"Dannazione!" esclamò Marzio, entrando in macchina, sbattendo lo sportello.
La rabbia che sentiva scorrere nelle vene, non faceva altro che far aumentare il suo odio per quell'individuo.
Aveva fatto finta di niente davanti alle parole di Seiya, le quali gli avevano lasciato intuire che lui sapesse tutto.
Tutto quello che lui aveva in mente di fare, ma che non aveva ancora detto a Bunny.
Aveva fatto finta di niente, riferendosi a quel destino in cui aveva creduto un tempo. Aveva parlato a Seiya di quel destino solo per smontare l'aria superba, convinta e determinata che lui aveva.
In quel momento si rese conto che una volta lasciato il paese, lui si sarebbe fatto subito avanti con Bunny. Non avrebbe aspettato. Avrebbe fatto leva su di lei proprio nel momento in cui sarebbe stata più fragile e insicura.
Uscì dal parcheggio e qualcosa nella sua espressione dura convinse un passante ad attraversare la strada velocemente.
Nervosamente, si inserì nel traffico soffocante della città per tornare a casa, cercando di calmarsi e di ritrovare quel contegno che da sempre lo caratterizzava.

La sera era calata, la luna illuminava il cielo cosparso qua e là di nubi.
Seiya si trovava davanti a casa di Bunny ormai da un pò, chiedendosi dov'era andata a finire quella determinazione che, in quella mattina, non gli era per niente mancata.
Si sentive stranamente impacciato e fuori luogo. Forse era perchè si trattava di Bunny, dell'unica ragazza a cui aveva completamente donato il suo cuore.
Guardò verso il suo balcone e il respiro gli si bloccò per un attimo quando la intravide dietro la stoffa leggera e bianca della tenda, dietro la finestra. Rimase a guardare, come più di una volta era successo. Chiuse un istante gli occhi, cercando un ricordo.

Un'altra sera, sotto un'altro cielo coperto, aveva quasi vissuto la stessa situazione.
Era sotto il suo balcone, osservava la sua finestra, immaginandola lì fuori, quando ad un tratto la finestra si aprì e lei uscì.
Sorridendo l'aveva saluta, sorprendendola.
"Seiya! Resta fermo dove sei, scendo ad aprirti!" gli aveva detto e lui le aveva risposto dolcemente :" Non importa. Mi basta guardarti da qua giù e parlarti un po'."
"Per me sei diventato matto! Pensa se qualcuno ti vedesse lì con il naso per aria nel cuore della notte!"
Da Bunny aveva dovuto di certo aspettarsi una risposta del genere, lei era fatta così e certamente non sarebbe cambiata mai. Era questa la cosa che più amava in lei. La sua semplicità!

Il vento gelido riportò la sua mente nel presente.
Forse non avrebbe dovuto andare da lei, non dopo la discussione con Marzio, almeno.
Forse Marzio le aveva già detto tutto del loro incontro, screditandolo in ogni modo possibile, per cercare di allontanarla da lui.
Forse lei gli aveva creduto e ora non voleva di certo trovarlo lì fuori a casa sua.
Convinto da questi pensieri, si voltò tornando su i suoi passi. L'avrebbe rivista il giorno dopo. Magari sarebbe stata lei a cercarlo...
Si era allontanato solo di pochi centimetri quando si sentì chiamare alle sue spalle.
"Seiya, che cosa ci fai qui?"
Si voltò, al richiamo di quella voce inconfondibile, e Bunny gli sorrise. Meravigliato da tanta bellezza, la sua risposta suonò incerta anche a lui.
"Passavo di qui per caso... Stai uscendo?" le chiese.
"In realtà si, stavo andando da..."
"Facciamo due passi insieme, ti va?" la interruppe con una domanda che gli era sfuggita. "Scusami, stavi per dirmi che stavi andando via."
"Vado da Marzio, ma se vuoi puoi accompagnarmi!" propose lei con entusiasmo, come sempre.
"Non credo sia una buona idea, Bunny..."
"E perchè no?"
" Idiota, idiota, idiota!" pensò. " Che cosa posso dirle ora? Scusa ma oggi stavo per fare a pugni con il tuo ragazzo?"
"Volevi fare due passi, ho pensato che ti sarebbe andato bene accompagnarmi fino a casa sua..." chiarì lei.
"Oh, certo! Si, scusami. E' ovvio! ... Cioè, ovvio che mi va di accompagnarti!"
"Seiya, mi sembri un pò strano... Va tutto bene?" chiese Bunny, notando l'atteggiamento bizzarro che Seiya aveva quella sera.
"Si, scusami. Ero solo distratto da alcuni pensieri." Si affrettò a dire. "Andiamo?" chiese, porgendole un braccio.
Lei con un sorriso lo afferrò.
"Grazie, è molto gentile da parte tua!"
"Si figuri, Principessa. E' dovere di ogni cavaliere scortare e proteggere una bella fanciulla."
"Ok, fine dei giochi! Mi metti in imbarazzo! Mi fa sento leggermente a disagio sentendomi chiamare Principessa." ammise lei, arrossendo appena e lasciando la presa dal braccio di lui.
" E perchè mai?" chiese Seiya divertito. "Dovresti esserti abituata già da tempo!"
" Lo ero, a dire il vero. Ma da un bel pò tutti quelli che conoscevano la mia identità, sia passata che futura, hanno smesso di riferirsi a me come una Principessa."
"Potresti spiegarti meglio?..."
"Intendo dire che sono passati anni ormai e il tempo del Silver Millenium sarebbe già dovuto arrivare. Tokyo sarebbe già dovuta diventare la Cristal City che anni fa io e le ragazze abbimo visto quando siamo state nel futuro. Tutto questo non è accaduto però..." disse con un sospiro.
" E quindi? Cosa pensi che sia successo?"
" Io credo semplicemente che il futuro, di cui sono venuta a conoscenza, non dipenda più da questo presente. Come se esistesse un mondo parallelo, dove un'altra Bunny è una regina che regna tranquillamente sulla terra. Io e le altre ne abbiamo parlato. Alcune sono convinte che ormai non accadrà niente, altre invece sospettano che sia successo qualcosa nel futuro che abbia cambiato un pò le cose. Le idee sono tante, ma non possiamo dire niente con certezza."
" Non hai mai pensato però che, tutto quello che mi hai detto, non è ancora accaduto solo perchè , prima o poi, qualcosa qui nel presente avrebbe cambiato il corso degli eventi?"
"In tutta onestà, ti dico di no." rispose. " Non è mai accaduto niente che mi abbia impedito di poter diventare regina, niente che abbia ostacolato l'avvenire del futuro che ho visto."
"Magari deve ancora accadere! Non si è verificato niente fino ad ora, ma tutto può succedere sempre, in qualsiasi momento."
"Seiya! Da quando sei così pessimista?" chiese a quel punto Bunny, fermandosi davanti a lui. Nel trentesimo secolo Bunny aveva visto tutto ciò che desiderava avere, ovvero l'uomo della sua vita al suo fianco, una bambina che allietasse la loro unione, e le sue amiche più care. Non le importava di diventare regina, a lei bastava solo avere accanto le persone più importanti della sua vita e non voleva minimamente pensare ad un futuro senza di esse.
"Io non sono pessimista!" rispose lui, ridendo.
"Allora si vede che mi nascondi qualcosa che io non so!" disse, incrociando le braccia per poi voltarsi dall'altra parte.
"Macchè! Era solo un ipotesi contro la tua, testolina buffa." riprese a camminare con un'espressione indifferente. Lei lo seguì.
"Secondo te, allora, cosa dovrebbe accadere?"
"Oddio, Bunny! Non dirmi che mi hai creduto per davvero!" disse, poi pensò contro sè stesso :" Ma bravo, Seiya! Quando imparerai a tenere a freno la lingua?"
"No, però potresti avere ragione tu..." disse Bunny con un altro leggero colpo di tosse.
"Tieni." disse Seiya, togliendosi la sciarpa.
"Ma che fai?"
"Mettila, così eviti di prendere un mal di gola." spiegò porgendogliela e lasciando così cadere il discorso. "Non dovresti uscire scollata in quel modo."
Si morse subito le il labbro inferiore, per la stupidata che aveva appena detto. Ma trattandosi di Bunny, sperò che lei non avesse capito il doppio senso.
"... Grazie!" rispose incerta. "Comunque siamo arrivati." disse Bunny fermandosi davanti al condominio. " Ti ringrazio per avermi accompagnata e per la bella chiaccherata."
"Sono io a dover ringraziare te, testolina buffa. Se ricordi ti ho chiesto io se ti andava di fare due passi."
"Mi sa tanto che hai ragione! Ti devo un passeggiata allora!"
Non riusciva a staccarsi da lei e, in quei pochi istanti, la sua mente stava disperatamente cercando qualsiasi motivo che potesse trattenerla.
"Ora vado, Marzio mi starà aspettando. Ciao, Seiya. A presto!" si voltò e salì i scalini dell'entrata.
"Ciao Bunny..." le rispose infine per poi voltarsi  e incamminarsi per le strade di Tokyo, questa volta accompagnato solo da sè stesso.

Bunny salì di corsa tutte le scale. Era sempre ansiosa di vedere il suo amore. Arrivò, quasi con il fiatone, davanti alla sua porta e immediatamente suonò il campanello.
Le sue dita premettero il tasto una, due, tre, quattro volte di seguito...
" Avanti, è aperto! " si sentì rispondere dall'interno.
Spinse la porta, ed entrò.
" Tesoro, sono..." si bloccò, guardandosi intorno, spiacevomente sorpresa. Alcuni scatoloni si trovavano nel corridoio, altri si intravedevano nel salotto.
" ... io." concluse, chiudendosi la porta alle spalle con un sospiro.
" Sono in camera da letto, Bunny. " la chiamò lui dalla stanza in cui si trovava.
Entrò nella sua camera, guardo intorno a se cercandolo, ma non lo vide. Avanzò incerta di qualche passo.
"Marzio, sei qui?"
Non ricevette nessuna risposta. Stava quasi per voltarsi quando...
" Presa!" esclamò Marzio, afferrandola alle spalle e stringendola forte a lui, accogliendo nel suo abbraccio il sussulto spontaneo per la sorpresa.
"Sei impazzito? Oddio, senti il mio cuore! Stava per avere un infarto!"
Lui le lasciò un bacio sul collo mentre le prendeva il polso. Dopo qualche istante, sempre tenendola per mano, le fece fare un giro su se stessa per farla voltare verso di lui.
"Battito regolarissimo, non hai motivo di preoccuparti!" disse, ridendo.
Bunny si trovò davanti a Marzio e rimase incantata. Indossava la parte inferiore di quella che sembrava essere una tuta e una canotta aderentissima nera, che lasciava ben poco all'immaginazione.
Si avvicinò ancora di più a lui e portò la mano davanti a sè, per poi appoggiarla sul suo petto e seguirne la sua forma perfetta. Si fermò solamente quando la mano di lui si posò sulla sua.
"Sai, hai la mano gelata. Fa freddo fuori?" sussurrò.
" Si, ma ora inizio a sentire caldo a dire il vero." gli diede un bacio stampo sulle labbra, poi si allontanò per togliersi il cappotto, prima che i pensieri poco casti, da cui era stata appena sfiorata, le invadessero la mente.
"Oh... la sciarpa di Seiya!" le sfuggì con un sorriso.
"La sciarpa di chi?" chiese Marzio, con un tono di voce quasi strozzato.
Lei si voltò appena in tempo per vederlo serrare la mascella.
"Di Seiya. Me l'ha data quando mi ha accompagnata ..."
"Mi stai dicendo che eri con lui poco fa?" chiese ancora, sgranando lievemente gli ochi.
"Si. Qualcosa non va? Sembri furioso..."
Lo era. In quel preciso istante avrebbe voluto fare a pezzi Seiya. Aveva avuto la faccia tosta di presentarsi da lei, nonostante tutto. Nonostante gli avesse fatto capire che avrebbe dovuto stare fuori dalle loro vite! Si ritrovò a chiedersi che cosa lui aveva detto a Bunny poco prima.
Marzio si voltò e si portò una mano alla tempia, iniziando a massaggiarla. Per lui, era un modo come un altro per recuperare il controllo di sè stesso.
"Si. Va tutto bene. Ho solo notato che gradisce molto la tua compagnia. A dire il vero, lo hanno notato tutti credo!"
" Oh... quindi.. sei solamente... geloso? " chiese lei, avvicinandosi con un sorriso trattenutto.
E con questa domanda Marzio fu certo che Seiya non aveva detto niente a Bunny, nè sul loro scontro avvenuto in quella mattinata e nè sulle sue ipotetiche decisioni che Seiya gli aveva fatto capire chiaramente di essere a conoscenza. Nonostante la loro antipatia reciproca, aveva mantenuto la parola.
Ma i suoi pensieri si arrestarono nell'istante in cui le labbra di Bunny si posarono dietro il suo orecchio. Posarono un dolce bacio che lo fece rabbrividire piacevolmente, poi si allontanò ancora.
Era talmente concentrato su i suoi pensieri, che quasi non si era corto che lei era tornata a pochi centrimetri da lui.
"Dicevi?..." disse voltandosi di nuovo verso di lei.
" Dicevo che tu sei geloso."
"... lo credi davvero?" disse con il fiato corto, poichè le mani di lei avevano iniziato a muoversi ancora sul suo petto, questa volta però erano a contatto diretto con la sua pelle.
" Sei così orgoglioso da non ammetterlo neanche a te stesso " disse mentre spostava le sue labbra sul suo collo, poi sul mento ed infine a mezzo centimetro dalla sua bocca.
Marzio a quel punto portò una mano dietro la spalla di Bunny, attirandola ancora più vicino, eliminando del tutto quella poca distanza che li divideva.
Le loro labbra si incontrarono più volte in baci di passione poi, con un live sussurrò, Bunny gli disse:
"Non ci crederai mai, ma mi fa impazzire il fatto che tu possa essere geloso di me."
A quel punto pensò che lui l'avesse presa in braccio, perchè stranamente non sentì più il pavimento sotto i piedi e pochi istanti dopo  si ritrovò distesa sul letto con Marzio tra le sue braccia.
Chiuse gli occhi, abbandonandosi completamente a quel piacere dei sensi, che solo lui era in grado di farle provare.

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Rieccomi qui con il nuovo capitolo! Come vedete è più corto. Leggendo ho notato altre storie con capitoli meno lunghi, perciò mi sono resa conto che forse avrei dovuto rendere più corti i miei, così l'ho diviso, pensando anche che a volte la lettura di un capitolo lunghissimo potrebbe annoiare. Ma mi piacerebbe sinceramente sapere cosa ne pensate voi lettori su questo punto!
In questo capitolo ho provato a spiegare un paio di situazioni che ancora non erano molto chiare! Questa volta risponderò alle recensioni che mi avete gentilmente lasciato per posta!
Vi ringrazio di cuore, il capitolo precedente ha avuto il numero più alto di recensioni rispetto agli altri!!!
Debora