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Autore: _Abbey    26/02/2011    7 recensioni
Io sono Brooke. Una ragazza con sogni, aspettative e molta determinazione. Sono una Leader, una Presidentessa perfetta per questa scuola. Il vecchio presidente Jonas, Nicholas Jonas non ha nessuna possibilità di vittoria quest’anno. Ha vinto solo per la popolarità di suo fratello Joseph. Che tra parentesi è il ragazzo della mia migliore amica..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Ero in palestra seduta sugli spalti con Joe e Nick. Dopo molte candidate, arrivò il turno di Rachel, andò al centro del campo in pantaloncini e maglietta a mezze maniche. Nick si mostrò da subito interessato. Partì la musica e Rachel cominciò a muoversi come se fosse stata una Cheerleader da tempo. Frustava la lunga chioma rossa con estrema facilità, muovendo a ritmo tutto il corpo. Sentii Nick alla mia sinistra deglutire rumorosamente. Lo fissai con uno sguardo tra il disgustato e il furioso.
Dopo 10 minuti tutte le candidate erano sedute sugli spalti formando un enorme bandone. Quinn seguita da Caroline raggiunse il gruppo. “Siete state tutte brave, ma abbiamo bisogno del meglio del meglio, quindi.. Rachel Gatina, sei in squadra” Rachel esultò ad alta voce. A Nick spuntò un sorrisetto sulle labbra. Quinn continuò “E.. per il resto nessun’altra ci ha colpite. Ci dispiace.” Si sentì un mormorio e a poco a poco la palestra si svuotò. Rachel abbracciava Quinn, andai a congratularmi con la nuova Cheerleader. “Un solo giorno in questa scuola e sei già una Cheerleader! Hai battuto ogni record!” Rachel continuava a sorridere. “Sono sicura che questa volta il campionato regionale lo vinciamo noi, poi andremo alle nazionali!” “Sbaglio o ve ne servivano due? Con Rachel.. ve ne serve ancora una!” Quinn mi fissava con un sorrisone sulle labbra. “Che c’è?” “Tu sei perfetta” “Cosa?” “Tu, sei bravissima! Sarai tu l’altra Cheerleader che ci serve! Andiamo Brooke!” “Non fare il labbrino, Quinn Fabray! Sai che non accetterò mai.” “Ma abbiamo bisogno di te” “Ci sono centinaia di ragazze che sono disposte a fare di tutto per entrare in squadra, scegli una di quelle.” Incrociai le braccia al petto. “Ma le hai viste? Erano tutte dei sacchi di patate! Non hanno senso del ritmo! Ti preeeeego” “No Quinn, davvero..” “Ma quindi ci siamo giocate le regionali?” Rachel ad un tratto diventò cupa. “Se non ne troviamo un’altra, si.” Spiegò Quinn. “Dai che ti costa, Davis?” Nick era alle mie spalle. Mi girai fulminandolo con lo sguardo. “Tu non t’immischiare.” “È il sogno di ogni ragazza fare la Cheerleader!” “Fallo tu se proprio ci tieni Nicholas” “Brooke salveresti l’intera scuola se accettassi!” Respirai profondamente. “Ma scordati che mi metta ad urlare come una gallinella in calore” Quinn e Rachel mi saltarono addosso facendomi cadere per terra.
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Nick
Quindi tu.. sei un giocatore di Basket..” “Già.” Continuavo a camminare accanto a Rachel, mi ero offerto di accompagnarla a casa. “E sei.. impegnato?” “Impegnato?” Mi girai a guardarla con un’aria interrogativa. “Si insomma, come funziona qui?” Ancora non capivo. “Io sono di New York, lì tutti vanno con tutti! Non abbiamo bisogno di anelli, o altro!” Sorrisi tra me e me. “Beh se vuoi continuare come facevi a New York, per me non ci sono problemi” le feci l’occhiolino. Mi sorrise diversamente e improvvisamente si fermò. “Penso abbiamo passato casa mia!” Mi voltai verso di lei e la vidi spaesata. “Non mi ricordo più dov’è!” Scoppiai in una fragorosa risata interrotta da un nome pronunciato a voce fin troppo alta da Rachel. “Nathan!” Agitava le braccia per farsi vedere da un ragazzo che camminava sul marciapiede opposto al nostro. “Nathan!” A questo punto quel ragazzo ci venne incontro. Era davvero alto! “Ehi, che c’è? Ti sei persa?” Le sorrise. “Veramente si!” “Haha andiamoci insieme!” “Ciao Nick!” si avvicinò al mio orecchio “La prossima volta ti faccio capire bene come funziona a New York!” Mi schioccò un bacio sulla guancia e andò via con quel ragazzo. Mi girai con le mani nelle tasche e andai verso casa. “Ehi cheerleader!” Chiamai Brooke che continuava insistentemente a suonare il campanello di casa sua.  “Lo romperai fino alla fine!”. Vidi mia madre sbucare dalla porta di casa. “Karen è qui da noi! Dillo a Brooke” “Ehi cheerleader! Tua madre è qui!” la vidi camminare verso di me, arrivatami a due centimetri mi colpì il braccio con un pugno, facendomi sorridere ancora di più “Smettila! E togliti quell’espressione da ebete dalla faccia”. Rimasi un po’ di tempo ancora sulla soglia della porta, poi mi decisi ad entrare. Vidi una tragedia familiare consumarsi davanti ai miei occhi. “Cosa significa che dobbiamo andarcene a New York?” “Brooke non è né il momento né il luogo per parlarne” “Io non ci vengo” “Brooke non comportarti da bambina” “No mamma. Tu non comportarti da bambina. Potevi anche pensare prima di accettare quello stupido lavoro a New York” “Brooke calmati. E adesso andiamo a casa. Denise mi spiace per questa terribile scenata, penso che la cena di stasera salti.”
 
{Emmh. Dopo tanto tempo sono tornata! Grazie a tutte quelle che hanno recensito vi stimo! E mi raccomando a recensire anche questo capitolo altrimenti cado in depressione! (Non è uno scherzo)
Che vi costa scrivere un semplice ‘bla bla‘ in quel riquadro? *CominciaAdUrlareAlloSchermo* Haha vabbè sono pazza! }
Cccciao!
Lers ;)
   
 
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