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Autore: Anidride    27/02/2011    7 recensioni
- Drew... - questo nome le risuonò nella mente togliendole il respiro.
- Dov'è Drew?! - gridò ai tre ragazzi.
Brock sembrò ricordarsi solo in quel momento di qualcosa di importante e mise le mani attorno alla bocca per ampliare il suono.
- Drew è
Vera non fece in tempo a sentire il resto della frase che una fiammata avvampò sulla finestra coprendo ogni suono e ogni immagine.
[La storia è incentrata sulla coppia Vera/Drew. La vicenda si svolge a Sinnoh, come avrete capito dal titolo, e ci sarà una nuova minaccia da affrontare]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Brock, Drew, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Seguì il corridoio fino a ritrovarsi di fronte alla rampa di scale.
Si fermò un attimo prima di scendere perchè le parve di sentire delle voci provenienti dal giardino. Non ne era sicura ma le ricordavano vagamente quelle del Team Rocket...
- Mi sarò sbagliata. - si disse Vera scendendo le scale fino al piano terra.
Si ritrovò nella hall dell'albergo: il pavimento era rivestito di una splendida moquette rossa, la luce era soffusa e filtrava da dei lampadari color miele appesi alla parete, rendendo l'atmosfera rilassata e confortevole. Nel bel mezzo della sala si trovavano divanetti e poltrone o tavoli colmi di riviste e vasi preziosi; alle pareti si stagliavano enormi colonne bianche, senza uno scopo preciso tranne quello di fare bella figura.
La reception, a quell'ora, era praticamente deserta se non fosse stato per il concerge ancora intento a tirare le somme della giornata.
Si diresse verso l'entrata al ristorante e notò, meravigliata, che la sala era ancor più sorprendente se vista con le gente seduta ai tavoli.
Osservò in giro cercand i suoi amici.
Non fu difficile riconoscerli perchè: 1- Ash era e restava un incoerente dato che si era vestito in modo impeccabile ma si era tenuto il suo cappello da allenamento; 2- Brock gironzolava per tutta la sala facendo avances ad ogni donna che incontrava (e ricevendo puntualmente schiaffi calci e pugni).
Guardò al tavolo in cui gli unici seduti in modo normale erano Drew e Lucinda intenti a scambiarsi qualche parola con aria annoiata.
Mentre si dirigeva verso di loro, Vera pensò bene di prendere Brock per le orecchie e trasinarlo con lei dagli amici.
- No Vera lasciami!!! Non immagini neanche quante donne soffriranno della mia assenza!! - il ragazzo si dimenava facendo l'espressione da cane bastonato.
- Guarda che l'unico a soffrire se resti sarai tu. - sbuffò la coordinatrice senza lasciare la presa sulle orecchie del più grande (che stavano diventando blu).
Solo in quel momento Brock notò lo sguardo assassino di tutte le donne della sala, accompagnato tal volta da quello vendicativo dei mariti o fidanzati. Deglutì, decidendo di lasciarsi trascinare.
- Ciao ragazzi! - salutò la castana arrivata al tavolo.
Drew sentì un crampo allo stomaco vedendo la coordinatrice: il vestito che indossava lasciava intravvedere le curve, seppur acerbe, della ragazza, la scollatura non era eccessiva e mostrava soltanto la pelle chiara delle spalle e del collo; le gambe lunghe e snelle calzavano dei sandali color acero che le arrivavano alle caviglie e al collo indossava una collana con ciondolo a forma di cuore trasparente, che si infilava tra le pieghe del vestito.
Stava d'incanto.
- Ehi ciao Vera! - rispose Lucinda sorridendole (anche se era intimorita per la tortura subìta)
Ash si girò con uno sguardo alla metà tra l'entusiasto e l'arrabbiato - Alla buon ora!! Stavo morendo di fame!
Brock si limitò a scivolare lentamente seduto sulla sua sedia, massaggiandosi l'orecchio e brontolando una serie di cose poco chiare.
Vera si sentì in imbarazzo e istintivamente si strinse il petto con le mani come per paura di essere senza vestiti. Detestava gli abiti così perchè non coprivano molto e temeva di risultare troppo osè.
Ma il suo vero imbarazzo, in quel momento, non era per quello: non si era sentita in imbarazzo di fronte a tutta quella gente nel ristorante, perchè esserlo davanti ai suoi amici?!
- Drew, tutto bene? - chiese Ash notando il coordinatore che tamburellava le dita sul tavolo con testa bassa.
Il ragazzo sobbalzò, maledicendo l'intelligenza dell'allenatore che aveva deciso di uscire fuori solo e proprio in quel momento.
Rimase con sguardo basso ancora per qualche secondo, cercando di nascondere il rossore che sentiva essergli salito alle guance.
- Si si. Stavo riflettendo sulla gara. - disse il verdino tornando a fissare tutti con quei suoi occhi verdi.
In realtà la calma che lasciava intravvedere celava tutto il turbinìo di pensieri che imperversava nella sua mente, e continuava a sentire il batticuore ogni volta che posava lo sguardo su Vera.
La coordinatrice, cercando di nascondere il suo imbarazzo, si sedette di fianco a Lucinda.
- Beh allora.. possiamo ordinare? - chiese Ash sforzandosi per non apparire come un morto di fame.
La ragazza annuì.
Si vedeva lontano un miglio che l'atmosfera creatasi non era delle migliori.
La coordinatrice blu, per rompere il silenzio, chiamò la cameriera che chiese ai cinque cosa volessero per cena.

- Spero tu stia scherzando! - esclamò Meowth osservandosi allo specchio del bagno con aria irritata.
- Non sto scherzando. - rispose sbuffando Jessie, mentre cercava di raccogliere i suoi lunghi capelli rossi in una coda bassa.
- Io che dovrei dire? - si intromise una voce dalla cabina - Mi devo vestire da monaco!
- Ma sta zitto! - si lamentò il pokèmon - Almeno non ti devi mascherare da Meowzie!
Ci fu un attimo di silenzio.
James uscì dal bagno indossando dei pantaloni marroni coperti da una casacca arancio.
- Senti Jessie, ma perchè mi devo vestire così?? - sospirò lui arrotolandosi le fin troppo lunghe maniche.
- JESSILINA!!! - sbraitò questa.
- Ok ok! - si difese il ragazzo - Perchè, di grazia, ci dobbiamo vestire così... Jessilina?
La ragazza rise finendo di legarsi i capelli e sistemandosi le pieghe del vestito azzurro - Perchè, cari i miei babbei, dobbiamo entrare in quella sala senza essere riconosciuti dai mocciosi! Tu James sei un monaco accompagnato dalla tua fedele gatta Meowzie ed io sono la tua cugina intelligente e bella.
- Si ma... perchè da monaco?!
- Povero, povero James! Ma è semplice: perchè i monaci asiatici venerano i gatti!
Il ragazzo si abbassò a livello di Meowth/Meowzie - Non erano gli egiziani?
Il pokèmon annuì e si preparò a chiedere alla brillante Jessilina il perchè del suo travestimento.
- Io perchè devo vestirmi da femmina?!
- Perchè saresti troppo riconoscibile! - sentenziò la rossa.
I due si prepararono a ribattere ma si accorsero che, stranamente, l'ultima frase era sensata.
- Che ne dici, lasciamo perdere? - chiese il pokèmon al ragazzo.
- Si facciamole fare come vuole. - si arrese l'azzurrino.

Un lampo squarciò il cielo.
Quella sarebbe stata una serata veramente particolare.
   
 
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