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Autore: bellina3000    27/02/2011    12 recensioni
Bella ed Edward come non li avete mai visto fino ad oggi.
Tratto dal primo capitolo:
Edward è quel genere di mostro con enormi occhiali , il viso ricoperto da brufoli e puntini neri e che non ha nessun senso della moda. Mi domando come possono Alice e lui essere fratelli se sono così diversi. E per colpa di suo fratello, Alice non può entrare nel club dei privilegiati.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciaoooo a tutte, come va? È da tanto che non mi facevo sentire, vi sono mancata vero?Ed eccomi qua con una nuova pazzia, appena sfornata dal mio cervellino malato.

Un bacione e spero che vi possa piacere.

                                                            http://www.forbiciate.com/wp-content/uploads/2011/02/Kristen-Stewart-e-Robert-Pattinson-300x300.jpg

                 IO e TE?

 

1 capitolo:

 “ Cazzo! “è la prima cosa che penso quando osservo il display del telefono e vedo che sono già le due di notte “ Cazzo. Speriamo che papà non si sia accorto della mia assenza”

Sono seduta sugli scalini della vecchia fabbrica dove qualche anno fa e scoppiato un incendio e dove ora si fanno gare clandestine con la moto.

Mi alzo e con la mano liscio le pieghe della mia minigonna nera prima di fare un fischio a Roxanna che si trova avanti a me insieme a Jo.

<< Rox, io devo andare. Ci si rivede alla prossima >>

<< Si, Bella. Alla prossima >> e dopo avermi fissato con quegli occhi lucidi dal troppo bere ritorna a mordicchiare le labbra di Jo.

Senza salutare nessun' altro mi metto il casco e salgo sulla mia moto pronta per ritornare a casa sperando che papà non si sia svegliato.

Corro veloce incurante del pericolo, anzi accelerando sulle curve, mentre una leggera pioggia comincia a bagnarmi.

Ma perché sono nata a Forks, una cittadina del cavolo dove piove dalla mattina alla sera. Ed io che volevo nascere in California “

Dopo un'altra curva ecco che appare con tutto il suo splendore una villa bianca, con un enorme giardino ed una fontana nel mezzo. Sorrido. “ casa dolce casa. “ Ma il mio sorriso si spegne subito quando vedo tutte le finestre accese. “ Cazzo, papà è sveglio “

Dopo aver parcheggiato la moto dentro il garage, entro dalla porta di servizio in casa. “ Forse se non mi faccio vedere da nessuno... “ ma non finisco nemmeno il pensiero che sbuca Caroline, una delle cameriere.

<< Signorina, finalmente >> e fa un sospiro di sollievo << vostro padre è così arrabbiato con voi >>

<< dov'è? >>

<< nel suo ufficio >>

Mi sistemo i capelli e con passo sicuro mi dirigo nel suo studio pronta a lottare anche questa volta.

Entro senza bussare ritrovando seduto sulla sua poltrona mio padre che fuma tranquillamente una pipa.

<< Chiudi la porta che io e te dovremo fare un discorsetto >>

<< Sì, papà >> tirando un calcio alla porta la chiudo << Fatto >>

La sua voce è tranquilla per questo ancora più tagliente

<< Tu non ti rendi conto di nulla, piccola ingrata. Hai tutto ciò che le altre ragazze della tua età vorrebbero: vestiti all'ultimo grido , una villa con piscina, macchine appena uscite ed anche un estetista tutto per te. Invece di ringraziarmi... Se qualcuno venisse a scoprire che la figlia di uno dei più noti avvocati di tutta l'America va a fare gare con quella moto.... >>

<< Cosa? Perderesti il lavoro, paparino? >>

<< Tu razza di... >> alza la mano in alto pronta colpirmi, mentre io continuo a fissarlo sorridendo.

<< Charlie, caro, hai fatto? Mi sento così sola in quel letto così grande >>

Mi giro irritata da quella vocetta stridula della new entry del letto di mio padre.

Davanti a me con addosso una vestaglia trasparente che lascia nulla alla fantasia vi è una ragazza di un anno più grande di me che sorrideva a mio padre.

Mi giro verso di lui incazzata nera

<< Mi fai schifo >> l'unica cosa che riesco a dire prima di lasciare la stanza e dirigermi in camera mia. Mi butto sul letto a baldacchino con gli stivali ancora ai piedi ed osservo la foto sul mio comodino:una bambina dal viso paffutello e le guance arrossate in imbraccio ad una donna sorridente.

 *****

La sveglia suona interrompendo il mio solito incubo che mi tormenta ogni notte.

Subito la porta della mia camera vieneaperta e Caroline entra con un vassoio pieno di roba da mangiare

<< Buongiorno, signorina, Dormito bene questa notte? >>

<< No, il solito incubo >>

Lei mi sorride comprensiva prima di posare il vassoio davanti a me per poi andare a mettere apposto i miei vestiti.

Come ogni mattina, dopo aver bevuto il mio caffè, vado nella stanza adiacente alla mia dove vi è una cabina armadio piena di vestiti all'ultimo grido.

Adoro vestirmi alla moda. Adoro lo shopping. Adoro prendere in giro coloro che non si possono permettere i miei stessi vestiti.

Dopo essermi truccata vado nel garage a prendere la mia amata micetta nera: una bellissima lamborghini, ultimo modello.

<< Andiamo piccola mia, è ora di correre >> Quando arrivo a scuola, anche senza controllare, so già che tutti mi stanno guardando: le ragazze per gelosia e i ragazzi perché mi vogliono portare a letto. Semplice, elementare,  sono i loro soliti pensieri.

Parcheggio al mio posto riservato e prima di scendere controllo dal specchietto che i miei capelli siano in ordine. “ perfetta come al solito “

Faccio un lungo respiro ed apro la portiera pronta a farmi ammirare. Mi alzo da scatto e faccio una piccola giravolta per chiudere la macchina per poi vedermi circondata dalla mia squadra di cheerleades.

  Jessica è subito accanto a me per farmi i complimenti per il mio abbigliamento, aspettando i miei ; cosa che non accadrà mai.

Angela mi da una pacca sulla spalla per poi mettermi nello zaino i compiti di oggi fatti da lei. Le sorrido ringraziandola, mentre lei diventa rossa come un pomodoro e borbotta qualcosa di incomprensibile.

Rosalie mi sorride senza dire nulla, osservandomi, con quei suoi occhi blu e luminosi e che esprimono invidia verso di me.

Di certo, se non ci fossi io lei sarebbe la ragazza più popolare di tutta la scuola. Ma, poiché io esisto lei rimarrà sempre seconda a me.

Appena suona la campanella ci incamminiamo verso scuola sotto lo sguardo di ammirazione di tutta la massa dei comuni mortali, tutti coloro che vorrebbero stare al nostro posto, ma non ci sono e non ci saranno mai.

Qualcuno di coraggioso come Eric osa salutarci, ma riceve da me solo un occhiataccia glaciale.

<< Poveraccio. Ci prova ogni mattina ad attaccare bottone >> dice Rosalie sorridendomi << speriamo che presto capisca che è solo una nullità >>

<< Ho i miei dubbi >> e Jessica sospira.

Mentre camminiamo nei corridoio il mio sguardo cade su una ragazza leggermente bassa, dai capelli corti e neri che si trova davanti al mio armadietto.

<< Ciao Bella >> mi dice lei tutta allegra << Mi piace proprio tanto la tua nuova borsa. L'hai comprata al nuovo centro commerciale di Port Angeles, vero ? >>

<< Si, Alice >> La fisso dalla testa ai piedi rimanendo sorpresa di com'era vestita: molto meglio persino di Rosalie. Penso che io ed Alice saremmo potute diventare grandi amiche; dai pochi discorsi che abbiamo fatto, si capisce che abbiamo molte cose in comune.

Peccato che vi è un piccolo, ma importante dettaglio: suo fratello Edward.

Edward è quel genere di mostro con enormi occhiali , il viso ricoperto da brufoli e puntini neri e che non ha nessun senso della moda. Mi domando come possono Alice e lui essere fratelli se sono così diversi. E per colpa di suo fratello, Alice non può entrare nel club dei privilegiati.

<< C... ciao Bella >> esclama Edward dietro Alice.

Lo fisso inorridita quando vedo che indossa un maglione verde scolorito e un paio di jeans enormi che potrebbero contenere due giocatori di sumo.

come si è permesso di rivolgermi la parola? “

Lo vedo che impaziente aspetta che io lo saluti; cosa che non accadrà mai.

Tiro fuori dal mio zaino una lattina di coca cola per poi aprirla e stringerla tra le mie mani.

Sospiro, cercando di nascondere un sorriso.

<< Edmund, caro, ormai sono da tre mesi che ti sei trasferito qua, ed ancora non hai imparato come gira il mondo. >> e mi lecco il labbro superiore << Mi toccherà spiegartelo. Esistono delle persone nate per comandare, che basta che vogliono qualcosa e l'ottengono. Persone che vengono invidiate per la loro perfezione. >> e sospiro di nuovo << sfortunatamente esistono anche persone che non valgono nulla e non servono a nulla in questo mondo. Persone talmente... orrende che non dovrebbero esistere. E tu mio caro Edmund, fai parte di questo gruppo >> e do un sorso alla mia cola, continuando ad osservare Edward.

<< Io... n... non mi... chia... >>

<< Basta. Ho perso già troppo tempo a parlare con te. >> sorrido << Ringraziami di aver conosciuto una persona come me che ti ha fatto conoscere la legge segreta che fa girare il mondo >>

<< ma, io... >>

Ora mi sono davvero stufata di questo idiota.

Ho cercato di fare la brava ragazza, ma anche i Santi hanno una pazienza ed io mi sono davvero scocciata di stare qui, lungo il corridoio, a parlare con gente così... non mi viene nemmeno le parole per descriverlo.

<< Allora Edmund, ho cercato di essere gentile con te, ma adesso basta. Tu, razza di scherzo della natura, non devi più osarmi rivolgere la parola. >>

<< Io... >>

Non ce la faccio più sentire e verso tutta la coca cola della mia lattina sulla sua testa << ecco, almeno così sei più pulito >>

Sento subito, dietro di me, le risate dei miei compagni che deridono Edward e per pochi secondi mi sento in colpa: forse ho esagerato un pochino?

<< Bella, andiamo >> mi dice Rosalie dandomi una gomitata  << tanto certa gente, non impara mai. >>

<< Hai ragione >> e mentre mi sto allontanando sento Alice urlarmi addosso arrabbiata per quello che ho fatto a suo fratello.

<< Sei solo una ragazza viziata e fredda. Ma arriverà un giorno e ti garantisco presto, che la pagherai per tutto quello che stai facendo. Un giorno qualcuno ti farà provare quello che stai facendo provare agli altri. Ho fatto tutto per essere tua amica e per aiutarti, ma ormai mi arrendo. Lo sai, io non provo invidia per te, anzi mi fai una grande pena perché ti manca la cosa più importante... L'amore >>

Quelle parole, anche se odio ammetterlo, mi feriscono.

Mi giro verso di lei incrociando le braccia sul mio petto

<< eh, nanerottola, sarai tu a farmela pagare >> e rido di una risata cattiva e mi allontano insieme alle persone che penso siano mie amiche.

 

ANGOLO AUTRICE

Allora, cosa ve ne pare? Speriamo bene.

Certo che Bellina è veramente molta cattiva con il nostro carino Eddy. Chissà che nel tempo non cambia.

Un bacione e ringrazio coloro che hanno letto.

   
 
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