarmi per molto!!- ridacchiò l’amica lanciando un’occhiata piuttosto
 
eloquente alla guerriera”.
 
 
Com’è possibile che non mi ero accorta dell’enorme somiglianza con la guerriera
 
del mio primo ricordo? E quel Kevin era davvero lo stesso che mi era stato
 
attaccato per tutto il giorno?
 
<< Non è possibile…Summer…>> soffiai al vento quel nome che faceva parte
 
della mia vita. Quella ragazza che l’avevo vista sicuramente crescere, dato che
 
l’avevo rapita dalla sua casa a sei anni. E se erano veramente loro, perché non
 
sentivo odore di demone? 



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Come sempre ringrazio ogni ragazza/o ( anche se improbabile con la "o", ma non si sa mai!) che legge la mia storia anche senza recensire! sono felice che abbiate almeno un po' di tempo per leggere la storia sbandata! un abbraccio a tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate!! e un bacioneee ai miei tesorii che recensiscono sempreeee!! non so cosa farei senza di voiii!!!
Un Bacioo a tutte e grazie per l'appoggioo!!

 

Nada650

   
 
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