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Autore: manubibi    28/02/2011    6 recensioni
Shot inutile e inconcludente sugli Oscar di ieri, dove per chi non lo sapesse Robert e Jude hanno presentato insieme un premio, con conseguente delirio di tutto il fandom XD pov di Jude. Non prendetela seriamente, vi prego :/
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E' da due giorni che non lo tocco. Cioè da quando sono atterrato a Los Angeles. Nei nostri piani dovevamo vederci, andare alle prove e poi prendere una camera d'hotel e passare un pò di tempo insieme. Non necessariamente in quel modo. Il fatto è che mi manca anche quando sto lontano da lui, vediamo, tre giorni? Mi ha completamente rapito. Così sono arrivato, chiedendomi anche se ci sarebbe stato per prendermi all'aeroporto... E invece niente. Okay, probabilmente aveva da fare. Magari stava scegliendo cosa mettersi - volevo proprio proporgli di vestirci uguali, o almeno similmente - e non era potuto venire. Avevo preso un taxi, d'accordo. Giusto il tempo di far sistemare le mie cose ed ero già diretto al Kodak Theatre per le prove. Ogni volta che ci entro provo un senso di vertigine, come se mi dovesse crollare addosso. Comunque, eccolo lì. Notai da subito che non c'era Susan - e perché avrebbe dovuto esserci? Mi sorrideva, con un'aria di aspettativa che sapevo benissimo significasse che non ero l'unico ad averlo pensato in maniera esagerata negli ultimi giorni. 

E così vediamo, cosa si fa domani? Innanzitutto ho proposto di vestirci in modo simile, ma stavolta il papillon lo volevo portare io! Stavamo lì a guardare il filmato di Bob Hope, davvero ben fatto - avevo sentito parlare di tante cose, per quanto riguarda il lato grafico di questa edizione - quando mi sono sentito circondare la spalla dal suo braccio. Mi mette sempre le mani addosso quest'uomo! Non che mi dia fastidio, ma insomma, così non posso più concentrarmi su quello che stiamo facendo, specialmente se penso al suo corpo accanto al mio e i suoi occhi che mi lanciano sguardi appena appena di sfuggita. Eppure non mi ero ribellato, insomma, non posso reagire dando la perfetta impressione che siamo dei fidanzatini! Non che mi dispiacesse poi così tanto, anzi. Era da giorni che bramavo letteralmente per uno stupido abbraccio, uno sguardo, qualcosa. Mi voltai un attimo a guardarlo e mi sorrise, so bene che anche per lui aveva una voglia fortissima di baciarmi almeno quanta ne avevo io. Ma eravamo nel bel mezzo del Kodak Theatre! E anche se non c'erano poi molte persone sarebbe stato sconvenientissimo lasciarsi andare anche solo ad un piccolo bacio di sfuggita. Nello stesso sguardo ci eravamo detti che avremmo aspettato di starcene un pò in pace. Le prove sono durate poco, poi ci siamo salutati.

Sì, salutati! Mi ha lasciato lì per andare a casa! E non me lo sono immaginato quel sorrisetto divertito... Se la stava palesemente godendo. Ed io ieri mi sono ritrovato in camera da solo, borbottando come mio solito (davvero, devo averlo preso da mio padre). Non avevo voglia di uscire, probabilmente ero anche teso per oggi! Ed è una cosa che si può controllare, comunque, sul palco è tutto diverso. E stamattina, dopo una dormita neanche troppo tranquilla, ho deciso di saltare il red carpet. Primo, non avevo voglia di vedere Rob e Susan insieme - cosa che ho imparato a sopportare, ma se posso farlo li evito - e secondo, non ho il suo bisogno patologico di apparire. Sì, ho un ego enorme anch'io, ma lui ci sguazza. E insomma, oggi non mi andava. Al limite mi confondevo con tutte le altre dozzine di celebrità che entravano direttamente, cosa che ho fatto. E così mi sono ritrovato dentro, fra le prime file, davanti alla nonna di James Franco che puntualmente ha fatto la sua uscita fantastica dopo la madre di Anne - che ho trovato esilarante!

Rob era dall'altra parte della sala, qualche volta mi giravo a guardarlo, non speravo che incrociassi i suoi occhi e... Difatti non è successo. Va bene, tanto ci saremmo visti prima di avere quei tre minuti a stretto contatto. E dopo Oprah sapevamo di doverci dirigere verso le quinte, a farci riempire di cerone. Ci siamo guardati a lungo, mentre le truccatrici si davano da fare. Lui sorrideva appena, con quello sguardo intenso ed esplicativo di quanto avrebbe voluto essere più vicino e da solo con me. Ovviamente ciò bastava per farmi perdere quel minimo di concentrazione che ho riacquistato proprio in tempo, tanto per non uscire davanti a tutti con gli occhi lucidi ed un sorriso da idiota in faccia. 

Sapevo che sarebbe stato facile. Basta atteggiarsi come due pagliacci per mascherare tutto il resto. E funziona! Perché sappiamo fare i pagliacci proprio allo stesso modo. Non è che abbiamo un senso dell'umorismo agli antipodi come ci si aspetterebbe da un americano ed un inglese che per giunta si prendono per il culo a vicenda sulla rispettiva provenienza (oh sì, a lui piace un sacco prendermi in giro per la mia rispettabile inglesità). In ogni caso, è andato tutto bene. Credo di essermi leccato le labbra più del normale, comunque. E' che continuavo a sentire la bocca secca, o forse era la sua vicinanza. Perché ovviamente più gente ti sta a guardare, più avresti voglia di prendergli il viso e baciarlo, specialmente se sei in astinenza. E c'è stato un momento in cui ho seriamente temuto che avremmo perso il controllo. Ci siamo lanciati una lunga occhiata, al che il mio lato fortunatamente inglese mi ha strattonato verso il microfono di nuovo, annunciando il vincitore e ridacchiando sotto i baffi per la faccia che doveva aver fatto Rob al sentire che ha vinto Inception. Perché in gara c'era anche Iron Man 2...

Una volta fuori... Sì. Finalment-

No. Susan. Ho avuto un attimo di sconforto. Non stiamo neanche cinque minuti da soli che lei lo rintraccia subito... Voglio dire, è normalissimo, è pur sempre sua moglie... Ma capitemi, mi disturba in maniera irrazionale. Ma dopotutto sono anche suo amico - sì, sono amico della donna che dovrebbe essere mia rivale, ma non ce la faccio, è troppo adorabile per non amarla - e decidiamo di fare qualche salto coi fotografi, prima di dirigerci all'after-show di Vanity Fair. Sienna va letteralmente matta per queste cose, e la capisco. Insomma, è donna. Io ho perso un pò di tempo fa la smania di fare feste e Robert è d'accordo con me, ma non puoi mancare a queste cose e ti devi pure divertire. Beh, lui si diverte di sicuro, stasera. Niente da dire, io me ne starò qui a gironzolare e scambiare chiacchiere con Gwyneth, Cameron, Zooey... Ehm, e anche Geoffrey e Colin, ovviamente! Beh, non è così spiacevole. Fra questi ultimi che continuano a chiamarsi "Re Colin" e "Geisha Girl" c'è di che distrarsi. E poi arrivano anche Justin Timberlake - che chiaramente si ferma a bisticciare in maniera molto soft con Cameron più per abitudine che per motivi reali - e poi Jesse Eisenberg e Andrew Garfield (sempre insieme, ovviamente). E poi ci sono due ragazzini che... Come si chiamano? Lo chiedo in giro. Oh. Justin Bieber e Selena Gomez. Chi cazzo sono? Veramente, ci sono questi ragazzini che... Mi chiedo da dove escono. Oh, e ce ne sono altri. Cameron sa tutto e mi sussurra all'orecchio tutte le credenziali - mi ricorda Sienna, a volte. C'è Lea... Lea Michele, sì. E Chris Colfer, che ricordo vinse i Golden Globes quest'anno. Non ricordo da dove v-

- Sono quelli di Glee.

Ah. Non lo guardo, le dico, e lei mi fissa con uno sguardo allibito, come se avessi appena detto che i suoi capelli sono orribili. E comincia a cianciare sul fatto che dovrei guardarlo, che è il fenomeno del momblablablabla. Certo, è adorabile, ma quando si mette a fare la donna glamour - cosa che poi non è...

Insomma, tre o quattro orette passano più veloci di quanto pensassi, anche se intervallate da spiacevoli sguardi a Rob e Susan, che stanno appiccicati con la colla... Insomma, che fanno i Robert e Susan, come sempre. Riesco a parlare da solo con lui qualche volta, ma ci limitiamo a poche chiacchiere. Con gli altri evito di nominarlo, perché so che mi illuminerei in modo del tutto differente rispetto a come mi esalto quando parlo dei miei amici. Se mai mi sono esaltato.

Alla fine, comunque, ce ne andiamo. Susan non ha più gente con cui straparlare da brilla, Robert è stanco e scocciato per la sua stessa auto-imposizione di non bere. "Quando vedi decine di persone che bevono di tutto e tu ti devi trattenere, dopo un pò diventa una seccatura", dice. E lo capisco. Anch'io ho fatto a meno di bere, in una irrilevante forma di supporto o solidarietà o quello che è. Quando usciamo, per dei minuti ho l'impressione spiacevolissima di essere il loro cagnolino. Effettivamente, li sto seguendo da ore qualsiasi cosa facciano, tranne rari casi. Sono un pò patetico, credo, ma a Suze non dà fastidio. O non ne dà segno. Cosa che per me è equivalente, in effetti. Ora, non sono esagerato, mica prendo la limo con loro. La prendo con Cameron e Gwyneth, che non vede l'ora di tornare da Chris. Ed anche oggi non ho avuto l'occasione di stare un pò solo con Robert. La cosa mi disturba a livelli mediamente inaccettabili, tanto che mi metto a tamburellare con le dita sulla copertura in mogano della vettura, con le altre due che mi guardano perplesse. 

Ovviamente si vogliono fermare ad altri parties, ma dico loro che non ne ho voglia, divertitevi e mi raccomando eccetera eccetera. Torno al mio albergo in taxi, un pò giù di morale. Quello che mi disturba di più è l'essere in questa situazione dove sono il secondo della lista e non mi posso lamentare, non posso proprio farlo. Non che non ci siano altre cose nella mia vita, ma mi destabilizza sapere che tutta questa storia mi porta così tanto malessere. E non riuscire a farne a meno. Non pretenderò mai che Robert molli Susan: dopotutto, a che pro? Non gli converrebbe, lo so, sono lucido su questo punto. Sospiro, appannando il vetro ormai scuro per la sera ed accendendo una sigaretta.

Aprendo il finestrino, osservo il fumo che si disperde nel vento mite, trovandoci una certa maligna metafora.


Quando torno nella mia camera - pulita, ordinata, anonima - l'unica cosa che voglio fare è fare una doccia. Perché poi quel ragazzino, Colfer, mi ha rovesciato addosso del sex on the beach, profondendosi in scuse. Poveretto! Ah, ma poveretto anche a me. Adesso puzzo di alcool. Nel box doccia mi metto a cantare per non pensare, ma non posso impedire al cervello di andare in quella direzione. Comunque non riesco nemmeno a pensare molto a lungo, perché qualcuno bussa alla mia porta, insistentemente. Quando chiedo chi è non sento alcuna risposta, esco ed avvolgo un asciugamano intorno alla vita; normalmente i miei codici di sicurezza mi avvertirebbero di non aprire, ma dato che sto guardando dallo spioncino e che dall'altra parte c'è Robert...

Apro la porta lentamente, non senza un'aria imbarazzata che si sparge sul viso. Sorride, vedendomi lievemente in difficoltà.

- Posso entrare?

-Considerando che sono le nove e sono nudo e tutto bagnato... - comincio, cercando di mantenere un contegno.

- Perfetto - commenta, ghignando appena e spingendo contro la porta. Sospiro, combattuto.

- Rob, non è una buona idea - dico solamente. Ovvio che dentro di me una vocina mi dà dello scemo. 

- Ah no? - chiede e dalle variazioni del suo viso leggo dell'imbarazzo.

- No... Cioè, lo sai come finirebbe - comincio, umettandomi le labbra. - E primo, non voglio che succedano casini; secondo, non... -

Mi zittisce, prendendo il mio viso con trasporto e baciandomi forte, con la sua fame che poi è anche la mia. Non sono in grado di resistere a lungo e, conscio che non sto ragionando, lo lascio entrare. Appena la porta si richiude dietro di lui, rimane a fissarmi e posso sentire perfettamente le orecchie pulsare. Di nuovo, con più delicatezza, accompagna il mio viso verso il suo. Sorrido appena, pensando che dato che porta ancora le scarpe alte non mi devo abbassare per baciarlo. E poi mi abbraccia forte. Rimango stupito per qualche secondo, prima di rilassarmi e stringerlo a me. Chiudo gli occhi, sentendomi stupidamente privilegiato nel poter vedere la sua parte meno buffona. Ci è voluto un pò prima che iniziasse a fidarsi di me, prima come amico e poi come qualcosa di più. Inizio con labbra e le dita impertinenti a farmi spazio nel colletto della sua camicia. Chiude gli occhi, lasciandomi fare. Sto più giocando che iniziando a spogliarlo. Lo bacio di nuovo, stringendomi di più nell'asciugamano e passando a tracciare il suo collo avvicinandomi di più a lui.

- Ti sei divertito? - sussurro, mentre da solo inizia a sbottonarsi la camicia. Lo vedo bene che gli dava fastidio.

- Sì, non è stato male... Di sicuro non mi sono annoiato - risponde, buttandola sul divanetto dall'altra parte della stanza. E si dirige verso di esso, andandosi a buttare tranquillamente e non richiesto. Incrocio le braccia, andando di nuovo in bagno.

- Beato te! - esclamo, lasciando la porta aperta perché così parliamo meglio. Posso anche vederlo lanciarmi occhiate da lì e sorrido. Sono più tranquillo e posso rilassarmi sotto il getto d'acqua calda.

- Perché, tu ti annoiavi? - mi chiede in tono incolore.

- Mh, no, è che non mi piacciono più tanto le feste, lo sai - rispondo, insaponandomi e mettendomi anche a canticchiare. Non risponde per qualche minuto e penso che chissà, avrà acceso la tv. Invece, proprio mentre ho gli occhi chiusi, sento l'anta del box-doccia scorrere lentamente e poco dopo un paio di mani prendermi i fianchi. Rabbrividisco di sorpresa, chiudendo gli occhi e sospirando mentre sento il suo corpo dietro il mio. Mi abbraccia stretto a sé, baciandomi il collo e bagnandosi a sua volta. Sì, avrei dovuto immaginarlo che voleva farsi la doccia con me. Non riesco a non sorridere, sollevato e iniziando a sentirmi accaldato. Specialmente per le sue mani che vagano pigramente per il mio addome e le sue labbra sulle mie spalle. Mi giro, incontrando i suoi occhi scuri e un po' verdi ed il suo ghigno consapevole che qualsiasi cosa voglia adesso la farò.

- Non riesci a starmi lontano un secondo, eh? - lo canzono, accarezzandogli i fianchi. Ride.

- Senti chi parla! - esclama, allungandosi per baciarmi. Sospiro. - Touché - mi lascio sfuggire, facendolo sorridere. Mi stringe di nuovo, e sebbene sia tenerissimo il mio corpo reagisce da solo ed io arrossisco un po' mentre lui alza lo sguardo ghignando appena. 

E poco dopo ci stiamo insaponando, ridendo come due ragazzini per le cose più stupide, come il tirarci l'acqua e spingerci delicatamente via dal getto caldo, almeno finché non riesco ad intrappolarlo contro un angolo, sorridendo e baciandolo a lungo. A questo punto il gioco diventa un pò più un... Come posso dirlo senza sembrare volgare? un "rituale di accoppiamento". E' ridicolo dirlo così, ma mi spiego. E' come quando lo mordo piano. Non so dire perché, ma questo ci dà un certo senso di intimità. E fare l'amore è più una conferma di questa nostra complicità. Ed è meglio del sesso fine a sé stesso, questo l'ho imparato da tempo. Perché i brividi che provo quando è lui a toccarmi sono così intensi da sbaragliare qualsiasi cosa abbia provato con donne che conoscevo a malapena e facevano cose ben più spinte. Sì, devo essere proprio innamorato, accidenti a me. Lentamente, mi conduce fuori dalla doccia e mi fa asciugare - cosa che faccio di fretta - prima di prendere di nuovo i miei fianchi e portarmi lentamente verso il letto. So che se lo facciamo ora dovrà andarsene subito dopo, perché per quanto geniale sia la scusa propinata a Susan, non sarà mai così valida da giustificare tutta una notte fuori. Ma ho davvero bisogno di sentirlo accanto a me, è un desiderio che provo costantemente, neanche andare a letto insieme basta mai a soddisfarlo. Ma è la cosa che si avvicina di più ad una soddisfazione. Ed è sempre bellissimo, e mi ci perdo, ed è lui. Questo mi basta.

E mentre sono steso e la sua bocca corre giù per il mio addome, i suoi occhi puntati nei miei, mi dico che dopotutto questa giornata degli Oscar non è stata così male.

 

[Bon, è una cacchiata. Sì, lo è, non tentate di convincermi del contrario ù_ù non dovrei scrivere in mancanza di ispirazione, ma non so se lo sapete, quando ci sono grandi eventi mi sento obbligata a scriverci su, sempre, qualsiasi fandom stia seguendo al momento. E quale occasione più succulenta degli Oscar di ieri? Peraltro ho messo tutte cose vere, o plausibili.

Di sicuro è vero che hanno passato tutto il tempo a leccarsi le labbra, magari senza accorgersene: http://gin87rdj.tumblr.com/post/3564192382/look-at-all-the-tongue-action

E' anche vero che al party di Vanity Fair c'erano Bieber e la Gomez ( justinbieberselenavf.jpg ) e anche Chris Colfer e Lea Michele!!! ( tumblr_lhcazz5udp1qa9amko1_500.png ). E' anche vero che Jude sembrava il loro cagnolino XD ( tumblr_lhc9v2EWsk1qd3mnqo1_500.jpg ). Uhm, avrete notato che devo molto a tumblr per l'ispirazione XD

Oh, e poi volevo ringraziare Giada, Vanessa, Barbara, Erica, Michela, Francesca e Roberta per la live chat di ieri notte, mi sono divertita un sacco! Non vedo l'ora di vederci alla première, ragazze *________________* 

E bon, ho finito XD spero non faccia del tutto schifo .-.)

   
 
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