LifeJonasBrothers_
- Festa in Maschera -
Sono passate due settimane da quando Alexis ha detto la verità a Caleb. Quella sera ci sarebbe stata l’attesa festa in maschera che aveva organizzato Dioniso e tutti erano molto eccitati. Tutti tranne i due innamorati.
“Ragazzi venite alla festa, non potete rimanere sempre chiusi in casa! Divertitevi!”
Alexis guardò Caleb e scosse il capo. Cartie iniziava a perdere le staffe. “Guarda che se non vieni ti ci porto con la forza”. I Suoi occhi verdi, come quelli di Alexis, stavano per diventare marroni.
Caleb ignorando l’amica si concentrò sulla sua amata. “Ti prego vai…”
“Solo se vieni anche tu” rispose lei. Lui annuì e sorrise.
Cartie fece un sorriso a trentadue denti e i suoi occhi tornarono ad illuminarsi. “Allora, tu vai a cambiarti e tu bella mia preparati a passare la giornata tra i vestiti”. Una smorfia comparve sul viso di Alexis.
Le due ragazze passarono l’intera giornata tra trucchi, scarpe e vestiti. Alla fine optarono per un vestito sopra alle ginocchia color azzurro con delle ballerine nere.
Caleb mise un completo nero semplice però con le Converse.
La notte era calata e tutti già festeggiavano in una pista da ballo che avevano costruito. Caleb era li, tra tutta quella gente senza nessuno accanto, stava pensando di andarsene ma qualcosa lo bloccò. Una ragazza dai capelli lunghi e mossi, con un sorriso dolcissimo, si avvicinò a lui.
“Ciao Caleb” disse sorridendo. “Alexis…” pronunciò mentre le cingeva i fianchi con le mani. La ragazza con cui avrebbe voluto passare la sua vita era tra le sue braccia, ogni pensiero triste in quel momento era svanito. Ballarono per tutta la notte ma quella serata non sarebbe durata.
Il ragazzo vide nella fiamma di una candela il volto di suo padre, ciò significava che doveva andare negli Inferi.
“Alexis, devo fare una cosa importante… rimani con Cartie, ok?”. Il volto della ragazza tornò triste ma annuì. “Se non vuoi più restare qui vai a riposare”
“Andrò a dormire, sono stanca”
“Brava, dopo tornerò da te, te lo prometto” e dandole un bacio sulla guancia si trasformò in un’ombra scomparendo.
Alexis se ne andò subito a dormire.
L’ombra arrivò subito all’interno degl’ Inferi. Era estremamente caldo li dentro e l’acqua non esisteva.
Un uomo riccio sedeva su una poltrona in pelle nera e strimpellava una chitarra.
“Papà, perché mi hai chiamato?”
“Non voglio che tu stia con quella ragazza, è un pericolo per la nostra famiglia”
“Lei non è pericolosa, è buona e molto dolce”, come al solito Caleb si stava innervosendo.
“Se non la lascerai, si creerà una guerra tra gli dei” e con un gesto della mano fece scomparire il figlio.
NOTA DELL'AUTRICE: Ecco qua un nuovo capitolo, spero che vi vada bene mi ci sono impegnata abbastanza, è tutta la giornata che lo faccio! Quindi buona lettura. Peace.