Mi accasciai a terra, inerme. Lo schiaffo di Tom era troppo forte per le mie fragili ossa. Alla fine aveva scoperto tutto. Come potevo pensare che si fosse innamorato di me? Lui, così bello, così perfetto. Il bambino scalciava nel pancione. Al rumore di quei piccoli piedini contro la mia pancia Tom si girò di scatto. Un'altro schiaffo mi colpì in piena faccia. Persi i sensi. Mi risvegliai in una stanza dalle pareti bianche, molte persone erano intorno a me. Non ricordavo come fossi finita li. Il mio ultimo ricordo era lo schiaffo sonoro di mio marito sulla mia guancia. All'improvviso sentì un rumore lancinante provenire dalla pancia. Il bambino stava per uscire. Mentre gridavo dal dolore, sperai che assomigliasse al padre. Sapevo che non sarei sopravvissuta. O io, o il bambino. Il bambino. Sentivo la vita abbandonare il mio corpo, mentre qualcuno tirava fuori da me una vita nuova e pulsante. Una figura in bianco mi chiese come lo volevo chiamare. Non avevo dubbi, susssurrai: Tom Orvoloson Riddle. Dopo di che mi abbandonai alla morte che tutto rapisce.