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Autore: DebDS    27/02/2011    3 recensioni
-Bella?Tu con i capelli ricci?-
Mi volto inarcando le sopracciglia verso il ragazzo che mi ha chiamata. Carino.
-Come ti chiami?-
-Che ti importa?-
-Sei bella,mi importa del nome di tutte le ragazze belle!-
-Francesca.-mento.
-Il tuo numero?-
Inarco le sopracciglia ancora di più e mi volto in avanti.
Bello,sì,ma idiota!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XIII

 

 

-Cos…?-

-Hai capito benissimo !-

-Ma voi… state…?-

-Non riesci a finire una frase?-

Alza gli occhi al cielo.-Hai capito benissimo cosa volevo dire, rispondi !-

Sbuffo. –Sì.-

-E da quando?-

-Che ti importa?!-sbotto.

-Dieci giorni.-risponde invece Michele.

-Ah, però, ti sei consolata in fretta !-

-Se mi conoscessi sapresti che non amo deprimermi su delusioni lasciate da storie d’amore impossibili.-dico con voce sprezzante.

-Impossibile… non sembrava così impossibile.-

-Già, ma a quanto mi hai dimostrato, seppur non impossibile era infondata, sbagliata alla base, un tradimento e tutto è crollato, se fosse stata vera quel tradimento non ci sarebbe stato.-spiego con tono pratico.

-Non ti importa, vero?-

-Cosa?-chiedo inarcando le sopracciglia.

-Che tutto sia finito.-

Oh, non sai quanto ti sbagli, non sai che sto trattenendo le lacrime.

Sorrido amaramente. –Non fare la vittima, sei stato tu a tradire me.-mi volto verso Michele. –Andiamo in camera?-non mi va di continuare questa conversazione.

-Certo.-

-Buonanotte.-dico a tutti.

-‘Notte.-

-Noi ci vediamo in camera.-mi dice Dani.

Rico alza un angolo della bocca e mi sussurra un ‘a dopo’.

-Sogni d’oro.-dico con lo sguardo fisso in quello di Simone.

Mi volto, prendo per mano Michele e mi dirigo verso la mia stanza.

 

 

 

 

Sono passate due settimane dal rientro, Simone non mi parla più, a volte mi sembra di scorgerlo che mi guarda da lontano, ma appena i nostri sguardi si incrociano lui distoglie il suo.

Abbiamo saputo i promossi e i bocciati, nessuna perdita irreparabile, l’unica con cui avevo legato di più era Melania, ma lei continuava ad essere arrabbiata con me, quindi che se ne sia andata per me non può che significare: meno tensione in camera.

Capita spesso che Rico dorma in camera nostra, nel letto che era di Michela, ovviamente. Non c’è stato bisogno di tante spiegazioni con Michele, non sembra turbato dalla presenza di Enrico nella mia vita. So che dovrebbe darmi fastidio il fatto che non sia geloso, ma, onestamente, non mi importa più di tanto, per questo sto solo aspettando il momento giusto per dirglielo.

Il secondo giorno dopo il ritorno a scuola, abbiamo avuto un compito a sorpresa di italiano, meraviglioso inizio, no? NO !

Era qualcosa sulla psicologia che non ho capito tanto bene, avevamo solo due tracce, in una dovevamo parlare del nostro sogno più ricorrente e cercare di spiegare cosa significava secondo noi, nell’altra si doveva raccontare il nostro più grande desiderio e i motivi che ci spingevano ad esso.

Io ho fatto la seconda, anche perché ultimamente non ricordo mai i sogni che faccio e, quando ci riesco, c’è sempre Simone.

Oggi dovrebbero esserci i risultati.

Purtroppo devo aspettare fino all’ultima ora, ma il tempo passa insolitamente in fretta.

Arriva anche il prof e mi guarda subito stranamente.

-Ragazzi, i compiti sono andati bene, in linea di massima, il voto più alto è stato 8.-

Mentre distribuisce i compiti continua a lanciarmi strani sguardi.

Guardo il mio compito.

8-.

Perfetto !

-Ludovica, ti sarai senz’altro chiesta come mai ti guardo così tanto oggi.-

Annuisco sorridendo.

-Beh, in questa classe ci sono dodici ragazzi, no? Cinque di loro ti hanno, come minimo, nominata nei loro temi.-

Sgrano gli occhi, ridendo. –Wow… sogni o desideri?-

-Due desideri e tre sogni.-

-Ah, però ! Sono sognata.- mi mordo il labbro con fare provocante spostando lo sguardo sui miei compagni, poi arrivo a Simone, torno seria e mi volto verso il professore.

-Ludovica, se li guardi così credo di immaginare perché facciano determinati sogni.-

Inarco le sopracciglia. –Perché, che sogni sono? Devo preoccuparmi?-

-Credo tu abbia capito perfettamente che sogni sono.-mi sorride. –Io ti consiglierei di trovare un ragazzo che ti faccia da bodyguard !-dice scherzando.

-Non ce n’è bisogno, prof, ci sono io a proteggerla !-mi sorride Rico.

-Mmm… amore in vista?-

-Ma voi professori siete tutti così curiosi?-chiedo ridendo. –Comunque no, molto meglio dell’amore, amicizia !-

-Meglio dell’amore? Allora non sei mai stata innamorata.-

-Mmm… no, lo sono stata ed ho sofferto, molto! Per favore, mi risparmi il discorso su: ‘l’amore è bello così, si soffre, ma quando c’è si è davvero felici.’ ! – dico quando lo vedo aprir bocca per ribattere.

Sorride. –Be’, se fosse stato vero amore adesso stareste ancora insieme. E comunque: è possibile che una bella ragazza come te, con tanti pretendenti, non abbia un ragazzo?-

-Ma io ce l’ho, un ragazzo !-

-Lo ami?-

-No, stiamo insieme da poco.-

-Non ti ho chiesto come mai non lo ami, sei sulla difensiva?-

Emetto un suono a metà tra uno sbuffo e una risata. –Spesso mi sento psicanalizzata, sa?!-

Ride, poi si rivolge all’intera classe. –Bene, date un’occhiata ai vostri temi. De Marco, dopo raccoglili.-

Mi volto verso i miei compagni cercando di indovinare chi possa aver parlato di me nel tema, lo sguardo mi cade su Andrea.

-‘Dre’ !-lo chiamo.

-Sì?-

-Posso leggere il tuo tema?-chiedo con il tono più innocente che trovo.

Subito Andrea lo stringe come se potessi strapparglielo dalle mani da un momento all’altro. –No !-

-Dai.-faccio gli occhi dolci.

-No !-

Rico lo chiama, facendolo voltare, subito gli sfilo il tema dalle mani e inizio a leggerlo.

Alla fine sono sconvolta.

Adesso so due cose di Andrea.

La prima: mi sogna.

Il che potevo immaginarlo anche da sola.

La seconda: fa dei sogni mooolto particolari su di me !

Lancio il tema ad Andrea che è arrossito in modo incredibile.. –Rico, tu mi proteggerai da persone come lui, vero?-chiedo con finta voce preoccupata.

-Perché, cosa ha scritto?-

-Ehm, diciamo che i suoi sogni somigliano molto a dei film porno !-

-Ludo, è colpa tua !-si difende Andrea.

-Mia?-

-Sì, tu provochi, è normale che poi il mio inconscio mi manda determinate immagini di te !-

Rido. –Va be’.-

Torno a guardare il mio tema.

C’è un pensiero che ho da quando il prof ci ha consegnato i temi, così alla fine della lezione aspetto che tutti siano andati via e fermo il prof che stava per lasciare la classe.

-Mi scusi, so che non è giusta la mia domanda, ma vorrei… vorrei sapere chi ha parlato di me nel tema.-

Sorride. –Curiosità?-

-Voglia di sapere se sono stata davvero dimenticata da una persona.-

-Non dovrei farlo, ma… sono stati: Andrea Pameli, Fabio De Marco, Davide Abbiento, Enrico Accolto e… Simone Lundo.-

Mi passo la lingua sulle labbra ostentando indifferenza.

Mi sogno o mi desidera?

Non posso chiederlo al professore, assolutamente, non posso !

-Ludovica?-il prof mi risveglia dai miei pensieri.

-Sì?-

-Anche se tu sembri così insofferente, la tensione che passa tra te e Lundo è palpabile per chiunque.-

Abbasso lo sguardo. –Grazie per avermi detto chi ha scritto di me.-

Faccio per andarmene, ma la voce del prof mi blocca. –Non so se faccia sogni simili a quelli di Pameli, ma ha scritto quattro colonne descrivendomi ogni tuo minimo particolare: desidera stare con te e ti ama !-

 

 

 

 

 

 

 

  
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