Crossover
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Autore: nick nibbio    26/02/2011    4 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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25. La prova di Jaden

Ciao a tutti! Come ve la passate? Oggi ho sfornato per voi un nuovo capitolo con un bel po’ di azione e qualche piccola sorpresa. Spero la gradirete e me lo potete sempre dimostrare o con un commento, oppure continuando a leggere (anche se mi piacerebbe sentire la vostra opinione).
Prima di presentarlo passo ai commenti.

 

Lettore 01: In effetti hai ragione, potevo evitare la lavagna, ma mi sono sempre chiesto come ci sente a fare il professore che spiega una lezione e ti dico che non lo farò mai.
Per quanto riguarda la prova di Jaden: credo che sarò più rapido, sennò rischio di non farla finire mai questa prima stagione, mi limiterò a un paio di capitoli belli lunghi, come piacciono a te, contento?

 

Detto questo, sperando di non annoiarvi, eccovi il capitolo.

 

 

 

 

 

“NO BRIAN! Resisti! Ti prego resisti” disse un giovane Nick disperato.
“Mi… dispiace,,, Nick. La morte è venuta  a prendermi” disse un giovane soleano color rosso fuoco, messo in risalto dalla profonda ferita che aveva sul petto.
“Ti prego!” disse “Non mi lasciare solo”.
“Tu.. non sarai mai da solo” disse il giovane soleano sputando sangue “Sei… un Sun’s …Warrior  e un… principe.
Ti... prego: COFF! Proteggi Luce. Proteggi… mia sorella. Giuramelo!”
“La proteggeremo insieme. Tu guarirai!”
“Giuramelo!” disse sputando altro sangue dalla bocca.
“Te lo giuro. Non permetterò a nessuno di farle del male” disse il giovane Nick stringendo la mano insanguinata dell’amico.
“Lei ti ama, ti… amerà sempre” e chiuse gli occhi per sempre.

 “Finalmente sei morto giovane Nibbio di Fuoco. Era ora” disse una voce fredda che veniva dall’alto “Ora tocca a te, piccolo ladro. Il potere del Sun’s Warrior è mio di diritto e, ora me lo prenderò”.
Il piccolo soleano osservò tremante le sue mani coperte di sangue, poi lanciò un grido.

 

 

Nick si alzò di botto dal letto.
“Di nuovo quel sogno” disse ansimante “Che
cosa significa!”
Il giovane si alzò e si affacciò alla finestra del suo monolocale, datogli da Tsunade.
Fuori il cielo era chiaro e luminoso e il sole splendeva alto.
Nick si appoggiò sul davanzale della finestra e osservò il cielo.
“E’ da quasi un mese che faccio questi sogni. Che siano ricordi del mio passato di soleano?
Tu che dici Alan”.
“Direi di si” rispose l’angelo apparsogli al lato “I ricordi d una vita passata si rivelano sempre come sogni. Finché non capirai come riottenere i ricordi della tua vita precedente: continua a guardare avanti e a pensare al futuro”.
“Già!” disse Nick “Il futuro. Come posso andare avanti senza conoscere il mio passato?”
“Tu hai un passato: ricorda che hai vissuto 19 anni come umano” lo riprese l’angelo.
“I precedenti 5000, però, che ho vissuto come soleano sono coperti dall’oblio”.
“Non so come eri un tempo, ma sono sicuro che non sei cambiato molto. Le persone cambiano, ma mai in modo radicale”.
“Spero tu abbia ragione”.

 

 

Immerso in un profondo stato di concentrazione, Nick cercò di scavare nei suoi ricordi, ma, come tutte le altre volte, il passato gli appariva buio.
“Signor Nick!” gridò una voce.
Nick aprì gli occhi e voltò la testa verso chi l’aveva chiamato.
A una decina di metri da lui, la piccola Sakura Kinomoto, accompagnata dall’inseparabile Kero-chan, stava correndo verso di lui.
Quando la ragazzina fu abbastanza vicina, si fermò rossa in viso.

“Cosa c’è piccola Sakura? Perché sei rossa?” chiese Nick.
La ragazzina non riusciva a non alzare lo sguardo verso di lui.
Nick abbassò lo sguardo e capì: era a torso nudo.
Il giovane guerriero, una volta alzatosi, era andato in un luogo tranquillo e si era tolto la maglietta per sentirsi a suo agio e prendere un po’ di sole.
“Scusa!” disse lui mentre raccoglieva una maglietta rossa con il segno della Nike all’altezza del cuore.
“Accidenti!” disse Kero-chan “Di solito gli occidentali hanno il corpo peloso. Come mai lei non ne ha nemmeno uno signor Nick?”
Quella domanda fece salire un brivido alla schiena del giovane: quel corpo senza peli lo doveva a uno scherzo notturno di Marina, che si era vendicata alla grande sul povero ragazzo, distrutto da una giornata estenuante di allenamenti, facendogli una ceretta completa.

 

Una notte la ragazza si era intrufolata nella sua stanza e, sorpresolo, l’aveva legato al letto e sospeso a mezz’aria: poi lo denudò quasi del tutto e fece una ceretta completa in tutto il corpo.
Dopo quella tremenda tortura, Nick si era fiondato in bagno e si tuffò nella vasca piena d’acqua, ma l’acqua fredda era stata bloccata e uscì solo la calda. {immaginate le grida di 
dolore}
In più Marina rincarò la dose scattandogli foto e Nick riuscì a vendicarsi trascinandola completamente vestita nella vasca e dando avvio a una battaglia di schizzi roventi.

 
Allontanò quei pensieri e disse: “E’ una lunga storia! Piuttosto perché siete venuti a cercarmi?”
“Se lo è dimenticato?” disse la piccola Kinomoto “Jaden deve conquistare la sua arma”.
“Giusto!” disse lui “Allora andiamo!”

     

 

 Nick fece apparire il castello e, dopo la presentazione dei guardiani, condusse il gruppo dei Sun’s Knights nell’ala est e, date le dovute spiegazioni, invitò Jaden a scendere.
“Ci vediamo più tardi” disse il castano.
“Fratellone Jaden sta attento” gli gridò Naruto.
“Tranquillo!” rispose lui, mentre la pedana scendeva.
Dopo che il ragazzo scomparve dalla loro vista, Nick guidò tutti nella sala di osservazione.

 

 

Mentre la pedana scendeva, Jaden ripensò a quello che Nick e poi Naruto gli avevano detto; la sua mente era incredibilmente rilassata e il respiro regolare.
“Sei pronto Jaden?” gli chiese Neos, apparsogli alle spalle.
“Certo: sono pronto ad entrare in scena. Sei con me Neos?” disse il ragazzo.
“Certo e ci sono anche tutte le creature del neo-spazio e gli eroi elementali a sostenerti”.
“Grazie amici”.

 

La pedana giunse nel fatidico corridoio pieno di porte e il ragazzo cominciò a percorrerlo, guardandosi intorno.
Camminò per diversi minuti, arrivando vicino al fondo: quando la porta alla sua sinistra s’illuminò.
“Ci siamo!” pensò “E’ il momento di vedere quanto valgo” e aprì la porta.

 

 

Nella sala di osservazione, tutti osservarono tesi la strada del ragazzo.
“Chissà quale oggetto è contenuto in quel labirinto” chiese Syrus.
“Nessuno sa cosa custodiscono i labirinti” rispose Nick “Solo i guardiani lo sanno”.
“Speriamo che sia un oggetto semplice” disse la piccola Kinomoto “Se Naruto c’è riuscito, anche Jaden dovrebbe farcela”.
“Non è semplice come pensi piccola Sakura” disse il biondino “Quando ci ho provato io ho rischiato di morire e temo che anche il fratellone Jaden dovrà farlo”.
“Io non lo direi” sorrise Zane, che si era completamente ristabilito in una notte.
“Che vuoi dire?” fece Naruto stizzito: più ci parlava, più lo trovava antipatico.
“C’è una cosa che Jaden ha avuto e tu no: parlo dell’allenamento” rispose il Truesdale maggiore “Il nostro amico è stato allenato personalmente da Nick e sembra aver ottenuto dei buoni risultati”.
La porta della sala fece un trillo e poi si aprì, facendo entrare Ulquiorra.
I duellanti, i cartomanti e i ninja della sabbia si misero sulla difensiva ma Naruto li tranquillizzò:
“Tranquilli è il guardiano del mio castello”.

“Il guardiano del tuo castello?” ripeté Gaara “Da quando hai un castello?”
“Da quando ho ottenuto la spada di luce” rispose lui “Lui è anche il primo guardiano del labirinto che ho affrontato: si chiama Ulquiorra e ha il pollice verde”.
“E’ un piacere conoscervi” disse la creatura alata con un inchino “Gli amici del mio Master, sono i miei”.
Tutti ricambiarono con un leggero cenno della testa e poi tornarono a vedere sullo schermo.
“Ulquiorra” lo chiamò Nick “Dimmi una cosa: sai quale oggetto è rinchiuso nel labirinto in cui il nostro amico è entrato?”
La creatura alata si avvicinò e, dopo aver visto il labirinto, spalancò: “E’ impossibile!”
“Cosa c’è?” chiesero in pratica tutti.
“In quel labirinto” disse rabbrividendo Ulquiorra “E’ custodita la leggendaria lancia di luce”.
“La lancia di luce?” disse Nick, anche lui scosso.
“Scusate” intervenne Shikamaru “Che cos’è la lancia di luce”.
Senza voltarsi, Nick rispose: “La lancia di luce, appartiene alle cinque mistiche armi di luce. Queste armi sono tra le più potenti che siano mai state create e sono incredibilmente pericolose. Per vostra informazione: anche la spada di luce è una di queste armi leggendarie”.
“Anche la spada di luce?” chiese Naruto “Quindi ho davvero una potenza nelle mie mani. Ma perché  l’arma ha scelto me”.
“Nemmeno noi guardiani lo sappiamo” disse Ulquiorra.
“Se tutto va bene, avremo un altro potente manufatto del mondo antico dalla nostra parte, speriamo bene” disse Nick.
“Scusate” intervenne Chazz “C’è una cosa che vorrei tanto sapere: quali sono le altre armi di luce?”
“Mi dispiace ma ne conosco solo tre, le altre due sono un mistero” rispose Nick “In qualunque caso, solo la spada e la lancia sono custodite nei labirinti; le altre si trovano in luoghi sperduti. Comunque la terza è l’arco di luce e sembra essere molto potente”.
“Speriamo ch Jaden sia all’altezza di quell’arma” disse Zane.

 

 

Nel frattempo, Jaden era entrato nell’enorme labirinto e si muoveva nella fitta e selvaggia vegetazione del luogo.
“Jaden più avanti c’è una radura” lo avvertì Neos.
“Indicami la strada amico” disse il ragazzo.

 

Pochi minuti dopo, si ritrovò in un’immensa radura.
“Ma quanto è grande questo posto?” disse il ragazzo.
“Parecchio ragazzo. Parecchio” disse una voce tonante.
Il ragazzo si voltò verso la direzione e lanciò un urlo: a parlare era stato un gigante di colore di dieci metri, con almeno sei paia di gambe che reggevano una montagna di muscoli.
La testa del gigante era in parte coperta da un elmetto osseo di colore nero come i capelli, che portava legati a coda di cavallo e, i suoi occhi, dello stesso colore, erano verticali.
“Ehi! non mi dire che sei tu il guardiano” disse il ragazzo.
“Esatto ragazzo” disse il gigante con un sorriso a trentadue denti “Mi presento: sono Yammy Ira, molto lieto”.
“Piacere mio, io sono Jaden Yuki” disse il ragazzo col tic nervoso “Beh credo che dovremo combattere, vero?”
“Direi di si” disse lui “Ma a stomaco vuoto non riesco a impegnarmi. Ti va di farmi compagnia con la colazione?”
“Colazione?” disse Jaden.

 

Incredibile ma vero, il gigante stava preparando un’abbondante colazione a base di ogni ben di dio: pane tostato, uova e pancetta, marmellata, frutta, salsicce, verdure cotte e molto altro.
“Tu, di solito, mangi così?” chiese il ragazzo incredulo.
“Certo” rispose l’altro “A pranzo e cena, poi, cucino piatti eccezionali. Non per niente, tra i vari guardiani: dicono che sono un cuoco con la C maiuscola” e rise.
“Galattico!” disse il ragazzo “Poiché me lo chiedi, va bene!”
“Allora siediti” disse il gigante, indicandogli un cuscino a misura di uomo “Di solito viene un amico a farmi compagnia, ma da quando è stato sconfitto se ne sono perse le tracce.
Buon appetito ragazzo”.
“Buon appetito anche a te” rispose Jaden e cominciò a mangiare.

 

 

Nella sala d’osservazione, tutti osservarono sbigottiti la scena.
“Che diavolo sta facendo?” fece Syrus “Dovrebbe attaccarlo e non fargli compagnia con la colazione!”
“E’ vero, ma che ha Jaden in testa?” esclamò Naruto.
“Yammy è sempre il solito” disse Ulquiorra.
I ragazzi si concentrarono su di lui.
“Che vuoi dire?” chiese Aster che gli era vicino “Lo conosci?”
“Si” rispose “Sono io l’amico di cui parlava prima”.

“Davvero?” dissero tutti.
“Sì, i guardiani possono spostarsi da un labirinto a un altro per incontrarsi e farsi compagnia, ma possono farlo solo in alcune occasioni e poi non siamo tutti molto aperti.
Io e Yammy ci conosciamo da parecchio tempo: il nostro è più un reciproco rispetto che una vera amicizia, ma non disprezziamo le occasioni in cui possiamo incontrarci. Mi chiedo se Jaden sarà capace di batterlo”.
“Ora lo vedremo” disse Nick con un leggero sorriso.

 

 

Terminata la colazione, i due, con la pancia gonfia, si alzarono e si spostarono verso il centro della radura, pronti a dare battaglia.
“Ti ringrazio per avermi fatto compagnia ragazzo, ma adesso devo schiacciarti” disse il gigante e, dall’addome, srotolò una lunga coda che finiva con una mazza.
“Mi spiace doverti deludere, ma non ho la minima intenzione di fermarmi qui! Sun’s Knight Battle Armor Go!” disse Jaden.
L’armatura di Neos ricoprì il ragazzo dando inizio allo scontro.

 

Yammy, con inaspettata velocità, piombò verso di lui e menò un poderoso pugno.
Jaden se ne accorse appena in tempo e scansò, saltando sull’enorme mano e, con uno scatto, colpì il gigante alla mascella.
Yammy rimase in piedi e, approfittando dello spostamento d’aria, colpì il ragazzo con una gigantesca testata.
Jaden fu schiantato a terra e scomparve sotto la pianta del piede di Yammy.

 

“Ahia, che male” disse il gigante, massaggiandosi la mascella “Ammetto che non te la cavavi male a colpire, ma ti saresti dovuto impegnare di più. Che peccato!”
“Allora vedrò d’impegnarmi di più!” disse il ragazzo.
“Cosa!” esclamò il gigante.
L’enorme piede di Yammy fu sollevato e Jaden, con solo un graffio sul viso, riapparve: la cosa incredibile era che lo aveva sollevato con una sola mano.
“Come diavolo hai fatto!” disse il gigante.
“Ho avuto un buon maestro” disse il ragazzo e spinse il avanti il piede sbilanciando completamente Yammy facendolo cadere a terra con un tonfo.

 

 

“CHEEEEE!” dissero tutti i ragazzi con la bocca spalancata.
“Quello è davvero Jaden?” disse Syrus senza fiato.
“E’ fortissimo!” disse Kiba, incredulo.
“Incredibile” disse Gaara senza aggiungere altro.
Nick sorrise compiaciuto: “Posso davvero dire di aver fatto un ottimo lavoro”.
“Che razza di allenamento gli avete fatto fare? È impossibile che Jaden, che ha appena imparato a combattere, possa aver raggiunto simili livelli!” disse Shikamaru.
“Che cosa vi ho sempre detto?” fece Nick.
Zane, ripresosi dalla sorpresa, sorrise: “E’ proprio vero che con voi la parola “impossibile” non esiste!”

 

 

Il gigante si alzò furioso da terra e, guardando rabbioso il ragazzo, fu avvolto da un’enorme aura rossa che piegò il terreno.
“Accidenti, fai davvero paura” disse il ragazzo mettendosi in posizione difensiva.
“Mi hai fatto male, piccolo moccioso; adesso te la faccio pagare” disse il gigante e, spalancata la bocca, sparò un enorme raggio rosso che investì Jaden e parte del labirinto.

 

Yammy contemplò la distruzione che aveva creato e poi scoppiò a ridere: “Hai visto Jaden? Non puoi battermi: io sono il più potente dei guardiani; nessuno, tranne il maledetto che mi ha rinchiuso qua dentro, è mai riuscito a battermi. Che c’è? Non dici niente?”
“Se sei davvero il più forte dei guardiani, allora posso stare tranquillo!” disse la voce del ragazzo.

Una folata di vento disperse l’enorme nuvola di polvere sollevata dall’esplosione e Jaden riapparve completamente incolume.
“Che cosa?” fece il gigante “Come diavolo sei riuscito a non farti nemmeno un graffio!”
“Semplice, grazie a questa” disse il ragazzo, alzando una carta del suo deck “Ti presento la carta trappola “Barriera dell’eroe”: il suo effetto consiste nell’annullare un attacco dell’avversario se sul mio terreno c’è un eroe Elementale”.
“Sei riuscito a fermare il mio attacco con una stupida carta da gioco? È impossibile” ribatté Yammy.
“Il duel monsters non è no stupido gioco, esso può salvare il mondo intero e poi non ho semplicemente usato la carta: quello che ho fatto è stato materializzare il suo potere.
Se non hai capito, te lo spiego con parole più semplici: posso rendere reale  un gioco e le sue regole semplicemente pensandolo; ecco un mio potere”.

Il gigante digrignò i denti: “Potere interessante il tuo, ma, come tutti, ha un limite mentre io non ne ho. Assaggia questo: BALA” e lanciò una serie di pugni, avvolgendoli con la sua energia rossa.
Jaden evitò tutti i colpi spostandosi rapidamente da un posto all’altro, cercando una breccia nella difesa dell’avversario.
Mentre si allontanava, si accorse che l’energia rossa in realtà, erano proiettili energetici, lanciati ad alta velocità e non gli davano sosta.
Il ragazzo cominciò a girare intorno al gigante, cercando di avvicinarsi, ma lo spostamento d’aria, creato dai colpi, era troppo forte e glielo impediva.
Stava cercando di trovare un modo per uscire da quella situazione, quando l’enorme coda del gigante gli si parò davanti e lo colpì violentemente, schiantandolo verso il muro.

 

“Ah ah!” rise il gigante “Pensavi davvero che ti avrei lasciato fare i tuoi comodi! Sei finito!”
Il ragazzo scomparve in una nuvoletta di fumo, lasciando Yammy senza parole.
“Hai sbagliato amico! Quella che hai colpito era solo una copia” disse il ragazzo, apparsogli davanti e formando una sfera rotante sul palmo della mano “eccoti il colpo finale: RASENGAN!”

Il colpo andò a segno, colpendo il gigante in pieno petto e facendolo volare verso il muro.
“Evvai!” disse il ragazzo facendo il suo segno di vittoria.

 

 

“COSA!” gridò Naruto “Come diavolo fa il fratellone Jaden a conoscere il rasengan?”
“Semplice: gliel’ho insegnato io” disse Nick con il segno di vittoria.
“Cheee! Lei conosce il rasengan?” disse stupito il biondino.
“Esatto!” confermò Nick.
“Grandioso!” disse Jessie “La prego, mi insegni quella tecnica!”
“Anche a me” dissero insieme i fratelli Truesdale e Aster.
“La voglio imparare anch’io” disse Chazz “Non ho intenzione d farmi superare da lui!”
“La insegni anche a me, la prego!” chiese Shaoran.
“Ehi!” fece Naruto “Guardate che non è mica una passeggiata e poi ce ne vuole di tempo per poterlo usare. Come accidenti fa a conoscerlo, signor Nick?”
“Devo ringraziare i miei maestri e la mia cocciutaggine nel volerlo imparare” rispose Nick “E’ davvero una tecnica che vale la pena imparare: quindi la insegnerò a chi se la sentirà”.
“Evvai!” dissero i ragazzi.
Naruto si appoggiò depresso all’angolo.
“Avanti non ti deprimere” lo consolò la piccola Kinomoto “Sono sicura che nessuno riuscirà mai a usarla come te” e sorrise dolcemente.

Quel dolce sorriso riscaldò l’animo del biondino che, di nuovo energico si rialzò e disse: “Si è vero! Vi avverto che non riuscirete mai a superarmi nell’uso del rasengan, mettetevi il cuore in pace.
Grazie piccola Sakura, sei davvero dolcissima” e le sorrise, suscitando la gelosia, quasi meccanica dell’altra Sakura.
“Accetto la tua sfida!” disse Zane “Vedrai come ti farò cadere dal piedistallo!”
“Sarà divertente” disse Jessie.
Gli otto ragazzi si fissarono con un sorriso di sfida, sicuri delle loro capacità.
“Fossi in voi, rimanderei la questione a più tardi” li riprese Gaara “Sembra che il nostro amico non abbia ancora finito!” 
“Che vuoi dire?” chiese Syrus.
“Guardate” disse lui.

 

 

Jaden stava per andare oltre, quando sentì un rumore alle sue spalle.
Non ebbe il tempo di voltarsi, che fu colpito da un poderoso pugno e schiantato contro il muro.
“Maledizione! Maledizione! Maledizione!” urlò furioso il gigante “Nessuno è mai riuscito a farmi arrabbiare come te! Ti ridurrò in briciole e ti userò come condimento”.
Nel punto in cui Jaden era caduto il muro, si sgretolò e il ragazzo, alzatosi, avanzò con passo deciso.
“A quanto sembra sei coriaceo” disse il ragazzo serio.
“Certo! Quella porcheria mi ha solo fatto il solletico” .
Nel punto in cui Yammy era stato colpito, era possibile vedere il segno del colpo di Jaden, ma era solo superficiale.
“Basta parlare!” tuonò Yammy “Adesso ti distruggerò con la mia vera forza”.

Il corpo del gigante fu nuovamente ricoperto dalla sua energia e, sotto lo sguardo di Jaden, raddoppiò di dimensioni.
“Oh cavolo!” riuscì a dire il ragazzo.
“La mia forza deriva dalla mia ira” tuonò Yammy mentre inclinava il suo immenso capo in cui comparvero delle lunghe corna “Più mi arrabbio, più divento forte! Muori, piccolo insetto” e calò il destro verso il ragazzo.
Il terreno fu spezzato da quella forza straordinaria e parte del labirinto crollò, senza che la magia che lo avvolgeva potesse fare niente.
“Ah ah! Ho vinto!” urlò il gigante.
“Non così in fretta amico” disse Jaden.

Il gigante, anzi, il titano rimase incredulo nel vederlo ancora vivo, sul dorso della sua mano.
“Moccioso, come hai fatto a salvarti” disse Yammy.
“Sai ammetto per un momento ho pensato di essere spacciato, ma poi mi sono detto: “Che figura farei a non schivare un pugno così lento?” E’ vero che sei diventato più forte, ma la tua velocità si è notevolmente ridotta” spiegò il ragazzo “Ora scusa ma tocca a me”.
“Non montarti la testa per così poco Moccioso!” tuonò il titano.
Il suo braccio s’illuminò diventando scarlatto e, con un movimento, lanciò l’attacco di prima ingrandito di parecchi metri.
Jaden riuscì a schivarlo, ma si vide arrivare l’enorme coda, da sopra ed entrambe le braccia dai lati.
“Prendi questo: BALA EXTREMA”.
Una devastante onda d’urto si propagò per tutta l’area circostante, causando profonde crepe al soffitto e al muro, seguita da una gigantesca esplosione.

 

“Direi di essermene sbarazzato” disse Yammy ansimante “Sono sicuro che quel suo strano potere non sia riuscito a salvarlo. Era un ragazzo in gamba, ma è stato sfortunato a trovarsi contro uno come me!”.
Le sue enormi mani erano ancora chiuse su quello che doveva essere rimasto del ragazzo, quando qualcosa dall’interno cominciò a spingere e poi, con un improvviso rilascio di energia le fece spalancare.
“Che Diavolo” ciò che stava per dire rimase sospeso.
Incredibile ma vero, Jaden era ancora vivo, l’armatura di Neos era stata quasi frantumata, ma aveva protetto il corpo del ragazzo, lasciandolo quasi del tutto illeso.
“COSA? COME DIAVOLO FAI AD ESSERE ANCORA VIVO” urlò Yammy e, senza aspettare una risposta, sferrò un poderoso destro.
Jaden alzò la mano e, con incredibile stupore del titano, bloccò l’attacco e spinse il pugno, facendolo indietreggiare.
“Pensi davvero che la vera forza risieda nella rabbia? Ti sbagli di grosso!” disse Jaden serio “Si è veramente forte solo quando si ha qualcuno da proteggere. La mia forza deriva da coloro che voglio proteggere e, pur di farlo, non mi fermerò di fronte a niente. Adesso ti darò una prova della mia forza” e, con incredibile velocità, colpì il titano allo stomaco.
Il colpo fu devastante: il gigantesco corpo di Yammy fu spazzato via e schiantò contro il muro.
“Prima mi ero trattenuto” disse Jaden “Preferisco conservare la mia forza per il secondo guardiano, ma sono stato costretto a impegnarmi di più con te”.

 

Yammy, per qualche momento, rimase immobile, poi esplose: “E’ IMPOSSIBILE! SONO STATO BATTUTO DA UNA DANNATA FORMICA!” e si lanciò verso il ragazzo attaccandolo come una furia, imprecando verso di lui.
Jaden, da parte sua, schivò e parò tutti i colpi senza battere ciglio; alla fine, stanco di essere preso di mira, disse: “Se non vuoi arrenderti con le buone, sarò costretto a usare le maniere forti. Prendi questo: NEOS FLASH!”
Una luce abbagliante, che prese la forma di Neos, colpì Yammy al petto sollevandolo da terra e facendolo schiantare contro il soffitto.
L’enorme corpo di Yammy si staccò dal soffitto e cadde, ma fu preso al volo da Jaden e depositato delicatamente a terra.
“Yammy!” lo chiamò preoccupato Jaden.

Gli occhi del gigante si aprirono a fatica: “Complimenti Jaden! Mi hai battuto. Ora puoi andare avanti!”
“E’ vero amico, ma tu vieni con me” disse il ragazzo “Non posso lasciarti qui!”
“Vorresti portarmi con te? Non disturbarti, sarei solo un peso” disse lui.
“Non ti considererei mai un peso” disse il ragazzo “Tu sei un mio amico”.
“Amico?” disse stupito il gigante “Ci siamo appena conosciuti e mi reputi un amico?”
“Certo!” rispose “Sei sempre stato solo vero? Non hai mai avuto un vero amico a causa del tuo carattere e hai sempre confidato nelle tue sole forze. Devi sapere, però, che ci sono cose che solo con gli altri puoi fare: ridere, piangere, amare e tante altre bellissime cose.
Vieni con me e diventa mio amico, ti prometto che ti aiuterò a vedere la vita con una nuova prospettiva” e gli tese la mano.
Il gigante sorrise: “In tutta la mia vita, non ho mai incontrato un tipo strano come te Jaden Yuki, ma sono persone così che possono cambiare la vita degli altri, quindi ci sto!” e, allungando un dito, toccò la mano del ragazzo e poi scomparve entrando in una carta.
Jaden prese la carta e sorrise: “Vedrai che non te ne pentirai!” e se la mise dentro la tasca, per lasciar riposare il suo nuovo amico.


Le rimanenti mura del labirinto si aprirono e liberarono la via al ragazzo verso la seconda parte della sua prova.
“Neos è meglio che ti riposi un po’”.
“Ne sei sicuro Jaden?” gli disse Neos.
“Tranquillo!” e sorrise.
“Va bene! Se dovessi avere bisogno di me, non esitare”.
Il ragazzo annuì e s’incamminò.

 

 

Nella sala d’osservazione tutti erano rimasti senza parole, non si sarebbero mai aspettati di vedere una simile forza da parte dell’amico.
“E’ stato incredibile!” riuscì a dire Shikamaru.
“E’ vero!” disse Aster “Non mi sarei mai immaginato di vedere una cosa simile”.
Naruto sembrava essere quello più scosso: aveva capito che Jaden era molto forte, ma non fino a quel punto. Erano entrambi guerrieri universali, ma la differenza di livello era fin troppo evidente e questo lo faceva stare male.
“Non abbatterti in quel modo Naruto” gli disse Nick mettendogli una mano sulla spalla.
“Mi dica una cosa: a quale allenamento lo avete sottoposto?” chiese il biondino tenendo lo sguardo basso.
“Lo stesso cui intendo sottoporre anche te e gli altri” rispose “Comunque non ti sottovalutare: anche tu sei forte, forse anche più di me”.
Il ragazzo alzò la testa verso Nick e lo guardò fisso: “State scherzando?”
“Assolutamente no!” rispose “Se lo crederai veramente e ci metterai tutto te stesso: diventerai davvero il più forte di tutti, questo spetta a te deciderlo”.
Terminato il discorso con Naruto, Nick si rivolse agli altri ragazzi: “Quello che ho detto a Naruto vale anche per tutti voi, nessuno escluso. Non arrendetevi per nessuna ragione e andate avanti con tutta la passione che avete in corpo: allora diventerete così forti ce nemmeno io riuscirò a starvi dietro”.
Tutti guardarono Nick e poi, dopo aver chiuso gli occhi e fatto un profondo respiro dissero insieme: “NON TI DELUDEREMO!”
Nick sorrise e annuì; poi tornò a guardare lo schermo.

 

 

Nel frattempo, Jaden aveva raggiunto una seconda radura più a “misura d’uomo”: ampia un centinaio di metri e segnata da profondi solchi.
“Che siano stati causati dallo scontro di prima?” pensò il ragazzo.  
“Benvenuto Jaden” disse una voce.
Il ragazzo si guardò intorno, ma non riusciva a vedere nessuno: dov’era il secondo guardiano?

“Sono qui!” disse e si materializzò davanti a lui.
L’aspetto di questo guardiano era di un ragazzo sulla ventina, fisico atletico, vestito blu, con tinte rosse; il volto aveva lineamenti leggeri, di carnagione chiara, aveva capelli azzurri, lunghi fino alle spalle e tenuti da una fascia nera sulla fronte; i suoi occhi erano verde acqua, simili a specchi, dai quali non sembrava uscire nessuna emozione.

“Tu devi essere il secondo guardiano vero?” disse il ragazzo.
“Esatto, puoi chiamarmi Lancer” disse lui.
“Immagino che non sia il tuo vero nome, giusto” chiese Jaden.
“Se lo vuoi sapere, dovrai battermi” rispose “Solo così potrai brandire la lancia di luce”.
“E’ un oggetto simile alla spada di luce di Naruto?”
“Esatto! Le due armi appartengono alle cinque armi sacre, il solo averne una ti rende un eletto”.
“Ho capito. Allora cominciamo: non so te, ma io ho molta fretta”.
“Il tempo è qualcosa che ho in abbondanza, ma, visto che insisti: ti finirò in poco tempo” detto questo, tese la mano in avanti e apparve una lunga lancia: da cui uscivano diverse lame azzurre, dalla punta fino a pochi centimetri dall’impugnatura; era bianca e intarsiata di striature nere che l’attraversavano obliquamente.
“Sono pronto” disse Jaden, evocando la sua armatura leggermente incrinata.
“Arrivo!” disse Lancer
 

Fu un istante: il guardiano si mosse velocemente e fece un affondo. Jaden, con la coda nell’occhio, la schivò e si allontanò, portandosi sulla difensiva.
Il labirinto fu attraversato da un solco che colpì il muro frontale all’attacco di Lancer, sgretolandolo, inoltre il fianco sinistro di Jaden perse la sua parte di armatura e cominciò a sanguinare.
“Incredibile” pensò il ragazzo “L’ho completamente schivato, eppure è riuscito a ferirmi. Questo tipo è davvero forte!”

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il nostro Jaden verrà messo a dura prova dalla forza di Lancer e dovrà dare fondo a tutte le sue energie per batterlo.
Nel frattempo, nubi oscure cominciano ad avvicinarsi.
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy

 

Blade (piccolo inchino): “Salve! Per oggi sostituisco Eric che ha qualche problemino tecnico.
Oggi, anche se è una rottura, presentiamo i membri del cosiddetto Team Fantasy.
L’autore si scusa per non aver inserito delle foto, ma abbiamo poco spazio oggi, quindi sarà per un’altra volta.
Tornando a noi, i membri del Team sono:

-         Io, Blade, dell’omonimo fumetto della marvel;

-         Eric Draven, del fumetto e film “il Corvo”;

-         Dastan, il Principe di Persia, dell’omonimo videogioco;

-         Kaeleena Sandtimes, del videogioco Prince of Persia lo Spirito guerriero e del seguito;

-         Buffy Summers, della serie televisiva “Buffy the Slayer”;

-         Jen Tate, del videogioco di Primal;

-         Gabriel Van Helsing, del film di Hugh Jackman;

-         Luce, Marina e Anemone di Rayearth;

-         Armor King e Merlin, due personaggi originali.

Ce ne sono altri, ma presentarli tutti equivarrebbe a fare una lista per la spesa, quindi direi che per oggi…”

 

Irrompe Marina che spinge Blade.
Blade (innervosito): “Ma che diavolo fai”
Marina (imbronciata): “Sei davvero noioso lo sai?”
Blade (…...): “Prego?”
Marina: “Mi hai capito. Se ti rompe presentarci, fai qualcosa di più allegro, no?”
Blade la guarda impassibile.

 

Marina (scuote il capo): “Così non va bene. Spostati che ti faccio vedere io come si fa”.
Blade si sposta e la lascia mettere a centro.

 

Marina: “Grazie. Visto che questo è un fuori programma, vi racconto nei dettagli dello scherzetto che ho fatto a Nick, scoppierete dal ridere”.

 

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” urla una voce.
Appare Nick che le tappa la bocca e cerca di portarla via.
Marina (furiosa): “LASCIAMI O TI SCOTENNO”
Nick (cerca di tapparle d nuovo la bocca) : “Meglio essere scotennato che umiliato in questo modo”.

 

La telecamera si sposta su Blade: “Ragazzi per oggi abbiamo finito! Ci vediamo alla prossima”.
 Cala il sipario.

 

Marina (rompe il sipario): “NO NON ANDATEVENE”.

 

Preferisco risparmiarvi quello che succede dopo, ragazzi. A proposito, qualcuno sa dirmi quali sono le altre due armi di luce?
Per le cinque armi di luce mi sono ispirato all’anime The Slayers, ma non sono riuscito a trovare i nomi delle altre due.
Yammy è un personaggio modificato che viene dalla serie di Bleach, ovviamente, come Ulquiorra, non ha il buco nel petto.
Alla prossima.

 

 

 

  
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