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Autore: funnybee    25/02/2011    4 recensioni
Ginny è sposata con Harry,si svolge tutto dopo l'epilogo di zia Row; per una serie di eventi Ginny e Draco passeranno del tempo insieme, si capiranno o continueranno ad odiarsi? Harry è davvero un marito amorevole o ha altro per la testa?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Giunta a casa, l’unica cosa di cui aveva voglia era sdraiarsi sul letto e dormire, sarebbe passata dopo da Ron a prendere Lily, d’altronde era in buone mani; la mente era ancora troppo affollata, e per il momento non aveva voglia di mettersi a pensare

Riprendiamo le vecchie abitudini

 

 

Giunta a casa, l’unica cosa di cui aveva voglia era sdraiarsi sul letto e dormire, sarebbe passata dopo da Ron a prendere Lily, d’altronde era in buone mani; la mente era ancora troppo affollata, e per il momento non aveva voglia di mettersi a pensare.

Si tolse le scarpe, appoggiò la borsa sul divano e si buttò sul letto. Tuttavia non riuscì a prendere sonno, le parole di Malfoy le ronzavano in testa, più tentava di non pensarci più le ritornavano in mente. Ormai doveva conoscerlo abbastanza bene per sapere che tutto quello che usciva dalla sua bocca non era buttato a caso, era detto apposta per ferire e far male o, nel suo caso, per mettere una pulce nell’orecchio e godersi le conseguenze. Eppure per un attimo le era sembrato diverso, cambiato, cresciuto e maturato, come se il passato l’avesse cambiato sul serio. Il suono del campanello la destò dal vagare dei suoi pensieri; quando aprì la porta si trovò davanti Hermione.

 

-          Hey Ginny, ma allora sei tornata! Stai bene?

 

-          Si Herm, scusa se non sono passata subito, avevo bisogno di dormire un po’.. Ma Lily?

 

-          Oh, non ti preoccupare, sta colorando sul quaderno a casa; è responsabile, non farà nessun guaio, poi c’è Ron, è appena rientrato dal lavoro

 

-          Sempre che non abbia qualche gene inespresso o che voglia imitare James.

 

-          Mi sembri strana, sei sicura di stare bene?

 

-          Si certo! Mi sono ripresa al 100 percento! Sai anche tu che se non fossi stata in piena forma madama Chips non mi avrebbe permesso di rientrare!

 

-          Questo è vero, però..però hai un’aria strana..

 

-          Ma no Hermione! Sto benissimo, vieni accomodati che facciamo due chiacchiere.

 

Non sapeva perché l’aveva detto, in fondo non aveva troppa voglia di parlare, però le sembrava scortese. In cucina iniziò a trafficare con il bollitore per preparare un po’ di tè.

Hermione conosceva la casa benissimo, ci era stata un’infinità di volte, si respirava la stessa aria di casa loro, la stessa gioia e naturalezza.

 

-          Ron mi ha detto di James, cosa ha fatto questa volta?

 

-          Si è azzuffato con il figlio di Malfoy, il perché non lo so, non l’ha voluto dire, poi sono svenuta ed è stato rimandato tutto. Mi domando se avrò mai un po’ di pace con quel ragazzo.

 

-          Ma come mai sei svenuta?

 

-          Beh, Madama Chips ha detto che è stata debolezza, quindi è stata un po’ di debolezza.

 

-          Capisco.

 

-          Hermione, falla finita e chiedimi cosa vuoi chiedermi!

 

Ginny iniziava a spazientirsi, sapeva che quelle domande della cognata non erano buttate a caso e che le ronzava qualcosa in testa. Quando girava intorno alla questione senza andare direttamente al punto, quasi con premura, la irritava.

 

-          Beh, sei giovane, tu ed Harry siete sposati e …

 

-          Anche tu sei giovane, non credevo che un anno di differenza decretasse la giovinezza, e anche tu sei sposata, non vedo cosa ci sia di strano in questo –

 

-          Ginny sei incinta per caso?

 

Ginevra si bloccò, con ancora la scatola del tè in mano si girò verso la cognata e le urlò:

 

-          In che? Ma cosa ti salta in mente! Ma figurati, credi che dopo tre energumeni ne voglia altri, specie dopo aver visto di cosa è capace James? No no no e poi no! E comunque non potrebbe essere possibile, tecnicamente intendo.

 

Ma cosa le saltava in mente? Raccontare ad Hermione della sua intimità con il marito! Ormai però la frittata era fatta, non poteva di certo aspettarsi che lei non capisse, ma, nonostante tutto Hermione sorvolò sull’ultima parte

 

-          Ma non eri tu Ginny quella che diceva che i figli sono la benedizione più grande?

 

-          Si certo, ma dopo tre parti e un diavolo come primogenito stai tranquilla che chiunque cambierebbe opinione!

 

-          E comunque come mai non mi hai chiesto delle circostanze in cui sono svenuta?- disse Ginny desiderosa di cambiare argomento

 

-          Perché so che c’entra Malfoy! E non credevo fossi così ansiosa di parlare di quell’essere!

 

-          Non sono desiderosa di parlarne, volevo solo evitare l’argomento Harry! Secondo te potrebbe tradirmi?

 

Ormai l’aveva detto, non poteva più tornare indietro e in fondo voleva chiederlo; le parole di quel demente le erano entrate in testa e non le erano più uscite.

 

Hermione rise, Ginny non potè fare a meno di notare che rideva di gusto, come se avesse sentito la barzelletta più divertente degli ultimi anni. Ancora ridendo Hermione si rivolse alla rossa:

 

-          Sei sicura che stiamo parlando dello stesso Harry? Quello che conosciamo entrambe, quello che ha una cicatrice sulla fronte e che porta gli occhiali?

-          Non mi sembra il caso di fare dello spirito su delle questioni così serie Hermione. – la rimbeccò Ginny stizzita . – ovvio che parlo di Harry, quanti altri Harry conosciamo? E adesso per cortesia rispondimi perché mi stai mettendo ansia. –

Hermione la guardò stranita, iniziava a pensare che avesse battuto la testa, e anche molto violentemente.

 

-          Ginny non credo proprio che Harry ti tradirebbe, anche se ne avesse il tempo non lo farebbe mai, sai benissimo che ti ama.-

 

-          Beh ma se mi ama perché è sempre fuori per quelle sue missioni del cavolo? –

 

-          Chi ti ha messo in testa certe idee?-

 

-          Nessuno mi ha messo in testa idee strane! Non è mai a casa, cosa dovrei pensare?-

 

-          Non è mai a casa perché protegge il nostro paese, non ti pare? E poi, come mai certi pensieri non ti sfioravano minimamente fino a due giorni fa? E guarda caso dopo che hai incontrato Malfoy vieni a farmi certe domande..

 

-          Cosa c’entra Malfoy adesso? Perché lo devi sempre tirare in mezzo? –

 

Hermione era sempre più allibita, sembrava una Ginny completamente diversa, suscettibile ed irritabile al minimo sguardo

 

-          Guarda che prima l’hai tirato in ballo tu, sembrava non vedessi l’ora di parlarne e comunque volevo solo metterti in guardia. Nessuno è salvo dopo aver parlato con Malfoy.

 

-          Si si come vuoi tu. Probabilmente sono io che sono fatta male

 

-          Non intendevo quello Ginny, ti prego non fraintendere le mie parole.

 

Ginny sbuffò, era nervosa, e solo in quel momento si rese conto che aveva trattato Hermione in una maniera tutt’altro che gentile

 

-          No Hermione, figurati, anzi scusami non volevo essere così aggressiva, però, però sono preoccupata lo stesso, Ron fa lo stesso lavoro di Harry però è a casa molto più sovente.

 

-          Dai Gin, non ti preoccupare per delle cose che non esistono. Andiamo a casa mia, sono sicura che Lily sarà felicissima di vederti!

 

Non appena la piccola vide la mamma le saltò al collo, si fece raccontare di com’era il castello almeno tre volte e rimarcò come lei ci volesse andare. Fu anche felice di raccontare come aveva passato il tempo in sua assenza, di come zia Hermione le aveva raccontato la storia di Hogwarts e di come lo zio Ron aveva perso a scacchi.

Ginny passò la serata a casa del fratello e della cognata, cenarono insieme divertendosi molto, come non succedeva da un po’. Quando finalmente tornarono a casa era stravolta, le mancavano ancora le ore di sonno della notte precedente; dopo aver messo nel letto Lily, si coricò e prima di addormentarsi pensò a quello che le aveva detto Malfoy. Per la prima volta nella sua vita da sposata si era addormentata pensando ad un uomo diverso da suo marito.

 

Trascorsi alcuni giorni, Ginny era tornata quella di sempre, quella che era prima di diventare la signora Potter. Era andata alla gazzetta del profeta, rivoleva il suo posto di lavoro, ben conscia di non poter tornare a svolazzare per i campi da Quidditch, desiderava però poterne ancora scrivere.

Aveva parlato con la figlia che all’idea di andare in una scuola con altri bambini babbani era rimasta estasiata e felicissima! Non aveva nemmeno avuto bisogno di spiegarle che lo faceva perché la mamma era tornata a lavorare e che non poteva lasciarla sola durante il giorno. Lily aveva subito scritto ai fratelli per informarli della novità.

Ginny aveva raccontato le novità a Ron ed Hermione appena aveva ricevuto la conferma del suo “nuovo” lavoro, la donna si era dimostrata subito molto contenta per lei mentre Ron era molto più scettico.

 

-          E con Lily come farai? Non è abbastanza grande per stare da sola.

 

-          Lo so Ron, ed è per quello che andrà in una scuola babbana, ne era entusiasta, ha voluto anche tenere in considerazione l’opzione per dormire in collegio.

-          Ah, ed Harry cosa ne dice?

 

Già Harry. Tutti sapevano tranne lui, il diretto interessato delle sue decisioni ancora non sapeva nulla, e Ginny non aveva intenzione di dirgli nulla finchè non fosse tornato a casa; in fondo erano passati due giorni e lui non si era nemmeno più fatto sentire.

Aveva paura della sua reazione, probabilmente si sarebbe arrabbiato, ma non avrebbe avuto il coraggio di impedirle nulla, tutti erano contenti delle decisioni prese; Molly all’inizio si era dimostrata riluttante ma quando aveva visto un sorriso così smagliante capeggiare sul viso della figlia si era dovuta ricredere. Arthur dal canto suo era estasiato, non tanto per il lavoro ritrovato di Ginny, ma per l’avventura della nipote, l’aveva già istruita affinché scoprisse a cosa servivano vari oggetti babbani.

 

Era il primo pomeriggio di giovedì e il giorno dopo Harry sarebbe tornato, Lily era a casa dai nonni per godersi gli ultimi giorni di vacanza e di stare a casa Ginny proprio non ne aveva voglia, optò per fare due passi a Diagon Alley.

 

Si era fermata per un po’ da George a chiacchierare, aveva girato un paio di negozi senza comprare nulla, per chiudere in bellezza aveva voglia di concedersi una bella burrobirra. Optò per un locale aperto da poco, si stava per accomodare in un tavolo vicino al camino quando notò un biondo seduto in fondo alla stanza intento a leggere un giornale.

Sogghignando la donna si avvicinò e senza chiedere si sedette allo stesso tavolo.

 

-          Non mi saluti Malfoy?

 

L’uomo la guardò con sufficienza da sopra il giornale

 

-          Anche se abbiamo parlato senza lanciarci contro maledizioni non siamo amici Weasley, ficcatelo bene in quella testolina.

 

-          Ma come? E io che credevo che adesso ci saremmo potuti incontrare tutti i pomeriggi per prendere il tè insieme e mangiare i biscotti! Avevo anche già pensato ad un matrimonio tra Scorpius e Lily, non sarebbe fantastico?

 

Non ce la fece più a continuare quella finta e scoppiò a ridere, Draco la guardò e rise con lei, in fondo era una bella battuta.

 

-          Ma allora il signor Malfoy sa ridere! Comunque quegli occhiali ti invecchiano.

 

-          Ma cos’ho fatto di male per meritarmi la tua petulante presenza?

 

-          Vuoi sul serio che ti elenchi tutto quello che hai combinato? Prenderò una settimana di ferie giusto per il gusto di farlo.

 

-          Weasley, che vuoi?

 

Sapeva già la risposta, sapeva che era di nuovo una giornalista, la gazzetta del profeta non si era lasciata scappare una notizia così ed aveva già iniziato a farsi pubblicità, ma voleva comunque sentirselo dire.

Ginny si fece seria, si accomodò meglio sulla sedia e gli disse

 

-          Sono di nuovo una giornalista sportiva, e non mi sentivo così bene da molto tempo..

 

-          E a me cosa dovrebbe importare scusa?

 

-          Ma è possibile che tu non riesca ad interrompere una buona volta? Comunque, ho rimesso in piedi l’intraprendenza che avevo una volta grazie alle tue parole, e devo ammetterlo, mi hanno fatto davvero bene. Vedo che anche tu hai deciso di uscire dalla tua tana, come vedi nessuno ti ha ucciso! Ci si vede domenica!

 

-          Non ho nessuna intenzione di vederti ancora!

 

-          Oh ma così mi spezzi il cuore! Dirò alla McGrannit che non hai voluto partecipare!

 

Ginny uscì dal locale dimenticandosi che doveva ancora ordinare, era euforica, decisamente troppo euforica. Draco rimase impressionato, se quella era la stessa Ginevra Weasley che aveva visto pochi giorni prima, il cambiamento era davvero impressionante; lo aveva lasciato esterrefatto, senza parole, e cosa ancora più orrenda per lui, le era sembrata simpatica.

 

Il giorno dopo Ginny si svegliò presto, si sentiva piena di energie, carica per una nuova avventura! Uscì con la figlia per comprare la divisa e varie penne babbane, era decisamente una giornata fantastica.

Harry tornò poco prima di pranzo, era stanco ma non troppo, raccontò a Ginny della missione, era andata bene, nulla di grave, un semplice traffico di oggetti maledetti. Lily zampettava per la casa ansiosa di rivelare al padre la novità, Ginny, dal lato suo iniziava a sentirsi inquieta ma doveva dirglielo.

 

-          Harry, ti devo parlare,

 

-          Mamma, mamma, posso dirglielo io? Dai dai posso?

 

Harry era rilassato, lo sarebbe stato anche dopo? Ginny iniziava a pentirsi della situazione, cosa le era passato per la testa? Fare tutto senza dire niente al marito! Ma cosa pensi, la vita è tua, decidi tu per te stessa!

 

-          Dirmi cosa piccola? Dai dillo tu, la mamma non si arrabbierà di sicuro!

 

-          Da lunedì vado in una scuola, sai di quelle babbane! Oggi abbiamo comprato la divisa e le biro! Non si usano le piume! E hanno tutti i colori diversi!

 

-          Tesoro, perché non vai a metterti la divisa che io e la mamma dobbiamo parlare.- disse Harry rivolto alla piccola

 

-          Cos’è questa storia? Dove deve andare da lunedì? Perché non starà più a casa con te?

 

-          Harry, fammi spiegare, non ti arrabbiare subito. Ho fatto richiesta per la gazzetta del profeta, mi hanno ridato il posto, e Lily non può stare a casa da sola quindi ho pensato alla scuola. Piangeva sempre per andare ad Hogwarts, quello è un collegio senza la magia, tu che dici?

 

-          Io..io che dico? Mi informi a giochi fatti Ginny? Cosa dovrei dire? Non ho intenzione di dire nulla, buon rientro di lavoro lunedì. Domenica devo ripartire, c’è un altro possibile carico di contrabbando da controllare, mi spiace se non sarò presente al tuo rientro al lavoro.

 

-          Ma domenica c’è l’incontro con la McGrannit a Hogsmeade.. dovresti esserci anche tu..

 

Ginny aveva voglia di urlare, di urlargli contro, sbattergli in faccia che non poteva comportarsi in quel modo, ma non ce la fece, sentiva la combattività che aveva da poco riconquistato abbandonarla, per lasciare spazio alla cedevolezza.

Harry non disse nulla, la sua espressione non sembrava arrabbiata, tuttavia Ginny percepiva la tensione nella stanza, senza degnarla di uno sguardo le disse

 

-          Vado a salutare Ron.

 

Uscì dalla casa sbattendo la porta senza salutare, Ginny sussultò ma si impose di non lasciar cadere nessuna lacrima.

Passò la serata a spiegare a Lily perché il papà era andato a trovare Ron, si inventò improbabili storie di lavoro finché la piccola si addormentò stremata.

Erano ormai le due di notte e si era stufata di aspettare Harry seduta sul divano; nel profondo sperava che Hermione lo avrebbe aiutato a capire, perché si trattava solo di un po’ di comprensione, null’altro. Andò a coricarsi e non sentì il marito rientrare.

 

La mattina seguente lo trovò in cucina, stava preparando la colazione, ma non le disse nulla. Passarono tutta la giornata senza scambiarsi una parola, non ne avevano avuto occasione, Harry aveva passato la giornata con Lily, ma quel silenzio pesava, entrambi lo sapevano. Nessuno dei due tuttavia fece qualcosa per interromperlo.

Ginny non voleva, non doveva essere lei a fare il primo passo, desiderava che le si avvicinasse Harry per primo.

Il sabato Harry fu impegnato nei preparativi della missione, passo quasi tutta la giornata fuori casa, al suo rientro trovò la moglie già addormentata.

La mattina della domenica tutto era pronto per la sua partenza, non si erano ancora parlati, mancavano pochi minuti alle nove, ora in cui Harry doveva trovarsi con gli altri. L’uomo finalmente fece il primo passo, si avvicinò alla moglie, la strinse forte e le baciò i capelli, - Ci vediamo presto Gin - , poi uscì senza più voltarsi indietro.

Ginny si sarebbe dovuta sentire sollevata, ma non fu così, al contrario sentiva la tristezza penetrarla nel profondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Funnybees Space

 

Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno letto, quelli che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/da ricordare, quelli che lasciano un commento vi adoro *-*, quelli che leggono silenziosamente, tutti!


Grazie in particolar modo Ally M, DANINO, Morningstar12, gin90, martis, Dreamer_girl che hanno inserito la storia nelle seguite recentemente!

Un grazie immenso a gin90 MedusaNoir e Morningstar 13 che hanno recensito


Un grazie speciale a gin90, passate a vedere la sua storia,

Ad un passo dalla follia

è molto bella!

 

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, finalmente (?) si vede Harry, anche se per poco

   
 
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